21 November, 2024
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Saranno svelati sabato 5 ottobre i nomi delle vincitrici della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione delle vincitrici e la consegna dei Premi speciali.

Un’edizione tutta al femminile quella di quest’anno, che vede sei finaliste donne, come mai si era verificato prima nella storia del Premio. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).
Alle vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuna delle altre finaliste) oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

Le due terne delle finaliste sono state individuate, tra le 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia), dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

La cerimonia di premiazione sarà guidata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che dialogherà con le finaliste e con Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi, i due vincitori dei già annunciati premi speciali, anch’essi consegnati durante la serata. A inframezzare la serata culturale ci saranno interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Premio speciale della Giuria è stato attribuito ad Alessandro Bergonzoni dalla giuria che ha così «[…]voluto mettere in risalto il lavoro da lui condotto sul linguaggio, segnalandolo così ai giovani e ai meno giovani come un prezioso maestro di libertà, inventività e intelligenza», mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, è stato tributato a Dori Ghezzi per «[…]ribadire e consolidare il legame con la Sardegna con orgoglio e con la gratitudine che si deve a chi ha saputo andare oltre gli “incidenti della felicità” per riconoscere in questa terra “un ritaglio di paradiso”.

Sei donne finaliste della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì, che si concluderà il 6 ottobre dopo avere offerto per quattro fine settimana, a partire dal 12 settembre, spettacoli, concerti, presentazioni editoriali, incontri con gli autori e rappresentazioni teatrali, a corollario della Cerimonia finale. Tutti gli appuntamenti si terranno a Villacidro, cittadina del Sud Sardegna, dove ha sede la Fondazione che porta il nome di Giuseppe Dessì (1909-1977).

Finaliste 2024

Sezione Narrativa: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio).

Sezione Poesia: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).

Le sei finaliste sono state selezionate fra gli autori delle 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia) dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. Agli stessi giurati spetterà il compito di eleggere, durante la cerimonia finale del 5 ottobre, le due vincitrici, alle quali andrà il premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuno degli altri finalisti).

Premi Speciali 2024

Il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, quest’anno  è attribuito ad Alessandro Bergonzoni.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento quest’anno è attribuito a Dori Ghezzi.

La conduzione della cerimonia di premiazione, in programma dalle 18.00, a Villacidro, in via Stazione, è affidata al giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, con interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de “La buona novella”, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Un variegato programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente) accompagnerà Villacidro nelle settimane precedenti.

Il Programma degli eventi

Giovedì 12 settembre – alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì – con Luca Barbarossa, cantautore e conduttore radiotelevisivo, in “Parole e Musica” che presenta il suo libro “Cento storie per cento canzoni” (La nave di Teseo) , in dialogo con Giacomo Casti.

Giovedì 19 settembre, doppio appuntamento: alle 18.00 al Mulino Cadoni, “Ricordando Gigi Riva”, con la partecipazione di Nicola Riva e la conduzione di Gianluca Scroccu, con ospiti del Cagliari Calcio di ieri e di oggi; alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà, alle 18.00, al Mulino Cadoni, “Un raro esemplare” (Condaghes) in dialogo con Valentina Frau; alle 21,30, a Casa Dessì, spazio alla musica, con il concerto della cantautrice sassarese Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat, finalisti, assieme, all’ultima edizione del Musicultura Festival.

Giovedì 26 settembre, alle 18.00, Benedetta Tobagi che presenta “Le stragi sono tutte un mistero” (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini. Alle 21,30, “Omeophonie”, spettacolo di e con Arianna Porcelli Safonov.

Venerdì 27 settembre al Mulino Cadoni, alle 18.00, si terrà “A&C Anima e Cuore”, con Is Mascareddas, uno spettacolo pensato per i più piccoli e adatto a tutte le età. Alle 21,30, a Casa Dessì, musica, con “Faccio di tutto tour” di e con Francesco Tricarico (voce e flauto traverso) e Michele Fazio (pianoforte).

Sabato 28 settembre, al Mulino Cadoni alle 18.00, Giovanni Succi presenta “Amaro Succi” (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, successivamente, alle 21,30, a Casa Dessì, l’autore porterà in scena il suo “Leopardi Dark Ambient”, spettacolo poetico-musicale.

Giovedì 3 ottobre da “Presto saprò chi sono”, reading di e con Nicola Lagioia, alle 21,30, a Casa Dessì.

Sabato 5 ottobre, alle 18.00, via Stazione, Cerimonia Finale.

Domenica 6 ottobre, alle 10.00, a Casa Dessì, si terrà il consueto incontro con gli autori finalisti e vincitori del Premio Dessì 2024.

