22 November, 2024
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Sassari sarà ancora una volta la capitale del judo con la terza edizione della “Guido Sieni Judo Cup”. A essere protagoniste saranno le giovani leve delle categorie Esordienti B e Cadetti. Al Palasantoru di via Rizzeddu, domenica 29 ottobre, sono attesi circa 250 atleti, tra judoka isolani e della penisola.

L’evento, che ha ricevuto il patrocinio del comune di Sassari, della presidenza del Consiglio regionale e dell’assessorato regionale dello Sport, del Coni e della Fijlkam sarà presentato martedì 24 ottobre, alle ore 10.00, a Palazzo Ducale.

All’incontro con la stampa saranno presenti il sindaco di Sassari Nicola Sanna, l’assessore comunale delle Politiche giovanili e sport Alba Canu, il presidente del Centro sportivo “Guido Sieni” Stefano Urgeghe ed il presidente del comitato regionale judo Fijlkam Sardegna, maestro Gavino Piredda.

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l'assessore Paci a Sassari
Una Rete Metropolitana intelligente che, pensandosi e organizzandosi come una grande città unitaria, punta a ridisegnare il nord-ovest della Sardegna mettendo a sistema le politiche, i progetti e le iniziative, favorendo innovazione sociale e sviluppo competitivo. È il cuore della manifestazione d’interesse presentata ieri a Sassari all’assessore della Programmazione Raffaele Paci dalla Rete metropolitana del Nord Sardegna, 8 Comuni coinvolti (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria) e quasi 228mila abitanti interessati. Un pezzo di programmazione territoriale diverso da quelli finora presentati, perché coinvolge un tessuto urbano importante con la seconda città più grande della Sardegna, qualche mese fa destinataria di 15 milioni di euro grazie all’Iti (Investimento territoriale integrato). Nella sede del Palazzo Infermeria San Pietro per la Regione erano presenti anche le assessore dell’Ambiente Donatella Spano e dell’Industria Maria Grazia Piras, i sindaci, i consiglieri regionali del territorio, sindacati e imprenditori.

«Capitale umano, innovazione, ambiente, cultura e identità: sono i 4 settori che abbiamo in qualunque luogo della Sardegna, dal più piccolo paesino alla grande città, e che si declinano in base ai contesti in cui si vogliono sviluppare. Questi sono i nostri punti di forza e ci aiuteranno a uscire dalla crisi, e grazie alle nuove tecnologie possono ridurre il gap geografico – ha detto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. E poi c’e il valore aggiunto della qualità della vita, apprezzato da chiunque, ma il tema è sempre lo stesso: come creare opportunità di lavoro, e lo possiamo fare se utilizziamo in ognuno dei nostri settori di forza innovazione e capitale umano. In questo territorio nasceranno un Centro per l’agricoltura di precisione e uno per le malattie animali, che vogliamo serva l’intera Europa, e parlando di finanziamenti, oltre ai 15 milioni dell’Iti sono già arrivati 60 milioni di Iscol@, 40 del mutuo infrastrutture, 100 per l’azienda ospedaliera che si aggiungono ai precedenti 100, 20 per il campus, 9 per i porti, 5 per le ciclovie, e molti altri ancora per un totale di oltre 370 milioni. Ci sono tante potenzialità e molte risorse – ha concluso Paci -, ora serve progettare bene e raggiungere un elevato livello di efficienza e un profondo senso di etica nella pubblica amministrazione che permetta di dare risposte rapide ai cittadini.»
La Rete diviene il soggetto chiave per il coordinamento dell’intera area, con l’obiettivo di favorire la valorizzazione e promozione del territorio, con particolare riguardo alle aree urbane, in connessione funzionale col resto del territorio. “Riempire le aziende di byte” l’obiettivo principale, perché così si supera qualunque barriera geografica. Sei gli ambiti d’intervento previsti: ricerca e sviluppo, turismo sostenibile, sanità e inclusione sociale, ambiente naturale e aree protette, trasporti, innovazione. Si va dalla valorizzazione delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas, della Nurra e della Romangia in un “unicum” di eccellenze produttive all’innovazione delle pmi fino alla creazione di un Polo Fieristico e Centro Congressi della Rete Metropolitana. E poi turismo culturale e sanitario, con centri di eccellenza, parchi, aree marine e sic, corridoi ecologici.
«Questo incontro è un primo passo nel dialogo con la Regione – ha commentato il sindaco di Sassari e presidente della Rete Metropolitana Nicola Sanna -. La Rete è un’unione dei comuni anomala, nata in un momento delicato, quello dell’elaborazione della riforma sugli enti locali, e rappresenta l’opportunità di sviluppo di un’area urbana complessa, una complessità pari a quella della città metropolitana. L’area del Nord ovest, oggi, mostra segnali di ripresa e punta ad individuare elementi strategici di sviluppo.» 
Tra progetti chiusi, avviati e in corso sono coinvolte 30 Unioni per un totale di 284 Comuni. Considerando che dalla programmazione territoriale sono escluse alcune zone coinvolte in piani specifici (per esempio Sulcis o Nuorese), si tratta dell’88% dei centri sardi. A disposizione ci sono circa 300 milioni di euro e 30 mesi al massimo per realizzare i progetti.

