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HomePosts Tagged "Nicolò Barella" (Page 2)
Sport
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8 Dicembre 2018
Giampaolo Cirronis
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Pazzesco alla Sardegna Arena: sotto di due goal fino all’84’, il Cagliari privo di Barella e Pavoletti, ha riagguantato la Roma in 9 al 95′!

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Pazzesco alla Sardegna Arena: sotto di due goal fino all’84’, il Cagliari privo dello squalificato Nicolò Barella, Luca Castro infortunato e Leonardo Pavoletti bloccato da un leggero risentimento al flessore durante il riscaldamento, ha compiuto un’impresa incredibile, dimezzando lo svantaggio con Artur Ionita all’84’ e riagguantando la Roma all’ultimo respiro, al 95′, con il neo entrato Marco Sau, dopo essere rimasto in 9 uomini per le espulsioni di Luca Ceppitelli e Darijo Srna. La Sardegna Arena al goal di Marco Sau è esplosa di gioia. Il punto conquistato in extremis, pienamente meritato per il grande secondo tempo nel corso del quale la Roma non è praticamente esistita, è di un’importanza capitale per le condizioni in cui è maturato, in prospettiva salvezza!

La Roma nel primo tempo, con il maestrale alle spalle, ha sbloccato il risultato con Bryan Cristante al 14′. Il Cagliari ha sofferto nella prima mezz’ora, poi ha cercato di organizzare una reazione ma solo in due occasioni, con Paolo Faragò, ha impensierito la difesa giallorossa. E nel finale del tempo, al 41′, ha subito il raddoppio della Roma, con Aleksandar Kolarov.

Al rientro in campo dagli spogliatoi si è visto subito un altro Cagliari. La Roma si è ritratta a difesa del doppio vantaggio, inizialmente ha rischiato poco ma con il passare dei minuti la pressione della squadra di Rolando Maran è diventata sempre più continua e la difesa giallorossa è andata via via sempre più in sofferenza.

La Roma si è rifatta viva al 17′ con una conclusione del baby Nicolò Zaniolo, sulla quale ha compiuto una prodezza Alessio Cragno. Il Cagliari ha reclamato un rigore per un presunto fallo di mano di Aleksandar Kolarov ma l’arbitro, dopo aver consultato la VAR, ha detto di no. Sono iniziati i cambi e la Roma si è chiusa ancora più in difesa. In campo Xavier Pastore per Patrik Schick.

All’84’ è arrivato il gol che ha riaperto la partita: calcio d’angolo di Darijo Srna, tocco di Joao Pedro e sul secondo palo è arrivato puntuale Artur Ionita che ha fatto esplodere d’entusiasmo la Sardegna Arena.

All’88’ Eusebio Di Francesco ha tolto dal campo Nicolò Zaniolo, anche oggi tra i migliori, inserendo Juan Jesus. L’arbitro ha concesso 5 minuti di recupero, nel corso dei quali è accaduto di tutto.

Al 91’, su lancio di Luca Cigarini (entrato a 10′ dalla fine per Filip Bradarić) ha messo in mezzo un gran pallone, sul quale Paolo Faragò ha calciato addosso a Robin Olsen, poi fortuitamente è finito addosso al portiere, l’arbitro ha assegnato un calcio di punizione alla Roma, Luca Ceppitelli e Darijo Srna hanno ecceduto nelle proteste e sono stati espulsi. Cagliari in 9 contro 11, tutto finito? Per niente.

Il Cagliari ci ha creduto ancora, Artur Ionita ha servito in profondità un pallone di platino per Marco Sau che si è infilato come una lama nel burro della difesa romanista ed ha gelato l’incolpevole Robin Olsen! La Sardegna Arena è diventata un inferno, l’arbitro ha fischiato la fine e per il Cagliari il 2 a 2 vale come una vittoria e la classifica questa sera dice 17!

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5 Dicembre 2018
Giampaolo Cirronis
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Il Cagliari ha espugnato il Bentegodi, 2 a 1 sul Chievo, ed accede agli ottavi di finale della Coppa Italia.

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Alberto Cerri.

