22 November, 2024
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«Il mondo venatorio isolano si sente penalizzato dalla riduzione del calendario voluta dalla Regione. Nonostante ci siano le condizioni per un allungamento della stagione anche a febbraio, si potranno cacciare alcune specie migratorie (tordo, merlo, beccaccia e beccaccino) solo fino a metà gennaio.»

E’ la presa di posizione del consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Nanni Lancioni, che lancia così un appello alla Giunta regionale: «E’ opportuno ripensare alla programmazione della stagione venatoria – spiega Nanni Lancioni – con l’avvio del calendario posticipato ed una chiusura nel mese di febbraio, per incrociare le richieste dei cacciatori sardi. Le nuove linee guida approvate dalla Regione impongono ai cacciatori delle zone autogestite di dover affrontare i censimenti di lepre e pernici sarde, pagando a proprie spese questi adempimenti. Una situazione inconcepibile».

«Si devono assegnare sostegni economici e finanziari alle doppiette isolane (da erogare mediante contributi annuali), con risorse – conclude Nanni Lancioni – che potrebbero rivelarsi utili per implementare il controllo del territorio anche nel corso della campagna antincendi e delle emergenze ambientali, con un ruolo attivo dei cacciatori nella prevenzione e nel monitoraggio del paesaggio».

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Il consigliere regionale sardista Nanni Lancioni ha diffuso una nota, nella quale denuncia «l’abbandono e degrado, ma anche una situazione potenzialmente pericolosa dell’ingresso del reparto di Cardiologia nel presidio ospedaliero del Santissima Trinità», con «la staccionata in legno che separa la strada che conduce all’interno del nosocomio deteriorata e rovinata in diversi punti, con diverse travi di legno rotte o addirittura staccate».

Nanni Lancioni sollecita un intervento urgente per la messa in sicurezza del polo sanitario. «E’ necessario intervento immediato per il restyling del polo sanitario di via Is Mirrionis, che presenta situazioni di incuria all’ingresso di molti reparti. Non solo – spiega il consigliere regionale sardista -. Occorre prestare maggiore più attenzione alle condizioni dei diversi reparti dislocati nel presidio, con situazioni di pericolo per i pazienti e i visitatori».

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Nanni Lancioni (PSd’Az) ha presentato un’interrogazione urgente sull’istituzione della società Sardegna Destination Management organization.

«La nuova compagine dovrebbe avere la regia della governance turistica della Sardegna – spiega l’esponente dei Quattro mori nell’assemblea di via Roma – ma la gestione appare inadeguata ed improvvisata rispetto all’industria delle vacanze. La Regione sta continuando a sottrarre risorse ai territori funzioni di governo nel settore turistico escludendo i Comuni e gli enti del comparto di risorse indispensabili per dare vita ad una macchina dell’accoglienza e dell’ospitalità nell’Isola. La compagine, che dovrebbe avere risorse pari a 30 milioni all’anno, dovrebbe seguire logiche di sviluppo del territorio ma si circoscrive in un ente di rilevazione delle presenze dei vacanzieri nell’Isola.»

Nanni Lancioni mette sotto accusa anche l’accentramento derivante dalla costituzione della nuova società: «Un ente che si pone in contrasto con il testo unico sulle società a partecipazione pubblica – conclude Nanni Lancioni – violando apertamente la disciplina europea in materia di concorrenza e mercato, nonché le normative in materia di aiuti di Stato. Abbiamo molte perplessità sulla sostenibilità economica della nuova società, con il rischio di un fallimento annunciato».    

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Il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione sui gravi danni causati da eccezionali eventi meteorologici alle attività di pesca nelle acque interne della Regione, con particolare riferimento alla laguna di Santa Gilla. Un documento che impegna la Giunta regionale a verificare la possibilità di concedere indennizzi, ad attivare nelle zone interessate delle iniziative finalizzate ad assicurare continuità lavorativa e di reddito ai lavoratori coinvolti. Il consigliere del Partito Sardo d’Azione Nanni Lancioni, che ha sostenuto la risoluzione, lancia un appello.