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Sottoscrizione Pelagos, il minostro Galletti e l'assessora Spano

Grande soddisfazione per il ruolo svolto dalla Sardegna nel Santuario dei cetacei e per quanto fatto dai sindaci e dalle comunità che hanno aderito è stata espressa, oggi a Sassari, dall’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano. L’esponente della Giunta ha partecipato, assieme al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, alla sottoscrizione da parte di Aglientu e di Trinità d’Agultu della Carta di partenariato “Pelagos” per proteggere i mammiferi marini dalle minacce generate dalle attività umane. La cerimonia della firma è stata ospitata a Palazzo Ducale dal primo cittadino Nicola Sanna, alla presenza delle autorità della Capitaneria di porto e dei sindaci (o loro rappresentanti) degli altri centri costieri che hanno già aderito a Pelagos.

I due centri costieri si aggiungono agli altri undici del Nord Sardegna – Castelsardo, Sorso, Porto Torres, Valledoria, Stintino, Sassari, Arzachena, La Maddalena, Santa Teresa Gallura, Palau e Badesi – che negli ultimi anni sono impegnati con istituzioni della Francia e del Principato di Monaco, oltre che di Liguria e Toscana, in azioni concertate e armonizzate tra i Paesi firmatari per la protezione dei cetacei e dei loro habitat contro tutte le eventuali cause di disturbo. Il Santuario Pelagos è stato infatti istituito quindici anni fa per proteggere i mammiferi marini dalle minacce generate dalle attività umane. La sua rilevanza naturalistica è rafforzata dalla presenza nel territorio pertinente alla Sardegna dai due parchi nazionali dell’Asinara e La Maddalena, dell’area marina protetta Isola dell’Asinara, di nove Sic, Siti di interesse comunitario, di quattro Zps, Zone di protezione speciale, e del Monumento naturale Orso di Palau.

«La Regione – ha detto Donatella Spano – ha investito moltissimo in progetti di valorizzazione con fondi regionali ed europei verso le aree protette affinché ci sia una fruizione sostenibile e continuerà a farlo proponendo con il Ministero un altro Sito di interesse comunitario a mare nell’area del Santuario.»

Per l’assessore Spano l’ingresso di Aglientu e Trinità d’Agultu completa l’adesione al parternariato Pelagos di tutti i Comuni sardi che si affacciano sul Santuario dei cetacei e rappresenta per tutti i sindaci aderenti l’occasione di rinnovare l’impegno di salvaguardia e valorizzazione del territorio. «Dopo la battaglia contro la ricerca di idrocarburi nel Mar di Sardegna – ha concluso l’assessore regionale dell’Ambiente – possiamo continuare a rafforzare l’idea di tutela e fruizione sostenibile delle aree protette lavorando congiuntamente con il Ministero per l’ipotesi di costituzione di un Sito di importanza comunitaria a mare per garantire la tutela della biodiversità.»

