22 November, 2024
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Si è svolto ieri a Budapest “Sardegna, un mare di emozioni”, seminario di presentazione organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio estero (ICE), l’assessorato regionale del Turismo e UnionCamere Sardegna. 

I principali obiettivi sono quelli di rafforzare la destinazione Sardegna sul mercato ungherese ed aprire nuove opportunità commerciali alle nostre produzioni artigianali ed enogastronomiche.

«L’iniziativa – dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – rientra nel calendario di eventi promozionali previsti dall’accordo stipulato lo scorso anno con UnionCamere Sardegna, grazie al quale, in questi mesi, abbiamo fatto conoscere la Sardegna e i suoi prodotti nei nostri mercati di riferimento come Germania e Francia ed in altri emergenti in tutta Europa. L’Ungheria appartiene a questa seconda categoria: lo scorso anno abbiamo registrato quasi 29mila presenze, con una permanenza media di 4,4 notti. Sono numeri che hanno ampi margini di crescita se sostenuti da un’adeguata azione di promozione perché la Sardegna ha molti motivi di interesse per i turisti ungheresi. Infatti, secondo le analisi pubblicate dall’ENIT, cercano il mare e nutrono forte interesse per cultura, enogastronomia e turismo attivo: tutti segmenti nei quali abbiamo un’offerta di qualità, soprattutto nei periodi di bassa stagione, particolarmente ricercati dai viaggiatori magiari. Per questa ragione abbiamo accolto l’invito a essere presenti a Budapest, portando anche un piccolo esempio delle nostre produzioni enogastronomiche e dei nostri pani.»

L’iniziativa, ospitata nella sala Federico Fellini dell’Istituto italiano di Cultura, si è aperta con i saluti dell’ambasciatore italiano in Ungheria Massimo Rustico, del direttore dell’Istituto Gian Luca Borghese e del direttore dell’ICE Marco Bulf. Poi è stato proiettato un video promozionale sulla Sardegna realizzato dall’assessorato del Turismo, che verrà introdotto dall’intervento di Ninni Chessa, capo di gabinetto dell’assessore Barbara Argiolas. La mattina è proseguita con gli ulteriori interventi di Francesco Mari, presidente della Camera di Commercio italiana per l’Ungheria e di Tonino Casu, presidente regionale dell’Associazione italiana tutela famiglie emigrati (AITEF), che ha inaugurato anche un nuovo Circolo dei sardi nella capitale ungherese. Infine, in chiusura una degustazione di prodotti tipici sardi e la presentazione dei pani artigianali sardi a cura di Tommaso Sussarello, enogastronomo.

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Un confronto nella commissione Bilancio tra le organizzazione delle imprese e gli assessori della Programmazione, dell’Industria, del Turismo, il direttore del centro regionale della programmazione e i vertici della Sfirs, per fare il punto sui ritardi nelle istruttorie e nella gestione del complesso sistema dei bandi di agevolazione per le imprese, in vista di una risoluzione della Terza commissione per migliorare meccanismi di spesa e procedure relativamente ai bandi T1, T2, T3 e T4.

È questa la decisione annunciata dal presidente della commissione, Franco Sabatini, a conclusione della due giorni di audizioni dedicata al tema degli interventi a sostegno alle imprese, compresa la legge n. 949\52, finanziata con stanziamento regionale al fine di agevolare le operazioni di credito in favore delle imprese artigiane.

In precedenza gli assessori della Programmazione, Raffaele Paci; dell’Industria, Maria Grazia Piras; il capo gabinetto del Turismo, Ninni Chessa; il direttore del Crp, Gianluca Cadeddu, ed il presidente della Sfirs, Paolo Sestu, nei loro rispettivi interventi, avevano riconosciuto come fondata la lamentazione delle organizzazione delle imprese sui ritardi nelle istruttorie delle domande di ammissione ai bandi.

