22 November, 2024
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Un allarme che suona e un avviso, automatico, che ripete di mantenere la calma e abbandonare lo stabile. Erano le 12, 20 circa di oggi quando è stato attivato l’allarme antincendio nella palazzina del Materno infantile dell’Aou di Sassari ed è iniziata l’evacuazione dei raparti. In tanti, pazienti e visitatori, accompagnati da medici e personale infermieristico hanno seguito il piano generale di evacuazione e, sia dalle scale interne che da quelle esterne antincendio, hanno raggiunto il cortile interno delle cliniche. Dai controlli, infine, sarebbe emerso l’inserimento accidentale di un pulsante d’allarme.

A intervenire per primi sono stati gli uomini delle squadre antincendio Gsa in servizio permanente nei presidi dell’Aou, avvisati dalla struttura. Gli uomini, coordinati dal capo squadra Gianni Sanna, hanno immediatamente perlustrato l’intero edificio alla ricerca di eventuali situazioni di pericolo che avessero generato l’allarme. Nel frattempo, pazienti, familiari in visita e personale hanno lasciato l’edificio. È stato richiesto anche l’intervento di alcune ambulanze, così come previsto da protocollo, per dare assistenza ai pazienti.

Sul posto, intanto, è arrivato il personale dell’Ufficio tecnico aziendale, coordinato dal dirigente Roberto Manca, e del Servizio di prevenzione, protezione e sicurezza dell’Aou, con il dirigente Antonio Piga.

Dai controlli non è emersa alcuna circostanza di pericolo mentre sembrerebbe, dalle valutazioni preliminari dei tecnici, che il pulsante allarme antincendio sia stato attivato da qualcuno, forse accidentalmente.

Comprensibile la preoccupazione dei pazienti e di molte mamme che, alcune in stato interessante, hanno dovuto lasciare le stanze per scendere nel cortile. Alcuni pazienti sono stati trasportati anche con le sedie a rotelle.

«Fortunatamente non c’è stato alcun incendio – ha detto il direttore sanitario Nicolò Orrù, intervenuto sul posto assieme al direttore amministrativo Lorenzo Pescini – ed il piano di evacuazione ha funzionato in piena regola, con le nostre squadre antincendio subito attivate e sul posto dai primi minuti. Ringraziamo il personale che, con professionalità e trasmettendo tranquillità, ha aiutato i pazienti durante le fasi dell’uscita dai reparti. Un comportamento che ha evitato situazioni di panico». Durante le fasi dell’evacuazione non erano in corso interventi operatori.

Il personale dell’Ufficio tecnico, del Servizio prevenzione e gli uomini dell’antincendio hanno quindi effettuato un secondo controllo assieme ai vigili del fuoco che, nel frattempo, erano stati chiamati da qualche cittadino. Durante il sopralluogo, al terzo piano del Materno infantile, è stata rimarcata l’attivazione, forse accidentale di un pulsante antincendio. Soltanto la sua disattivazione ha consentito di disinserire l’allarme generale.

I tecnici dell’Aou stanno valutando di attuare contromisure affinché sia individuabile chi, in maniera superficiale, attiva il sistema d’allarme in una struttura delicata come un ospedale. L’Azienda, inoltre, sta avviando un’inchiesta, anche con l’utilizzo delle immagine registrate dalle videocamere di sorveglianza posizionate ai piani.

Intorno alle 13,20 pazienti e personale sono stati fatti rientrare nei reparti.

All’esterno è intervenuta anche la polizia municipale di Sassari che ha regolato il traffico di fronte alla Clinica del Materno infantile.

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Si è insediato questo pomeriggio il collegio di direzione dell’Aou di Sassari. Una riunione importante quella svolta nei locali della direzione generale perché, da oggi, inizia la sua attività l’organo deputato a supportare la direzione strategica nel perseguimento della missione aziendale e nel governo complessivo dell’Azienda.

«Posso dire che ci sentiamo meno soli – ha esordito il direttore generale Antonio D’Urso durante la riunione – perché l’azienda, che in precedenza non aveva un atto aziendale, da oggi ha un consiglio d’amministrazione che può e deve supportare la direzione».

E questo pomeriggio, attorno al tavolo della sala riunioni della direzione generale, si sono ritrovati appunto, oltre ai vertici aziendali dell’Aou, con il direttore generale che presiede l’organo, anche tutti i direttori dei dipartimenti e il direttore della direzione medica di presidio quindi il direttore Igiene e controllo infezioni ospedaliere.

