4 November, 2024
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Si è svolta lo scorso 12 settembre, presso lo stabilimento di Portovesme, una riunione fra la società Den Yachts e le segreterie CGIL CISL UIL, FIOM, FSM e UILM, nel corso della quale è stato illustrato lo stato di avanzamento del progetto Yachting Med Center Sardinia.

«Sono state esaminate le prospettive e le criticità che si possono dipanare a brevissimo termine con le oramai note novità riguardanti il DPCM Energiasi legge in una nota congiunta, firmata dal rappresentante della Den Yachts Ninetto Deriu e dai rappresentanti delle segreterie segreterie CGIL CISL UIL, FIOM, FSM e UILM, Franco Bardi, Salvatore Vincis, Andrea Lai, Roberto Forresu, Giuseppe Masala e Renato Toccoil supporto dimostrato dalla Regione e l’interesse dell’apparato di Governo preposto alla valutazione degli investimenti e infine per quello di vari investitori privati del settore di rilevanza internazionale.»

«In particolare la Den Yachts ha illustrato il layout del cantiere, che si sta approntando con la Navigo SCAR Italia, unitamente agli investimenti già effettuati, su terreni, fabbricati e macchinari, che prevede l’avvio del cantiere con il recupero e riconversione dei due siti della ex Metallotecnica e dell’ex ILA – si legge nella nota -. Tale progetto si prefigge di sviluppare un Polo della Nautica di alto livello per servizi, Refit e costruzione di grandi yacht e in cui la Sardegna e Portovesme in particolare, grazie alla sua posizione baricentrica nel Mediterraneo, può ricoprire il ruolo di “Isola Nautica”, integrandosi e lavorando in sinergia con i progetti di Cagliari e Olbia. Il progetto è inoltre caratterizzato da obietti di sostenibilità ambientale, con forte valore aggiunto e di impatto occupazionale, con un approccio manageriale orientato ai principi ESG, di sviluppo locale e del territorio. L’azienda, infine, informa che per la prossima settimana è calendarizzato un incontro alla Regione, dal quale auspica, possa scaturire l’accelerazione del progetto per il quale risulta fondamentale la chiarezza della fruibilità nel lungo periodo della banchina per la movimentazione delle imbarcazioni e il loro trasferimento al cantiere, come sopra detto, e viceversa.»

«Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, FIOM, FSM, UILM, valutata l’esposizione a grandi linee del progetto unitamente alla qualità e la determinazione con la quale la società sta portandolo avanti, ritengono che la sua realizzazione potrebbe riservare per il territorio un importante realtà occupazionale ed economica – si legge ancora nella nota -. L’iniziativa, per come rappresentata, può essere volano di sviluppo anche accogliendo ulteriori importanti partners ed altre intraprese produttive, immaginando la realizzazione di un vero distretto della nautica. E’ quindi auspicabile e condivisibile la necessità che tutto l’iter burocratico possa trovare immediate risposte positive dalle istituzioni ed enti preposti alle autorizzazioni, concessioni, ed opere da realizzare nel porto e retro-porto di Portovesme.»

«Le organizzazioni sindacali ritengonoconclude la nota congiunta -, che il metodo di condivisione delle informazioni possa essere una base costruttiva di confronto e reciproco supporto per il superamento delle criticità che si dovessero palesare, necessitando che lo stato di crisi dell’intera area industriale porti ad una particolare attenzione al progetto da parte delle istituzioni, nell’interesse dei lavoratori, lavoratrici e disoccupati del territorio. Entrambe le parti prendono impegno di aggiornarsi alla prima occasione utile.»

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Portovesme, opportunità per la nautica internazionale? E’ il tema del convegno svoltosi venerdì 31 luglio, nella sala riunioni della Biblioteca comunale di Portoscuso. Dopo i saluti del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, è intervenuta in videoconferenza Alessandra Zedda, vicepresidente della Giunta regionale ed assessore regionale del Lavoro che ha sottolineato l’importanza del progetto del polo nautico proposto dalla RENO, la società guidata dall’imprenditore Ninetto Deriu ed ha assicurato il pieno sostegno della Giunta regionale per la sua realizzazione, tassello assai importante nel quadro della diversificazione dell’apparato produttivo del territorio del Sulcis Iglesiente.