Previsti anche gli abituali appuntamenti dedicati alle scuole: 25 novembre, “Le 60 avventure da vivere nella natura” (Piemme), Marco Priori e Alice Centioni incontrano gli alunni della scuola primaria; 26-27 novembre “Scintilla” (Mondadori), Nadia Terranova incontra gli studenti della scuola secondaria di primo grado.

 

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Con la pubblicazione del Bando 2024 prende avvio il percorso della trentanovesima edizione del premio letterario “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario nazionale più longevo della Sardegna, le cui premiazioni si terranno a Villacidro, il centro del Sud Sardegna di fondamentale importanza per la vita e l’opera di Giuseppe Dessì, e sede della Fondazione a lui intitolata.

Il Premio Dessì si articola in due sezioni, Narrativa e Poesia, riservato a opere in lingua italiana che siano state pubblicate dopo il 31 gennaio 2023. Le pubblicazioni devono essere inviate (in numero di 11 copie), alla segreteria della Fondazione Dessì, via Roma, 65, 09039, Villacidro (SU), entro il 7 giugno 2024.

Il vaglio delle pubblicazioni candidate (alla scorsa edizione ne parteciparono 267: 78 per la poesia e 189 per la narrativa) è affidato a una qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Giuseppe Dessì (alla guida della giuria dal 2010) e composta dai docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, da un rappresentante della Fondazione Dessì e dai due nuovi giurati: la linguista e scrittrice Francesca Serafini e dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi.

Alla giuria spetterà il compito di selezionare dapprima i sei finalisti, tre per ognuna delle due sezioni del concorso, e successivamente di eleggere i due vincitori assoluti.

Oltre ai premi letterari per la Narrativa e per la Poesia sarà assegnato anche il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato dalla commissione giudicatrice a un autore o a un’opera letteraria, (non è previsto per questo premio l’invio di volumi da parte di autori e case editrici).
Ai vincitori delle due sezioni letterarie Narrativa e Poesia e del Premio Speciale della Giuria sarà assegnato un premio del valore di 5.000 euro mentre ai finalisti delle sezioni narrativa e poesia un premio di 1.500 euro.

A completare i riconoscimenti, anche il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, attribuito a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento.

 

Il trentottesimo premio “Giuseppe Dessì ha espresso i suoi verdetti: Ermanno Cavazzoni con il romanzo Il gran bugiardo (La nave di Teseo) è il vincitore della sezione Narrativa, mentre a Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi) va l’alloro per la sezione Poesia. I vincitori delle due categorie del premio letterario intitolato allo scrittore di “Paese d’ombre” sono stati proclamati e premiati questa sera (sabato 25 novembre) a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna dove Giuseppe Dessì aveva le sue radici.
Insieme a loro hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, condotta da Neri Marcorè, gli altri finalisti del premio letterario: Paolo Febbraro (in lizza con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022, Elliot Edizioni) e Umberto Fiori (con Autoritratto automatico, Garzanti) per la sezione Poesia, Silvia Ballestra (con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza) e Gennaro Serio (con Ludmilla e il corvo, L’orma editore), per la Narrativa.
Nella serata, aperta da un breve video in ricordo della scrittrice Michela Murgia, vincitrice del Premio Dessì nel 2009, e scandita dagli intermezzi musicali del chitarrista Marino De Rosas, è stato conferito anche il Premio Speciale della Giuria a Elena Cattaneo, tra i più noti farmacologi e biologi italiani, e Senatrice a vita dal 2013. La direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative del dipartimento di bioscienze dell’Università Statale di Milano, nota per per le sue ricerche sulle cellule staminali e i suoi studi sulla malattia di Huntington, ha voluto devolvere i cinquemila euro del riconoscimento alla Factor-h, un’organizzazione no-profit dedicata alla cura e assistenza delle persone dell’America Latina affette da questa patologia genetica neurodegenerativa.
È invece intervenuto alla cerimonia in collegamento video il giornalista Lucio Caracciolo, cui è andato quest’anno il Premio speciale della Fondazione di Sardegna, mentre è stata consegnata a Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna, la targa per la menzione speciale della Fondazione “Giuseppe Dessì” al libro “Un giorno all’improvviso: I racconti delle donne al tempo del Covid”.
I due “super vincitori” del premio letterario, Ermanno Cavazzoni e Enrico Testa, e gli altri quattro finalisti – Silvia Ballestra, Paolo Febbraro, Umberto Fiori e Gennaro Serio – sono stati selezionati fra gli autori delle 168 opere iscritte quest’ann0 (118 per la Narrativa e 50 per la Poesia) dalla giuria presieduta da Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì: una qualificata commissione composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e un rappresentante della Fondazione Dessì, che organizza il premio con il contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della RAI Sardegna, del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.
Ermanno Cavazzoni ed Enrico Testa si aggiudicano ciascuno un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, agli altri finalisti), insieme al prestigioso riconoscimento di veder iscritto il proprio nome nell’albo d’oro’del concorso letterario accanto a quelli dei vincitori delle trentasei edizioni precedenti: un lungo e importante elenco in cui figurano, tra gli altri, scrittori come Salvatore Mannuzzu, Maria Corti, Nico Orengo, Laura Pariani, Marcello Fois, Sandro Onofri, Andrea Vitali, Giulio Angioni, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Sandra Petrignani, Marco Belpoliti e Fabio Stassi, e poeti come Silvio Ramat, Maria Luisa Spaziani, Elio Pecora, Alda Merini, Giancarlo Pontiggia, Patrizia Cavalli, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Maria Grazia Calandrone, Patrizia Valduga, Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli.
Calato il sipario sulla cerimonia delle premiazioni, l’appuntamento che suggella la trentottesima edizione del Premio Dessì è, come da tradizione, per l’indomani mattina (domenica 26 novembre) con i finalisti e i vincitori: Silvia Ballestra, Ermanno Cavazzoni, Paolo Febbraro, Umberto Fiori, Gennaro Serio ed Enrico Testa incontreranno il pubblico a partire dalle 10 al Mulino Cadoni.

