19 November, 2024
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Venerdì 13 dicembre, si terrà a Nuoro, l’incontro di presentazione dei risultati intermedi di MINUFORTE, il progetto dedicato al miglioramento nutrizionale dei formaggi freschi da latte di pecora e capra e alla garanzia della loro identità territoriale.

Il progetto è promosso e finanziato da Sardegna Ricerche ed è gestito dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, con la collaborazione di quindici aziende lattiero‑casearie del territorio.

MINUFORTE intende contribuire alla diversificazione e al rilancio della produzione casearia della Sardegna attraverso la trasformazione del latte con l’inserimento di microrganismi autoctoni in grado di migliorare le caratteristiche nutrizionali del prodotto. Si tratta di microrganismi in grado di controllare e garantire la salubrità e la qualità del formaggio, di favorire l’accumulo di metaboliti funzionali e di contribuire così al miglioramento nutrizionale dei prodotti. Il progetto viene incontro anche alle esigenze dei consumatori, sempre più attenti a prodotti alimentari dotati di adeguate proprietà nutrizionali e con effetti positivi sulla salute umana.

L’evento, in programma a partire dalle 9.30, si terrà nella sede gemmata del Dipartimento di Agraria, in via Colombo, località Terra Mala.

L’obiettivo dell’incontro, oltre alla presentazione dei primi risultati, è quello di coinvolgere nuove imprese che potrebbero essere interessate ad aderire. Saranno presenti la responsabile scientifica del progetto, Nicoletta Mangia, con i ricercatori che collaborano alle attività, la referente di Sardegna Ricerche, Graziana Frogheri, e i rappresentanti di alcune delle imprese coinvolte nel cluster. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.

MINUFORTE è uno dei 35 progetti cluster promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche in questo caso vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese interessate possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.