2 November, 2024
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Da venerdì 13 e domenica 15 settembre, Sant’Anna Arresi ospita l’edizione 2024 del Festival Cinematografico “AngoLazioni 2024”, un viaggio nella nostra cultura. Madrina della rassegna sarà Noemi Medas, ospite d’onore Syama Rayner.

A Sant’Anna Arresi, nella tre giorni di AngoLazioni 2024, si racconterà tutto questo tramite la cinematografia: la sardità protagonista tra eroi nazionali e ospiti illustri.

«Il festival è un piccolo viaggio alla ricerca di quella che viene definita l’identità sardaspiega Stefano Obino, attore, regista, scrittore, sceneggiatore e, per l’occasione, direttore artistico della rassegna – . Raccontiamo la sardità di chi non è nato nell’isola, come Gigi Riva, di chi ne rappresenta lo storico carattere identitario, come Bastiano Tansu, di chi emigra e tiene con sé quell’indole, che è senso di appartenenza, come i pastori trasferitisi in Toscana negli anni Sessanta.»

“AngoLazioni 2024” si articola in tre date, in programma in piazza Martiri, a Sant’Anna Arresi, venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 settembre: il patrimonio identitario come filo conduttore. In tutti gli appuntamenti è prevista una prima parte dialogata; sul palco registi, attori e scrittori per introdurre il tema della serata e presentare il film successivamente proiettato.

«Giunta ormai alla sesta edizione, AngoLazioni continua a crescere e a rinnovarsi nel tempo – commenta soddisfatto l’assessore comunale della Cultura Fabio Diana -. Quest’anno abbiamo voluto trasmettere l’idea che può capitare di arrivare in una terra di passaggio che poi ti attrae così tanto da non volere più andar via. Una sorta di infatuazione avvenuta spesso in Sardegna, terra che affascina e che rapisce. Inoltre, il programma 2024 prevede oltre al cinema diverse attività complementari: musica per riscoprire antiche e nuove sonorità dell’Isola, trekking per conoscere il nostro territorio, momenti enogastronomici per gustare le delizie locali e un workshop di teatro per provare a scoprire identità diverse.»

Madrina della rassegna sarà quest’anno Noemi Medas.

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Lo spettacolo “Orfeo sardo: bestiario, suoni e parole” ha chiuso ieri sera, nell’anfiteatro di Monte Sirai, la rassegna “Notti a Monte Sirai”, organizzata dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia e il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna.

I protagonisti della serata sono stati Gavino Murgia, Jarrod Cagwin, Andrea Tedde, Noemi Medas, Lea Antona ed Orlando Forioso, regista oltreché direttore artistico dell’intera rassegna. Lo spettacolo è riuscito a creare un’atmosfera magica, nella quale è stato sublimato il connubio tra la parola, l’oralità, il racconto ed il mito. In particolar modo, a librare nell’aria sono i molteplici suoni di due isole magiche come la Sardegna e la Corsica, regione dalla quale arriva la giovane cantante Lea Antona.

Il numeroso pubblico è stato letteralmente “rapito” dalle musiche e dalla storia interpretata da Orfeo, Aristeo ed Euridice.

La rassegna quest’anno aveva come tema conduttore il latte ed il formaggio e anche lo spettacolo di ieri sera ha avuto nella sua parte iniziale un passaggio dedicato alla realtà agropastorale dell’Isola e alle clamorose manifestazioni di protesta dei pastori dei mesi scorsi con lo sversamento del latte sulle strade.

Lo spettacolo “Orfeo sardo: bestiario, suoni e parole” è stato preceduto, come di consueto, alle ore 19.30, dall’esibizione dei bravissimi attori della Clessidra Teatro guidati da Anna Pina Buttiglieri, che hanno eseguito una rappresentazione dal titolo “Da Orfeo e Euridice: cucina paesana”, dedicata a grandi e piccini. A fine spettacolo, Orlando Forioso ha chiamato sul palco l’intera Compagnia La Clessidra, per un saluto al pubblico ed un arrivederci all’edizione 2020.