«Occorre immediatamente attivare il fondo sociale per le emergenze dovuto in seguito alle grandi calamità. C’è poi un altra criticità: la situazione mette in evidenza la necessità di un intervento di canalizzazione all’interno del bacino lagunare per scongiurare nuove tragedie di mitili.»

La risposta da parte della Regione, per Nanni Lancioni, non basta. «Le ingenti precipitazioni segnalano che nel compendio si è riversata in mare una massa enorme d’acqua e fango – conclude Nanni Lancioni – che ha compromesso l’habitat naturale. Occorre quindi un intervento per la riqualificazione del bacino e la ripresa dell’attività ittica».

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Il consigliere regionale Nanni Lancioni (Psd’Az) sollecita spiegazioni alla Giunta regionale sul mega progetto, assunto dalla precedente consiliatura per la valorizzazione dell’Isola dei Cavoli.

«Si tratta di un programma di rilancio turistico del compendio, con una spesa pari a 540mila di euro – spiega l’esponente dei quattro mori – in grado di dare respiro ad un recupero dell’area con una ricaduta economica importante dal punto di vista dell’industria delle vacanze.»

«Vorremmo conoscere l’iter del progetto da parte della Regione – aggiunge Nanni Lancioni -. Il piano prevede il rifacimento del pontile d’attracco verso l’Isola, il ripristino dello stradello interno verso il faro e la riqualificazione del sentiero, un lifting ai caseggiati presenti.»

La patata bollente sarà affrontata anche dal Consiglio comunale di Villasimius, attraverso una mozione urgente. «La realizzazione dell’opera – spiega l’ex assessore del Turismo Enrico Cogoni – è stata stralciata dal piano dei lavori pubblici. Sarebbe necessario conoscere le motivazioni di questa cancellazione.»

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Militari sardi beffati da Alitalia. Le tariffe “low cost”, leggere e ridotte, per volare a prezzi scontati sono riservate ai diversi appartenenti alle forze dell’ordine – dall’arma dei carabinieri, all’esercito sino alle divise in Aeronautica, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del fuoco – ma non saranno valide per le tratte da e per la Sardegna. L’ultima campagna promozionale offerta dall’ex compagnia di bandiera – denominata “SaltaSu” – rappresenta così uno schiaffo per i viaggiatori isolani. La denuncia arriva dal consigliere regionale del Partito sardo d’azione Nanni Lancioni, che ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore dei trasporti Carlo Careddu: «E’ una discriminazione assurda ed inammissibile – attacca il rappresentante dei Quattro mori nell’aula di via Roma -. Da questa campagna promozionale risultano essere esclusi i militari e gli appartenenti alle forze di polizia della Sardegna, in quanto la tariffa non sarebbe applicata sui voli in continuità territoriale da/per l’Isola, perché soggetti alle norme dettate dal bando della Regione con tariffe già dedicate». Nella nuova proposta commerciale Alitalia ha specificato, infatti, l’esclusione degli aeroporti sardi già inclusi (secondo i vertici dell’azienda) nei vantaggi derivanti dalle compensazioni della continuità territoriale. «Pensiamo che l’agevolazione si potesse estendere anche alle forze armate della Sardegna – aggiunge Nanni Lancioni -. Per questo chiediamo alla giunta regionale di sollecitare l’inserimento della Sardegna nella promozione. L’esistenza di un contratto di servizio non deve escludere la possibilità di accedere a condizioni più vantaggiose. La misura in questione sarebbe inoltre utile per abbattere i costi dell’amministrazione, che paga le missioni dei militari in trasferta (per le quali vengono pagate le tariffe in continuità territoriale con un costo più alto) – conclude Lancioni – e andrebbe a incrementare la presenza dei militari e degli appartenenti alle forze di polizia sui voli di linea della compagnia di bandiera, con una ricaduta positiva in termini di sicurezza e ordine pubblico sulle tratte da/per la Sardegna.»

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Nanni Lancioni.

