C’è ancora incertezza sul futuro del progetto di rilancio produttivo dell’Eurallumina, le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali
L’incertezza ancora presente sul futuro del progetto di rilancio produttivo dell’Eurallumina, preoccupa le organizzazioni sindacali di categoria Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL.
Qualche giorno fa si è tenuto un incontro tra le stesse organizzazioni sindacali e la società Eurallumina, conclusosi con un verbale di riunione.
«Esprimiamo forte preoccupazione per quanto comunicato dalla società in merito al futuro dei piani la cui attuazione è strettamente collegata al processo autorizzativo in corso – scrivono in una nota Francesco Garau ed Emanuele Madeddu della Filctem Cgil, Nino D’Orso e Vincenzo Lai della Femca Cisl e Pierluigi Loi della Uiltec Uil -. Processo che viaggia seguendo due strade: una regionale relativa alla procedura Paur e uno nazionale legato all’approvazione del Dpcm (previsto per lo scorso gennaio ed oggi quasi fuori tempo massimo). Il tempo dell’attesa, siamo convinti, è terminato. E’ necessario che tutti gli atti necessari per determinare e chiudere questa vertenza siano compiuti in tempi molto rapidi.»
«La Sardegna ha occupato un ruolo importante nello scenario industriale nazionale ed internazionale – aggiungono -. La filiera dell’alluminio è stata dichiarata strategica e c’è stato un impegno significativo per far sì che i vari passi fossero compiuti. Oggi però il primo anello di questa filiera rischia di rompersi, generando una reazione a catena. Chiediamo al presidente della Regione Christian Solinas un intervento immediato e significativo al fine di definire una volta per
tutte questa vertenza che dura ormai da troppi anni.»
«Appare incomprensibile il silenzio della sottosegretaria Alessandra Todde che oramai da tempo non dà risposte sulla vertenza dopo una fase iniziale di iperattivismo, impegni presi e non rispettati – concludono i rappresentanti sindacali -. Sia chiaro, davanti a questa situazione le organizzazioni sindacali non resteranno a guardare. Già dai prossimi giorni attiveremo tutte le iniziative necessarie per sostenere questa vertenza e far sì che il primo anello della filiera dell’alluminio possa essere riattivato.»