Vediamo l’intervista con il regista dello spettacolo e direttore artistico della rassegna “Notti a Monte Sirai”, Orlando Forioso.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220023396243150/

                                 

    

           

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Dopo il meraviglioso spettacolo confezionato da Michele Placido ed i suoi musicisti, oggi, domenica 4 agosto, alle ore 21.30, andrà in scena il quarto ed ultimo appuntamento della rassegna “Notti a Monte Sirai”, organizzata dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia ed il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna.

Protagonisti della serata saranno Gavino Murgia, Jarrod Cagwin, Andrea Tedde, Noemi Medas, Lea Antona ed Orlando Forioso, che porteranno sul palco dell’Anfiteatro di Monte Sirai “Orfeo sardo: bestiario, suoni e parole”.

Uno spettacolo in cui verrà sublimato il connubio tra la parola, l’oralità, il racconto ed il mito. In particolar modo, a librare nell’aria saranno i molteplici suoni di due isole magiche come la Sardegna e la Corsica.

Lo spettacolo “Orfeo sardo: bestiario, suoni e parole” sarà preceduto, come di consueto, alle ore 19.30, dall’esibizione dei bravissimi attori della Clessidra Teatro, che eseguiranno una rappresentazione dal titolo “Da Orfeo e Euridice: cucina paesana”, dedicata a grandi e piccini.

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Venerdì 18 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, va in scena l’opera “Angeli” dei Figli d’arte Medas. Lo spettacolo, testo e regia di Gianluca Medas, fa parte del calendario di“1 €uro festival” 2018, curato dalla compagnia Akròama.

Uno spettacolo di denuncia, avvincente e crudo, costruito per avviluppare e confondere. La trama si sviluppa con continui colpi di scena, tra disagi ed emarginazione. Nessuna concessione al buonismo di alcun tipo. La trama si sviluppa cambiando continuamente punti di vista, quello pubblico e quello dei media. Due versioni della stessa storia mostrate con immagini proiettate dallo schermo, presente sulla scena, e quello più intimo ed inaspettato dei personaggi coinvolti nella vicenda. “Angeli” è  una storia che si biforca nell’immaginario collettivo, racconta due storie parallele che sono la stessa storia vista da occhi differenti, il tutto attraverso la scelta estetica di una forma ibrida che resta in sospeso continuamente tra cinema e teatro, una forma drammaturgica che da qualche tempo distingue i nostri prodotti più importanti. Uno spettacolo ibrido, costruito con grande profusione di mezzi utilizzando la cinepresa per dare maggiore forza alle immagini, e ponendo l’accento sulla necessità di spezzare le barriere che separano il cinema dal teatro e così consentire alla narrazione di raccontare una difficile vicenda  permettendo al pubblico di scegliere da che parte stare invitandolo ad oltrepassare le coordinate normali del giudizio morale. Lo vicenda è semplice, e racconta di due giovani, appartenenti al microcosmo degli invisibili, uno dei quali con forti disagi personali. Questi due giovani si ritrovano, dopo una serie di scelte sbagliate, dentro una storia più grande di loro. Dopo una sfortunata e maldestra rapina e la conseguente precipitosa fuga, i due, vengono circondati e rinchiusi all’interno di un capannone, assieme ad un ostaggio, un vecchio signore. Lì si scoprono perduti e senza uscita. (…)

Angeli”, testo e regia di Gianluca Medas. Con Noemi Medas, Roberto Pettinau, Alessandro Pani, Piarpaolo Congiu. Nel video Agnese Fois, Filippo Salaris, Jo Perrino, Mauro Sollai, Lisa Zedde, Stefano Curgiolu.

Sabato 19, alle 21.00, al Teatro delle Saline va in scena l’opera “Donne dell’underground” di Marta Proietti Orzella.