«L’ultima tempesta, con un fenomeno simile ad un ciclone che ha imperversato nella zona tra Ussana e Monastir, si è verificata lo scorso 13 settembre, con la distruzione di una grande fetta della produzione enologica del territorio e la devastazione di interi vigneti, la compromissione degli oliveti e danni ingenti alle ortive sparse nella zona.»

E’ la drammatica istantanea del consigliere regionale Nanni Lancioni (Psd’Az), che ha perlustrato le campagne del Basso Campidano per stilare un elenco dei danni prodotti dalle anomalie climatiche dell’ultima stagione estiva. L’esponente sardista ha sollecitato un intervento urgente della Regione, con la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il compendio.

«Nei poderi tra Ussana, Donori e Monastir la situazione è a dir poco critica. Le piogge degli ultimi mesi sono state il colpo di grazia per molte colture – aggiunge Nanni Lancioni, che ha firmato il documento con il capogruppo dei quattro mori Gaetano Ledda e con gli altri componenti del gruppo Giovanni Satta e Paolo Dessì -. Siamo di fronte a uno scenario mai visto durante la stagione estiva: terreni allagati, frutti devastati dalla troppa acqua, dalla forza delle precipitazioni e dalle grandinate. Stiamo parlando di milioni di euro di perdite.»

Una richiesta arrivata anche dal consigliere comunale di Ussana Giancarlo Zonnedda. «In seguito alla burrasca già segnalata, contrassegnata da un forte acquazzone e folate di vento, si sono registrati dei danni anche nei centri abitati. A Ussana è scattato l’allarme nel centro sportivo di Is Osterias, con la chiusura della piscina e delle altre strutture immerse nell’oasi verde. Diversi anche gli allagamenti delle strade. A Monastir i maggiori danni sono stati accertati nella zona industriale, con diversi stabilimenti artigianali e commerciali sommersi dall’acqua cha hanno perso gran parte della produzione».

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«Il frastuono che proviene dall’aeroporto di Elmas ha raggiunto livelli insopportabili.»

E’ quanto denuncia in un’interrogazione il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Nanni Lancioni, che ha sollecitato un intervento urgente della giunta Pigliaru per salvaguardare la salute e la sicurezza degli abitanti del centro ai piedi della statale 130: «Il rumore assordante degli aerei è il sottofondo assordante per gli abitanti di Elmas e, soprattutto, per il quartiere di Giliacquas che fronteggia lo scalo aeroportuale ai piedi dello stagno di Santa Gilla. I rombi dei velivoli in fase di decollo e atterraggio sulla pista dello scalo dedicato a Mario Mameli – sottolinea Nanni Lancioni nel documento – sono diventati una vera emergenza. La legge, che impone un limite massimo di decibel, appare sistematicamente violata. Da qui l’esigenza di tutelare gli abitanti di Elmas e delle cittadine ai bordi della 130, da Assemini sino a Decimo (peraltro alle prese con la presenza dello scalo militare. E’ necessario avere i documenti che certifichino il livello di inquinamento acustico e ambientale dell’aeroporto relativamente ai dati raccolti dalle centraline installate dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Occorre un intervento urgente per risarcire le popolazioni sottoposte alle emissioni oltre i limiti previsti. Si tenga conto che lo scalo potrebbe svilupparsi ulteriormente verso il rione di Giliacquas, con un rischio altissimo per gli abitanti del quartiere a ridosso della laguna. Sarebbe poi indispensabile – conclude Nanni Lancioni nell’interrogazione dotare Elmas ed i centri attorno all’aeroporto, di nuove centraline per la misurazione delle emissioni sonore e dell’inquinamento ambientale.»

 

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I consiglieri regionali del gruppo Psd’Az, Gaetano Ledda, Angelo Carta, Paolo Dessì, Nanni Lancioni e Giovanni Satta, hanno presentato in Consiglio regionale, un’interpellanza urgente rivolta all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, sulla mancata approvazione della ridefinizione della rete ospedaliera della regione, approvata dall’Assemblea sarda nella seduta del 25 ottobre 2017.