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Pigliaru Piras Chimica Verde

Si è svolto questa mattina, nella sede sassarese della Regione Sardegna, l’incontro tra il presidente Francesco Pigliaru, insieme all’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, e i sindaci dei comuni di Sassari, Nicola Sanna, di Alghero, Mario Bruno e di Porto Torres Sean Wheeler, l’amministratore straordinario della provincia di Sassari Guido Sechi ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Al centro della riunione, la condivisione sullo stato dell’arte del progetto sulla Chimica verde, a seguito del pressing esercitato da parte della Regione su Eni dopo lo stallo sull’accordo del 2011, e del risultato ottenuto con il rinnovato impegno da parte della multinazionale.
«I risultati sono arrivati, la fiducia negli investimenti di chimica verde è molto più alta di prima – ha detto il presidente Pigliaru -. Adesso è importante fare l’ultimo passaggio tutti assieme, fino a che non avremo un Accordo di Programma Quadro credibile, preciso nei tempi, nelle risorse e nei posti di lavoro che verranno creati. Oggi – ha aggiunto il presidente della Regione – abbiamo condiviso il fatto che siamo sulla strada giusta. Abbiamo recuperato la prospettiva per favorire lo sviluppo di un progetto che, come abbiamo sempre detto, è fondamentale non solo per la Sardegna ma per tutta per l’Italia: il settore è molto promettente, è un’opportunità per tutti. Il futuro – ha concluso Francesco Pigliaru – è industriale ed innovativo. In questo momento è importante più che mai il coinvolgimento del territorio con i suoi rappresentanti per questa grande scommessa, dopo il forte lavoro fatto con il governo nazionale.»

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Nuovo appuntamento della campagna di sensibilizzazione dell’associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince ONLUS. il 14 luglio alle ore 20.30 presso il Palazzo Ducale di Sassari è prevista la proiezione del documentario “Buonasera, Moby Prince” di Paolo Mastino del TGr Sardegna. il lavoro cinematografico ripercorre i 26 anni della storia del traghetto Moby Prince, incendiatosi dopo essere entrato in collisione con la petroliera Agip Abruzzo il 10 aprile del 1991 nel porto di Livorno, in cui morirono 140 persone in attesa di soccorsi mai arrivati.

Dopo anni di verità processuali poco credibili e di comodo, finalmente la Commissione parlamentare d’Inchiesta, istituita a luglio del 2015 in Senato, sta facendo luce su aspetti fino ad allora controversi e poco chiari. Dopo il documentario seguirà un incontro-dibattito aperto a tutti i cittadini che hanno voglia di verità e giustizia, moderato da Anna Piras, caporedattore del TGr Sardegna, a cui parteciperanno, oltre a Paolo Mastino, il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, i tre senatori sardi della Commissione d’Inchiesta, Silvio Lai, presidente, Emilio Floris e Luciano Uras, il presidente dell’associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince ONLUS, Luchino Chessa. Una puntuale occasione per fare il punto del lavoro fin qui svolto dalla Commissione Parlamentare a poco meno di sei mesi dalla fine del suo mandato.

 

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I musei di Santadi saranno protagonisti di un fitto calendario di incontri che si svolgeranno nei mesi di aprile, maggio e giugno e affronteranno tematiche legate alla storia, l’archeologia e le tradizioni popolari della Sardegna.

Gli incontri partiranno il 21 aprile con il primo appuntamento di Arrexonadas, contus de pipius, il primo di tre chiacchierate in lingua sarda che si terranno nei locali del Museo etnografico Sa Domu antiga. Gli incontri, moderati dall’operatore per la lingua sarda Roberto Pinna, verteranno quest’anno sull’approfondimento di alcune tematiche relative all’infanzia nella tradizione e nella cultura popolare. Si affronteranno, nei tre appuntamenti previsti, gli aspetti legati alla vita dei bambini nella scuola e sul lavoro, e il tema dell’evoluzione del vestiario infantile da quello più strettamente tradizionale alle influenze delle successive mode italiane ed europee. Is arrexonadas, che si svolgeranno il 21 e 28 aprile e il 5 maggio, alle ore 17.00, saranno accompagnate da testimonianze e letture.