“Donne dell’underground” propone una fusione di brevi monologhi brillanti. Piccoli “mostri”, brevi ritratti “maledetti” di donne “al margine”, donne “dell’underground”, alla ricerca di una rivincita, personaggi grotteschi e mostruosi, spesso odiosi e insopportabili. Le protagoniste, Marta Proietti e Carla Orrù, dividono la scena con ironia e leggerezza, offrendo agli spettatori un improbabile (ma non troppo!) “spaccato” femminile. I personaggi appartengono a storie che ci fanno sorridere, ma anche riflettere sulla condizione “underground” della donna. La liberazione da una condizione di sottomissione e di marginalità è l’elemento che accomuna la storia di queste donne alla ricerca di un riscatto personale e sociale. Il ritratto che ne viene fuori è quello di donne vulnerabili e umili, ma non arrendevoli, che si ribellano a una condizione di subordinazione ed inferiorità. Il linguaggio è quello tipico della commedia (qua e là si fa uso sapiente della lingua sarda). Le storie sono arricchite da suoni, musiche e immagini che sottolineano le azioni scena.

Drammaturgia e regia di Marta Proietti Orzella. Con Marta Proietti Orzella e Carla Orrù.

Medas-foto di Giorgio Russo

Si chiude lunedì sera, in Piazza Municipio, a Iglesias, il Festival della Storia 2015, la manifestazione organizzata dalla compagnia Figli d’Arte Medas e incentrata quest’anno sulla commemorazione della Prima guerra mondiale.

Il programma della seconda e ultima giornata prevede lo spettacolo “La Grande Guerra”, narrazione scritta e interpretata da Gianluca Medas insieme a Noemi Medas, figlia d’arte, con l’accompagnamento delle musiche della Banda comunale “Giuseppe Verdi” di Sinnai, diretta da Lorenzo Pusceddu, e dalle voci della Corale scuola civica di musica Città di Sinnai, diretta da Daniele D’Elia. Apertura del sipario prevista per le ore 21.00. Ingresso libero.

La rappresentazione narra fatti ed eredità politica della Prima guerra mondiale attraverso i testi di autori fondamentali come Giuseppe Dessì, Emilio Lussu e Giuseppe Fiori, e le vicende di personaggi storici isolani quali Raimondo Scintu, Eligio Porcu e Samuele Stochino, senza tralasciare un ricordo Brigata Sassari, protagonista di quei difficili momenti.

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo, sull’identità e sull’amore.

 Medas-foto di Giorgio RussoMedas Noemi Medas-foto di Matteo Zanda

La Prima guerra mondiale: è questo il tema del Festival della Storia 2015, la manifestazione organizzata dalla compagnia Figli d’Arte Medas che si terrà domenica 19 e lunedì 20 luglio in Piazza Municipio a Iglesias. Giunto alla nona edizione, il Festival ha l’obiettivo di fornire un originale contributo di conoscenza in occasione del centenario dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Un apporto conoscitivo ma anche fortemente idealizzato, contro ogni guerra e nel rispetto di ogni essere umano. L’evento è organizzato dalla compagnia guasilese in collaborazione con l’assessorato alla cultura e spettacolo del comune di Iglesias e il Centro Internazionale del Fumetto. L’ingresso alla manifestazione è libero.

Si parte domenica 19 luglio, alle ore 21.00, con lo spettacolo “Trincea”, adattamento teatrale dei Figli d’Arte Medas dello sceneggiato televisivo ideato da Giuseppe Dessì nei primi anni Sessanta, incentrato sulla conquista della Trincea dei Razzi da parte della Brigata Sassari durante la Prima guerra mondiale. La rappresentazione, una performance multimediale di narrazione con musiche dal vivo e la proiezione di immagini a fumetti, vedrà in scena il narratore Gianluca Medas supportato dalle musiche originali di Filippo Medas, figlio d’arte, e le illustrazioni di Gildo Atzori. L’evento, organizzato in collaborazione con il festival “NUES Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo”, sarà preceduto, alle ore 20.00, da una presentazione tenuta da Gianluca Medas dal titolo “Conversazione sulle cause della guerra”.

“La Grande Guerra” è invece il titolo dello spettacolo della seconda e ultima giornata del Festival. Lunedì 20 luglio, sempre alle ore 21, la narrazione di Gianluca Medas e Noemi Medas, attrice e figlia d’arte, sarà accompagnata dalle musiche della Banda comunale “Giuseppe Verdi” di Sinnai, diretta da Lorenzo Pusceddu, e dalle voci della Corale scuola civica di musica Città di Sinnai, diretta da Daniele D’Elia.

