21 November, 2024
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Il Carbonia di Diego Mingioni, in difficoltà in campionato (1 punto nelle ultime 5 partite), ospita domani il Villasimius nell’andata della semifinale di Coppa Italia. Dirigerà Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Alexandra Baneu di Oristano e Tiberio Deidda di Carbonia. Fischio d’inizio alle ore 15.00.

La squadra mineraria arriva all’impegno di Coppa Italia nel momento più difficile della prima parte della stagione. Dopo il brillante avvio che l’aveva vista eliminare in Coppa Italia prima l’Iglesias poi il Monastir (capolista in campionato) e iniziare molto bene il campionato con 7 punti nelle prima 4 partite, quarto posto a soli 3 punti dalla capolista Budoni, la squadra biancoblù è andata incontro a due sconfitte casalinghe immeritate con il Tempio e la Nuorese, e ha poi accusato una flessione di rendimento culminata nella netta sconfitta casalinga con la capolista Monastir. Al termine di quella partita, 9 giorni fa, Diego Mingioni ha riconosciuto che la squadra aveva perso alcune delle certezze che era riuscita a costruire con il duro lavoro negli allenamenti e che per ritrovarle l’unica strada percorribile sarebbe stata il lavoro.

Domenica scorsa, a Li Punti, la squadra ha dato segnali di reazione, disputando una buona partita, ma questi non sono stati sufficienti per riprendere a fare punti e allontanarsi dalla zona calda della classifica, ambiente certamente scomodo per una squadra dall’età media giovanissima qual è il Carbonia quest’anno.

Il bilancio delle prime 9 giornate di campionato parla di 8 punti e del quint’ultimo posto in classifica in compagnia del San Teodoro Porto Rotondo, sicuramente non rispondente a quanto il Carbonia ha espresso in termini di gioco, condizionato da diversi fattori. Il calendario non è stato certamente favorevole ad una squadra così giovane, proponendole in casa quasi tutte le squadre più competitive, ad iniziare dalle due capolista Monastir e Budoni, per proseguire con il Tempio, oggi al quarto posto ma in vetta alla classifica il 13 ottobre scorso quando ha giocato e vinto a Carbonia, e ancora con la Nuorese il Villasimius. Quest’ultimo, l’avversario di domani in Coppa Italia, è stato già affrontato e battuto in campionato, nell’unica partita fin qui vinta al “Carlo Zoboli”. I risultati della squadra sono inevitabilmente condizionati dalla ristrettezza dell’organico a disposizione di Diego Mingioni, determinata dalle limitate disponibilità economiche della società, che fanno pesare parecchio le assenze provocate inevitabilmente da qualifiche e infortuni. E, in questo primo scorcio di stagione, la squadra ha pagato a caro prezzo le ingenuità difensive all’origine di alcuni goal “regalati” agli avversari e la mancanza di un attaccante in grado di capitalizzare la notevole mole di gioco quasi sempre espressa anche con gli avversari più forti (con 6 goal realizzati in 9 partite giocate, 3 in una sola partita nella vittoriosa trasferta di Bari Sardo, l’attacco è il più “anemico” insieme a quello del fanalino di coda Bari Sardo; numeri che contrastano con quelli maturati in Coppa Italia, con 7 goal realizzati in sole 4 partite giocate, con l’attacco sempre a segno sia in casa sia in trasferta con Iglesias e Monastir).

La semifinale di Coppa Italia, dunque, arriva in una fase particolare per il Carbonia ma anche per lo stesso Villasimius, che pur con 3 punti in più in classifica, non ha una classifica rispondente a quelle che erano le sue ambizioni iniziali. Entrambe, comunque, l’affronteranno con il massimo impegno, perché l’eventuale accesso in finale, con la vincente dell’altra semifinale in programma tra Ossese e Budoni, sarebbe un risultato di grande prestigio.

Per il Carbonia l’accesso in finale sarebbe il terzo nelle ultime cinque edizioni della Coppa Italia di Eccellenza. L’8 febbraio 2020, al campo di sa Rodia a Oristano, il Carbonia alzò la coppa al cielo con il capitano Marcello Angheleddu, Andrea Marongiu in panchina, grazie al goal realizzato da Giuseppe Meloni al 14′ del primo tempo; il 14 gennaio 2023 il Carbonia di Diego Mingioni si vide sfuggire la Coppa che sembrava già vinta nella finale di Abbasanta con il Budoni, al 16° calcio di rigore, dopo essere stato raggiunto sul 2 a 2 al 17′ del secondo tempo supplementare da un calcio di rigore trasformato dall’ex Giuseppe Meloni, dopo i goal dello stesso Giuseppe Meloni al 69′, Nicola Serra all’83’ e Niccolò Agostinelli al 3′ del secondo tempo supplementare per il Carbonia.