Il 22 aprile si aprirà, presso il Museo archeologico, un ciclo di incontri con gli autori di testi che riguardano la storia e l’archeologia della Sardegna. Nel primo incontro sarà presentato il volume “Shardana e Sardegna”, in compagnia dell’autore, archeologo e docente universitario Giovanni Ugas. Fin dalla prima decifrazione delle fonti egizie (e non solo) che li citano, storici e archeologi hanno dibattuto sulla possibilità di collegare o meno gli “Shrdn”, citati tra i cosiddetti “Popoli del Mare”, alla Sardegna o ad altre parti del Mediterraneo. Il nuovo, ampio studio del prof Giovanni Ugas, frutto di una ricerca pluridecennale, riapre la questione. 

L’incontro successivo si svolgerà, sempre al Museo archeologico, il 28 maggio, quando sarà presentato il volume di Angela Demontis dal titolo “Il popolo di Bronzo”. Com’era la moda nell’età del bronzo in Sardegna? Che tipo di armi usavano i guerrieri nuragici? Queste ed altre domande trovano risposta in questo volume, che presenta un inedito lavoro di ricerca iconografica. Attraverso un’attenta analisi dei bronzetti sardi svela, tramite illustrazioni a matita, particolari finora passati inosservati. I primi due capitoli descrivono i possibili materiali impiegati, le tecniche e i possibili colori utilizzabili dai nuragici nell’età del Bronzo per realizzare abiti e attrezzature. La seconda parte del libro, strutturata in 100 schede, descrive minuziosamente con testo e 105 illustrazioni dettagliate: abiti, copricapo, elmi, archi, spade, scudi ed ogni sorta di attrezzo scolpito nelle statuette.

Dal 12 maggio, infine, inizieranno i corsi di storia e archeologia sarda tenuti dall’archeologo Nicola Sanna, curatore del Museo archeologico di Santadi. Il fitto calendario, oltre a una serie di lezioni frontali che vedranno protagonisti anche altri studiosi del settore, comprenderanno in questa prima fase anche alcune visite guidati ai siti preistorici più importanti del territorio.

21 aprile Museo etnografico “Sa Domu Antiga”, via Mazzini 47, ore 16.30

Arrexonadas. Contus de pipius: letture e testimonianze sui bambini e il lavoro nel passato

22 aprile – Museo Civico Archeologico, via Umberto I 17, ore 17.30

Presentazione del volume “Shardana e Sardegna” di prof. Giovanni Ugas

28 aprile – Museo etnografico “Sa Domu Antiga”, via Mazzini 47, ore 16.30

Arrexonadas. Contus de pipius: sa bistimenta antiga

5 maggio – Museo etnografico “Sa Domu Antiga”, via Mazzini 47, ore 16.30

Arrexonadas. Contus de pipius: letture e testimonianze sui bambini e la scuola nel passato

12 maggio – Museo Civico Archeologico, via Umberto I 17, ore 17.00

Corso di storia sarda, 1ª lezione (Introduzione. Paleolitico, Mesolitico e Neolitico)

20-21 maggio – Monumenti aperti 2017

26 maggio – Museo Civico Archeologico, via Umberto I 17, ore 17.00

Corso di storia sarda, 2ª lezione (Eneolitico e prima età del Bronzo)

28 maggio – Museo Civico Archeologico, via Umberto I 17, ore 18.00

Presentazione del volume “Il Popolo di Bronzo” di Angela Demontis… dal libro alla mostra e oltre…

4 giugno – Corso di storia sarda, 1ª escursione

9 giugno – Museo Civico Archeologico, via Umberto I 17, ore 17.00

Corso di storia sarda, 3ª lezione (La civiltà nuragica: età del Bronzo)

23 giugno – Museo Civico Archeologico, via Umberto I 17, ore 17.00

Corso di storia sarda, 4ª lezione (La civiltà nuragica: età del Ferro)

25 giugno – Corso di storia sarda, 2ª escursione

Tutti gli eventi sono gratuiti, il corso di storia sarda ha un costo complessivo di 30 €.