Ma – come hanno avuto modo di spiegare – gli assessori, i vertici della Sfirs e il direttore del Crp – l’implementazione dei nuovi sistemi gestionali, il soccorso istruttorio e alcune norme più stringenti imposte dall’Unione europea (ad esempio, nella certificazione antimafia anche per importi inferiori ai 150mila euro) hanno allungato tempi e iter burocratici ma nel complesso, dopo una prima fase di rodaggio, il sistema sembra pronto a rispondere con maggiore tempestività ed efficacia.

L’assessore Paci ha quindi ricordato la condivisione, a suo tempo registrata, per il superamento delle ripartizioni tra i diversi assessorati attraverso la predisposizione dei bandi nell’ottica della programmazione unitaria, con il conseguente accorpamento della direzione politica nella cabina unica di regia. Il responsabile della Programmazione regionale ha inoltre confermato la scelta in favore dei cosiddetti bandi a sportello e ha evidenziato in positivo la decisione di affidare la gestione procedurale della domande alla Sfirs. «Vogliamo agevolare con ogni azione possibile il credito alle imprese – ha dichiarato l’assessore – come dimostra l’entità degli stanziamenti nel biennio 2017-2018 che ammonta a 250 milioni di euro». In conclusione del suo intervento, Raffaele Paci, si è detto ottimista sui grandi investimenti (da 5 milioni a 20 milioni) del bando T4 ed ha informato la commissione di aver deliberato in Giunta il cofinanziamento all’investimento delle Antiche fornaci a Bolotana (50 milioni di investimento, 70 nuovi occupati, 25 milioni finanziamento Mise e 5 milioni cofinanziamento regionale).

L’assessore dell’Industria ha invece riepilogato i dati delle pratiche di competenza: 104 domande sul bando T1 (concluso il 20.12.2016) delle quali 69 rigettate e 35 accolte; 109 domande sul bando T2 (18.09.2017) delle quali 3 rigettate mentre le altre sono ancora in fase di istruttoria.

Il capo gabinetto dell’assessorato del Commercio, Artigianato e Turismo ha illustrato i dati del bando T1- Commercio (93 domande, 14 accolte, 74 rigettate e 5 in corso di definizione) bando T1-Turismo (95 domande, 13 accolte, 57 rigettate e 25 da definire) bando T1-Artigianato (185 domande, 72 accolte, 97 rigettate e 10 da definire) ed ha dichiarato che sono da definire invece tutte le domande pervenute sul bando T2.

Il rappresentante dell’assessorato (in sostituzione dell’assessore Barbara Argiolas) ha inoltre affermato che, per quanto riguarda la legge 949, si è in attesa del rinnovo del contratto con l’Artigiancassa ma che in tempi brevi l’iter dovrebbe concludersi così da consentire l’approvazione in Giunta delle direttive per i contributi alle imprese.

Il presidente della Sfirs, Paolo Sestu, ha illustrato le attività e gli impegni della finanziaria regionale che gestisce 28 differenti fondi a valere su risorse comunitarie, statali e regionali. Sestu ha rassicurato sulla organizzazione e sull’efficienza della struttura ma ha ribadito la necessità di rafforzare le professionalità presenti in Sfirs con il reclutamento di almeno altri dieci analisti finanziari.

Gianluca Cadeddu, direttore del centro regionale di programmazione, non ha nascosto difficoltà e fisiologici ritardi ma ha evidenziato anche i positivi risultati raggiunti con l’implementazione della piattaforma unica e con la profonda riorganizzazione del sistema nel verso della semplificazione, della trasparenza e dell’efficienza.

«Resta da abbattere un ritardo di otto, dieci mesi – ha dichiarato Cadeddu – e lavoriamo per migliorare  i tempi di risposta ma abbiamo già istruito 1.628 domande, delle quali 664 con esito positivo ed abbiamo già erogato 30 milioni di euro mentre altri 30 sono i fase di erogazione, a fronte di 180 milioni di euro di contributi richiesti.»