Il Carbonia nella sua storia recente è approdato una terza volta nella finale della Coppa Italia di Eccellenza, con Graziano Mannu in panchina, nel 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, perdendo ai calci di rigore; e due volte ha disputato e perso, in entrambi i casi ai calci di rigore, la finale della Coppa Italia di Promozione al campo di Sa Rodia a Oristano, con Andrea Marongiu in panchina, nel 2016 e nel 2018, rispettivamente con Bosa e Dorgalese.

Giampaolo Cirronis

Il capitano del Carbonia Calcio Nicola Serra è un nuovo calciatore dell’Ilvamaddalena. La società maddalenina, fresca retrocessa dal campionato di serie D e in attesa di conoscere l’esito della domanda di ripescaggio, sta costruendo un organico di grande qualità e Nicola Serra, classe 1999 con una già lunga esperienza maturata tra serie D ed Eccellenza con il Carbonia e il Sassari Calcio Latte Dolce, costituisce una gemma dell’organico che sarà a disposizione del nuovo tecnico Carlo Cotroneo per l’inizio della preparazione precampionato.

Se l’Ilvamaddalena gioisce per l’arrivo di Nicola Serra, c’è grande tristezza a Carbonia per la deriva assunta dalla crisi societaria, con le partenze, alcune già ufficializzate (Nicola Muscas al Sassari Calcio Latte Dolce, James Cohen Kirby al Villasimius, Rafael Monteiro in Veneto, Mattia Pitzalis e Fabio Porru all’Iglesias, Nicola Serra all’Ilvamaddalena), altre ormai prossime all’ufficialità (Fabio Mastino, Lorenzo Isaia e Ayrton Hundt all’Iglesias; Andrea Mastino al Villasimius), altre ancora pressoché certe (Andrea Porcheddu, Adam Idrissi, Jesus Prieto, Gabriele Dore e Niccolò Agostinelli) di quasi tutto l’organico (restano al momento solo i giovanissimi del vivaio).

Il progetto tecnico che dopo la retrocessione aveva portato ad un brillante settimo posto in campionato e alla finale di Coppa Italia (sfumata al 122′ e poi al 16° calcio di rigore), non esiste più!

L’attuale gruppo dirigente ha iscritto la squadra al campionato di Eccellenza 2023/2024 e sta cercando di trovare qualcuno cui passare il testimone, costituito dal solo titolo sportivo e, soprattutto, da un’eredità economica sicuramente complicata.

E’ arrivato il momento di fare chiarezza, perché in gioco c’è la sopravvivenza del Carbonia Calcio ed il rispetto di una storia che pone il Carbonia al vertice del calcio sardo da oltre 80 anni, dietro il Cagliari ma al fianco di squadre di grandissimo blasone quali Torres e Olbia.

Il Carbonia Calcio ha vissuto altre crisi nel periodo più o meno recente, una delle quali a fine anni ’80 sfociò nel fallimento, dopo il glorioso ciclo iniziato con la promozione in serie C2, sviluppatosi in 6 stagioni tra i professionisti e 2 nel campionato Interregionale. La ripartenza dalla Terza Categoria fu dolorosa ma la risalita venne più rapida grazie alla fusione con la Sguotti, seconda società cittadina che militava in Promozione regionale. In altre occasioni un ruolo decisivo per il superamento delle crisi, lo ebbe l’Amministrazione comunale, che chiamò a raccolta gli imprenditori, la cui risposta fu molto generosa.

La situazione socio-economica del territorio è indubbiamente assai più complicata rispetto a quegli anni, ma in questo momento, comunque, sarebbe opportuno un intervento dell’Amministrazione comunale, per far sedere intorno allo stesso tavolo gli attuali dirigenti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti della massima espressione calcistica della città e dell’intero territorio. Probabilmente, solo un confronto a carte scoperte, a 360°, potrà creare le condizioni per trovare una via d’uscita alla crisi. Diversamente, il destino sembra segnato. Dopo la partenza di tutti i calciatori della prima squadra, appare utopistico pensare di poter ricostruire un organico dignitoso in grado di conservare la categoria, in attesa di eventi successivi. E, in questa situazione, neppure una retrocessione in Promozione sarebbe una soluzione, perché i problemi che hanno portato allo smantellamento in atto, resterebbero nella loro interezza, a meno di quegli interventi forti che ad oggi non si è riusciti a trovare per sanare la situazione in Eccellenza e sarebbe ancora più complicato trovare nella categoria inferiore!