Per l’occasione, «perché – ha aggiunto il direttore generale – ritengo che in un momento di z garantire la pluralità sia un momento di forza», hanno partecipato anche il direttore della struttura complessa di Farmacia, della struttura complessa delle Professioni sanitarie, i vice direttori del dipartimento del Farmaco e del dipartimento amministrativo e tecnico.

Nel ricordare la composizione del collegio di direzione, il manager ha fatto sapere che è stata pubblicata una deliberazione di rettifica per la nomina dei direttori di dipartimento, a seguito di nota del rettore dell’Università di Sassari. In precedenza, infatti, dall’Università era stato indicato come titolare del dipartimento Tutela delle fragilità un componente che al momento, invece, rivestirà l’incarico “pro tempore”, in attesa dell’effettuazione delle procedure previste dal regolamento Università-Aou di Sassari per l’individuazione dei direttori titolari delle strutture complesse a direzione universitaria.

Il collegio ha quindi approvato all’unanimità il regolamento di oganizzazione e funzionamento. Nove articoli in tutto, che disciplinano la composizione e l’attività di uno dei quattro organi presenti in azienda, oltre al direttore generale, al collegio sindacale e all’organo di indirizzo.

Il direttore generale, infine, ha colto l’occasione per far sapere che sono state indette le votazioni della componente elettiva dell’ultimo collegio di dipartimento, quello delle professioni sanitarie. Ad essere chiamati al voto, il 23 aprile dalle 9 alle 18, sono oltre 1.500 dipendenti del comparto delle professioni sanitarie.

Questa sera alla riunione hanno partecipato: il direttore generale Antonio D’Urso, il direttore sanitario Nicolò Orrù, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, quindi i direttori dei dipartimenti dell’assistenza integrata Francesco Bandiera per quello Medico, Maria Cossu delle Specialità mediche e della riabilitazione, Francesco Bussu Neuroscienze testa collo,Pierfranco Terrosu Cardio toraco vascolare, Stefano Profili Farmaco e diagnostica. Quindi ancora per l’Emergenza urgenza Pierpaolo Terragni, per quello Chirurgico Alberto Porcu, per quello Oncoematologico Gian Vittorio Campus, per quello della Tutela della Salute donna e bambino Salvatore Dessole, per il dipartimento Tutela delle fragilità Stefano Sotgiu. Inoltre, per quello amministrativo e tecnico Chiara Seazzu. Erano presenti anche i direttori della direzione Medica di presidio, Bruno Contu, della struttura complessa di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere Ida Iolanda Mura, della struttura complessa di Farmacia Gabriella Carmelita, della struttura complessa delle Professioni sanitarie Pina Brocchi. E ancora i vice direttori del dipartimento del Farmaco Salvatore Rubino e del dipartimento amministrativo e tecnico Luigi Spanu.

Così come prevede l’atto aziendale il collegio di direzione partecipa al governo delle attività cliniche e, più in generale, a quello strategico dell’Aou assumendone responsabilità collegiale. Partecipa, inoltre, alla pianificazione delle attività, incluse quelle relative alla didattica e alla ricerca nell’ambito dei programmi dell’Università degli Studi di Sassari ed è consultato obbligatoriamente dal direttore generale su tutte le questioni attinenti al governo delle attività cliniche. Quindi ancora, partecipa alla definizione delle soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero-professionale intramuraria e concorre allo sviluppo organizzativo e gestionale dell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari, con particolare riferimento all’individuazione di indicatori di risultato clinico assistenziale e di efficienza e dei requisiti di appropriatezza e qualità delle prestazioni. Partecipa anche alla valutazione interna dei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi prefissati.

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I dipartimenti dell’Aou di Sassari hanno i loro direttori. Sono stati nominati mercoledì con delibera del direttore generale con la quale sono stati nominati anche i vice direttori di dipartimento e i coordinatori di area funzionale dipartimentale. Sempre mercoledì, è stato costituito il collegio di direzione dell’Aou di Sassari.

«Abbiamo creato una squadra di professionisti clinici – afferma il direttore generale Antonio D’Urso – che supporteranno la direzione aziendale nel governo dell’Aou. Un’attività corale e condivisa che, assieme alla professionalità degli attori coinvolti, deve rappresentare e contraddistinguere l’azione della nostra azienda.»