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo, sull’identità e sull’amore.

Grande successo, a Carbonia, per la VII edizione del Mediterraneo Film Festival, organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il Comune di Carbonia e la Regione Sardegna, sotto la direzione artistica di Stefano Obino.

Sono stati più di 1.800 gli spettatori intervenuti nelle 6 serate (dal mercoledì 8 a domenica 12 ottobre con l’anteprima del 4 ottobre) al Teatro centrale, a cui si sommano i circa 500 ragazzi delle scuole cittadine che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE. Questi numeri testimoniano il gradimento che il Festival ha registrato tra i tanti cittadini di Carbonia e del territorio.

Il cartellone, che ha offerto agli spettatori la possibilità di osservare, da diversi punti di vista, tematiche di grande attualità come la migrazione, il lavoro e le lotte sociali, ha portato a Carbonia, tra gli altri: l’attrice Claudia Gerini e la regista Marina Spada per il film “Il mio Domani”; l’attore Libero De Rienzo, protagonista di “Smetto quando voglio”; il regista Antonio Augugliaro e Alaa Bjermi e Mc Manar protagonisti del film evento “Io sto con la sposa”; l’attore Francesco Pannofino e il regista Felice Farina con il film “Patria”; il regista Bonifacio Angius e gli attori Stefano Deffenu e Noemi Medas per il film “Perfidia”, il montatore del grande François Truffaut, Yann Dedet; i registi iraniani Arash e Arman Riahi con il film documentario Everyday Rebellion; Ivano Marescotti e Angelo Pasquini, componenti della giuria tecnica del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE e la Band musicale “Calibro 35” per il concerto di fine Festival.

Sono stati molto apprezzati anche i documentari e le fiction in concorso, in particolare: “Destination de Dieu” di Andrea Gadaletta Caldarola (premiato dalla giuria tecnica per la sezione documentari e dalla giuria dei circoli del cinema); “Zacharie ya no vive aqui” di Alberto Segre e “Beep” di Antonello Murgia (premiati a pari merito dalla giuria tecnica per la sezione fiction); “Va Pensiero. Storie Ambulanti” di Dagmawi Yimer (premiato dalla giuria dei ragazzi).

Durante la settima edizione del Festival sono state consegnate dal Comune di Carbonia, alla Società Umanitaria, le chiavi della palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu, avviando così il progetto “ExDi Memorie in movimento – La Fabbrica del Cinema”. Il nuovo progetto permetterà di rendere visitabile la sede dell’ex Direzione Mineraria, che diventerà “museo di sé stessa” e diventerà luogo legato alle arti audiovisive e cinematografiche, anche con la creazione di veri e propri percorsi multimediali interni alla struttura e di uno spazio culturale, artistico, scientifico e didattico di grande rilievo socio-culturale e turistico.

«La settima edizione del Mediterraneo Film Festival – hanno detto Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis – ha dimostrato quanto sia importante scommettere sugli avvenimenti a carattere culturale, che permettono non soltanto di far assistere il pubblico ad eventi di indiscutibile livello, ma anche di conoscere e apprezzare la città di Carbonia. Per questo motivo l’Amministrazione comunale si impegna, già da oggi, a svolgere il proprio ruolo per la prossima edizione. Un particolare ringraziamento al Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias – Società Umanitaria per il grande lavoro svolto, ai ragazzi che hanno investito il loro tempo partecipando al concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE, e a tutti coloro, in particolare i più giovani, che a vario titolo hanno dato il proprio contributo per assicurare la buona riuscita dell’evento.»

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E’ in programma oggi, la seconda giornata del “7° Mediterraneo Film Festival”. Alle ore 21.00, al Cineteatro Centrale di piazza Roma, a Carbonia, ospiterà il film “Perfidia”, di Bonifacio Angius, seguito dall’incontro con il regista Bonifacio Angius e con gli attori Stefano Deffenu e Noemi Medas.