Chiuso il collegamento com Alessandra Zedda, è stato Ninetto Deriu ad intervenire e a spiegare l’idea progettuale e gli obiettivi, per “La rinascita di un’economia perduta”. Sono seguiti gli interventi di Pietro Angelini, Direttore NAVIGO, sul tema “Il mercato nautico e prospettive di sviluppo”; e di Luca Gianardi, broker e operatore di settore, sul tema “Il service nel mondo yachting”. Gli interventi ed il successivo dibattito, sono stati moderati dal giornalista Luca Gentile.

La proposta progettuale si articola su tre grandi direttrici: un centro di Refit per megayacht, un centro di ricerca sulle innovazioni ed energie e progetti di valorizzazione turistica.

«La strategia attrattiva si basa sul Refit & Repair di grandi imbarcazioni e mega yacht con un percorso di graduale attrazione, accoglienza ed operatività per proporre nuovo spazi e nuove opzioni produttive ad armatori e cantieri alla ricerca di aree ed attrezzature adeguate spiega la Navigo scarl, società incaricata della progettazione -. Un mercato che dipende dalla capacità di intercettare gli yacht e saperli accogliere, offrendo operazioni di movimentazione e lavorazione di qualità e in sicurezza. E’ questo, un settore capace di attivare una filiera produttiva e di servizi, non solo legata alla riparazione ma anche alla costruzione di mezzi innovativi con propulsioni green. Lo sviluppo a regime di un’area di questo genere implica un numero di addetti diretti di oltre 2.500 unitàconclude la Navigo scarl -; è da considerare, infatti, l’effetto moltiplicatore che ogni cantiere nautico genera sull’indotto, che oggi vede moltiplicare di 6 unità nella filiera e nei servizi ogni dipendente diretto del cantiere.»

    

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“Portovesme, opportunità per la nautica internazionale?” E’ il tema del convegno in programma questa mattina, a partire dalle 10.30, nella sala riunioni della Biblioteca comunale di Portoscuso. Dopo i saluti del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, Ninetto Deriu, rappresentante della RENO srl, interverrà sul “La rinascita di un’economia perduta”. Seguiranno gli interventi di Pietro Angelini, Direttore NAVIGO, sul tema “Il mercato nautico e prospettive di sviluppo”; e di Luca Gianardi, broker e operatore di settore, sul tema “Il service nel mondo yachting”.

Seguirà il dibattito.

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La crisi delle commesse allunga l’emorragia di posti di lavoro nel polo industriale di Portovesme. E’ stata una mattina triste per 10 lavoratori dell’azienda Cosacem dell’imprenditore Ninetto Deriu, che da anni opera all’interno della Centrale Enel di Portovesme. I dipendenti, dopo aver passato l’ultimo anno in cassa integrazione con un assegno sociale di 700 euro mensili, infatti, hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Una sentenza senza appello. Molti di loro operavano all’interno della Centrale, in svariate forme e nel tempo con diverse aziende, da parecchi anni ed in alcuni casi anche decenni. Dal canto suo l’azienda, dello stesso imprenditore proprietario della più grande Reno Srl operante all’interno dello stesso stabilimento nelle pulizie industriali, è in crisi con un contratto di solidarietà aperto ed almeno 70 esuberi, a fronte dei 193 dipendenti. Più volte aveva manifestato le proprie difficoltà per l’assenza di commesse. I 10 lavoratori licenziati oggi, dovranno ora cercare di sopravvivere ed andranno ad ingrossare la già enorme platea di disoccupati presente nel territorio.

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«Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta». Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n. 11 del 2017 «con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte». 
«L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – aggiunge Cristiano Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale Governo regionale.» 
L’assessore regionale dell’Urbanistica segnala al ministro Franceschini che «la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri».
«Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – può essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda.»

«Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale.»
Ieri sera, intanto, l’assessore Cristiano Erriu ha partecipato ad un convegno svoltosi nel salone parrocchiale della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente, sul tema “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?”, coordinato da Manolo Mureddu, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il parroco, don Amilcare Gambella, il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu.
Nel corso del dibattito si è parlato, inevitabilmente, dell’impugnazione della delibera della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, deliberata qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri. Si è parlato a lungo della necessità di dotare la Sardegna di una nuova legge Urbanistica in grado di superare il Piano Paesaggistico regionale, e di garantire alla nostra Isola le attese occasioni di sviluppo, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’imprenditore Ninetto Deriu ha parlato del progetto delle terme di Coquaddus, presentato alcuni anni fa e finora bloccato proprio dai rigidissimi vincoli imposti dal PPR. Giovanni Matta ha evidenziato le sofferenze del settore dell’edilizia, rimarcando l’importanza delle novità introdotte dalla legge approvata dal Consiglio regionale, oggi al centro del contrasto con il Consiglio dei ministri. Motivo di confronto è stato anche il ritardo da parte della stragrande maggioranza dei Comuni nell’approvazione dei PUC nel rispetto del PPR (solo 15 sono i Comuni sardi che hanno finora provveduto).

Nel dibattito seguito agli interventi dei relatori, sono intervenuti: Daniela Garau, consigliere comunale di Carbonia; Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Luciano La Mantia, titolare di Gamma Radio Luna e imprenditore turistico; Armando Ciosci, sindacalista dell’USB; Elio Camcedda, presidente del Movimento partite Iva; Alfredo Mussetti, imprenditore.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento dell’assessore regionale Cristiano Erriu, che ha sottolineato, tra l’altro, il grande squilibrio esistente tra le diverse aree della Sardegna nella distribuzione delle strutture ricettive e quindi dei posti letto, e della necessità di consentire alle aree oggi più svantaggiate che puntano sul turismo per diversificare il loro modello di sviluppo, di recuperare almeno in parte questo gap che tanto le penalizza.
        

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L’impugnazione deliberata oggi dal Consiglio dei ministri della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, sarà sicuramente al centro del dibattito del convegno “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?” che si terrà lunedì 4 settembre, alle 17.30, nel salone dell’Oratorio di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente. Dopo i saluti del parroco, don Amilcare Gambella, è prevista l’introduzione dell’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu. Interverranno il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu. Chiuderà i lavori, coordinati da Manolo Mureddu, la replica dell’assessore regionale Cristiano Erriu.

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Si apre un nuovo fronte nella crisi drammatica che da anni sta facendo sprofondare il Sulcis Iglesiente in una crisi sempre più profonda. La Reno, azienda dell’imprenditore iglesiente Ninetto Deriu che opera da decenni nel territorio con circa 200 dipendenti, ha annunciato il licenziamento di 40 dipendenti. La decisione è la diretta conseguenza del forte ridimensionamento degli appalti da parte dell’Enel per la Centrale termoelettrica Grazia Deledda.

Ninetto Deriu, da noi interpellato questa sera, ha confermato la drammaticità della situazione, per la quale, purtroppo, non si vedono vie d’uscita. Le organizzazioni sindacali hanno convocato l’assemblea straordinaria urgente dei lavoratori per domani mattina, alle 7.30, nella sala riunioni del Consorzio industriale di Portovesme, ma gli spazi per giungere a soluzioni in grado di scongiurare i licenziamenti, al momento, appaiono molto limitati.

Ninetto Deriu negli anni scorsi ha avviato progetti di diversificazione delle proprie attività, indirizzate soprattutto verso il settore turistico. Nel 2002 ha rilevato la ex Ila dal fallimento per oltre tre milioni di euro e ne ha investiti altrettanti per il rilancio con la Port.Al. e la Consul, con una produzione orientata prevalentemente verso scafi imbarcazioni di lusso in alluminio, ma dopo tre anni si è arreso alla burocrazia, soprattutto per l’impossibilità di realizzare un mini impianto eolico per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria per la produzione, e due anni fa ha rinunciato, mettendo in vendita all’asta impianti e macchinari.