Sono undici i direttori di dipartimento nominati dal direttore generale: dieci quelli dei dipartimenti dell’assistenza integrata e uno del dipartimento amministrativo e tecnico. Per quanto riguarda i primi, cinque sono direzione universitaria e cinque a direzione ospedaliera.

Per quelli a direzione universitaria, il direttore generale Antonio D’Urso ha preso atto della nota del rettore dell’Ateneo turritano Massimo Carpinelli che ha indicato quale direttore del dipartimento Emergenza Urgenza Pierpaolo Terragni, per quello Chirurgico Alberto Porcu, per quello Oncoematologico Gian Vittorio Campus, per quello della Tutela della Salute donna e bambino Salvatore Dessole, per il dipartimento Tutela delle fragilità Stefano Sotgiu.

Per quelli a direzione ospedaliera, il rettore dell’Università di Sassari ha espresso parere favorevole sulle nomine comunicate dal direttore generale. Queste ultime, sulla base del regolamento per l’organizzazione e funzionamento dei dipartimenti, sono state fatte sui candidati in possesso dei requisiti validi. I loro nominativi sono venuti fuori dalle riunioni dei comitati di dipartimento che si sono svolte nei giorni scorsi. Direttore del dipartimento Medico sarà Francesco Bandiera, del dipartimento Specialità mediche e della riabilitazione Maria Cossu, del dipartimento Neuroscienze testa collo Francesco Bussu, del dipartimento Cardio toraco vascolare Pierfranco Terrosu e del dipartimento Farmaco e diagnostica Stefano Profili.

Chiara Seazzu, infine, sarà il direttore del dipartimento amministrativo e tecnico.

Contestuali quindi le nomine dei coordinatori di area funzionale dipartimentale. Per il dipartimento Farmaco e diagnostica saranno Stefano Profili all’area della diagnostica per Immagini e interventistica quindi Salvatore Rubino all’area della diagnostica di laboratorio. Per il dipartimento amministrativo e Tecnico, invece, Chiara Seazzu all’area amministrativa e Luigi Spanu all’area tecnica.

Nominati anche i vice direttori del dipartimento Farmaco e diagnostica, sarà Salvatore Rubino, e del dipartimento amministrativo e tecnico, sarà Luigi Spanu.

Successivamente saranno nominati gli altri vice direttori di dipartimento. Restano ancora da istituire il comitato di dipartimento delle Professioni sanitarie e da nominare il relativo direttore.

L’incarico di direttore di dipartimento ha natura fiduciaria, è triennale, rinnovabile a seguito di valutazione e decade in ogni caso trascorsi 90 giorni dalla cessazione dell’incarico di direttore generale.

È stato costituito, infine, il collegio di direzione, cioè l’organo deputato a supportare la direzione strategica nel perseguimento della missione aziendale e nel governo complessivo dell’azienda.

È formato dal direttore generale che lo presiede, quindi dal direttore sanitario, Nicolò Orrù, e amministrativo, Lorenzo Pescini, dai direttori di dipartimento, dal direttore della direzione Medica di presidio, Bruno Contu, e dal direttore Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere Ida Mura. A questi componenti con diritto di voto si affiancano i componenti senza diritto di voto rappresentati dai vice direttore del dipartimento Farmaco e diagnostica e dal vice direttore del dipartimento amministrativo e tecnico, quindi dal direttore della struttura complessa di Farmacia, Gabriella Carmelita, e dal direttore della struttura complessa delle Professioni sanitarie, Pina Brocchi.

 

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Un confronto tra ospedali, sulle specialità che caratterizzano le attività quindi le modalità approccio e cura dei pazienti in sistemi sanitari tra loro differenti. Questa mattina la direzione aziendale dell’Aou di Sassari ha ricevuto una delegazione vietnamita della “Hué University of Medicine and Pharmacy”. Si tratta dei referenti del master internazionale in “Medical Biotechnology” che il dipartimento di Scienze biomediche dell’ateneo sassarese realizza in Vietnam dal 2013 assieme all’Università di Hué.

Nella sala riunioni della direzione generale, il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini hanno accolto i rappresentanti dell’Università vietnamita accompagnati dai docenti Salvatore Rubino, direttore del Servizio di microbiologia clinica dell’Aou di Sassari, e Piero Cappuccinelli già direttore dello stesso servizio.

