3 January, 2025
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Il Carbonia con il Bari Sardo dal 37′ in 10 per l’espulsione di Andrea Porcheddu, strappa un prezioso e meritato pareggio. La partita è stata fortemente condizionata dal cartellino rosso diretto estratto dal direttore di gara, Marco Spiga della sezione di Carbonia, per un intervento falloso su un avversario nella zona centrale del campo, per il quale probabilmente sarebbe stato più adeguato un cartellino giallo.

 

Fino a quel momento la partita era stata sostanzialmente equilibrata. Diego Mingioni ha presentato un undici con ben cinque fuoriquota: il portiere Mattia Caroli, promosso titolare dopo la partenza di Mauro Alcaraz; Danilo Cocco; i nuovi arrivati al mercato di riparazione Davide Saia, Lorenzo Basciu e Nicola Mancini. Altri due volti nuovi, Edoardo Adamo (classe 2004, tornato a Carbonia dopo l’esperienza in serie D) e Mattia De Vivo, inizialmente in panchina, dove c’è anche Gabriele Dore, al rientro dopo un’assenza per infortunio durata circa due mesi.

            

I tentativi delle due squadre nei primi 20 minuti non hanno portato problemi alle rispettive difese. A metà tempo il direttore di gara ha annullato giustamente un goal del centravanti biancoblù Tennyson Omoregie per una posizione di fuorigioco. Altre due conclusioni, una per parte, di Andrea Porcheddu e Yanic Beugre, sono terminate sul fondo.

Al 37′ la già citata espulsione espulsione del capitano biancoblù Andrea Porcheddu che ha cambiato la fisionomia della partita.

Diego Mingioni ha sistemato la squadra per renderla più compatta e rendere complicati i tentativi del Bari Sardo, che sono diventati inevitabilmente più frequenti. Fino al riposo non è accaduto niente di rilevante.

In avvio di ripresa il Carbonia ha chiesto un calcio di rigore per fallo di mano in un intervento di Guillermo Sanchez sull’incursione del nuovo capitano biancoblù Costantino Chidichimo ma l’arbitro ha lasciato proseguire.

Subito dopo per il Bari Sardo ci hanno provato prima l’ex Fabio Fredrich con una conclusione sventata con deviazione in angolo dall’attento Mattia Caroli, poi con Alessandro Restivo, con una conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo, neutralizzata sulla linea di porta dall’attentissimo Mattia Caroli.

Al 60′ il Carbonia ha costruito la migliore occasione da goal della partita: Ezequiel Cordoba ha servito un assist splendido a Lorenzo Basciu che ha anticipato il diretto avversario calciando a fil di palo alla sinistra di Emanuele Daga.

A quel punto il Bari Sardo ha tenuto a lungo il possesso del pallone, cercando la finalizzazione con ripetuti lanci dalle fasce al centro dell’area avversaria, ma gli attaccanti, pur prestanti fisicamente, non hanno mai trovato la deviazione aerea in grado di creare problemi al portiere del Carbonia.

 

Neppure la girandola delle sostituzioni ha modificato la situazione di equilibrio. Diego Mingioni ha fatto esordire Edoardo Adamo e Mattia De Vivo e ha concesso 17 minuti, recupero di 5 compreso, a Gabriele Dore, ormai pronto a rientrare a tempo pieno domenica prossima nel derby di Iglesias.

All’85’ l’arbitro ha annullato un goal del Bari Sardo per una posizione di fuorigioco, segnalata dal suo assistente di destra e nel finale non è accaduto più niente di rilevante.

Al fischio finale il Carbonia accetta positivamente il punto che muove la classifica dopo la pesante sconfitta di Ossi alla vigilia di Natale, tutt’altro che scontato dopo l’espulsione del capitano Andrea Porcheddu, che non ci sarà nel derby di domenica prossima a Iglesias.

Carbonia: Caroli, Saia, Chidichimo, Wojcik, Cordoba, Prieto, Porcheddu, Basciu (dal 78′ Dore), Mancini (87′ De Vivo), Cocco (68′ Adamo), Omoregie (68′ Pitanza). A disposizione: Saiu, Giganti, Lambroni, Falletto, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

Bari Sardo: Daga, Tiesse (dal 78′ Oli Oro), Fredrich, Sakho, Sanchez, Soilihi, Petit, Restivo (78′ Arcaro), Bitep, Beugre (73′ El Marini), Nunes (58′ Mastropietro). A disposizione: Pisu, Guglielmone, Donchovski, El Nadji. Allenatore: Claudio Bonomi.