Arriva il momento dei verdetti, a Villacidro, per il trentottesimo premio “Giuseppe Dessì”: sabato (25 novembre) la tradizionale cerimonia di proclamazione e premiazione, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra in via Stazione, svelerà e incoronerà i vincitori del concorso letterario intitolato allo scrittore di “Paese d’ombre” (1909-1977), che in questa cittadina del Sud Sardegna aveva le sue radici.

A contendersi gli allori saranno, come sempre e come da regolamento, i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio, selezionati fra gli autori delle 168 opere iscritte quest’ann0 (118 per la Narrativa e 50 per la Poesia) dalla giuria presieduta da Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì: una qualificata commissione composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e un rappresentante della Fondazione Dessì, che organizza il premio con il contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della RAI Sardegna, del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.

Sabato spetterà agli stessi giurati il compito di eleggere i vincitori delle due sezioni del concorso letterario: come già reso noto, sono in lizza per la Poesia Paolo Febbraro con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022 (Elliot Edizioni), Umberto Fiori con Autoritratto automatico (Garzanti) ed Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi); Silvia Ballestra con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), Ermanno Cavazzoni con Il gran bugiardo (La nave di Teseo) e Gennaro Serio con Ludmilla e il corvo (L’orma editore), i finalisti, invece, nella sezione Narrativa.

Nel corso della cerimonia verrà conferito anche il Premio speciale della Giuria che, come già annunciato, quest’anno va a Elena Cattaneo, tra i più noti farmacologi e biologi italiani, e Senatrice a vita dal 2013; “una scienziata, che – si legge nella motivazione – con grande rigore e generosità si è impegnata nel campo della scienza e della ricerca riuscendo a farne delle forze attive anche sul piano politico e sociale”. Nota per le ricerche sulle cellule staminali e per gli studi sulla malattia di Huntington, sulla quale lavora da anni in stretto contatto con le popolazioni colpite, Elena Cattaneo devolverà il premio (dell’ammontare di cinquemila euro) a un’organizzazione no-profit dedicata alla cura e assistenza delle persone dell’America Latina affette da questa patologia genetica neurodegenerativa.

Fervono i preparativi per la cerimonia delle premiazioni del 38° Premio “Giuseppe Dessì”, in programma a Villacidro (Sud Sardegna) sabato 25 novembre; affidata alla conduzione di Neri Marcoré, con interventi musicali del chitarrista Marino De Rosas, la serata (con inizio alle 18.00) incoronerà i vincitori delle due sezioni in cui si articola il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo: per la Narrativa sono in lizza Silvia Ballestra con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), Ermanno Cavazzoni con Il gran bugiardo (La nave di Teseo) e Gennaro Serio con Ludmilla e il corvo (L’orma editore); Paolo Febbraro con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022(Elliot Edizioni), Umberto Fiori con Autoritratto automatico (Garzanti), ed Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi), si contenderanno, invece, il gradino più alto sul podio nella sezione Poesia.

Il compito di emettere i verdetti finali ed eleggere i “supervincitori” spetterà alla giuria presieduta da Anna Dolfi: una qualificata commissione composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. Nel corso della stessa cerimonia verranno conferiti anche gli altri due riconoscimenti che affiancano abitualmente quelli propriamente letterari: come già annunciato, quest’anno il Premio speciale della Giuria va alla farmacologa e senatrice a vita Elena Cattaneo; al giornalista Lucio Caracciolo, invece, il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna.