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Giovedì 20 aprile, alle ore 17,00, allo Stadio Comunale di Sant’Antioco si disputerà la prima gara del Torneo regionale “Cenzo Soro”, riservato alle rappresentative delle delegazioni provinciali della Sardegna.

Scenderanno in campo la rappresentativa provinciale della FIGC Carbonia Iglesias e la rappresentativa provinciale di Cagliari, composte da atleti appartenenti alla categoria allievi nati nel 2001.

Su segnalazione dei tecnici Fabio Piras e Fabio Cau, per la rappresentativa provinciale della FIGC Carbonia Iglesias sono convocati i seguenti calciatori:

Antiochense 2013: Lorenzo Fois, Luca Maurandi, Marco Carrus

Bindua: Riccardo Sardu

Carbonia Calcio: Mattia Desogus, Lorenzo Melis, Pierpaolo Martini

Carloforte: Antonio D’Arco, Matteo Madeddu, Andrea Leccis

Fermassenti San Giovanni Suergiu: Francesco Locci, Simone Carboni

Gonnesa Calcio: Enrico Ardau

Iglesias: Riccardo Garau

Isola di Sant’Antioco: Nicola Sanna, Daniele Caddeo

Marco Cullurgioni Giba: Francesco Marreddu, Alessio Farci, Moreno Angius

Musei: Annibale Laurentiu

Tutti gli atleti dovranno necessariamente essere muniti del certificato medico attestante l’idoneità specifica alla pratica sportiva. Inoltre dovranno presentarsi con puntualità all’orario indicato, muniti dell’attrezzatura sportiva e di un documento di identità personale.

Staff tecnico:

Delegato provinciale: Renato Serra

Commissario tecnico regionale: Bernardo Mereu

Coordinatore Area tecnica regionale: Luigi Baranta

Tecnici: Fabio Cau e Fabio Piras

Fisioterapista/massaggiatore: Christian Lai

Collaboratore tecnico Simone Di Franco.

Assistente federale: Claudio Di Meglio.

 

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L’asfissia finanziaria delle amministrazioni provinciali e la crisi del sistema delle autonomie locali sono state al centro dei lavori della Terza commissione del Consiglio regionale che, in vista del varo della manovra 2017, ha proceduto ieri mattina con le audizioni dell’assessore degli Enti locali, degli amministratori straordinari delle province e del sindaco della città metropolitana di Cagliari, nonché dei presidenti del Consiglio delle autonomie locali e dell’Anci.

Il primo a prendere la parola nel parlamentino presieduto da Franco Sabatini (Pd) è stato il sindaco metropolitano di Cagliari, Massimo Zedda, che ha da subito evidenziato l’azzeramento dei trasferimenti dello Stato unitamente al paradosso che «la città metropolitana trasferisce allo Stato più di ciò che gli viene trasferito dallo Stato in termini di risorse».

«Stiamo di fatto finanziando lo Stato – ha insistito il primo cittadino di Cagliari – e i trasferimenti statali valgono appena il 16% del bilancio della città metropolitana». «Il tutto – ha aggiunto Massimo Zedda – mentre dobbiamo gestire funzioni e competenze delicate, alcune delle quale straordinarie, come lo sono quelle che attengono l’accoglienza dei migranti che fanno sì che si debba garantire a nostre spese  l’assistenza a circa mille minori non accompagnati.»

Il sindaco metropolitano ha dunque ribadito l’urgenza di risorse aggiuntive per il sistema degli Enti locali («se non paga Roma, paga via Roma») ed ha ricordato che le provincie sarde non sono indebitate («ma agli enti locali virtuosi lo Stato riserva il medesimo trattamento che offre alle amministrazioni che hanno sprecato i denari pubblici»).

«Il referendum costituzionale dello scorso dicembre – ha incalzato l’amministratore straordinario della provincia di Sassari, Guido Sechi – ha mantenuto in vita le province ma tutte le finanziarie degli ultimi anni sono state fatte nell’ottica della soppressione degli enti intermedi, ai quali se da un lato sono stati così erosi fondi e risorse dall’altro sono state confermate competenze in materia di viabilità, edilizia scolastica e ambiente.»