Il direttore sanitario ha illustrato l’organizzazione dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese e ha spiegato come «l’Aou sia relativamente giovane e che – ha detto Nicolò Orrù – derivi dall’aggregazione di due grandi strutture, le cliniche universitarie e l’ospedale Santissima Annunziata. Due culture diverse, una votata all’emergenza e l’altra alla ricerca e assistenza, che devono coesistere e collaborare tra loro. Un’integrazione che riteniamo fondamentale», ha concluso Nicolò Orrù.

«A Sassari – è stato spiegato durante l’incontro – la delegazione visiterà le strutture sanitarie e i centri di ricerca e formazione dell’ateneo, oltre al Centro di Porto Conte Ricerche a Tramariglio.»

Prima dei saluti, la delegazione vietnamita ha voluto donare alla direzione aziendale una cornice dipinta con le tecniche e lo stile della tradizionale pittura su lacca.

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Il collegio sindacale dell’Aou di Sassari ha certificato i fondi per la contrattazione integrativa del comparto dal 2007 al 2015. Il collegio ha dato il via libera alla recente delibera della direzione aziendale del primo di febbraio che ha rimodulato i fondi contrattuali così suddivisi: fondo per il finanziamento delle fasce retributive, delle posizioni organizzative, della parte comune ex indennità di qualificazione professionale e dell’indennità professionale specifica (3.594.817). Quindi ancora il fondo per il compenso del lavoro straordinario (1.780.418,98) e il fondo della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali (870.551,28). I fondi saranno erogati in tre tranche, tra aprile e giugno: saranno interessati oltre mille dipendenti del comparto.

La notizia della certificazione dei fondi, tanto attesa dal personale del comparto, è stata data ieri sera dal direttore generale Antonio D’Urso alle rappresentanze sindacali, riunite al settimo piano dell’ospedale Santissima Annunziata per discutere, tra i vari punti all’ordine del giorno, proprio quello sui fondi del comparto. Alla riunione erano presenti anche il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini.

«È un risultato straordinario – ha commentato il manager – che si porta dietro la storia di questa azienda e al quale si è arrivati grazie all’impegno dei direttori degli uffici Risorse umane e Bilancio. Ma è anche merito vostro – ha proseguito Antonio D’Urso rivolgendosi alle rappresentanze sindacali – anche perché i lavoratori dell’Aou di Sassari erano in una situazione di sperequazione rispetto agli altri lavoratori della sanità sarda.»

Il direttore generale ha ricordato, inoltre, anche l’attenzione della stessa direzione aziendale e quella della Regione che, a luglio scorso, aveva indicato le «linee di indirizzo per la determinazione dei fondi contrattuali dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari». La Regione aveva chiarito il concetto di dotazione organica di riferimento, definito i criteri di incremento dei fondi a seguito di aumento della dotazione organica, quindi ancora la riduzione proporzionale dei fondi in base alla riduzione della dotazione organica e i limiti di spesa per le aziende interessate da operazioni di incorporazione.

Dalla sua costituzione, e sino a ottobre del 2017, l’Azienda non aveva mai avuto un atto aziendale approvato dalla Regione e, pertanto, neppure la conseguente dotazione organica. Questa situazione era stata di ostacolo alla quantificazione dei fondi contrattuali, a causa dell’incertezza sulla base di calcolo. L’incorporazione dell’ospedale civile nel 2016 aveva comportato un’ulteriore problematica che, nel 2017, ha spinto la direzione aziendale e l’assessorato regionale della Sanità a mettere la parola fine all’annosa problematica avviando un percorso condiviso di definizione dei fondi.

L’azienda di viale San Pietro ha quindi affidato a un soggetto terzo l’incarico per la revisione dei fondi contrattuali del personale delle aree della dirigenza e del comparto. Lo studio relativo al comparto per gli anni dal 2007 al 2015 è stato consegnato alla direzione a fine 2017.

A breve, inoltre, dovranno essere deliberati i fondi contrattuali del comparto per gli anni dal 2016 al 2018.

Ieri, infine, è arrivato anche l’accordo sulle modalità di liquidazione dei fondi certificati al personale. Si procederà con tre tranche, la prima ad aprile con l’erogazione dei fondi relativi agli anni 2013-2014, quindi a maggio per gli anni 2011-2012 e, infine, a giugno per gli anni dal 2007 al 2010.