Giampaolo Cirronis

 

Il Carbonia espugna il campo del San Teodoro Porto Rotondo con i goal di Rafael Monteiro e Andrea Porcheddu e sale al 7° posto. La partita si è decisa nel quarto d’ora finale. Al 75′ è stato Rafael Monteiro a sbloccare il risultato, il raddoppio, arrivato al 92′, porta la firma di Andrea Porcheddu, autore del 12° goal in campionato, ai quali vanno aggiunti i tre messi a segno in Coppa Italia.

Diego Mingioni, indisponibili Mattia Pitzalis, Andrea Mastino e Niccolò Agostinelli, ha dato un turno di riposo ad Adam Idrissi, inserendo tra i pali James Cohen Kirby come uno dei due fuoriquota al fianco di Nicola Muscas.

L’undici iniziale: Kirby, Mastino Fabio, Serra, Isaia, Hundt, Monteiro, Prieto, Porcheddu, Dore, Porru, Muscas. A disposizione: Idrissi, Orrù. Porcu, Deluna, Fontana, Sartini, Mancini, Cocco, Lambroni. In panchina, escluso Adam Idrissi, tutti fuoriquota, 1 2004 (Mancini), 5 2005 (Orrù. Porcu, Deluna, Fontana, Sartini), 1 2006 (Cocco) e 1 2007 (Lambroni).

Con i 3 punti il Carbonia sale a quota 52, a 2 punti dalla Ferrini, 3 dal Taloro Gavoi e 4 dal San Teodoro Porto Rotondo. Sabato prossimo affronterà in casa il Sant’Elena e chiuderà la stagione domenica 16 aprile ad Oristano con la Tharros.

Una delle partite più attese della 16ª giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale, era il derby del Sulcis Iglesiente tra Carbonia e Iglesias. Le squadre di Diego Mingioni e Andrea Marongiu l’hanno affrontato senza problemi di classifica, considerato che il Carbonia è salvo da tempo e l’Iglesias ha raggiunto la certezza matematica della salvezza nel turno precedente, ma con formazioni ampiamente rimaneggiate (nel Carbonia erano indisponibili Mattia Pitzalis, Nicola Serra, Andrea Porcheddu e Fabio Porru; nell’Iglesias Nicolas Capellino, Herman Yves Kouadio ed Edoardo Piras).

Il Carbonia ha avuto una partenza sprint, andando in goal dopo un minuto di gioco, con Nicola Muscas, pronto a ribadire in rete da pochi passi un assist di Gabriele Dore, a sua volta lanciato dall’ex Rafael Monteiro. L’Iglesias ha reagito ma non è mai riuscita ad impensierire seriamente Adam Idrissi, per mancanza di lucidità al momento delle conclusioni. Un errato disimpegno della difesa del Carbonia ha “regalato” una grande opportunità a Michele Suella che non ha avuto la lucidità per angolare la conclusione da favorevole posizione, spedendo il pallone tra le braccia di Adam Idrissi. Il Carbonia nel secondo tempo ha controllato senza mai rischiare e nel finale avrebbe potuto raddoppiare prima con Niccolò Agostinelli poi con Nicola Muscas.

Per Andrea Marongiu è stata una domenica particolare, la prima di ritorno a Carbonia dopo l’esaltante stagione vissuta alla guida della squadra biancoblù nel campionato di Eccellenza 2019/2020, vinto unitamente alla Coppa Italia. Il Comunale Carlo Zoboli ha registrato una buona affluenza di pubblico, circa 400 spettatori, come non si vedeva da tempo.