Arbitro: Marco Spiga della sezione di Carbonia.

Assistenti di linea: Roberto Morgante della sezione di Carbonia e Nicola Deriu della sezione di Oristano.

Note: ammoniti Caroli (C), Pitanza (C), Restivo (B), Beugre (B); espulso al 37′ Porcheddu (C).

 

0 a 5 a Ossi, i risultati del Carbonia sono in caduta libera, 2 pareggi e 5 sconfitte nelle ultime 7 giornate hanno fatto precipitare la squadra biancoblù al terz’ultimo posto in classifica.

Il campionato di Eccellenza è arrivato al giro di boa, la quota salvezza per il Carbonia è distante soli 2 punti e gli spazi per recuperare non mancano certamente, ma la piega assunta dai risultati della squadra, soprattutto tenendo conto che c’è appena stato il cambio tecnico con il ritorno di Diego Mingioni al posto del dimissionario Maurizio Ollargiu, merita sicuramente qualche riflessione.

Diego Mingioni ha guidato la squadra nelle ultime tre partite, nelle quali in 15 giorni sono maturate due pesantissime sconfitte in trasferta, 4 a 1 a San Teodoro e 5 a 0 oggi a Ossi, e un pareggio interno, 2 a 2 con la Villacidrese. 11 goal al passivo in tre partite sono tanti, troppi, ed evidenziano soprattutto limiti difensivi.

I movimenti del mercato autunnale hanno apportato nuovi contributi a centrocampo con Nicola Mancini e Jesus Prieto e in attacco con Lorenzo Basciu e Tennyson Omoregie, ma hanno indebolito pesantemente il settore degli esterni difensivi, con lo svincolo di Andrea Carta e Pedro Ferrari. Il reparto, come ha sottolineato Diego Mingioni al termine della partita pareggiata in casa con la Villacidrese, può contare oggi sul solo Danilo Cocco, situazione che costringe il tecnico ad adattare l’eclettico Jesus Prieto ma alla lunga rischia di diventare insostenibile, perché nell’arco di una stagione c’è sempre da tenere conto di infortuni e squalifiche.

Chiuso il girone d’andata per 16 punti (erano 12 due mesi fa dopo la vittoria interna sul Bosa, quarta e ultima finora, il 28 ottobre, quando Andrea Porcheddu e compagni si trovavano ad un solo punto dalla zona playoff), il campionato riposa, tornerà il 6 gennaio ma il Carbonia sarà ancora fermo per il turno di riposo e tornerà in campo il 14 gennaio al “Carlo Zoboli”, contro il Bari Sardo. Diego Mingioni, dopo il Natale, avrà tre settimane per affrontare la delicata situazione e trovare soluzioni ai problemi emersi negli ultimi 15 giorni. Il mercato di riparazione ha chiuso ufficialmente i battenti ma di fatto non chiude mai, perché si può sempre intervenire attingendo alle liste degli svincolati.

Giampaolo Cirronis

Esordio amaro per Diego Mingioni sulla panchina del Carbonia, battuto 4 a 1 a San Teodoro. Il tecnico tornato sulla panchina biancoblù a distanza di alcuni mesi dopo le dimissioni di Maurizio Ollargiu, ha dovuto fare a meno del capitano Gabriele Dore, ancora infortunato, e ha portato inizialmente in panchina il nuovo attaccante nigeriano Tennyson Omoregie, 22enne di 193 centimetri. La squadra ha giocato un buon primo tempo, chiuso in vantaggio con il goal realizzato al 35′ dal giovane Lorenzo Basciu, con un gran tiro di sinistro su assist di Pedro Ferrari. Al 45′ ha segnato ancora con Francesco Pitanza, ma l’arbitro ha annullato il goal per fuorigioco.

Nella ripresa la partita ha cambiato completamente volto, con il San Teodoro Porto Rotondo in cattedra. La squadra gallurese, reduce da una vittoria per 4 a 2 a Bosa, ha pareggiato dopo soli 3′ con il capocannoniere del girone Alessio Mulas ed è poi passata in vantaggio con Danilo Ruzzittu. Il Carbonia ha accusato il doppio colpo e Daniele Molino l’ha punito ancora con Daniele Molino, in goal per il 3 a 1 direttamente dal calcio d’angolo.

