19 November, 2024
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Ultimo step per “Ampliacasa: l’Acisjf per il co-housing”, il progetto ideato dalla Federazione Nazionale Acisjf e sostenuto da Fondazione Con il Sud. Dopo due anni di lavoro in tre regioni – Sardegna, Sicilia e Calabria – e in tre città – Cagliari, Messina e Reggio Calabria – i volontari delle reti di accoglienza del Sud Italia si sono ritrovati ad Arbus per l’ultima sessione di progettazione partecipata, al fine di individuare un modello di co-housing innovativo e sostenibile da sperimentare alla Casa della Giovane “Ettore Desogus” inaugurata un anno fa (23 marzo 2018).

Questa mattina, i partecipanti all’incontro nazionale hanno dialogato con le istituzioni locali presso la Casa della Giovane “E. Desogus” di Arbus. Presenti alla conferenza gli amministratori di Guspini, Arbus, Pau e Villacidro. A raccontare le principali fasi di sviluppo del progetto di co-housing, Nelly Sarlo, socia dell’Acisjf di Reggio Calabria e responsabile del progetto e Carla Serpi, presidente di Acisjf Cagliari: «I nostri amici della Sardegna hanno tutti gli elementi per aprire le porte della Casa della Giovane alle prime ospiti. Abbiamo affrontato insieme la definizione di un modello coabitativo sostenibile, analizzando gli aspetti dell’autonomia e della proattività economica. Adesso presentiamo il nostro lavoro alle istituzioni e siamo pronte ad operare in rete».

Il sindaco di Arbus, Antonello Ecca, ha ringraziato l’Acisjf per l’importante contributo offerto: «Per Arbus è fondamentale avere un luogo dove accogliere donne in difficoltà. Come Comune spesso non abbiamo capacità e mezzi per ospitare le persone che hanno bisogno. A distanza di un anno dall’inaugurazione oggi Casa della Giovane è un punto di partenza».

Durante l’incontro è intervenuta Simona Saladini, presidente nazionale dell’Acisjf: «La casa pronta, i volontari ci sono, ora bisogna ragionare sulla sostenibilità economica. È necessario confrontarsi con la rete delle istituzioni». Grazie all’esperienza alla guida del Comune di Cernobbio per due mandati, la presidente Simona Saladini ha proposto alcune buone prassi da attivare nel Medio Campidano, istituzionalizzando la rete che comprende Comuni, Terzo Settore, scuole, Ospedali, Forze dell’Ordine; un protocollo d’intesa e l’istituzione di un Fondo di Solidarietà da costituirsi per quota di abitanti. Saladini ha rilevato che per l’inclusione sociale auspicata dalla legge regionale 23/2005 sui PLUS (Piani Locali Unitari dei Servizi alla persona) sono presi in considerazione soggetti fragili come giovani e anziani, senza alcun riferimento alle donne.

Alberto Lisci, vicesindaco di Guspini, ha manifestato la disponibilità del Comune capofila a dialogare con Acisjf per rispondere al disagio abitativo: «Sono tanti i bisogni con cui un Comune deve confrontarsi ma l’emergenza casa è in cima alla lista delle problematiche a cui far fronte. Trovo interessante l’idea del Fondo di solidarietà, m’impegno a sottoporre al PLUS la proposta oggi presentata».

Anche Marta Cabriolu, Sindaco di Villacidro, e Alessia Valente, assessore alle Politiche Sociali di Pau, hanno espresso vivo interesse per la sperimentazione di co-housing della Casa della Giovane “E. Desogus” di Arbus.

Il proficuo incontro odierno si chiude con la possibilità di accogliere da subito la prima ospite della Casa della Giovane “Ettore Desogus”.