Carbonia: Idrissi, Mastino Fabio, Orrù (84′ Fidanza), Isaia, Mastino Andrea, Hundt, Monteiro, Prieto, Muscas, Mancini (62′ Agostinelli), Dore. A disposizione: Kirby, Dakik, Deluna, Lambroni, Sartini, Pintus, Billai.
Allenatore: Diego Mingioni.
Iglesias: Guddo, Atzeni (85′ Mura) Zedda, Bringas, Cassini, Raponi, Cruz (30′ Espada), Fadda (40′ Doneddu), Suella (89′ Sirigu), Illario, Sariang. A disposizione: Bigotti, Todde, Filippi, Bratzu, Cubadda.
Allenatore: Andrea Marongiu.

Arbitro: Stefano Zilani di Trieste.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu e Martino Fadda di Carbonia.

Reti: 1′ Muscas (C).

Note: spettatori 350, corner 5 a 2 Iglesias, rec. 3′ p.t. 6′ s.t.

Ammoniti: Hundt (C), Raponi (I), Mastino Fabio (C), Monteiro (C).

 

Sassari Calcio Latte Dolce e Budoni hanno fatto il vuoto da tempo alle loro spalle e continuano il testa a testa per la conquista del primo posto finale che assicura la promozione in serie D, mentre la seconda sarà costretta a disputare i play off nazionali per sperare in un ripescaggio. Sulla carta il turno di domenica, quart’ultimo della stagione regolare, dovrebbe essere interlocutorio, essendo attese entrambe da un impegno casalingo, rispettivamente contro Li Punti e Tharros, squadre impegnate nella lotta per non retrocedere.

Sfumato l’interesse per i play off che in virtù del margine maturato tra la seconda e la terza non si disputeranno, in programma ci sono partite che non hanno particolari interessi di classifica, come Calangianus-Ghilarza, Bosa-Villacidrese e Carbonia-Iglesias, ma quest’ultima, essendo un derby, mantiene un grande fascino per la rivalità tra le due squadre. Il Carbonia l’affronterà con una formazione ampiamente rimaneggiata, per le assenze certe dell’infortunato Mattia Pitzalis e degli squalificati Fabio Porru, Andrea Porcheddu e Nicola Serra (il primo espulso contro il Latte Dolce per doppia ammonizione, gli altri due fermati dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni, e quelle probabili di Andrea Mastino e Niccolò Agostinelli. L’Iglesias, appena raggiunta la certezza matematica della salvezza, cercherà di togliersi una soddisfazione, anche ripensando all’eliminazione nel primo turno della Coppa Italia e alla sconfitta subita nel derby di andata in casa, nel periodo più acuto della crisi.

Sugli altri campi si giocano partite con squadre impegnate nella lotta per la salvezza: Nuorese-Ferrini, Ossese-Kosmoto Monastir, Arbus-San Teodoro Porto Rotondo e Taloro Gavoi-Sant’Elena. Riposa il Lanusei.

Il Sassari Calcio Latte Dolce supera in rimonta con il goal partita all’87’ un grande Carbonia che ha giocato in 10 dal 41′ e continua il testa a testa con il Budoni, impostosi con un largo 4 a 0 sul campo del Sant’Elena. La rivalità tra Carbonia e Sassari Calcio Latte Dolce regala goal e spettacolo da tre stagioni. Il Carbonia si è presentato senza timore e motivatissimo al cospetto della capolista, battuta con una grande prestazione nella partita del girone d’andata a Sassari, nonostante assenza molto importanti: Mattia Pitzalis, Andrea Mastino, Nicola Muscas e Niccolò Agostinelli. Diego Mingioni, in tribuna perché squalificato, ha inserito nell’undici iniziale un 16enne (classe 2007), Riccardo Lambroni, con ben 8 2005 su 9 in panchina.

Dopo soli 7 minuti il Carbonia ha sbloccato il risultato con un goal bellissimo: discesa prepotente di Fabio Mastino sulla fascia destra, cross al centro dell’area dove è arrivato puntuale Andrea Porcheddu che ha superato con un piatto perfetto Davide Congiunti. 1 a 0!

Il Sassari Calcio Latte Dolce ha accusato il colpo ma ha provato a reagire subito con un calcio di punizione del suo capitano Marco Cabeccia, sul quale si è opposto con successo Adam Idrissi.

Il Carbonia s’è difeso con ordine e senza correre rischi e al 20′ è andato vicinissimo al goal del raddoppio, con un’azione simile a quella del goal iniziale: discesa di Fabio Porru sulla fascia destra, traversone al centro dell’area dove Andrea Porcheddu è arrivato in scivolata mancando l’impatto decisivo per una questione di centimetri.