Diego Mingioni ha tentato il doppio cambiato, inserendo Nicola Mancini per Francesco Pitanza e Tennyson Omoregie per Ernest Wojcik, ma è stato ancora il San Teodoro Porto Rotondo ad andare in goal per il definitivo 4 a 1, con Federico Mastromarino.

Il San Teodoro Porto Rotondo si conferma in grande crescita, 13 punti nelle ultime cinque partite giocate, e continua a la sua rincorsa verso il vertice della classifica.
Il Carbonia ha perso cinque delle ultime cinque partite giocate, ha pareggiato la quinta e ora con 15 punti è quint’ultimo, in zona play-out. Sabato prossimo, al Comunale di Sant’Antioco (il nuovo terreno di gioco del Comunale “Carlo Zoboli” non è ancora pronto) ospiterà la Villacidrese.
La squadra di Graziano Mannu questo pomeriggio, a San Gavino Monreale, ha centrato la prima vittoria stagionale, superando 1 a 0 il Li Punti con un goal di Michele Suella, e con i 3 punti sale a quota 7, ora a 7 punti dalla zona play-out e a 10 dalla salvezza diretta. La squadra sta cambiando volto con i nuovi inserimenti arrivati dal mercato di riparazione e tutto l’ambiente non ha mai perso la fiducia in una risalita in classifica dopo il disastroso avvio di stagione.
Sugli altri campi, la capolista Ilvamaddalena ha espugnato il campo del Villaismius, 3 a 1; la Ferrini ha battuto 3 a 1 il Bosa con 3 goal nei primi 20 minuti; il Bari Sardo ha battuto 4 a 1 la Tharros, rimontando lo svantaggio iniziale proprio come ha fatto il San Teodoro Porto Rotondo contro il Carbonia; il Ghilarza ha battuto 3 a 2 il Taloro Gavoi rimontando dall’1 a 2 del primo tempo; l’Ossese, infine, ha rifilato un tennistico 6 a 1 al Sant’Elena di Fabio Vignati.

Diego Mingioni torna alla guida del Carbonia. Nessuna sorpresa per la soluzione della crisi tecnica originata dalle dimissioni di Maurizio Ollargiu, arrivate sabato pomeriggio, alla vigilia della partita interna con il Calangianus. Il tecnico nuorese, 32 anni, era presente in tribuna domenica scorsa a Villaperuccio, e alla domanda precisa sul suo ritorno alla guida della squadra, lasciando lo stadio, ha confermato di essere ormai molto vicino alla firma.
Il cambio della guida tecnica ha avuto come prima conseguenza, già domenica sera, l’uscita dal gruppo dirigenziale della famiglia Giganti (tornata la scorsa estate dopo aver guidato la società per ben 15 anni, vissuti tra l’Eccellenza e la Promozione), in disaccordo sulle modalità di gestione della società. Ora, l’auspicio dei tifosi, è che il cambio di allenatore abbia effetti positivi sul rendimento e sui risultati della squadra.
Diego Mingioni eredita un organico profondamente cambiato rispetto a quello che lo scorso anno, alla sua prima esperienza in panchina, guidò brillantemente sia in campionato, concluso con il 7° posto, sia in Coppa Italia (sfumata con tante recriminazioni ai calci di rigore nella finalissima di Abbasanta con il Budoni).
La scorsa estate, nella fase più acuta della crisi societaria, quasi tutti i calciatori della prima squadra vennero svincolati dal presidente Stefano Canu. Decisero di restare Andrea Porcheddu (il più ambito da diverse squadre) e Gabriele Dore e il giovanissimo Danilo Cocco. Cammin facendo sono tornati prima Lorenzo Basciu (classe 2004, trasferitosi due anni fa al settore giovanile della Torres), poi Nicola Mancini (classe 2004, nei primi mesi della stagione in corso al Calangianus) e Jesus Prieto (classe 1998). Non è escluso che qualche altro che lasciò il Carbonia in estate possa rientrare, considerato il rapporto speciale che quasi tutti avevano instaurato con Diego Mingioni. Il mercato è aperto e sono molto vicini anche altri arrivi, così come dovrebbero altre partenze, dopo lo svincolo di Alessio Romanazzo e Luigi Cobuzzi.
La classifica, dopo il positivo avvio di stagione, al momento non è brillante ma il campionato è lungo e c’è tutto il tempo necessario per rilanciarsi, considerato che la classifica è corta e la zona play-off è lontana “solo” 5 punti.
Diego Mingioni farà il suo nuovo esordio sulla panchina del Carbonia venerdì pomeriggio a San Teodoro, mentre dovrebbe salutare i tifosi al Comunale “Carlo Zoboli” nella prossima partita interna, contro la Villacidrese. Il condizionale resta d’obbligo, considerato che la squadra è rimasta lontana dal “Carlo Zoboli” in occasione delle ultime due partite interne, giocate al Comunale di Villaperuccio contro Ferrini e Calangianus, per consentire il rifacimento del manto erboso con la nuova semina. Se la prossima settimana il collaudo darà esito positivo, Carbonia-Villacidrese si giocherà al “Carlo Zoboli”.
Giampaolo Cirronis