È stato presentato alla stampa stamane a Cagliari, alla Fondazione di Sardegna, il 38° Premio letterario “Giuseppe Dessì”. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti la Presidente della Fondazione Dessì Debora Aru, il sindaco di Villacidro Federico Sollai, il componente della giuria del premio letterario Duilio Caocci e la Segretaria generale della Fondazione Dessì Antonella Cavallo.

È un’edizione del Premio “Giuseppe Dessì”, la trentottesima, in un’inedita versione autunnale e spalmata nell’arco di tre mesi: il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), quest’anno slitta infatti dal tradizionale periodo di fine settembre per snodarsi in varie fasi, con spettacoli, concerti, presentazioni editoriali e incontri con gli autori, fino al suo clou in programma il 25 novembre, data della cerimonia di premiazione. L’appuntamento è, come sempre, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, che tanta importanza ebbe nella vita e nell’opera di Dessì e dove ha sede (proprio in quella che era la casa di famiglia) la Fondazione che porta il suo nome e che organizza il premio con il contributo del comune di Villacidro, dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, e con il patrocinio del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.  
A contendersi gli allori saranno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il concorso letterario, selezionati fra gli autori delle 168 opere iscritte quest’ann0 (118 per la Narrativa e 50 per la Poesia) dalla giuria presieduta dalla massima studiosa dell’opera di Giuseppe Dessì, Anna Dolfi: una qualificata e affiatata commissione giudicatrice composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. Agli stessi giurati spetterà il compito di eleggere il “supervincitore”, il 25 novembre, al quale andrà il premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuno degli altri finalisti): in lizza nella categoria Narrativa sono Silvia Ballestra con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), Ermanno Cavazzoni con Il gran bugiardo (La nave di Teseo) e Gennaro Serio con Ludmilla e il corvo (L’orma editore); Paolo Febbraro con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022 (Elliot Edizioni), Umberto Fiori con Autoritratto automatico (Garzanti) e Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi) i finalisti, invece, nella sezione Poesia.
 

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Gianluca Medas (foto di Maurizio Carboni) m

Prosegue a Villacidro la settimana culturale in celebrazione dei trent’anni del Premio Dessì promossa dalla Fondazione intitolata al grande scrittore sardo. Due gli appuntamenti dedicati a Giuseppe Dessì in programma oggi (venerdì 5 febbraio) all’interno del cartellone di eventi che animerà la cittadina del Medio Campidano fino a domenica (7 febbraio).

Alle 18, al Mulino Cadoni, l’attenzione si punta sulla produzione di racconti brevi dello scrittore, dall’età giovanile a quella dei primi romanzi, contenuta nella raccolta antologica “Nascita di un uomo e altri racconti”, pubblicata l’anno scorso dalla Ilisso. Ne parlano il curatore del volume Nicola Turi e gli italianisti Anna Dolfi (tra i massimi studiosi dell’opera di Dessì, nonché presidente della giuria del premio a lui intitolato) e Sandro Maxia (anche lui eminente giurato in passate edizioni del concorso letterario).  

L’antologia include undici racconti, il primo dei quali inedito, e uno scritto di natura saggistica: opere su temi importanti, come, tra gli altri, quello della moralità e del senso di responsabilità al centro del racconto che dà il titolo al volume; la solidarietà e la ricerca della giustizia sociale, argomento sviluppato in “Pianto di bimba”; i sentimenti di amicizia e correttezza ne “La siepe”, o il suicidio ne “Il caprifoglio”, racconto “in cui il protagonista compie un gesto estremo per sottrarsi a una sorte prestabilita”. A chiusura del volume un’inchiesta sulla Sardegna, che contribuisce a comprendere meglio un’isola imprigionata in cliché popolari. 

Da una delle opere più celebrate di Dessì, il romanzo “Il disertore”, è tratta “La ballata di Mariangela Ecca”, lo spettacolo proposto alle 20.30 dalla compagnia Figli d’Arte Medas nel salone in via Asproni: il testo è narrato da Gianluca Medas con l’accompagnamento di Massimo Perra alla fisarmonica. Riscritto dallo stesso Medas e tratto dalla drammaturgia di un primo allestimento teatrale realizzato oltre vent’anni fa, lo spettacolo propone alcuni tra i personaggi più rappresentativi dell’immaginario letterario dessiano: Mariangela Ecca, candida e innocente nella sua semplicità, dal carattere testardo e per nulla fragile, Prete Coi, uomo capace di trovare le ragioni degli orrori generati dalla guerra senza rifugiarsi nel facile moralismo, e Saverio, il figlio di Mariangela, che viene sacrificato, vittima innocente di un mondo che cannibalizza ogni debole, il disertore.