«Non abbiamo le risorse per le manutenzione delle strade – ha spiegato Sechi – e neppure per quelle degli edifici scolastici e per capire il quadro finanziario della nostra amministrazione è sufficiente considerare che se anche tagliassimo tutte le spese  il nostro bilancio chiuderebbe ugualmente in passivo.»

Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi degli amministratori della provincia del Sud e di quella di Nuoro, Giorgio Sanna e Costantino Tidu.

Tra le proposte avanzate da Sanna si segnala quella per realizzare un piano straordinario per la messa in sicurezza del reticolo idrogeologico e delle strade, finanziato dalla Regione e gestito dalle rispettive amministrazioni provinciali, mentre Costantino Tidu  ha posto l’accento sulla carenza del personale ed in particolare di dirigenti, nonché sulla impossibilità non solo di procedere con le assunzioni ma anche con le selezioni interne per attribuire nuove mansioni.

Gli amministratori delle province sarde hanno dichiarato che per scongiurare il dissesto finanziario degli enti («i bilanci 2016 sono stati chiusi in pareggio solo con il ricorso ad artifizi contabili») servono complessivamente circa cento milioni di euro.

Dissesto finanziario che per il 2017 è stato confermato anche dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, che nel corso dell’audizione in commissione non ha nascosto le difficoltà degli enti intermedi («forse solo la città metropolitana di Cagliari non sarà in dissesto nel 2017») ed ha ricordato i diversi tagli milionari dei trasferimenti statali («oltre 102 milioni di euro in totale per il 2017»).

L’assessore ha quindi confermato la volontà di ricorrere all’impugnazione alla Corte costituzionale per l’esclusione delle provincie e della città metropolitana della Sardegna dalla ripartizione delle risorse (900 milioni di euro) del fondo per gli enti territoriali, istituito con l’approvazione della legge di bilancio 2017 (legge n. 232\2016, articolo 1 comma 438).

Erriu ha inoltre rassicurato circa la dotazione del fondo unico degli Enti locali della legge di stabilità della Regione (circa 550 milioni di euro) a cui si aggiungono un milione e mezzo di euro per la città metropolitana di Cagliari per il sostegno ai lavoratori precari.

A conclusione dell’audizione dell’assessore Erriu, il presidente della commissione Franco Sabatini non ha nascosto la preoccupazione per la situazione degli Enti locali della Sardegna ed ha dichiarato: «Nella legge di stabilità non è contenuta la soluzione al problema degli enti locali e la manovra della Giunta non dà dunque le risposte attese, per questo cerchiamo con la commissione di procedere con un’iniziativa politica e amministrativa in grado di contribuire alla risoluzione di parte delle questioni evidenziate dagli amministratori straordinari delle province».

Il presidente del Cal, Andrea Soddu, ha posto l’accento sulla «limitata autonomia delle amministrazioni locali derivante dai vincoli di bilancio imposta dall’Ue agli Stati e a cascata fino ai Comuni» ed ha auspicato un differente ordinamento delle autonomie locali «in grado di mitigare la tendenza alla centralizzazione delle decisioni e delle risorse».

Il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, ha riconosciuto il sostegno offerto dalla Regione alle amministrazioni comunali nel corso degli ultimi anni ed ha dichiarato il pieno sostegno dell’Anci nella vertenza contro lo Stato. Deiana ha quindi auspicato azioni efficaci nella lotta allo spopolamento e per il contrasto alle povertà.

Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, ha invece sollecitato il finanziamento dei cantieri comunali ed ha posto in guardia sul rischio che il Reis (reddito di inclusione sociale) espropri i Comuni dal controllo finalizzato all’inclusione sociale dei meno abbienti. Una ulteriore sottolineatura del primo cittadino turritano ha riguardato la esiguità delle somme (10mila euro per ciascun comune) messe a disposizione come premialità per quei comuni che si associano in Unione dei comuni.

