Dura presa di posizione dei consiglieri di minoranza del comune di San Giovanni Suergiu sui disservizi postali presenti al centro del paese.
Dura presa di posizione dei consiglieri di minoranza del comune di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, Marco Zusa, Valentina Cuccu, Ninni Sini, Alessio Caddeo, Laura Deidda, Erminio Meloni e Gianni Carboni, sui disservizi postali presenti al centro del paese. Nel mirino dei consiglieri di minoranza c’è l’Amministrazione guidata dal sindaco, Federico Palmas.
«Ancora una volta l’amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu – si legge in una nota – ha dato prova della propria inadeguatezza a risolvere i problemi del paese. L’ultimo in ordine di tempo è il caos che si sta verificando nella distribuzione della posta ai cittadini del centro, delle frazioni e dei medaus. Già da mesi gli abitanti di San Giovanni Suergiu non ricevono la posta o la ricevono con enorme ritardo.»
«Il servizio di distribuzione della corrispondenza – aggiungono i consiglieri di minoranza – ora si complica ulteriormente in base all’accordo raggiunto tra il sindaco Federico Palmas e i responsabili di Poste Italiane. Un accordo che, come gruppo di minoranza, reputiamo fortemente dannoso per i cittadini. Secondo tali disposizioni saranno collocate delle cassette modulari in prossimità delle case sparse, dei medaus e delle case coloniche. Ogni cittadino dovrà quindi recarsi alla più vicina per ritirare la propria posta. In attesa delle cassette modulari la distribuzione avverrà nella sede dell’aula consiliare secondo determinati orari, in totale dispregio alle più elementari norme sulla privacy e alle difficoltà oggettive di anziani e persone non autosufficienti che non possono muoversi in maniera autonoma. Decisioni di tale portata dovrebbero essere prese coinvolgendo i cittadini e non agendo in solitaria come è prassi consueta per il Sindaco e la sua maggioranza.»
«La Carta della Qualità di Poste Italiane – sottolineano ancora i consiglieri di minoranza – prevede che il portalettere recapiti al numero civico del cittadino. Dunque sarebbe molto più semplice e di buon senso da parte degli amministratori effettuare una ricognizione del territorio comunale con l’ausilio di planimetrie aggiornate e fornire una cartellonistica viaria dettagliata in modo tale che il postino possa raggiungere tutte le famiglie. Ovviamente il buon senso non appartiene a questa amministrazione sempre pronta a subire passivamente ogni cambiamento, senza discuterlo o condividerlo secondo i principi di democrazia partecipata tanto sbandierati. Come gruppo di minoranza – concludono Usai, Zusa, Cuccu, Sini, Caddeo, Deidda, Meloni e Carboni – chiediamo, dunque, che le scelte scellerate non ricadano sulla qualità di vita dei cittadini e che si ridiscuta con Poste Italiane l’accordo, che, si fa presente, nessun altro comune del Sulcis ha accettato. Ancora una volta San Giovanni Suergiu raggiunge record negativi!«