Gli esponenti dei Quattro Mori invitano l’assessore ad annullare immediatamente tutti gli atti posti in essere dalla Regione e dall’Ats, in attuazione della non efficace riforma della rete ospedaliera, ad incominciare dall’atto aziendale dell’Azienda per la tutela della salute (Ats), approvato dalla Giunta il 10 ottobre 2017. Il gruppo Psd’Az chiede inoltre la cancellazione della selezione dei direttori di distretto («presenta una serie di anomalie gravi che attribuiscono al direttore generale dell’Ats massima discrezionalità nell’attribuzione degli incarichi») ed accusa l’assessore Luigi Arru «di aver tentato di celare» la lettera del ministero della Salute con la quale, lo scorso 7 settembre il dicastero ha rispedito all’assessorato della Sanità «lo stralcio del verbale della seduta del 31 maggio 2017 (era in carica il governo guidato da Paolo Gentiloni) nel quale è stato definito l’esito dell’istruttoria del parere formulato dal cosiddetto tavolo per il monitoraggio dell’attuazione del D.M. 70/2015 sulla ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna».

Da qui la richiesta di spiegazioni sul perché l’assessore «abbia ammesso la ricezione della nota ministeriale solo il 12 settembre 2018, dopo che il senatore Christian Solinas ne aveva divulgato copia» e per quali ragioni «pur presente in Aula nella riunione del Consiglio regionale dell’11 settembre 2018 non abbia informato l’assemblea sarda dell’avvenuta ricezione della nota ministeriale del 7 settembre 2018».

Gaetano Ledda, Angelo Carta, Paolo Dessì, Nanni Lancioni e Giovanni Satta concludono l’interpellanza domandando polemicamente all’assessore «per quali ragioni sia ancora in carica e alla guida dell’assessorato della Sanità, nonostante l’inadeguatezza mostrata e nonostante la scarsa sensibilità istituzionale e politica dimostrata in questa e in altre importanti occasioni».

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Procede a tappe forzate il lavoro della Commissione Speciale sulla crisi dell’artigianato e del commercio per arrivare alla formulazione di una proposta di legge di rilancio del settore. Il parlamentino, che scadrà il prossimo 31 luglio, ha proceduto in mattinata alla costituzione di due sottocommissioni che avranno il compito di elaborare alcune proposte di intervento sui punti più importanti segnalati nel corso delle audizioni. La prima, formata dai consiglieri Raimondo Cacciotto (Pd), Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp) e Nanni Lancioni (Psd’Az) si occuperà di artigianato; la seconda, di cui fanno parte Francesco Agus (Campo Progressista), Antonello Peru (Forza Italia), Piero Comandini (Pd) e Antonio Gaia (Cps) concentrerà la sua attenzione sulle problematiche del commercio e della grande distribuzione. L’Ufficio di Presidenza si dedicherà invece alla parte generale e a quella finanziaria.

Dalle audizioni delle scorse settimane con, le associazioni di categoria, i rappresentanti degli enti locali, degli istituti di credito e dei sindacati sono emersi 16 punti su cui si focalizzerà il lavoro delle sottocommissioni. Tra questi, la difficoltà di accesso al credito, l’eccessiva pressione fiscale e le lungaggini burocratiche sono stati unanimemente segnalati come i tre principali fattori che frenano la crescita. A questi si aggiungono il dilagare dell’abusivismo, la inadeguatezza della legge sul commercio in vigore (ormai vecchia di 12 anni), la necessità di un potenziamento della formazione professionale, gli ostacoli al passaggio generazionale, una normativa di settore povera di risorse e in gran parte inattuata.

«Il nostro obiettivo è una legge contro la paura – ha detto il presidente della Commissione Speciale Roberto Deriu (Pd) – abbiamo capito che il comparto, nel quale operano 70mila imprese e 350mila addetti, è fatto di gente coraggiosa che non teme di perdere la sfida contro il mercato ma contro lo Stato. Commercio e artigianato sono due pezzi fondamentale della nostra economia. Serve una legge per dare loro la possibilità di affrontare senza paura il futuro.»