Non ci saranno Santiago Brailly, Alessio Romanazzo e Luigi Cobuzzi nel Carbonia che domenica affronterà il Calangianus. al Comunale di Villaperuccio, nella partita valida per la 14ª giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale, Il centrale argentino è stato squalificato per una giornata dal giudice sportivo dopo l’espulsione per doppia ammonizione rimediata domenica scorsa sul campo del Ghilarza; l’attaccante ed il centrocampista pugliesi, viceversa, sono stati svincolati dalla società. Questi ultimi sono i primi movimenti in uscita del mercato di riparazione autunnale che promette di cambiare parzialmente volto all’organico a disposizione del tecnico Maurizio Ollargiu. Il primo ingresso è maturato la scorsa settimana, con il ritorno di Nicola Mancini,  che la scorsa estate aveva firmato per il Calangianus, squadra che domenica ritroverò da avversario. Altri movimenti, sia in ingresso, sia in uscita, dovrebbero essere ufficializzati nei prossimi giorni.

Il Carbonia fa tremare la capolista Budoni con un goal di Ayrton Hundt al 20′ e viene raggiunto anche stavolta al 92′ da un goal di Giuseppe Meloni. E’ terminata 1 a 1 la terza sfida stagionale tra le due squadre, terzo pareggio raggiunto in rimonta nel finale, per la seconda volta nell’extra time dalla squadra di Raffaele Cerbone che una delle tre sfide l’ha fatta sua, la finale di Coppa Italia, ai calci di rigore.

Diego Mingioni, assenti per infortunio Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e lo squalificato Jesus Prieto (ed di turno insieme a Rafael Monteiro da una parte e a Giuseppe Meloni dall’altra), a sorpresa, ha presentato un undici iniziale con una coppia d’attacco extra baby, formata da Nicola Muscas (classe 2005) e l’esordiente Riccardo Lambroni (classe 2007). Dopo soli 10′ ha dovuto sostituire Mattia Pitzalis, bloccato da un infortunio muscolare, con Gabriele Dore.

La sfida odierna ha riproposto i principali temi della sfida di Abbasanta. Il Carbonia è scattato avanti dopo 19’20” con Ayrton Hundt, sfortunato protagonista della finale di Coppa Italia, quando fallì il match point dagli 11 metri, al decimo rigore della serie iniziale, con il Carbonia in vantaggio 4 a 3.

E’ sembrato un segno del destino, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da destra, in mischia, ha trovato il varco giusto e con un tocco angolato ha superato il portiere gallurese Antonio Faustico. Nell’azione precedente, il numero uno del Budoni aveva dovuto deviare non senza affanno oltre la traversa una conclusione dalla media distanza del capitano biancoblù Nicola Serra.