Dalle ore 16.00, presso la Sala Congressi del Lù Hotel, in via Costituente, a Carbonia, si terrà la proiezione delle pellicole partecipanti alla V Edizione del Concorso Cinema/Lavoro/Migrazione.

Il “Mediterraneo Film Festival”, in programmazione sino al 12 ottobre a Carbonia, è organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il comune di Carbonia e la regione Sardegna.

Gianluca Medas e Andrea Congia - Foto di Valentino Congia 2014-07-28+29 Quartu Festival della Storia Locandina

“Dal Racconto dell’Amore all’Amore per il Racconto”: è questo il titolo del “#Festival della Storia 2014”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Figli d’Arte che si terrà lunedì 28 e martedì 29 luglio nel cortile dell’Ex Caserma dei Carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena. Giunta all’ottava edizione, il Festival quest’anno ripercorrerà cambiamenti ed evoluzioni che hanno trasformato il concetto di Amore nei secoli: dall’età antica a quella contemporanea, un viaggio tra archeologia e mitologia, tra norme e comportamenti di epoche ormai lontane ed il fugace e frammentario turbinio comunicativo dei frettolosi giorni nostri. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.

Secondo l’ormai consueto format, caratterizzato da conferenze e spettacoli teatrali, il programma è articolato in due giornate. Si parte lunedì 28 luglio alle 19.30 con l’incontro dal titolo “L’Amore nell’Antichità”: il dibattito, tenuto dall’archeologa Simonetta Angiolillo e dal giornalista Giacomo Serreli, sarà impreziosito dalle letture di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte; a seguire, alle 21.00 lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. L’“Amore Oggi” sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle 19.30 la conferenza con l’antropologa Alessandra Guigoni, la giornalista Manuela Vacca e le letture di Gianluca Medas; alle 21.00 spazio al teatro con la pièce “Il Disertore“, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì. In scena Gianluca Medas, Andrea Congia e la formazione etnofolk Su Cuntzertu Antigu composta da Myriam Costeri (organetto diatonico/pipiolu), Martina Chillotti (triangolo) e Silvia Mascia (tumbarinu).

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo e sull’identità. Denominatore comune l’obiettivo di divulgare la conoscenza con una programmazione originale capace di coniugare informazione e spettacolo in una prospettiva interdisciplinare.

Mario Medas

Quarto appuntamento con #Teatro Popolare 2014, la rassegna di teatro in lingua sarda organizzata dall’associazione Figli d’Arte Medas e dedicata quest’anno alla lingua madre. Per giovedì 12 giugno, il cartellone della manifestazione prevede una giornata celebrativa dedicata a Rachele Piras, capostipite della famiglia d’arte più conosciuta in Sardegna, i Medas. L’evento è realizzato con il contributo della L.R. 14/2006 per le manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna.

Due gli eventi in programma al Teatro Fratelli Medas di Guasila: alle ore 19.00 la tavola rotonda dal titolo Rachele Piras – Una Donna e una Madre d’Arte con gli interventi di Guido Cadoni, esperto di lingua sarda, Giulio Angioni, scrittore e antropologo, Vito Biolchini, giornalista e blogger, e Gianluca Medas, direttore artistico della compagnia Figli d’Arte Medas.

Alle ore 21.00 la rappresentazione Tzia Arrachella di Gianluca Medas, narrazione con musiche e canti interpretata da Noemi Medas con l’accompagnamento musicale della chitarra classica di Andrea Congia e gli strumenti tradizionali sardi di Mauro Spiga. Il biglietto d’ingresso è di 1 euro.

Le vicende dell’attrice, pioniera e musa degli albori del Teatro in Sardegna si combinano e si intersecano ai canti della tradizione, alle filastrocche, ai mutetus delle campagne e delle chiese che mostrano la donna e la madre. La vita avventurosa e piena di Rachele Piras si dispiega, tra parola e musica, nell’intimo narrare della nipote Noemi Medas, accompagnata dalle avvolgenti note del chitarrista e compositore Andrea Congia e dalle dolci melodie del suonatore di sulitus Mauro Spiga.

Noemi Medas 2014-06-01 Guasila Teatro Popolare Locandina