Il Cagliari ha espugnato il Bentegodi, 2 a 1 sul Chievo, ed accede agli ottavi di finale della Coppa Italia. La squadra di Rolando Maran, grande ex (ha giocato con la squadra clivense nove campionati consecutivi con 280 presenze e 11 goal, ed l’ha allenata per quattro stagioni consecutive) ha sbloccato il risultato già all’8′, con un bel goal del giovane centravanti Alberto Cerri, su assist di Paolo Faragò, ed è stato raggiunto al 18′ dal Chievo, in goal con il 20enne francese Mehdi Pascal Marcel Leris. Il goal della vittoria rossoblu è arrivato al 23′ del secondo tempo, autore Fabio Pisacane, con un colpo di testa da pochi passi, dopo due grandi occasioni mancate dai compagni.

Il Cagliari, sceso in campo con una formazione imbottita di seconde linee (alcuni titolari a riposo forzato, molti altri per precisa scelta di Rolando Maran), ha disputato una buona partita, concedendo poche opportunità alla squadra veneta, apparsa comunque in ripresa rispetto alla prima parte della stagione, come confermano i pareggi imposti al Napoli (in trasferta) e alla Lazio (in casa).

La squadra rossoblu negli ottavi di finale, in programma il 13 gennaio, affronterà l’Atalanta. La sede dell’incontro verrà decisa dal sorteggio, come prevede da quest’anno il regolamento, quando si incontrano due squadre della stessa categoria.

Il Cagliari da domani tornerà ad allenarsi in vista della partita con la Roma, in programma sabato sera alle 18.00 alla Sardegna Arena, nella quale Rolando Maran dovrà fare a meno del suo gioiellino, Nicolò Barella, squalificato.

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3 Dicembre 2018
Giampaolo Cirronis
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Le prodezze di Alessio Cragno ed il ritorno al goal di Diego Farias sono gli elementi alla base del prezioso pareggio conquistato dal Cagliari a Frosinone.

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Le prodezze di Alessio Cragno ed il ritorno al goal di Diego Farias, entrato in campo a mezz’ora dalla fine con la squadra sotto di un goal e in evidente difficoltà, sono i due elementi alla base del prezioso punto strappato dal Cagliari a Frosinone, in una partita caratterizzata da un primo tempo e da un’apprezzabile reazione nella ripresa. Un punto che consente di tenere le distanza dalla squadra ciociara, penultima con 8 punti, e di aumentare di un punto il margine sulla terz’ultima posizione, occupata dal Bologna, travolto nell’anticipo giocato sabato sera sul campo della Sampdoria. Unica vera nota stonata della domenica, l’espulsione nel finale di Nicolò Barella, per doppia ammonizione, senza la quale probabilmente la squadra rossoblu avrebbe potuto tentare anche il colpaccio.

«Nei primi 45’ abbiamo sofferto, portavamo troppo il pallone e siamo diventati prevedibili. Inoltre, ci siamo troppo esposti alle loro ripartenze – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Rischiavamo ogni volta che perdevamo il pallone. Nella ripresa invece abbiamo ritrovato l’equilibrio, creato quattro-cinque occasioni e una siamo riusciti a sfruttarla. Se fossimo rimasti in undici avremmo trovato la forza giusta per vincerla, il Frosinone stava facendo fatica ad accorciare. Con l’inferiorità numerica abbiamo pensato più che altro a conservare il pareggio.»

«La squadra ha mostrato molta personalità ed è un segnale di miglioramento – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Alcune volte riusciamo a fare bene, altre volte meno ma quel che conta è avere una identità e mettere in campo prerogative come determinazione, carattere e voglia di fare risultato. La squadra ha bisogno del rendimento dell’undici di partenza ma anche di un grande apporto di qualità da coloro che subentrano con la testa giusta. Oggi, come tante altre volte, questo contributo c’è stato. Sono contento per Farias: al di là della prestazione personale – ha concluso Rolando Maran – gli attaccanti hanno bisogno del gol ed il fatto che sia riuscito a sbloccarsi è un bel segnale.»