Il Budoni ha accusato il colpo e ci ha provato subito con Nicola Raimo, la cui conclusione forte ed angolata ha trovato Adam Idrissi pronto a deviare in calcio d’angolo. Il Carbonia avrebbe potuto concedere il bis al 26′ con Riccardo Lambroni, arrivato con una frazione di secondo di ritardo sul pallone quando era solo davanti ad Antonio Faustico, poco dopo con Andrea Porcheddu ed al 38′ con Nicola Serra con una gran botta dai 30 metri deviata in calcio d’angolo dal portiere gallurese.
Diego Mingioni al 10′ della ripresa ha dovuto sostituire per infortunio anche Andrea Mastino ed ha gettato nella mischia Rafael Monteiro ed il 2005 Alessio Orrù che ha rilevato il fuori quota Riccardo Lambroni, con spostamento di Fabio Porru al centro della difesa, al fianco di Ayrton Hundt.
Il Budoni nel finale ha spinto molto alla ricerca del goal del pareggio ma la difesa del Carbonia s’è disimpegnata bene fino al 92′.
E come per il goal di Ayrton Hundt, è sembrato un segno del destino anche quello maturato al 92′, quando con il Budoni alla ricerca disperata del goal del pareggio, Giuseppe Meloni, sempre lui, l’ex che aveva messo la firma sulla Coppa Italia con la doppietta che ha dato il 2 a 2 al 122′ alla sua squadra (lui che aveva deciso con la maglia del Carbonia la finale di Coppa Italia contro l’Atletico Uri l’8 febbraio del 2020 ed aveva contribuito con i suoi goal alla conquista della promozione in serie D), ha trovato il varco per battere a rete alle spalle di Adam Idrissi, da pochi passi, in un’azione molto confusa.

La vittoria, che avrebbe bissato quella conquistata meritatamente sul campo dell’altra grande del girone, il Sassari Calcio Latte Dolce, è sfumata al 92′, ma il Carbonia di Diego Mingioni ha dimostrato ancora una volta di poter competere contro qualsiasi avversario, in casa come in trasferta. Ed il Budoni di Raffaele Cerbone ha confermato di soffrire il Carbonia che per tre volte è andato vicinissimo alla vittoria e oggi le ha tolto due punti pesantissimi nella lotta per la promozione diretta in serie D, perché ora il Sassari Calcio Latte Dolce che ha strapazzato il Ghilarza, quarta forza del girone, superata 4 a 0, è distante solo due punti quando mancano sette partite al termine della stagione regolare.

Giampaolo Cirronis

Budoni-Carbonia, atto terzo! Il Budoni, capolista solitaria del campionato di Eccellenza regionale, ed il Carbonia, si ritrovano di fronte per la terza volta in questa stagione, alle 15.30 (dirige Roberto Salvatore D’Angelo di Trapani, assistenti di linea Paolo Fele di Nuoro e Luca Staffieri di Olbia). La prima volta, al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, per la 12ª giornata di andata del campionato, terminò 1 a 1, con il Carbonia avanti al 1′ della ripresa con un grande goal di Andrea Porcheddu e pareggio del Budoni all’85’ con un goal di Sandro Scioni, con grande rammarico del Carbonia per la mancata vittoria che avrebbe meritato e che ha mancato anche per la clamorosa occasione sciupata al 96′ da Gabriele Dore, solo davanti al portiere ospite; la seconda volta il 14 gennaio scorso ad Abbasanta, finale della Coppa Italia, decisa al 16° calcio di rigore dopo che il Carbonia era stato raggiunto sul 2 a 2 al 122′ dal Budoni, con un calcio di rigore trasformato dall’ex Giuseppe Meloni.

Oggi le due squadre scendono in campo con motivazioni diverse. Il Budoni, per vincere, perché deve difendere il vantaggio di 4 punti fin qui accumulato sul Sassari Calcio Latte Dolce, grande rivale nella corsa verso la promozione diretta in serie D e i 3 punti son o fondamentali; il Carbonia, da parte sua, nono in classifica, lontano dalle quinta posizione che potrebbe aprire le porte dei play off se questi dovessero essere disputati (perché ciò avvenga è indispensabile che tra la seconda e la terza classificata, al termine della stagione regolare, vi siano non più di 7 punti), gioca per il prestigio e in questa stagione più volte ha dimostrato di non temere alcun avversario e di giocare un grande calcio (ha vinto sul campo del Sassari Calcio Latte Dolce). Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e dello squalificato Jesus Prieto, ex Budoni. Il calciatore spagnolo aveva saltato per squalifica anche la finale della Coppa Italia, sembra un destino per lui non poter giocare ancora contro la sua ex squadra, appuntamenti ai quali teneva in modo particolare.