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Brillante esordio stagionale al PalaSerradimigni per la Dinamo, battuti i campioni d’Europa del Galatasaray, 92 a 87 (primo tempo 52 a 51), nel Trofeo “Città di Sassari-  Mimì Anselmi”. Il pubblico sassarese ha risposto presente alla chiamata del club e del main sponsor Banco di Sardegna, partecipando alla serata della solidarietà che ha portato alla raccolta di 17.222 €, tra l’incasso e il contributo del Banco che ha raddoppiato la cifra, destinata in beneficenza ai terremotati del centro Italia.

All’intervallo lungo il Direttore Generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese ha firmato l’assegno che sarà versato in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma lo scorso agosto. Nella serata di oggi sono stati raccolti oltre 17mila euro, complice l’aiuto del main sponsor che ha destinato in beneficenza una cifra pari all’incasso del match. «Vogliamo ringraziare prima di tutto ognuno di voi – ha detto il direttore generale – la nostra è una goccia nel mare ma è da questo che è composto l’oceano, da tante piccole gocce. Grazie a tutti».

Il Galatasaray, seconda classificata, è stata premiata dall’assessore comunale allo sport Maria Vittoria Casu che ha consegnato la coppa al capitano Guler. È stato il primo cittadino Nicola Sanna a consegnare il Trofeo del “Città di Sassari-Mimì Anselmi” al capitano biancoblu Jack Devecchi. Per il terzo anno consecutivo il premio di Mvp è intitolato all’avvocato Paolo Berlinguer, storico vice presidente della Dinamo che negli anni ’80 e ’90 condusse il club dalla C alla A2, al fianco del presidente Dino Milia. Il premio è stato conferito a Darius Johnson-Odom, autore di una prestazione da 14 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, 24 di valutazione: a consegnare la targa di Mvp del match la signora Marina Dessì Berlinguer, accompagnata dai nipoti Paolo e Marina.

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E’ operativo da oggi, negli uffici Punto Città del Comune di Sassari, lo sportello del Corecom Sardegna attraverso il quale i cittadini, grazie a un servizio completamente gratuito, potranno definire le loro controversie con i gestori della telefonia mobile e della pay tv.

Grazie all’accordo, che avrà durata triennale, è stato individuato nella sede di Punto Città, in corso Angioy, lo sportello dedicato allo svolgimento della attività e procedure inerenti il tentativo di conciliazione.

Il servizio, aperto al pubblico il lunedì (8.30-10.00), martedì (16.30-17.30) e venerdì (8.30-11.30) offre la consulenza di personale specializzato in tutti i passaggi della pratica, a partire dalla compilazione dei moduli. È possibile prendere contatto con il Corecom Sardegna anche attraverso il sito www.consregsardegna.it dove, cliccando su Corecom, si potrà accedere sia ai numeri di telefono degli operatori che al numero verde e a uno spazio dedicato alla posta elettronica.

Su iniziativa del Corecom, che metterà a disposizione le strumentazioni necessarie, sarà possibile svolgere l’udienza di conciliazione anche attraverso videoconferenza.

«L’apertura a Sassari dello sportello decentrato per le conciliazioni – sottolinea il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau – è il primo intervento di territorializzazione che abbiamo previsto, un servizio a tutela dei cittadini che il Consiglio regionale ha sostenuto e incoraggiato sin dall’inizio. L’obiettivo rimane quello di avvicinare il più possibile le istituzioni ai cittadini, evitando lunghe trasferte da un capo all’altro dell’isola. L’auspicio – sottolinea ancora Ganau – è di riuscire ad aprire nuove sedi decentrate anche in altri centri dell’isola.»

Il decentramento dei servizi Corecom è frutto di una iniziativa avviata dal Consiglio regionale cui hanno collaborato, oltre allo stesso Corecom Sardegna, il Comune di Sassari, l’Authority nazionale per le comunicazioni (Agcom), e l’Università di Sassari; un esempio concreto di come la pubblica amministrazione sia in grado di lavorare “facendo squadra” per migliorare la qualità dei servizi al cittadino.

Quella delle conciliazioni decentrate, ha sottolineato il presidente del Corecom Sardegna Mario Cabasino, «era una nostra priorità fin dall’inizio del mandato e si tratta di un lavoro che cercheremo di sviluppare ancora; il mondo della comunicazione è certamente molto aperto alla concorrenza ma, anche per questo, c’è bisogno di sapersi orientare bene in una offerta molto diversificata».

