5 November, 2024
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“La realizzazione e ove già presente il completamento dei collegamenti tra i principali porti sardi, gli aeroporti di Olbia e Alghero con la rete ferroviaria; l’elettrificazione della dorsale ferroviaria; lo studio di fattibilità di una nuova linea ferroviaria Nuoro-Olbia. Sono le osservazioni che ho fortemente voluto e fatto inserire nel parere della IX commissione Trasporti della Camera sul contratto di programma 2017-2021 – parte Investimenti tra Stato e Rete Ferroviaria Italiana, approvato oggi a grande maggioranza, sui contenuti, con la sola astensione dei commissari di Fratelli d’Italia.” Lo scrive, in una nota, il deputato del Movimento 5 Stelle Nardo Marino, componente della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni. “Il parere, per la prima volta, arriva al ministero dei Trasporti con una serie di indicazioni programmatiche precise individuate dalla Commissione di cui Rfi dovrà tenere conto – aggiunge Nardo Marino -. Il contratto, eredità della passata legislatura, relegava la Sardegna a Cenerentola della Regioni italiane. Con le osservazioni presentate e approvate dai commissari, oggi, facciamo un primo passo verso la modernizzazione di una rete vetusta e verso l’intermodalità effettiva. L’elettrificazione della dorsale ci consentirà di chiudere l’era del diesel (altrove si sperimenta il treno a idrogeno) e di fare un passo avanti verso il futuro. Per la prima volta, inoltre, prende consistenza l’idea di collegare Nuoro e Olbia, al fine di eliminare l’isolamento di alcune aree e offrire nuove opportunità di mobilità e sviluppo turistico. Si tratta di indicazioni, in attesa di una auspicabile rimodulazione dei fondi, sulle quali manterrò massima attenzione, che consentiranno alla Regione, nel prossimo futuro, di chiedere investimenti a Rfi sul territorio sardo in base alle priorità individuate in materia di trasporto ferroviario e intermodalità. È bene ricordare – conclude Nardo Marino – che il lavoro della commissione ha consentito di recuperare 7,5 miliardi di euro, bloccando opere sostanzialmente inutili.”

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«La situazione della sanità pubblica a Olbia e in Gallura non può essere determinata da scelte che rispondono a strategie politiche di dislocazione dei servizi nei territori dove l’assessore regionale di turno ha raccolto il maggior numero di voti. Negli anni della Giunta Pigliaru, con l’assessore Luigi Arru della Sanità, Olbia è stata privata dei reparti  di neonatologia, di urologia e di oculistica. Il primo, pur essendo previsto dalla “Ridefinizione della rete ospedaliera”, approvata dal Consiglio regionale, esiste solo sulla carta. Attualmente una mamma che partorisce in anticipo rispetto ai nove mesi di gestazione o che accusa qualche problema durante la gravidanza, deve rivolgersi ad altre aziende sanitarie come quella di Sassari o quella di Nuoro. Quest’ultima, pur avendo un numero di parti inferiore a Olbia, ha un reparto di neonatologia funzionante.»

Lo scrive, in una nota, Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle.

«Viene da chiedersi – aggiunge Nardo Marino – quale sia stato l’impegno dei due assessori regionali galluresi che nulla hanno potuto contro le scelte del governo amico: quali spiegazioni possono fornire alla Gallura gli assessori Carlo Careddu e Pierluigi Caria? Vorrei capire come spiegano l’ultimo atto ufficiale dell’Ats, il funzionigramma,  che nel definire le attività dei presidi ospedalieri dimentica la neonatologia per il Giovanni Paolo II di Olbia. E mentre la Gallura viene privata dei cinque posti che le sono dovuti, altri cinque vengono riconosciuti a Nuoro – guarda caso città di origine dell’assessore regionale della Sanità – e addirittura viene assegnata una terza neonatologia a Cagliari. Olbia non può permettersi di rinunciare a curare i propri figli e costringere le madri e i parenti a migrare verso altre città. Così come non si può assistere in silenzio ai viaggi che i galluresi devono affrontare per avere la cura e l’assistenza che sarebbe loro dovuta in caso di problemi agli occhi o alle vie urinarie. L’inesistenza dei reparti di urologia e oculistica è un problema di primo ordine che in questi anni è stato declassato a questione secondaria, seguendo lo stesso triste destino assegnato ai presidi ospedalieri galluresi, divenuti stabilimenti di emergenza e accoglienza di primo livello. I nostri anziani sono costretti a rivolgersi altrove, ad affrontare disagi e spese per trovare un rimedio ai problemi che affliggono chiunque varchi la soglia della terza età: prostata e cataratta, ad esempio. Gli scippi a danno di questo territorio sono in costante aumento – conclude Nardo Marino – e ciò che stupisce di più è che la Giunta Pigliaru continua a farli sotto il naso di chi è stato eletto per tutelare gli interessi della Gallura.»

 

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«Non è tollerabile che Tirrenia Cin neghi ai passeggeri che intendano raggiungere o lasciare la Sardegna la possibilità di prenotare la traversata nel periodo successivo al 31 dicembre. I collegamenti marittimi, infatti, dovrebbero essere garantiti dalla convenzione in regime di pubblico servizio con le isole maggiori e minori, ai sensi delle leggi 27/2006 e 166/2009, in scadenza il 18 luglio 2020

A sostenerlo sono Paola Deiana (M5S) Commissione Ambiente della Camera dei deputati e Nardo Marino (M5S) Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati.

«Tirrenia Cin dovrebbe esercitare, per tutta la durata della convenzione, servizi di collegamento stagionali e invernali ed è tenuta a rapportarsi con una rete di agenzie di viaggio, attraverso le quali è possibile acquistare i biglietti e ottenere informazioni sui servizi offerti, i collegamenti, gli orari e le tariffe – aggiungono Paola Deiana e Nardo Marino -. Anche le agenzie di viaggio hanno dunque il diritto di vedere rispettata la programmazione. Ad oggi il sito internet della Tirrenia Cin non consente l’acquisto di biglietti oltre il 31 dicembre del corrente anno per alcuna delle tratte interessate dalla convenzione e ciò si traduce in danni economici e disagi sul piano della programmazione turistica che si uniscono a un’inaccettabile limitazione del diritto di mobilità dei sardi.»

«Coloro che intendono viaggiare in data successiva al 31 dicembre sono costretti a rivolgersi ad altre compagnie che, al contrario della convenzionata Tirrenia Cin, assicurano la disponibilità di biglietti. L’atteggiamento inspiegabile di Tirrenia Cin cozza, peraltro, con le recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’armatore Onorato, in particolare sulla disponibilità per le politiche di destagionalizzazione. Chiediamo che Tirrenia Cin provveda quanto prima – concludono Paola Deiana e Nardo Marino – a rendere disponibili le prenotazioni per il 2019, ripristinando il diritto alla mobilità dei sardi e il rispetto della convenzione con lo Stato.»