I convocati del Carbonia:

1 Adam Idrissi
12 James Cohen Kirby 2005
2 Fabio Mastino
3 Alessio Orru’ 2005
4 Nicola Serra
5 Andrea Mastino
6 Ayrton Hundt
7 Rafael Monteiro
10 Andrea Porcheddu
11 Gabriele Dore
13 Nicola Porcu 2005
14 Nicolo Deluna 2005
15 Mattia Pitzalis
18 Lorenzo Sartini 2005
19 Christian Fidanza 2005
21 Lorenzo Isaia
23 Fabio Porru
26 Enrico Fontana 2005
29 Riccardo Lambroni 2007
(16 anni appena compiuti, alla sua prima convocazione in 1 squadra dove si sta allenando da 10 giorni)
32 Nicola Muscas 2005.

 

 

 

Alle 15.30 il Carbonia di Diego Mingioni affronta la Nuorese, allo stadio “Frogheri” di Nuoro, in uno dei tre anticipi della decima giornata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra biancoblù affronta questa trasferta dopo aver battuto 2 a 0 il Bosa, ritorno alla vittoria dopo sette giornate di digiuno e ben quattro pareggi consecutivi. L’obiettivo sono i tre punti, con i quali continuare a coltivare le speranze, minime ma ancora vive, di accesso ai play off, se questi verranno disputati (al momento il divario tra la seconda, il Sassari Calcio Latte Dolce, e la terza, il San Teodoro Porto Rotondo, è tale da escludere questa possibilità, essendo superiore ai 7 punti divario ultimo previsto)

La Nuorese, da parte sua, battuta all’andata 4 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli”, è ultima in classifica con 16 punti, ed è obbligata a vincere se vuole continuare a sperare nella salvezza.

Dirige Samira Curia di Ascoli Piceno, assistenti di linea Mirko Pili di Oristano e Luca Staffieri di Olbia.

Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Muscas, Nicola Mancini, Niccolò Agostinelli e James Cohen Kirby. Questi i convocati. Adam Idrissi (P), Francesco Satta 2007 (P), Fabio Mastino, Andrea Mastino, Ayrton Hundt, Alessio Orru 2005, Mattia Pitzalis, Danilo Cocco 2006, Lorenzo Isaia, Nicola Serra, Jesus Prieto, Gabriele Dore, Rafael Monteiro, Alessio Pusceddu, Fabio Porru, Lorenzo Sartini 2005, Enrico Fontana 2005, Andrea Porcheddu, Christian Fidanza 2005, Nicolò Deluna 2005.

Gli altri due anticipi della giornata sono Calangianus-San Teodoro Porto Rotondo e Ghilarza-Ferrini.

Cinquantasei: sono i giorni di digiuno da vittorie del Carbonia di Diego Mingioni, interrotto questo pomeriggio al Comunale “Carlo Zoboli” contro il Bosa, superato 2 a 0, con i goal di Andrea Porcheddu al 1′ e Gabriele Dore su calcio ai rigore procurato e trasformato al 37′. L’ultima vittoria risaliva al 18 dicembre 2022, prima giornata del girone di ritorno, 1 a 0 al Lanusei con goal di Nicola Muscas. Da allora, due sconfitte (3 a 1 a Cagliari con la Ferrini e 2 a 1 a Ghilarza, e ben cinque pareggi, gli ultimi quattro consecutivi (0 a o in casa con la Villacidrese, 1 a 1 in casa con la Kosmoto Monastir, 2 a 2 a Li Punti, 0 a 0 in casa con l’Ossese, 1 a 1 a Calangianus). Con i 3 punti conquistati, il Carbonia ha scalato due posizioni in classifica, a quota 41 appaiato alla Ferrini, a un solo punto dall’Ossese.

Indisponibili Fabio Mastino per qualifica e Niccolò Agostinelli, Diego Mingioni ha tenuto inizialmente in panchina Rafael Monteiro e i due fuoriquota Nicola Muscas e Nicola Mancini, inserendo al loro posto l’esterno difensivo Danilo Cocco (2006) e l’attaccante Enrico Fontana (2005), all’esordio assoluto in Eccellenza regionale.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del tragico terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria.

Pronti, via, ed il Carbonia ha sbloccato il risultato: inserimento di Gabriele Dore sulla destra, pallone in mezzo per l’accorrente Andrea Porcheddu che ha messo alle spalle del 23enne portiere argentino Lucas Hugo Soto. Erano passati solo 48″ dal fischio d’inizio del signor Gianluca Deriu di Oristano. Per Andrea Porcheddu è il decimo goal in campionato, tredicesimo stagionale con i tre messi a segno in Coppa Italia.