Per il 2015, invece, l’erogazione dei fondi è rimandata a una successiva riunione, già fissata per fine febbraio, durante la quale si parlerà delle progressioni economiche orizzontali.

Alla riunione hanno partecipato il direttore delle Risorse Umane Chiara Seazzu, il direttore delle Professioni sanitarie Pina Brocchi, il direttore del Bilancio Rosa Bellu, degli Affari generali Antonio Solinas quindi i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Nursing up, Nursind e Fials, nonché delle rappresentanze della Rsu aziendale.

 

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In termini di esiti, cioè di rispondenza delle attività agli indicatori fissati da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l’Aou di Sassari fa registrare nel complesso dei buoni risultati. È quanto emerso ieri durante l’incontro-convegno che si è svolto nell’aula magna dell’Università di Sassari e dedicato alla presentazione dei risultati del programma nazionale esiti 2017.

All’attenzione c’erano, per l’Aou di Sassari, una serie di indicatori utili a fornire valutazioni sull’efficacia, la sicurezza, l’efficienza e la qualità delle cure fornite nelle strutture del Santissima Annunziata e delle Cliniche di viale San Pietro. Sotto “esame” le aree cliniche del Cardiocircolatorio, Nervoso, Respiratorio, della Chirurgia generale, della Chirurgia oncologica, della Gravidanza e parto e dell’Osteomuscolare.

In particolare, a destare maggiore attenzione i dati dei parti cesarei primari. Sul programma nazionale 2016, riferito ai dati del 2015, l’Aou mostrava di avere una percentuale del 40,65 per cento contro una media nazionale del 25,11.

I dati presentati ieri mattina, invece, hanno mostrato un miglioramento, con uno spostamento della bilancia del livello di aderenza a standard di qualità da “molto basso” (rosso) del 2015 a “basso” (arancione), con una nuova percentuale per il 2016 del 34,23 per cento, tuttavia ancora distante da quella nazionale pari al 24,52 per cento.

«Per questo motivo l’Azienda, a febbraio 2017, ha adottato un piano di rientro – ha spiegato il direttore generale Antonio D’Urso – che è stato implementato, concentrando il lavoro dei professionisti su due aree: quella dei saperi professionali e quella dei saperi gestionali e organizzativi.»

Questo, intanto, ha consentito di verificare la correttezza della codifica delle schede di dimissione ospedaliera e di correggere alcuni dati, proprio sui parti cesarei. Nella pratica professionale di compilazione delle schede di dimissione ospedaliera è stata introdotta la classificazione di Robson – pratica che consente di suddividere le partorienti in gruppi a diversa complessità assistenziale – quindi è stata implementata la conoscenza di ambito di codifica delle Sdo, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici di supporto.

«Ancora prima, però, è aumentata la qualità e l’accuratezza nell’indicazione al taglio cesareo – ha detto ancora Antonio D’Urso – che si fa sempre più appropriatamente. Le donne sono state seguite meglio, con maggiore cura e attenzione. Si è scelto inoltre – ha aggiunto il direttore generale – di identificare gli indicatori del Pne con gli obiettivi della contrattazione di budget delle varie strutture dell’azienda. E ancora di implementare la rete con i consultori. Ci resta da avviare la partoanalgesia.»

L’azienda ha avviato una procedura concorsuale, in fase di conclusione, per l’assunzione di tre anestesisti a tempo indeterminato. Il loro inserimento potrà contribuire all’avvio proprio di questa pratica che ancora manca a Sassari.

All’incontro sono intervenuti oltre al direttore generale Antonio D’Urso e all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, anche il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orrù, il direttore generale dell’assessorato regionale della Sanità, Giuseppe Sechi, gli esperti di Agenas Mario Braga e Alice Basiglini, quindi Federico Argiolas ed Antonello Antonelli del servizio assessorato Sanità della Regione Sardegna, quindi i direttori generali di Ats, Fulvio Moirano, dell’Aou di Cagliari, Giuseppe Sorrentino, dell’Ao Brotzu, Graziella Pintus, e dell’Areus, Giorgio Lenzotti.

Il Programma nazionale esiti è un’attività istituzionale del Servizio sanitario italiano e fornisce valutazioni comparative a livello nazionale sull’efficacia, la sicurezza, l’efficienza e la qualità delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario nazionale. Il programma, sviluppato da Agenas per conto del ministero della Salute, rappresenta uno strumento operativo a disposizione delle Regioni, delle aziende e degli operatori per il miglioramento delle performance e per l’analisi delle criticità, attraverso attività di verifica della correttezza dei dati.