Ninetto Deriu ha presentato anche il progetto per la realizzazione del Centro termale Coquaddus, per il quale ha previsto un investimento di 20 milioni di euro con la creazione di 200 posti di lavoro stabili. Ad oltre sette anni dalla sua presentazione, la Giunta regionale non ha assunto nessuna decisione circa il raggiungimento di un’“Intesa”, necessaria ed indispensabile per superare i vincoli posti dal Piano Paesaggistico Regionale.

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E’ stata presentata ieri, a Iglesias, una nuova iniziativa, il Club Card Planetario, aggregazione di commercianti e imprenditori di Iglesias che hanno deciso di mettersi insieme per proporre alla clientela nuovi servizi a condizioni particolarmente vantaggiose.

Gli operatori che hanno dato vita al Club Card Il Planetario sono complessivamente 32, uno per ogni settore merceologico. L’iniziativa, come ha spiegato Massimo Deidda, titolare dell’agenzia di spettacoli Capricorn, uno dei soci e promotore del progetto, non è certamente originale, ma ha caratteristiche innovative. I clienti che si recheranno nei diversi punti vendita, infatti, otterranno lo sconto immediato sui prodotti acquistati.

Tra i soci c’è anche l’imprenditore Ninetto Deriu, titolare de Il Planetario, che ha auspicato un impegno comune per fronteggiare la crisi che investe il tessuto economico cittadino e territoriale, sottolineando l’importanza di resistere, perché come insegna la storia, anche dopo le crisi più profonde, c’è sempre un rilancio dell’economia e questo nel territorio potrà avvenire se ripartirà il polo industriale di Portovesme e se verranno sostenuti i progetti per la promozione turistica.

Club Card Planetario 1Massimo e Claudio 1Ninetto Deriu 2 Il Planetario Club Card Planetario 5 Club Card Planetario 4 Club Card Planetario 3 Club Card Planetario 2Ninetto Deriu 1

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3 - Sant'Antioco dall'alto 1Ninetto Deriu

L’imprenditore Ninetto Deriu si è aggiudicato la gara ad evidenza pubblica bandita dal Regione Autonoma della Sardegna per la concessione del porticciolo turistico di Sant’Antioco. Un volta avuta la comunicazione ufficiale, Ninetto Deriu conta di avviare l’attività nell’arco di alcune settimane.

Il porticciolo rappresenta un prezioso strumento per la promozione turistica dell’Isola di Sant’Antioco e dell’intero territorio. Ninetto Deriu da tempo ha avviato un processo di diversificazione delle sue attività imprenditoriali, finora concentrate sull’industria. Come è noto, ha presentato un progetto per la creazione di un centro termale a Coquaddus, per il quale ha finora incontrato grosse difficoltà per il cambio di destinazione d’uso delle aree ed ora inizia il nuovo percorso dalla gestione del porticciolo turistico che potrà avere una spinta importante dalla realizzazione delle infrastrutture previste nell’ambito del Piano Sulcis, che prevedono un nuovo ponte e la sistemazione della viabilità d’ingresso al paese, nonché, è notizia dei giorni scorsi, l’avvio delle opere di bonifica nelle aree ex Sardamag.

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 Portal 1 copiaNinetto Deriu

Ieri sera si è tenuto l’incontro tra le segreterie territoriali Fsm, Fiom e Uilm del Sulcis Iglesiente, i rappresentanti delegati dei lavoratori, l’imprenditore Nino Deriu e l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, sulla vertenza Port.Al. (ex Ila).

Nel corso dell’incontro sollecitato da tempo dalle Organizzazioni Sindacali si è analizzato lo stato di avanzamento della vertenza e affrontato tutte le criticità inerenti la stessa e legate alle condizioni economiche dei lavoratori fuoriusciti dai percorsi di ammortizzatore sociale.

La Fsm-Cisl ha chiesto all’assessore Piras di conoscere le prospettive della vertenza per quanto riguarda l’investimento Biofuel, strettamente legato alla finalizzazione del progetto complessivo di riavvio dello stabilimento. Considerato anche, che per tale investimento a oggi non risulta presentato alcun progetto e non risultano nemmeno sciolti i nodi inerenti lo scorporo del finanziamento complessivo che inizialmente riguardava un investimento per tre stabilimenti in tutta Italia poi successivamente ridotti per una serie di vicissitudini a uno.