Diego Farias con il goal del pareggio ha ritrovato il sorriso. «Sono felice per il gol e ancora di più perché è stato utile alla squadra per portare a casa un risultato positivo. Una rete bella ed importante. Quando sono entrato avevo il compito di fare il trequartista in partenza ma anche di scambiarmi con Joao. Ho provato a fare quel che mi chiedeva il mister, alla fine è arrivato il gol. Ma per me l’importante è giocare e aiutare i compagni, non conta in quale ruolo.»

«Questo gol lo dedico a tutti coloro che mi sono stati vicini in un periodo difficile. Ringrazio anche i miei compagni per l’abbraccio dopo il gol, anche loro mi hanno aiutato tanto. Io vorrei sempre essere in campo e dare il massimo per la squadra, purtroppo, ultimamente le cose non sono andate come volevo. Ho continuato a lavorare – ha concluso Diego Farias – ed oggi ho raccolto i frutti.»

Diego Farias.

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10 Novembre 2018
Giampaolo Cirronis
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Il Cagliari affronta alle 18.00 la Spal (dirige Daniele Doveri di Roma), diretta concorrente per la salvezza.

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Il Cagliari affronta alle 18.00 la Spal (dirige Daniele Doveri di Roma), diretta concorrente per la salvezza, nell’anticipo della dodicesima giornata del campionato di serie A. I rossoblu di Rolando Maran affrontano la formazione estense con il morale alto e una grande consapevolezza nei propri mezzi, rafforzata prima dalla prestazione fornita all’Allianz Stadium contro la capolista Juventus, poi, in settimana, dalla convocazione in Nazionale di ben tre giocatori: Alessio Cragno, Nicolò Barella e Leonardo Pavoletti.

Ancora indisponibili Ragnar Klavan, Diego Farias e Charalampos Lykogiannis, Rolando Maran dovrebbe riconfermare la stessa formazione che tanto bene ha fatto a Torino, con Lucas Castro alle spalle della coppia d’attacco formata da João Pedro e Pavoletti. Fabio Pisacane e Luca Ceppitelli faranno coppia al centro della difesa.

 

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6 Ottobre 2018
Giampaolo Cirronis
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Missione compiuta! Contro il Bologna il Cagliari doveva vincere e lo ha fatto meritatamente con i goal di Joao Pedro e Leonardo Pavoletti.

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Missione compiuta! Contro il Bologna il Cagliari doveva vincere, per conquistare i primi tre punti casalinghi della stagione, ed ha centrato il bersaglio con pieno merito, con goal di Joao Pedro e Leonardo Pavoletti. La vittoria è arrivata unitamente alla conferma di quel bel gioco che fino ad oggi non aveva fruttato quanto la squadra avrebbe meritato.

Rolando Maran ha proposto un undici iniziale diverso rispetto alle ultime partite, con la coppia centrale formata da Pisacane e Romagna, Padoin sulla fascia sinistra, Castro trequartista e Joao Pedro al fianco di Leonardo Pavoletti.

Il Cagliari ha iniziato con grande aggressività, creando alcune buone opportunità, non concretizzate, ma a metà tempo ha sbloccato il risultato, sugli sviluppi di un’azione dello scatenato Castro che ha superato Calabresi con un tunnel ed ha servito un assist perfetto per Joao Pedro. il cui colpo di testa non ha lasciato scampo a Skorupski.

Il goal del vantaggio non ha fermato le iniziative del Cagliari che avrebbe potuto raddoppiare già al 27′ con lo stesso Joao Pedro. Subito dopo Rolando Maran è stato costretto a rinunciare a Srna, dolorante per un colpo subito ad un fianco, e lo ha sostituito con  Paolo Faragò.

Nuova iniziativa offensiva del Cagliari al 31′, sull’asse Castro-Joao Pedro, con conclusione di testa oltre la traversa. Il centrocampo del Cagliari sovrasta quello bolognese con Barella e Castro e allo scadere del tempo uno scambio Castro-Joao Pedro costringe il portiere ospite ad un’uscita in tutto per precedere il brasiliano.