La partita è diventata nervosa, ammonizioni da una parte e dall’altra e al 26′ Mauro Giorico ha dovuto sostituire Kaio Florencio Piassi con Gian Marco Marcangeli. Il Carbonia ha continuato a ribattere colpo su colpo a tutti i tentativi del Sassari Calcio Latte Dolce ed ha sfiorato ancora il raddoppio al 30′ con Andrea Porcheddu che su un lancio da sinistra di Gabriele Dore ha tentato la deviazione in acrobazia a pochi passi da Davide Congiunti.

L’arbitro ammonisce due volte in una panciata di minuti Fabio Porru che al 41′ finisce negli spogliatoi e lascia il Carbonia in 10. Il Sassari Calcio Latte Dolce cerca di approfittarne subito con il calcio di punizione di Marco Cabeccia, respinto da Adam Idrissi, l’ex Marco Russu ha messo il pallone in rete ma il direttore di gara ha annullato per fuorigioco.

 

Le squadre sono andate negli spogliatoi con il Carbonia avanti 1 a 0.

Il Sassari Calcio Latte Dolce in avvio di ripresa ha cercato subito di accelerare i tempi, perché per tenere il passo del Budoni è obbligato a vincere e trova il goal del pareggio al 56′: calcio d’angolo da destra, il calcio di Giovanni Piga è perfetto per la testa di Alfredo Saba che ha impattato perfettamente spedendo imparabilmente alle spalle di Adam Idrissi.

Il Carbonia ha trovato un buon equilibrio ed ha rischiato poco fino all’87’, quando il nuovo entrato Luigi Piredda ha trovato il varco buono per il goal del sorpasso: 1 a 2.

Il Carbonia non si è arreso, si è riversato nell’area sassarese e per due volte ha reclamato per interventi in area su Ayrton Hundt e Rafael Monteiro (subentrato al 75′ a Gabriele Dore, ma l’arbitro ha lasciato proseguire le azioni ed il Sassari Calcio Latte Dolce ha portato in porto la vittoria, preziosissima, perché consente di affiancare ancora in testa il Budoni, con 75 punti. Al Carbonia resta l’amaro in bocca per aver perso una partita giocata molto bene e resta ottavo in classifica con 46 punti, alla vigilia del derby casalingo con l’Iglesias che oggi ha raggiunto la matematica salvezza superando 3 a 0 l’Arbus.

Carbonia: Idrissi, Mastino, Orrù, Serra Nicola (83′ Fontana), Isaia, Hundt, Prieto, Lambroni (50′ Mancini), Porcheddu, Dore (75′ Monteiro), Porru. A disposizione: Kirby, Porcu, Deluna, Fidanza, Sartini, Pusceddu. Allenatore: Matteo Crobeddu.

Sassari Calcio Latte Dolce: Congiunti; Cabeccia, Russu, Canu; Tuccio (51′ Celin), Pireddu, Saba (67′ Olivera), Piga; Scognamillo (87′ Serra Mario), Grassi (67′ Piredda), Kaio (26’ Marcangeli). A disposizione: Panai, Salaris, Dore, Sanna. Allenatore: Mauro Giorico.

Marcatori: 7’ Porcheddu (C), 56’ Saba (LD), 87’ Piredda (LD)

Ammonizioni: Porcheddu (C), Hundt (C), Isaia (C), Grassi (LD), Cabeccia (LD), Russu (LD), Porru (C) Saba (LD)

Espulsioni: Porru (C) doppia ammonizione; Crobeddu (allenatore Carbonia) per proteste.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia è tornato alla vittoria contro una delle squadre più forti del girone, il Taloro Gavoi, 2 a 0, con goal realizzati in avvio di ripresa, con Rafael Monteiro su calcio di rigore e un autogoal di Giovanni Luppu su conclusione di Fabio Mastino.

Entrambe le squadre, nel corso del girone d’andata, hanno coltivato il sogno di agganciare il treno dei play off ma la marcia spedita di Budoni e Sassari Calcio Latte Dolce, hanno fatto svanire questo sogno, ponendo tra la seconda e la terza un margine molto ampio, oggi 14 punti, doppio rispetto al massimo consentito dal regolamento per dare corso ai play off tra le squadre classificate dal secondo al quinto posto dietro la prima promossa direttamemte in serie D.