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Una manciata di terra d’Ungheria dispersa all’ingresso dell’ossario austroungarico di Campu Perdu, «perché anche gli eroi che sono morti qui all’Asinara possano riposare sotto la terra della loro patria». Così con una piccola cerimonia l’ambasciatore della pace in bicicletta, Jozsef Zelei, questa mattina, assieme al sindaco di Stintino e quello di Porto Torres, ha concluso il suo lungo tour che, da agosto di quest’anno, lo ha portato a compiere 3.850 km. Un viaggio sulla rotta della “Marcia della morte”, quella compiuta nel 1914 dai soldati magiari prigionieri di guerra che, con altri prigionieri e profughi, furono portati sull’Asinara. Arrivarono 27mila prigionieri di 16 etnie, distribuiti in vari campi sull’isola, e in 6mila trovarono la morte.

«Questo è il mio quarto anno in bici per la commemorazione della prima guerra mondiale – ha detto Jozsef Zelei durante l’incontro con le autorità alla Casa del Parco, a Cala Reale -. Ho viaggiato lungo le linee di combattimento in Francia ma non ho mai visto un popolo, come quello italiano, che tenesse tanto a ricordare i suoi caduti in guerra. Sono sicuro che quei soldati non fossero nemici ma vittime della guerra e la giornata di oggi, che ci vede qui assieme, lo dimostra. Quella guerra non ci ha messi gli uni contro gli altri ma ci ha resi più vicini e amici.»

Quello di Jozsef Zelei, 55 anni di Budapest, è un viaggio iniziato nel 2014, in occasione del centenario della Grande Guerra.

«Siamo orgogliosi – ha detto Antonio Diana, vicepresidente del Parco e sindaco di Stintino – che questa iniziativa si inserisca nel progetto che il comune di Stintino, con quello di Porto Torres, con il Parco e l’Università di Sassari, ha avviato proprio nel 2014. Un progetto nato per commemorare proprio i profughi e i prigionieri che qui trovarono la morte. È evidente che il recupero di questa memoria è servito.»

 «I vostri concittadini – ha aggiunto il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler ringraziando Jozsef Zelei per l’iniziativa – riposano in un luogo di pace, silenzio e bellezza. In queste occasioni, assieme ai nostri fratelli condividiamo lo strazio che il mondo intero ha vissuto in quegli anni.»

Jozsef Zelei quindi ha donato al Parco il “Baule del soldato” che, benedetto da Papa Francesco, contiene alcuni ricordi del lungo viaggio compiuto dal ciclista ungherese.

A Cala Reale quindi, accanto alla cappella austroungarica, è stata scoperta una stele in legno che il ciclista della pace ha donato al Parco. E su questa, che riporta una incisione in italiano e ungherese per ricordare i soldati magiari, le autorità hanno legato alcune fascette tricolori in segno di condivisione solidarietà con l’iniziativa.

Cala Reale ha rappresentato la conclusione della tappa sull’isola parco. Alle 10.00 questa mattina, il ciclista della pace a Fornelli è salito in sella alla sua bicicletta e, accompagnato da una rappresentanza dell’associazione “Ciclisti turritani”, ha percorso i 13 km che separano il vecchio carcere dalla sede del Parco. Un’occasione per conoscere l’isola e vedere da vicino le bellezze del parco e i luoghi che, un tempo, furono i luoghi del dolore.

Alla giornata hanno partecipato il capo di gabinetto dell’assessorato regionale del Turismo Ninni Chessa, che ha portato i saluti delle istituzioni regionali, il console dell’ambasciata ungherese a Roma Heinz Tamas e l’assessore del Turismo del comune di Sennori Elena Cornalias.

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Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Sono iniziate oggi nella III commissione del Consiglio regionale, presieduta da Franco Sabatini (Pd), il ciclo di audizioni sulle proposte e il disegno di legge tendenti all’istituzione dell’agenzia sarda delle Entrate.