L’avvio della ripresa è meno brillante del primo tempo ma nel Cagliari è sempre Joao Pedro il più intraprendente in attacco e a metà ripresa il Cagliari ha chiuso i conti con il goal del 2 a 0: Castro si è liberato sulla destra ed ha servito un assist perfetto per Leonardo Pavoletti che ha messo alle spalle di Skorupski con un grande colpo di testa, la sua specialità. Girandola di cambi da una parte e dall’altra ma fino alla fine nulla è cambiato, il Cagliari ha controllato senza problemi le timide puntate offensive del Bologna ed ha centrato il traguardo della prima vittoria casalinga, scavalcando in classifica il Bologna.

Il Cagliari va alla sosta per gli impegni della Nazionale più tranquillo, ora la classifica è più rispondente alle aspettative e a quanto prodotto sul campo nelle prime otto partite stagionali.

«Lo dovevamo ai tifosi che ci hanno sempre sostenuto, nonostante non avessimo ancora regalato loro una gioia. Sono contento per tutti, dal presidente ai magazzinieri – ha detto Rolando Maran a fine partita -. La squadra ha finalmente raccolto quel che ha seminato. In altre occasioni quello che avevamo fatto non era stato sufficiente; volevamo fortemente questa vittoria, la pressione c’era, ma non ci ha turbato. Abbiamo sfoderato una grande prestazione, con spirito e sacrificio da parte di tutti. Una vittoria ottenuta grazie al gioco. Siamo stati bravi a capitalizzare.»

Rolando Maran ha commentato la nuova convocazione in Nazionale di Nicolò Barella ed Alessio Cragno: «La loro convocazione è motivo di orgoglio per i ragazzi e per tutta la Società. Stanno crescendo in maniera eclatante. Pavoletti? In area di rigore è tra i più forti in Italia, penso che se continua così possa giocarsi anche lui le sue carte per l’azzurro».

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30 Settembre 2018
Giampaolo Cirronis
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A testa alta! Il Cagliari è uscito sconfitto dal Giuseppe Meazza di Milano con il punteggio di 2 a 0 ma ha ben figurato.

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A testa alta! Il Cagliari è uscito sconfitto dal Giuseppe Meazza di Milano con il punteggio di 2 a 0 e anche se la vittoria dell’Inter è legittima, il punteggio è troppo severo per quello che è stato l’andamento della partita, sbloccata da un bel colpo di testa di Lautaro Martinez, poi a lungo equilibrata, fino al raddoppio, giunto allo scadere, su una prodezza balistica di Matteo Politano. Per l’Inter si tratta della quarta vittoria consecutiva, tra campionato e Champions League. Per il Cagliari è la terza sconfitta in sette giornate.

Il Cagliari ha giocato senza timori reverenziali, a viso aperto, con un atteggiamento propositivo. Ciò che è mancato è stata la concretezza in attacco, dove pure Leonardo Pavoletti e Marco Sau si sono battuti generosamente per cercare di creare problemi alla difesa neroazzurra. Ancora in evidenza Nicolò Barella che ogni giorno di più si sta imponendo come uno dei migliori talenti del calcio italiano, meritevole della maglia azzurra.

La fase migliore del Cagliari è stata quella di metà ripresa, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dal nuovo entrato Joao Pedro, Daniele Dessena ha deviato alle spalle di Samir Handanovič il pallone dell’1 a 1 ma l’arbitro dopo averlo convalidato, ha consultato la VAR e lo ha giustamente annullato, perché Daniele Dessena aveva spinto il pallone in rete con un braccio ed è stato anche ammonito.

«La prestazione c’è stata – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Non è facile venire qui ed impensierire una squadra come l’Inter; invece siamo stati solidi, sviluppando buone trame con geometria e costringendo i nerazzurri a rincorrerci. Non abbiamo perso equilibrio, contrariamente a quanto era accaduto altre volte, la partita è rimasta in bilico sino alla fine. Forse dovevamo avere più convinzione nella finalizzazione, ma c’è da tenere presente che avevamo davanti l’Inter. Siamo venuti a giocarcela con personalità, abbiamo rischiato qualcosa soltanto nel finale dopo aver cercato di forzare la situazione.»

 

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17 Settembre 2018
Giampaolo Cirronis
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Il Cagliari continua a crescere, contro il Milan un grande avvio di gara, poi le prodezze di Alessio Cragno ed un giusto pareggio.