Il Carbonia ed il Taloro Gavoi, comunque, stanno dimostrando di avere ancora forti motivazioni. Diego Mingioni, ha dovuto fare a meno di capitan Nicola Serra, influenzato, e degli infortunati, Mattia Pitzalis, Andrea Mastino e Niccolò Agostinelli, i primi due usciti dal campo per infortunio nel turno infrasettimanale a Budoni, ma la squadra biancoblù è apparsa subito più propositiva. La prima mezz’ora è stata priva di pericoli per le due difese e le prime occasioni le ha costruite il Carbonia, al 31’ con una bella azione manovrata, conclusa con un tiro fuori misura da Gabriele Dore e subito è stato Nicola Muscas a trovarsi in buona posizione per battere a rete, ma non l’ha sfruttata.

Il Taloro Gavoi ha cercato di proporsi in avanti ma ha trovato pochi spazi tra le maglie dell’attenta difesa del Carbonia, che va ricordato, con 28 goal subiti è la meno battuta dopo quelle delle due capolista Sassari Calcio Latte Dolce (27) e Budoni (25). La quarta, il Ghilarza, ne ha subito ben 39. Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0.

Al ritorno in campo dagli spogliatoi, il Carbonia ha pigiato subito forte il piede sull’acceleratore e in 10’ ha messo al sicuro il risultato. Al 50’ Nicola Muscas ha ricevuto il pallone in area, Giovanni Luppu nel tentativo di impedirgli di voltarsi e calciare a rete lo ha agganciato e l’arbitro, ben piazzato non ha avuto dubbi e ha fischiato subito il calcio di rigore, trasformato poi in maniera impeccabile da Rafael Monteiro.

Il Taloro Gavoi ha accusato il colpo, il Carbonia ha saputo approfittarne ed al 55’ ha raddoppiato: Gabriele Dore si è liberato sulla fascia destra, ha servito in profondità capitan Fabio Mastino che, una volta arrivato sul fondo, ha messo in mezzo all’area un pallone invitante sul quale si è lanciato Rafael Monteiro, e Simone Sau nel disperato tentativo di impedirgli di battere a rete da pochi passi, ha deviato maldestramente il pallone alle spalle del proprio portiere.

Mario Fadda ha effettuato subito tre cambi e la sua squadra ha cercato di imbastire una reazione una reazione ma la difesa del Carbonia non ha corso praticamente mai rischi concreti, alcune conclusioni sono terminate lontane dai pali della porta di Adam Idrissi che per il resto, sempre molto attento, ha svolto un lavoro di ordinaria amministrazione.

   

Mario Fadda ha effettuato gli ultimi due cambi a sua disposizione altri due, anche Diego Mingioni ha fatto cinque cambi nel finale, inserendo tanti giovani e ha concluso la partita con ben 6 fuoriquota del 2005. Nei minuti finali non è successo più niente oltre all’espulsione di Mauro Castro per doppia amonizione.

Carbonia: Idrissi, Mastino F., Orrù, Isaia (dal 44’ st Deluna), Hundt, Monteiro (42′ st Porcu), Prieto, Muscas (32′ st’ Fidanza), Porcheddu (48′ st Fontana), Dore (36’ st Sartini), Porru. A disposizione: Saiu, Lambronui, Frau, Mancini. All. Diego Mingioni.

Taloro Gavoi: Fadda Massimo, Soro (29′ st Dettori), Luppu (11’ st Porcu), Sechi, Sau, Castro, Pittalis (11’ st Lapia), Fois (30’ st Trogu), Pusceddu, Delussu (11’ st Fadda Antonio), Mele. A disp.; Mozzo, Sanna Paolo, Sanna Giovanni, Zucchelli. All. Mario Fadda.

Arbitro: Marco Spiga di Carbonia.

Assistenti di linea: Giuseppe Paolino di Alghero e Martino Fadda di Carbonia.

Reti: 50’ Monteiro (C) rig., 55’ Sau (TG) aut.

Ammoniti: Castro (TG), Delussu (TG), Dore (C), Fidanza (C).

Espulsi: Castro (TG) per doppia ammonizione.

Spettatori: 200.

Il Carbonia fa tremare la capolista Budoni con un goal di Ayrton Hundt al 20′ e viene raggiunto anche stavolta al 92′ da un goal di Giuseppe Meloni. E’ terminata 1 a 1 la terza sfida stagionale tra le due squadre, terzo pareggio raggiunto in rimonta nel finale, per la seconda volta nell’extra time dalla squadra di Raffaele Cerbone che una delle tre sfide l’ha fatta sua, la finale di Coppa Italia, ai calci di rigore.