Franciscu Sedda, in rappresentanza del comitato “Fiocco Verde”, l’organizzazione che nel 2012 ha presentato la proposta di legge di iniziativa popolare n. 5 Proposta di istituzione e disciplina del servizio di riscossione dei tributi e di altre entrate nella Regione autonoma della Sardegna, ai sensi degli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 
della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3” ha evidenziato, in apertura del suo intervento, il sostegno trasversale registrato per l’iniziativa che è stata supportata da 31.000 sottoscrittori e da circa 100 ordini del giorno approvati nei diversi Comuni dell’Isola. Sedda ha ribadito la validità della proposta a suo tempo presentata in Consiglio regionale ma ha riconosciuto nel disegno di legge n. 246, approvato dalla Giunta lo scorso 3 agosto, una sintesi efficace ed un testo adeguato per raggiungere gli obiettivi che hanno caratterizzato l’iniziativa di “Fiocco Verde”. «Invertire i flussi di tutti i tributi compartecipati dalla Regione – ha dichiarato il segretario del Partito dei sardi – nel senso di procedere con la riscossione in Sardegna e il trasferimento della quota parte dovuta allo Stato, è tra questi, insieme con il raggiungimento della certezza delle risorse a disposizione della nostra Regione».

Franciscu Sedda ha quindi affermato che una esperienza analoga a quella che si propone con la costituzione dell’Agenzia sarda delle entrate ha avuto successo nella Regione Friuli, anche per ciò che attiene la riscossione dei tributi per conto delle amministrazioni locali.

Un’ulteriore positiva novità, a giudizio di Sedda, è rappresentato dalla prevista istituzione della ragioneria generale sarda e dal costo non eccesivo della struttura dell’agenzia sarda dell’entrate, stimato in circa 2 milioni di euro annui e con una dotazione organica pari a venti unità.

«Auspico – ha dichiarato il coordinatore di Fiocco Verde – che non si indietreggi rispetto al testo proposto dalla Giunta e mi auguro che la legge per le entrate sarde sia approvata dal Consiglio prima della fine dell’anno così da essere operativi a partire dal 2016».

Dopo quella di Sedda, erano in programma le audizioni dei rappresentanti di Anci e Cal che a causa di una serie di impegni concomitanti hanno inoltrato richiesta al presidente Sabatini per la concessione del rinvio alla prossima settima delle rispettive audizioni.

Audizioni disertate invece dai sindaci di Cagliari, Sassari, Nuoro, Tempio, Lanusei, Tortolì, Carbonia, Villacidro e Sanluri. A fronte di tale assenze, il presidente della commissione Franco Sabatini ha dichiarato: «Prendo atto che i sindaci non hanno raccolto l’invito formulato dalla Terza commissione ma confermo la volontà di procedere speditamente e con maggiore determinazione verso l’approvazione del provvedimento che istituisce l’agenzia sarda delle entrate». Sulla mancata partecipazione dei primi cittadini delle città capoluogo delle vecchie province hanno espresso rilievi critici anche la consigliera del Centro democratico, Annamaria Busia («dispiace che non sia stata colta l’opportunità offerta per un confronto su un tema così importante») e il consigliere del Pd, Walter Piscedda («assistiamo a comportamenti non troppo piacevoli tra rappresentanti delle istituzioni»).

Ninni Chessa e Gianfranco Montis, sono invece intervenuti in rappresentanza delle rispettive amministrazioni di Olbia e Iglesias, dove entrambi ricoprono l’incarico di assessore al Bilancio.

Chessa e Montis hanno espresso favore all’istituzione dell’agenzia sarda delle entrate ed hanno incentrato i loro interventi sul problema della riscossione dei tributi locali e sul servizio reso da Equitalia. A tale proposito, in vista della scadenza del 31 dicembre 2015 (data oltre la quale non sarà possibile per gli Enti locali avvalersi del servizio di riscossione di Equitalia) gli assessori Chessa e Montis hanno formulato l’auspicio che tale compito possa essere svolto con maggiore efficacia, correttezza e trasparenza dalla istituenda agenzia sarda ed hanno rimarcato l’inopportunità di una parcellizzazione del servizio di riscossione dei tributi in Sardegna.