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Sono bastati 4 minuti a Joao Pedro, per dimenticare le amarezze vissute negli ultimi sei mesi, vissuti lontano dai campi per la squalifica inflittagli per la vicenda della positività al controllo antidoping. Un goal splendido, giunto al termine di un’azione travolgente, dopo il palo colpito da Leonardo Pavoletti. Un goal che ha esaltato il Cagliari che di lì a poco è andato vicinissimo al raddoppio con Nicolò Barella, autore di una prestazione superlativa e di una conclusione che ha fatto gridare al goal il pubblico della Sardegna Arena, ma si è spenta sul palo alla destra di Gianluigi Donnarumma.

La furia del Cagliari si è pian piano attenuata ed è venuto fuori il Milan, che ha iniziato a macinare gioco e a mettere in seria difficoltà la difesa rossoblu, salvata a più riperse da un eccezionale Alessio Cragno, sia nel finale del primo tempo sia, soprattutto, nella ripresa, quando è arrivato il goal del pari di Gonzalo Higuain (il primo in maglia rossonera) e, sulla spinta di un vivacissimo Suso, sono arrivate alcune grandi occasioni che solo grazie alle prodezze di Alessio Cragno non hanno regalato i 3 punti alla squadra di Gennaro Gattuso.

A fine partita Rolando Maran s’è dichiarato soddisfatto sia della prestazione dei suoi ragazzi sia del risultato che ha definito giusto.

«Siamo partiti con un ritmo altissimo, aggredendo il Milan in ogni zona del campo, concedendo poco e costruendo almeno tre occasioni: oltre al gol, c’è stato il palo di Barella e poi, purtroppo, Farias è scivolato mentre era praticamente solo davanti al portiere. Nella ripresa abbiamo pagato lo sforzo, non siamo riusciti a ripartire spesso, però abbiamo rischiato relativamente. Il Milan col suo palleggio ci ha fatto correre tanto, ha meritato il pareggio, però i ragazzi sono andati a cercarsi la prestazione, con la voglia di essere protagonisti. Stiamo diventando squadra partita dopo partita, lo rileva il fatto che sappiamo leggere ogni momento della gara, questo è indice di maturità.»

Poi sulla gioia per il goal di Joao Pedro.

“Per Joao è stata una partita particolare. Sbloccare la situazione in avvio è stato un regalo che si è fatto, ci teneva tanto a partire col piede giusto, non per il gol ma per fare una prestazione utile alla squadra. Ha sfruttato bene la sua occasione, siamo felici per lui.»

«Per me è stata una serata indimenticabile, davanti al nostro pubblico – ha commentato Joao Pedro -. Sono stati sei mesi difficili, aspettavo il rientro da tanto tempo, non vedevo l’ora, l’ho preparato in maniera accurata. Certo, non mi aspettavo di segnare così presto: fare gol è sempre bello, ma sono contento soprattutto perché la squadra ha giocato bene. Fermare il Milan non è mai facile.»

Soddisfatto anche il presidente Tommaso Giulini.

«Abbiamo giocato un grande primo tempo, mettendo in campo la mentalità mostrata con Sassuolo e Atalanta. Peccato solo non avere realizzato il secondo gol che avremmo meritato, a quel punto sarebbe stato più difficile per il Milan riprendere la partita. Invece i rossoneri nella ripresa hanno giocato un grande calcio, inserendo tre giocatori di qualità: è stato bravo il nostro allenatore a contenerli, cambiando modulo e portando a casa il pareggio. Sono felice anche per Joao Pedro: rientrava dopo tanto tempo, ha segnato un gol e offerto una buona prova.»

 

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3 Settembre 2018
Giampaolo Cirronis
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Il Cagliari si conferma la bestia nera dell’Atalanta, sconfitta all'”Atleti Azzurri d’Italia” con un grande goal di Nicolò Barella.

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Nicolò Barella.

Il Cagliari si conferma la bestia nera dell’Atalanta e con una prestazione straordinaria espugna anche quest’anno l’“Atleti Azzurri d’Italia”, superando così anche l’amarezza per la vittoria sfumata in pieno recupero nel match casalingo con il Sassuolo, sul campo ampiamente meritata.