Il sindacato ha inoltre chiesto lumi sull’iniziativa di smantellamento degli impianti portata avanti dall’imprenditore, per capire quale tipologia di macchinari sono stati smontati e collocati sul mercato e su quanto l’assenza degli stessi inciderà nell’eventuale riavvio, col nuovo investimento, della fabbrica.

Infine, ha chiesto quali strumenti intende introdurre l’Amministrazione regionale, per far fronte alla grave condizione di tutti quei lavoratori che hanno già perso o stanno perdendo l’ammortizzatore sociale, avanzando proposte mirate che potrebbero soddisfare le esigenze dei lavoratori in questione, garantendo agli stessi una nuova copertura salariale fino alla eventuale concretizzazione positiva della vertenza.

L’assessore Piras ha risposto che per quanto riguarda il Biofuel, rispetto alla situazione di stallo dei mesi scorsi, ci sono segnali che fanno ben sperare per un rinnovato interesse dell’investitore. Nel contempo ha confermato che, a breve, partirà una sperimentazione inerente l’utilizzo di Biomasse all’interno della centrale Enel di Portovesme, proprio con la società Mossi Ghisolfi. L’assessore Piras, su sollecitazione delle Parti Sociali, si è impegnata a interloquire con il Governo nazionale per propiziare un tavolo in sede di Ministero con la società Mossi e Ghisolfi, per comprendere definitivamente, una volta per tutte, se l’interesse per l’investimento di Portovesme è concreto ed eventualmente per seguire l’iter per il compimento e la finalizzazione dello stesso.

Per quanto riguarda lo smantellamento degli impianti, Ninetto Deriu, su sollecitazione dell’assessore dell’Industria, ha ribadito che i macchinari rimossi e rivenduti rappresentano una minima parte degli impianti, ritenuta obsoleta e, quindi, ininfluente per un potenziale riavvio futuro dello stabilimento.

Sulla questione degli ammortizzatori sociali, l’assessore Piras si è impegnata a partecipare a un tavolo con l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, per identificare dei percorsi che possano portare alla messa in sicurezza economica dei lavoratori ex Ila ex percettori di ammortizzatore sociale.

Nel contempo, l’assessore, recependo le nostre proposte si è impegnata a continuare l’interlocuzione politica già iniziata con la delibera regionale del 29 dicembre, con la quale si chiedeva al Governo nazionale l’assegnazione per i Poli Industriali di Portovesme e Porto Torres del riconoscimento di “aree di crisi industriale complesse”. Un riconoscimento che garantirebbe oltre che finanziamenti e interventi per la reindustrializzazione delle sopracitate aree anche la possibilità di concedere ai lavoratori coinvolti, straordinari strumenti di salvaguardia del reddito per ovviare alla loro grave situazione economico-sociale e accompagnarli fino alle eventuali risoluzioni delle vertenze.

«Inutile ricordare – sostengono Rino Barca, Remo Fantin e Roberto Cerniglia, rappresentanti della Fsm-Cisl – che i proclami e gli impegni devono finalmente lasciare spazio agli interventi concreti e che la vertenza ex Ila è un tassello fondamentale della filiera dell’alluminio del Sulcis Iglesiente.

E’ bene ricordare che tale filiera per strutturazione, consistenza, capacità produttiva ma soprattutto per il poderoso valore aggiunto qualitativo, ha rappresentato e può nuovamente rappresentare una delle realtà industriali tra le più importanti in Italia.

Una filiera produttiva che con i giusti interventi di riequilibrio degli storici gap energetici e infrastrutturali è assolutamente competitiva sotto tutti i punti di vista.

Una realtà industriale nella sua totalità strategica della quale nessun governo degno di questo nome realmente affezionato agli interessi del proprio paese, farebbe mai a meno. Così come succede all’estero – concludono Rino Barca, Remo Fantin e Roberto Cerniglia – in tutte le altre nazioni progredite.»