Il Bosa ha subito il colpo ed al 3′ il Carbonia è andato vicinissimo al raddoppio. Fabio Porru ha affondato al centro, è giunto solo al tiro da favorevolissima posizione, ma non ha avuto la freddezza e la lucidità per trovare un angolo ed ha calciato forte ma centrale, trovando l’opposizione del portiere.

Ancora qualche minuto ed il Bosa ha riordinato le idee, costruendo due occasioni per pareggiare in poco più di due minuti, ma le conclusioni del suo bomber, il nigeriano Jeffery Imoh (13 goal in campionato), hanno esaltato le qualità di Adam Idrissi, confermatosi in ottime condizioni di forma.

Sventato il pericolo, il Carbonia avrebbe potuto raddoppiare ancora con Andrea Porcheddu che, su assist di Enrico Fontana, ha esitato al momento della conclusione, consentendo il recupero alla difesa del Bosa. Il secondo goal, comunque, lo ha realizzato al 37′,

L’attivissimo Gabriele Dore ha tentato l’affondo sulla destra, una volta entrato in area ha trovato l’opposizione scomposta del portiere del Bosa che lo ha fermato fallosamente, portando il direttore di gara a decretare il calcio di rigore. Per Lucas Hugo Soto anche il cartellino giallo. Gabriele Dore ha sistemato il pallone sul dischetto e ha trasformato spiazzando il portiere. 2 a 0.

Sotto di due goal, come all’andata, il Bosa non s’è dato per vinto e Jeffery Imoh al 45’ ha avuto sui piedi un pallone che, a tu per tu con Adam Idrissi, chiedeva solo di essere spedito in fondo alla rete, ma il bomber bosano ha spedito incredibilmente sul fondo.

Squadre al riposo con il Carbonia avanti di due goal.

All’inizio del secondo tempo il Bosa ha spinto sull’acceleratore per riaprire la partita (all’andata, il 9 ottobre dello scorso anno, gli riuscì, finendo per pareggiare 2 a 2). Al 55’ il neo entrato Luca Di Angelo ha colpito la traversa ma in contropiede è stato ancora il Carbonia a sfiorare il goal che avrebbe chiuso la partita, con Andrea Porcheddu, a metà tempo e nel finale. L’arbitro ha annullato un goal al Carbonia per una posizione di fuorigioco.

Nel finale il Carbonia non ha rischiato più niente e dopo i 5′ di recupero, i calciatori sono andati a salutare il gruppo degli Ultras che li hanno sostenuti, come sempre, dal primo all’ultimo minuto.

Carbonia: Idrissi, Serra, Andrea Mastino, Hundt, Prieto, Porcheddu, Dore (75′ Monteiro), Fontana (61′ Muscas), Isaia, Porru, Cocco (65′ Mancini). A disposizione: Orrù, Deluna, Sartini, Fidanza, Pusceddu. Allenatore Diego Mingioni.

Bosa: Soto, Pischedda, Mattiello, Carboni Paolo, Pucinelli, Maida (46′ Di Angelo), Unali (70′ Avellino), Giaracuni (40’ Bonu), Imoh, Carboni Marco (55′ Faye), Poli (61′ Riu). In panchina Caroli, Spano, Carboni Salvatore, Ledda. Allenatore Salvatore Carboni.

Arbitro: Gianluca Deriu di Oristano.

Assistenti di linea: Andrea Cubeddu di Sassari e Michele Acciaro di Alghero.

Marcatori: 1’ Porcheddu (C), 37’ Dore (C) su calcio di rigore.

Note: ammoniti Soto (B), Serra (C), Paolo Carboni (B), Mancini (C), Hundt (C).