A decidere il match questa sera è stato un grande goal di Nicolò Barella al 45′ del primo tempo, che ha festeggiato nel migliore dei modi la fresca convocazione nella Nazionale maggiore di Roberto Mancini, ma i meriti vanno equamente distribuiti in tutta la squadra che ha fornito una prestazione veramente super, lontanissima da quella opaca della prima trasferta, persa due settimane fa sul campo della neopromossa Empoli.

Il Cagliari ha controllato la partita dall’inizio alla fine, Alessio Cragno (anche lui fresco di convocazione in Nazionale) non è stato mai impegnato seriamente, con uno schieramento solido e compatto come aveva chiesto Rolando Maran alla vigilia. Ha funzionato praticamente tutto, dal pressing alto attuato per impedire l’impostazione ai centrocampisti bergamaschi, alla precisione nei disimpegni.

L’Atalanta probabilmente ha pagato il contraccolpo psicologico per l’inattesa mancata qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League, ma sarebbe sbagliato attribuire ai demeriti dell’Atalanta il successo rossoblu, perché la stessa Atalanta, peraltro abbondantemente imbottita di seconde linee, la scorsa settimana ha fatto tremare la Roma all’Olimpico, dove è stata raggiunta nella ripresa, dopo aver chiuso il primo tempo avanti di due goal, sul 3 a 1.

I tre punti odierni consentono al Cagliari di affrontare la pausa per gli impegni della Nazionale con una classifica molto positiva, 4 punti, ancora più importanti se si tiene conto che la squadra ha giocato due volte in trasferta ed una sola volta alla Sardegna Arena, dove dopo la sosta arriverà il Milan di Rino Gattuso, fresco della brillante vittoria sulla Roma. Rolando Maran avrà a disposizione anche Joao Pedro, che terminerà di scontare la squalifica il 16 settembre. Non è difficile prevedere il tutto esaurito.

«Per venire qui a fare risultato bisogna giocare la partita perfetta perché l’Atalanta crea tantissimo e lo dimostra il cammino dei bergamaschi negli ultimi due anni – ha commentato a fine match Rolando Maran -. La vittoria è frutto di tante peculiarità che abbiamo messo in campo: equilibrio, sacrificio, ordine, personalità, coraggio, partecipazione ma anche qualità nelle giocate e crescita attraverso il gioco. Non abbiamo rischiato quasi niente, dal primo all’ultimo minuto ci sono state continuità e compattezza: così aumentano le possibilità di fare risultato. Sono contento per i ragazzi che hanno lavorato nel modo migliore questa settimana e per i nostri tifosi che vivono la squadra con tanta passione.»

“Credo che se i nostri avversari hanno creato poco è molto merito del Cagliari – ha aggiunto Rolando Maran -. L’Atalanta è una squadra fisica e costruisce la superiorità numerica; non so come stesse oggi, ma siamo stati bravi a tenere i ritmi alti, a pressare sul portatore di palla e a ripartire: questo ha messo in difficoltà i nerazzurri. La squadra ha fatto la prestazione con una gran voglia di portare a casa la partita, non semplicemente di fare risultato. Quando si va in campo con questa determinazione, poi arrivano i punti. Ci siamo ripresi quel che avevamo perso domenica scorsa.»

Il tecnico rossoblu, infine, ha commentato la convocazione in Nazionale di Nicolò Barella ed Alessio Cragno.
«Sono felicissimo per Barella, Cragno e per tutti noi, è una grande soddisfazione vedere due nostri giocatori in Azzurro. Si sono meritati questa convocazione col lavoro di questi anni: la chiamata è il coronamento di questa nostra bella serata.»

 

 

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2 Settembre 2018
Giampaolo Cirronis
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Il Cagliari in campo alle 20.30 all'”Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, contro l’Atalanta di Giampiero Gasperini.