I risultati dell’edizione 2017 del programma nazionale esiti (Pne) sui dati aggiornati al 2016, sono stati ricavati attraverso l’analisi di 166 indicatori, 67 di esito-processo, 70 volumi di attività e 29 indicatori di ospedalizzazione. Secondo Agenas i risultati «confermano il trend di progressivo miglioramento della qualità dell’assistenza nel nostro Paese, già evidenziato negli anni passati».

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L’aula magna dell’Università di Sassari ospiterà domani la presentazione dei risultati del programma nazionale esiti 2017. Una giornata di studi che vedrà seduti al tavolo dei relatori gli esperti di Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), dell’assessorato regionale della Sanità e i direttori generali delle aziende ospedaliere e sanitarie della Sardegna.

I lavori si apriranno alle 9,30 con i saluti del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e del sindaco Nicola Sanna. Spetterà all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru e al direttore generale dell’assessorato regionale della Sanità, Giuseppe Sechi, presentare la giornata. Sarà invece il direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Nicolò Orrù, a dare il via alla prima sessione di lavori. In primo piano i risultati dell’edizione 2017, da una parte le principali evidenza a livello nazionale che saranno introdotte da Mario Braga, coordinatore delle attività Pne AgeNaS, e dall’altra le principali evidenze in Sardegna che saranno esposte da Alice Basiglini, supporto tecnico-scientifico di Pne AgeNaS.

La seconda sessione, incentrata sui risultati del Pne e le azioni a livello regionale sarà moderata da Federico Argiolas, direttore del servizio assessorato Sanità della Regione Sardegna. Le attività regionali del Pne saranno il tema della relazione di Antonello Antonelli del servizio assessorato Sanità della Regione mentre i risultati del Pne e l’esperienza della Aou di Sassari saranno presentati dal direttore generale dall’Aou di Sassari Antonio D’Urso.

Dopo le relazioni spazio alla tavola rotonda “I risultati Pne nel panorama di riordino del Servizio sanitario regionale”, alla quale parteciperanno l’assessore regionale Luigi Arru, il direttore generale dell’assessorato regionale Giuseppe Sechi, quindi i direttori generali di Ats, Fulvio Moirano, dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dell’Ao Brotzu, Graziella Pintus, e dell’Areus, Giorgio Lenzotti.

L’incontro garantirà crediti formativi Ecm al personale sanitario delle aree specialistiche cardiocircolatorie, nervoso, osteo muscolare, gravidanza e parto, chirurgia generale e chirurgia oncologica della sanità pubblica e privata isolana.

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I risultati dell’edizione 2017 del programma nazionale esiti, quindi le rilevanze a livello nazionale e regionale e poi ancora le esperienze dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari: saranno questi i temi dell’incontro in programma venerdì 26 gennaio a Sassari, nell’aula magna dell’Università di Sassari, in piazza Università. Una giornata di studi che vedrà seduti al tavolo dei relatori gli esperti di Agenas, dell’assessorato regionale della Sanità e i direttori generali delle aziende ospedaliera e sanitarie della Sardegna.

«Il Programma nazionale esiti – affermano da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – è un’attività istituzionale del Servizio sanitario italiano e fornisce valutazioni comparative a livello nazionale sull’efficacia, la sicurezza, l’efficienza e la qualità delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario nazionale». Il programma, sviluppato da Agenas per conto del Ministero della Salute, rappresenta uno strumento operativo a disposizione delle Regioni, delle aziende e degli operatori per il miglioramento delle performance e per l’analisi delle criticità, attraverso attività di verifica della correttezza dei dati.

I risultati dell’edizione 2017 del programma nazionale esiti (Pne) sui dati aggiornati al 2016, sono stati ricavati attraverso l’analisi di 166 indicatori, 67 di esito-processo, 70 volumi di attività e 29 indicatori di ospedalizzazione, e «confermano – fanno sapere da Agenas – il trend di progressivo miglioramento della qualità dell’assistenza nel nostro Paese, già evidenziato negli anni passati».