Diego Mingioni, assenti per infortunio Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e lo squalificato Jesus Prieto (ed di turno insieme a Rafael Monteiro da una parte e a Giuseppe Meloni dall’altra), a sorpresa, ha presentato un undici iniziale con una coppia d’attacco extra baby, formata da Nicola Muscas (classe 2005) e l’esordiente Riccardo Lambroni (classe 2007). Dopo soli 10′ ha dovuto sostituire Mattia Pitzalis, bloccato da un infortunio muscolare, con Gabriele Dore.

La sfida odierna ha riproposto i principali temi della sfida di Abbasanta. Il Carbonia è scattato avanti dopo 19’20” con Ayrton Hundt, sfortunato protagonista della finale di Coppa Italia, quando fallì il match point dagli 11 metri, al decimo rigore della serie iniziale, con il Carbonia in vantaggio 4 a 3.

E’ sembrato un segno del destino, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da destra, in mischia, ha trovato il varco giusto e con un tocco angolato ha superato il portiere gallurese Antonio Faustico. Nell’azione precedente, il numero uno del Budoni aveva dovuto deviare non senza affanno oltre la traversa una conclusione dalla media distanza del capitano biancoblù Nicola Serra.

Il Budoni ha accusato il colpo e ci ha provato subito con Nicola Raimo, la cui conclusione forte ed angolata ha trovato Adam Idrissi pronto a deviare in calcio d’angolo. Il Carbonia avrebbe potuto concedere il bis al 26′ con Riccardo Lambroni, arrivato con una frazione di secondo di ritardo sul pallone quando era solo davanti ad Antonio Faustico, poco dopo con Andrea Porcheddu ed al 38′ con Nicola Serra con una gran botta dai 30 metri deviata in calcio d’angolo dal portiere gallurese.
Diego Mingioni al 10′ della ripresa ha dovuto sostituire per infortunio anche Andrea Mastino ed ha gettato nella mischia Rafael Monteiro ed il 2005 Alessio Orrù che ha rilevato il fuori quota Riccardo Lambroni, con spostamento di Fabio Porru al centro della difesa, al fianco di Ayrton Hundt.
Il Budoni nel finale ha spinto molto alla ricerca del goal del pareggio ma la difesa del Carbonia s’è disimpegnata bene fino al 92′.
E come per il goal di Ayrton Hundt, è sembrato un segno del destino anche quello maturato al 92′, quando con il Budoni alla ricerca disperata del goal del pareggio, Giuseppe Meloni, sempre lui, l’ex che aveva messo la firma sulla Coppa Italia con la doppietta che ha dato il 2 a 2 al 122′ alla sua squadra (lui che aveva deciso con la maglia del Carbonia la finale di Coppa Italia contro l’Atletico Uri l’8 febbraio del 2020 ed aveva contribuito con i suoi goal alla conquista della promozione in serie D), ha trovato il varco per battere a rete alle spalle di Adam Idrissi, da pochi passi, in un’azione molto confusa.

La vittoria, che avrebbe bissato quella conquistata meritatamente sul campo dell’altra grande del girone, il Sassari Calcio Latte Dolce, è sfumata al 92′, ma il Carbonia di Diego Mingioni ha dimostrato ancora una volta di poter competere contro qualsiasi avversario, in casa come in trasferta. Ed il Budoni di Raffaele Cerbone ha confermato di soffrire il Carbonia che per tre volte è andato vicinissimo alla vittoria e oggi le ha tolto due punti pesantissimi nella lotta per la promozione diretta in serie D, perché ora il Sassari Calcio Latte Dolce che ha strapazzato il Ghilarza, quarta forza del girone, superata 4 a 0, è distante solo due punti quando mancano sette partite al termine della stagione regolare.