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E’ un Cagliari sereno e fiducioso quello che questa sera scenderà in campo all'”Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, contro l’Atalanta di Giampiero Gasperini, per la terza giornata d’andata del campionato. Il bilancio delle prime due giornate è stato modesto in termini di punti, ma la prestazione fornita la scorsa settimana alla Sardegna Arena contro il Sassuolo, non coronata dai primi 3 punti stagionali solo per un calci di rigore maturato al 7° minuto di recupero, ha mostrato una squadra in buona salute. E in casa rossoblu al clima di fiducia si è aggiunta la soddisfazione per la doppia convocazione in Nazionale di Nicolò Barella ed Alessio Cragno, ufficializzata ieri dal CT Roberto Mancini.

Anche l’Atalanta arriva all’impegno odierno in buone condizioni di forma, come è emerso nelle prime due giornate, con la netta vittoria sul Frosinone (4 a 0) e il pareggio di Roma (3 a 3), ma ha un grande desiderio di riscatto dopo l’amara esclusione dalla fase a gironi dell’Europa League, maturata giovedì sera a Copenaghen ai calci di rigore, dopo due pareggi senza goal.

La tradizione recente è favorevole al Cagliari che nelle ultime quattro partite di campionato giocate contro la squadra di Giampiero Gasperini ne ha vinto tre. Per uscire imbattuto dal confronto odierno, il Cagliari dovrà ripetere la partita dell’anno scorso, vinta con pieno merito.

Rolando Maran ha due soli indisponibili, Joao Pedro e Luca Ceppitelli e, conseguentemente, potrà scegliere in una rosa ampia.

Dirigerà l’incontro Fabio Maresca di Napoli, assistenti di linea Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Tarcisio Villa di Rimini, IV ufficiale Marco Serra di Torino, V.A.R. Federico La Penna di Roma 1, A.V.A.R. Alberto Tegoni di Milano.

 

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30 Giugno 2018
Giampaolo Cirronis
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L’Isola di Sant’Antioco tra i Pulcini e la Simba Oristano tra gli Esordienti, si sono aggiudicate, a Carbonia, il 1° Memorial Ninni Arca di calcio.

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La squadra dell’Isola di Sant’Antioco nella categoria Pulcini e quella della Simba di Oristano nella categoria Esordienti, si sono aggiudicate sabato scorso, sui campi dell’Oratorio Rosmarino, la prima edizione del Memorial di calcio giovanile intitolato a Ninni Arca, un ex calciatore e dirigente della stessa società scomparso alcuni mesi fa.

Nella categoria Pulcini, l’Isola di Sant’Antioco ha superato in finale il Gonnesa per 3 a 0 (le due squadre erano approdate in finale superando rispettivamente l’Antiochense per 4 a 0 e il Cortoghiana per 3 a 1). Nella finale per il terzo e quarto posto, il Cortoghiana ha avuto la meglio sull’An tiochense per 4 a 1 ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari di erano conclusi in parità, 2 a 2.

Nella categoria Esordienti, la Simba Oristano, allenata dall’ex centrocampista dell’Inter, del Cagliari e della Nazionale Gianfranco Matteoli, ha superato in finale il Calasetta con il punteggio di 4 a 3 (le due squadre in semifinale avevano superato rispettivamente la Sport Time Gonnesa per 3 a 2 e il Rosmarino per 2 a 0. Nella finale per il terzo e il quarto posto, il Rosmarino ha superato la Sport Time Gonnesa per 2 a 1.

Il torneo ha visto anche la partecipazione delle squadre dei Primi calci: Isola di Sant’Antioco, Cortoghiana, Calasetta e Orione, e dei ragazzi della Polisportiva Girasole.

Al termine delle premiazioni, cui hanno partecipato il parroco della chiesa Beata Vergine Addolorata don Antonio Carta, Antonello Mereu presidente dell’ASD Rosmarino, organizzatrice del torneo, e i tecnici Giorgio Melis e Tano Piroddi, sono stati estratti i biglietti della lotteria che hanno assegnato le maglie dei calciatori Andrea Peana dell’Arzachena, Toto Burrai del Pordenone, Simone Aresti dell’Olbia, Francesco Pisano dell’Olbia, Alessandro Deiola, Marco Sau e Nicolò Barella del Cagliari, e, infine, Salvatore Sirigu del Torino.

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Ieri pomeriggio la città di Carbonia è stata protagonista della prima giornata

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