I lavori si apriranno alle 9,30 con i saluti dell’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e del sindaco Nicola Sanna. Spetterà al direttore generale dell’assessorato regionale della Sanità, Giuseppe Sechi, presentare la giornata e al direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Nicolò Orrù, a dare il via alla prima sessione di lavori. In primo piano i risultati dell’edizione 2017, da una parte le principali evidenza a livello nazionale che saranno introdotte da Mario Braga, coordinatore delle attività Pne AgeNaS, e dall’altra le principali evidenze in Sardegna che saranno esposte da Alice Basiglini, supporto tecnico-scientifico di Pne AgeNaS.

La seconda sessione, incentrata sui risultati del Pne e le azioni a livello regionale sarà moderata da Federico Argiolas, direttore del servizio assessorato Sanità della Regione Sardegna. Le attività regionali del Pne saranno il tema della relazione di Antonello Antonelli del servizio assessorato Sanità della Regione mentre i risultati del Pne e l’esperienza della Aou di Sassari saranno presentati dal direttore generale dall’Aou di Sassari Antonio D’Urso.

Dopo le relazioni spazio alla tavola rotonda “I risultati Pne nel panorama di riordino del Servizio sanitario regionale”, alla quale parteciperanno l’assessore regionale Luigi Arru, il direttore generale dell’assessorato regionale Giuseppe Sechi, quindi i direttori generali di Ats, Fulvio Moirano, dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dell’Ao Brotzu, Graziella Pintus, e dell’Areus, Giorgio Lenzotti.

L’incontro garantirà crediti formativi Ecm al personale sanitario delle aree specialistiche cardiocircolatorie, nervoso, osteo muscolare, gravidanza e parto, chirurgia generale e chirurgia oncologica della sanità pubblica e privata isolana.

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«Siete i testimoni di una cultura che vuole cambiare e quanto realizzato in questi giorni, grazie al vostro prezioso intervento, è l’esempio di lavoro in rete degli ospedali.»

Così l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru si è rivolto agli anestesisti rianimatori dell’Aou di Sassari che, in questi giorni, sono stati impegnati in una serie di interventi con l’utilizzo dell’Ecmo mobile per salvare la vita a pazienti con grave problema respiratorio come complicanza dell’influenza.

Il rappresentante della giunta di Francesco Pigliaru, accompagnato dal direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, dal direttore sanitario Nicolò Orrù, dal direttore della Rianimazione universitaria Pier Paolo Terragni, e con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ed il sindaco Nicola Sanna ha fatto un sopralluogo nella Rianimazione del Santissima Annunziata.

Rivolgendosi al responsabile della Rinamazione ospedaliera, Luigi Solinas, e al coordinatore Alessandro Nasone, ha sottolineato l’alta specialità messa a disposizione dall’ospedale di Sassari per la Sardegna. Uno scambio intelligente di collaborazione tra professionisti della rete ospedaliera isolana che vede mettere in campo strumentazioni di alta tecnologia.

L’assessore Luigi Arru, infine, ha fatto sapere di aver dato disposizione perché le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie acquistino l’Ecmo, l’apparecchio per l’ossigenazione del sangue utilizzato in ambito di terapia intensiva. Una scelta dettata dalla necessità di fronteggiare l’aumento del fabbisogno di pazienti da trattare per insufficienza respiratoria acuta grave.

Le Rianimazioni dell’Aou di Sassari sono centro di riferimento regionale per l’insufficienza respiratoria acuta, Cres, e sono inserite nella rete nazionale “Respira”, specializzata nel trattamento delle insufficienze respiratorie acute severe.

 

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I nuovi locali, la nuova organizzazione degli spazi del day hospital oncologico dell’Aou di Sassari quindi la donazione, da parte di alcune associazioni cittadine, di dieci poltrone per i pazienti che devono sottoporsi alle sedute di chemioterapia saranno al centro dell’incontro in programma domani, 19 gennaio, alle ore 11.00, nei locali del day hospital oncologico, al terzo piano (ingresso laterale) della palazzina clinica di Malattie infettive.

Il day hospital trasferito nei nuovi spazi era prima ospitato nella palazzina di Clinica Medica, in viale San Pietro.

All’incontro, alla presenza del direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso, del direttore sanitario Nicolò Orrù e del direttore dell’unità operativa di Oncologia Antonio Pazzola, parteciperanno l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il sindaco di Sassari Nicola Sanna.

Saranno presenti anche i presidenti delle associazioni Lions Club Sassari Monteoro Maria Antonietta Lamberti, Fidapa Ersilia Fiori e Mariangela Pinna Onlus Antonio Contu.