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia torna imbattuto da Li Punti, l’Iglesias lotta ma perde 2 a 1 a Monastir un importante scontro salvezza, nella sesta giornata di ritorno del campionato di Eccellenza.
La squadra di Diego Mingioni contro il pericolante Li Punti ha dimostrato ancora una volta il suo valore, oltreché tecnico, anche caratteriale. Contro un avversario che aveva sicuramente maggiori stimoli per il conseguimento del risultato, fondamentale per continuare a sperare nella salvezza, Fabio Mastino e compagni hanno disputato l’ennesima buona partita, nonostante le assenze forzate di Nicola Muscas (dalla scorsa settimana dopo la finale di Coppa Italia) e Niccolò Agostinelli, fermatosi nella fase di rifinitura prepartita insieme al giovane Nicolò Deluna.
Diego Mingioni ha confermato tra i pali il 17enne James Cohen Kirby e, recuperato Fabio Porru dopo le assenze per squalifica con il Budoni in Coppa e con la Kosmoto Monastir in campionato, ha inserito in attacco come secondo fuoriquota Lorenzo Sartini, con Rafael Monteiro inizialmente in panchina.
Dopo un avvio di partita sostanzialmente equilibrato, privo di grandi occasioni da goal da entrambe le parti, il Li Punti ha sbloccato il risultato al 40′, con un goal di Stefano Ruiu. E in avvio di ripresa, al 46′, ha raddoppiato con un goal di Adama Abdulaye Coulibaly. Sotto di due goal contro una squadra motivatissima, sarebbe stato facile, quasi scontato, mollare la presa, ma non è questo lo spirito che anima la squadra di Diego Mingioni che gioca spesso un gran bel calcio, talvolta concede qualcosa agli avversari nei finali di partita, ma sul piano del gioco e della determinazione non s’arrende mai. E’ accaduto anche oggi a Li Punti.
Il tecnico biancoblù al 50′ ha inserito Rafael Monteiro al posto del capitano Nicola Serra e Nicola Mancini al posto di Lorenzo Sartini e al 73′ Lorenzo Isaia al posto di Gabriele Dore. Ed è stato proprio il 20enne jolly romano, dopo soli due minuti dall’ingresso in campo, a dimezzare lo svantaggio. Il goal realizzato ha messo le ali al Carbonia che al 79′ è andato ancora in goal con Andrea Porcheddu, pareggiando i conti, con un Li Punti quasi incredulo che, dopo aver assaporato la gioia della vittoria e di tre punti pesantissimi per la sua anemica classifica, ha iniziato a temere addirittura di perdere la partita.
Nel finale non è accaduto più niente di rilevante e, al termine del recupero, l’arbitro cagliaritano Federico Isu, autore ancora una volta di una direzione eccellente, le due squadre hanno chiuso sul 2 a 2. Il Carbonia sale a quota 36 punti, all’ottavo posto, il Li Punti resta penultimo con 17 punti.
Li Punti: Secchi, Barracca, Ruiu, Val Pablo, Serna, Cardone, Troisi, Olmetto, Lemiechevsky Meles, Fini, Coulibaly. A disposizione: Mannoni, Manca, Pes, Salis, Manca, Mosetti, Garau, Castigliego, Alvarez. All. Cosimo Salis.
Carbonia: Kirby, Mastino Fabio, Serra (50′ Monteiro), Mastino Andrea, Hundt, Porcheddu, Dore (73′ Isaia), Pitzalis, Porru, Prieto, Sartini (50′ Mancini). A disposizione: Idrissi, Orrù, Fidanza, Cocco. All. Diego Mingioni.
Arbitro: Federico Isu di Cagliari.
Assistenti di linea: Sergio Fara di Tortolì e Cristian Puddu di Ozieri.
Marcatori: 40′ Ruiu (LP), 46′ Coulibaly (LP), 75′ Isaia (C), 79′ Porcheddu (C).
Note: espulso Olmetto (LP) per doppia ammonizione.
Trasferta sfortunata per l’Iglesias, sul campo della Kosmoto Monastir, in quello che era un autentico scontro salvezza, con le squadre divise in classifica da quattro punti, con l’Iglesias quint’ultima e la Kosmoto Monastir terz’ultima. La squadra di Antonio Madau ha sbloccato subito il risultato con un goal di Alessandro Sanna ed ha poi raddoppiato con un goal di Tobias Berghmans Garcia.
Sullo 0 a 2, la reazione dell’Iglesias ha portato al goal di Gianluigi Illario ma poi il risultato non è più cambiato. Con i tre punti la Kosmoto Monastir sale a quota 21 punti, scavalcando al quart’ultimo posto l’Arbus, sconfitto 3 a 1 ad Ossi, ad un solo punto dall’Iglesias, ferma a 22, ed ora a quattro punti dalla sest’ultima posizione, occupata a quota 25 dalla Tharros, sconfitta 2 a 1 sul campo della Ferrini, che vale la salvezza diretta senza fare ricorso ai play out.