«Si tratta di un servizio di grande importanza – afferma l’assessora alle Politiche per l’innovazione e Punto Città Amalia Cherchi – perché diamo ai nostri cittadini e a quelli che risiedono nel Sassarese un’opportunità in più senza i disagi connessi agli spostamenti per Cagliari. Questa sinergia tra enti – prosegue la rappresentante della giunta di Nicola Sanna – consente di incentivare la partecipazione dei cittadini alle procedure di risoluzione delle controversie. Un’occasione per avviare un esperimento decentrato di conciliazione che potrà fare affidamento anche su servizi telematici all’avanguardia».

L’opportunità di risolvere problemi contrattuali con i gestori della telefonia e della televisione a pagamento è ancora poco conosciuta in Sardegna, anche se nel corso del 2015 il Corecom ha istruito circa 800 pratiche, di cui 285 risolte a favore dell’utente per un controvalore di oltre 200.000 euro. Sono numeri di tutto rilievo che potranno essere ulteriormente incrementati dopo l’entrata in servizio dello sportello di Sassari, che si affianca alla sede di Cagliari.

Dal 2013 il Corecom Sardegna svolge le funzioni di conciliazione delegate sulla base di una convenzione stipulata con l’Agcom, la Regione autonoma della Sardegna e il Consiglio regionale. Secondo i dati a disposizione del Corecom, negli ultimi anni, ci sarebbe un costante aumento dei tentativi di conciliazione tra utenti ed enti gestori delle comunicazioni. Inoltre, i dati della procedura conciliativa, riferiti alla ripartizione delle istanza per provincia, si caratterizzano per la loro disomogeneità territoriale, con una netta prevalenza delle istanze proposte da utenti che risiedono nella provincia di Cagliari, dove ha sede il Corecom.

Attività da luglio 2013 a dicembre 2015

Istanze presentate: 1.667

Istanze presentate e dichiarate inammissibili 98

Procedimenti avviati (istanze presentate nel periodo meno quelle presentate nel periodo e dichiarate inammissibili): 1.569

Rinunce su pratiche (Istanze presentate nel periodo che si sono concluse nel periodo con esito rinuncia): 48

Istanze concluse: 1.479

Esiti istanze concluse

No esito (in corso): 3

Parziale Accordo: 2

Mancato Accordo: 213

Mancata comparizione delle parti: 2

Mancata comparizione dell’istante: 45

Mancata comparizione del convenuto: 8

Accordo con uno dei Gestori: 9

Accordo: 653

Gestore compare ma non discute: 0

Accordo raggiunto nel corso del procedimento: 334

Rinuncia generica: 48

Inammissibilità: 98

Mancata adesione: 63

Improcedibilità:1

Totale: 1.479

Istanze presentate e suddivise per Provincia

Provincia

Cagliari 998

Sassari: 294

Nuoro: 165

Oristano: 147

I numeri del 2015

Istanze presentate da gennaio a dicembre 2015: 767

Istanze presentate e dichiarate inammissibili: 30

Procedimenti avviati (istanze presentate nel periodo meno quelle presentate nel periodo e dichiarate inammissibili): 737

Rinunce su pratiche (Istanze presentate nel periodo che si sono concluse nel periodo con esito rinuncia): 24

Istanze concluse: 666

Esiti istanze concluse da gennaio a dicembre 2015

No esito (in corso): 3

Parziale Accordo: 1

Mancato Accordo: 105

Mancata comparizione delle parti:

Mancata comparizione dell’istante: 28

Mancata comparizione del convenuto: 3

Accordo con uno dei Gestori: 2

Accordo: 285

Gestore compare ma non discute: 0

Accordo raggiunto nel corso del procedimento: 170

Rinuncia generica: 28

Inammissibilità: 30

Mancata adesione: 9

Improcedibilità: 1

Totale: 666

Gennaio-Dicembre 2015 – Istanze presentate suddivise per Provincia

Cagliari: 471

Sassari: 132

Nuoro: 81

Oristano: 72

Corecom 2 Corecom 1