Giampaolo Cirronis

Budoni-Carbonia, atto terzo! Il Budoni, capolista solitaria del campionato di Eccellenza regionale, ed il Carbonia, si ritrovano di fronte per la terza volta in questa stagione, alle 15.30 (dirige Roberto Salvatore D’Angelo di Trapani, assistenti di linea Paolo Fele di Nuoro e Luca Staffieri di Olbia). La prima volta, al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, per la 12ª giornata di andata del campionato, terminò 1 a 1, con il Carbonia avanti al 1′ della ripresa con un grande goal di Andrea Porcheddu e pareggio del Budoni all’85’ con un goal di Sandro Scioni, con grande rammarico del Carbonia per la mancata vittoria che avrebbe meritato e che ha mancato anche per la clamorosa occasione sciupata al 96′ da Gabriele Dore, solo davanti al portiere ospite; la seconda volta il 14 gennaio scorso ad Abbasanta, finale della Coppa Italia, decisa al 16° calcio di rigore dopo che il Carbonia era stato raggiunto sul 2 a 2 al 122′ dal Budoni, con un calcio di rigore trasformato dall’ex Giuseppe Meloni.

Oggi le due squadre scendono in campo con motivazioni diverse. Il Budoni, per vincere, perché deve difendere il vantaggio di 4 punti fin qui accumulato sul Sassari Calcio Latte Dolce, grande rivale nella corsa verso la promozione diretta in serie D e i 3 punti son o fondamentali; il Carbonia, da parte sua, nono in classifica, lontano dalle quinta posizione che potrebbe aprire le porte dei play off se questi dovessero essere disputati (perché ciò avvenga è indispensabile che tra la seconda e la terza classificata, al termine della stagione regolare, vi siano non più di 7 punti), gioca per il prestigio e in questa stagione più volte ha dimostrato di non temere alcun avversario e di giocare un grande calcio (ha vinto sul campo del Sassari Calcio Latte Dolce). Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e dello squalificato Jesus Prieto, ex Budoni. Il calciatore spagnolo aveva saltato per squalifica anche la finale della Coppa Italia, sembra un destino per lui non poter giocare ancora contro la sua ex squadra, appuntamenti ai quali teneva in modo particolare.

I convocati del Carbonia:

1 Adam Idrissi
12 James Cohen Kirby 2005
2 Fabio Mastino
3 Alessio Orru’ 2005
4 Nicola Serra
5 Andrea Mastino
6 Ayrton Hundt
7 Rafael Monteiro
10 Andrea Porcheddu
11 Gabriele Dore
13 Nicola Porcu 2005
14 Nicolo Deluna 2005
15 Mattia Pitzalis
18 Lorenzo Sartini 2005
19 Christian Fidanza 2005
21 Lorenzo Isaia
23 Fabio Porru
26 Enrico Fontana 2005
29 Riccardo Lambroni 2007
(16 anni appena compiuti, alla sua prima convocazione in 1 squadra dove si sta allenando da 10 giorni)
32 Nicola Muscas 2005.

 

 

 

Alle 15.30 il Carbonia di Diego Mingioni affronta la Nuorese, allo stadio “Frogheri” di Nuoro, in uno dei tre anticipi della decima giornata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra biancoblù affronta questa trasferta dopo aver battuto 2 a 0 il Bosa, ritorno alla vittoria dopo sette giornate di digiuno e ben quattro pareggi consecutivi. L’obiettivo sono i tre punti, con i quali continuare a coltivare le speranze, minime ma ancora vive, di accesso ai play off, se questi verranno disputati (al momento il divario tra la seconda, il Sassari Calcio Latte Dolce, e la terza, il San Teodoro Porto Rotondo, è tale da escludere questa possibilità, essendo superiore ai 7 punti divario ultimo previsto)

La Nuorese, da parte sua, battuta all’andata 4 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli”, è ultima in classifica con 16 punti, ed è obbligata a vincere se vuole continuare a sperare nella salvezza.

Dirige Samira Curia di Ascoli Piceno, assistenti di linea Mirko Pili di Oristano e Luca Staffieri di Olbia.

Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Muscas, Nicola Mancini, Niccolò Agostinelli e James Cohen Kirby. Questi i convocati. Adam Idrissi (P), Francesco Satta 2007 (P), Fabio Mastino, Andrea Mastino, Ayrton Hundt, Alessio Orru 2005, Mattia Pitzalis, Danilo Cocco 2006, Lorenzo Isaia, Nicola Serra, Jesus Prieto, Gabriele Dore, Rafael Monteiro, Alessio Pusceddu, Fabio Porru, Lorenzo Sartini 2005, Enrico Fontana 2005, Andrea Porcheddu, Christian Fidanza 2005, Nicolò Deluna 2005.

Gli altri due anticipi della giornata sono Calangianus-San Teodoro Porto Rotondo e Ghilarza-Ferrini.