4 November, 2024
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Il Partito democratico ha ritrovato l’unità lunedì scorso, ad Arborea, nella prima Assemblea regionale che ha proclamato il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca e i 160 delegati, eletti alle primarie del 30 aprile.

Nella sala Congressi dell’Horse Country, oltre agli eletti, era presente una folta delegazione di rappresentanti del partito nelle istituzioni locali e nazionali, ex dirigenti, esponenti del Consiglio e della Giunta regionale.

«Il Pd – ha detto il neo segretario – deve ritrovare lo spirito di coesione per essere più forte e competitivo nello scenario politico. E’ necessario aprire il partito, di renderlo più inclusivo, favorendo il dialogo nei territori e potenziando la presenza dei Circoli. Solo in questo modo possiamo recuperare la distanza con l’elettorato e contrastare le derive populiste.»

«Il Pd ha dimostrato di essere l’unico partito in grado di favorire una reale partecipazione alla vita democratica ma – ha aggiunto Giuseppe Luigi Cucca – deve ritrovare la sua vocazione popolare rivolgendosi innanzitutto ai giovani, a quella fascia di elettori che negli ultimi anni si sono allontanati e a chi è distante perché non ha fiducia nel PD e non crede nella politica.»

L’Assemblea all’unanimità ha eletto presidente Laura Pulga, ex sindaco di Quartucciu ed ex assessore del Bilancio e Personale della provincia di Cagliari, e vicepresidenti l’ex sindaco di Oristano Guido Tendas e l’ex consigliere regionale Dino Pusceddu.

Oggi sono stati ufficializzati i 70 componenti eletti nella nuova Direzione regionale: Claudio Atzori, Francesca Barracciu, Antonio Biancu, Gino Cadeddu, Verdiana Canu, Gianni Carbini, Orlando Carcangiu, Carlo Carta, Luciano Casula, Aldo Deiana, Caterina Deidda, Patrizia Desole, Paolo Fanni, Tonino Loi, Annamaria Manca, Luigi Mastino, Luca Mereu, Nicola Montaldo, Giovanni Moro, Michela Mura, Rosanna Mura, Chicco Porcu, Giovanni Maria Sciretti, Monica Spanedda, Mirko Vacca, Lino Zedda, Gavino Zirattu, Carlo Balloi, Alessandro Bianchi, Alma Cardi, Maddalena Corda, Salvatore Corona, Franco Corosu, Alessandro D’Avanzo, Monica Fois, Carla Fundoni, Alberta Grudina, Tatiana Isoni, Giovanni Ligios, Marina Madeddu, Pietro Morittu, Domenico Murgioni, Antonio Orgiana, Laura Picasso Pisano, Anita Pili, Roberto Pili, Cinzia Porceddu, Antonio Spano, Claudio Trogu, Stefania Atzei, Barbara Cadeddu, Giulio Calvisi, Davide Carta, Licia Cau, Nino Cogoni, Sabina Contu, Massimo Cossu, Giuseppina Demurtas, Marinella Grosso, Sandra Mancosu, Giusy Marrosu, Roberto Martani, Carla Medau, Francesco Melis, Stefano Piras, Fabrizio Rodin, Renato Soru, Giuseppe Tinnirello, Rossano Vacca, Andrea Viola.

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La commissione sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi), ha proseguito le audizioni sulla riforma della rete ospedaliera ascoltando i sindaci dei Comuni sede di strutture sanitaria.

Il sindaco di Tempio, Andrea Biancareddu, ha sottolineato fra l’altro che l’ospedale di Tempio «è l’unica struttura fra Olbia e Sassari con particolari caratteristiche geografiche e demografiche che si sommano ad una rete viaria del tutto insufficiente e in parte impraticabile a causa dell’alluvione; ciò comporta tempi di percorrenza superiori a 60 minuti incompatibili con il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza». Andrea Biancareddu si è poi espresso in modo critico sulla chiusura del punto nascita ricordando che, in base ai parametri fissati dalla legge, Tempio poteva ottenere una deroga che gli è stata negata, mentre è stata concessa ad Alghero, «da dove si può raggiungere Sassari in appena 20/30 minuti».

Il sindaco di Tempio ha inoltre richiamato l’attenzione della commissione sul fatto che la presenza del nuovo carcere, dove sono presenti soltanto detenuti “a lunga pena” richiede necessariamente il supporto di una struttura sanitarie efficiente.

Luca Montella, sindaco di La Maddalena, ha messo l’accento «sullo svantaggio dell’insularità che, per quanto riguarda il servizio sanitario, ha un peso insostenibile per la comunità maddalenina dove, in base alla riforma, sarebbe impossibile garantire l’assistenza nelle 24 ore». «Non chiediamo compassione – ha concluso – ma l’autorevolezza del Consiglio regionale».

Per Luigi Mastino, sindaco di Bosa sede di un ospedale classificato come “di zona disagiata”, è indispensabile che la riforma garantisca almeno tre cose: «Una chirurgia autonoma con reperibilità dei medici nelle 24 ore, un pronto soccorso indipendente dall’entrata in vigore della nuova Agenzia di emergenza-urgenza (Areus), l’eliminazione della scadenza temporale del 2018 per la sostituzione delle strutture locali con quelle di Areus». «Siamo favorevoli all’impianto della riforma – ha concluso Luigi Mastino – ma chiediamo che sia applicata la normativa nazionale sulle zone svantaggiate e non quella regionale, di gran lunga peggiorativa».

Marco Falchi, sindaco di Muravera, ha proposto che l’ospedale del paese sia riclassificato come “presidio ospedaliero di base”, in considerazione sia delle particolari caratteristiche geografiche e dei relativi tempi di percorrenza che del grande afflusso turistico nei mesi estivi.

«Mentre a Cagliari discutono – ha protestato il sindaco di Isili Orlando Carcangiu – il reparto di chirurgia del nostro ospedale è chiuso, con grande sofferenza del pronto soccorso, ed il laboratorio di analisi è stato smantellato; e la cosa più grave è che quanto avvenuto non sta scritto in nessuna legge nazionale o regionale.»

Profondo dissenso nei confronti della riforma è stato manifestato dal sindaco di Sorgono Giovanni Arru, «perché con questo provvedimento si riducono i diritti, non si risparmia niente e si aumenta il disagio delle zone interne». Giovanni Arru ha poi proposto che l’ospedale di Sorgono sia riclassificato come “ospedale di base”, istanza condivisa anche da Angelo Nocco, sindaco di Meana Sardo.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

 Una settimana di incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio per approfondire il tema della legalità e della lotta alle mafie. Nella struttura confiscata di Su Piroi a Gergei prende il via lunedì 13 luglio “E!state Liberi!”, il campo di volontariato e di formazione organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Ad essere protagonisti saranno venti giovani provenienti da tutt’Italia che ogni giorno avranno modo di approfondire i temi della legalità grazie a laboratori di formazione ed incontri con esperti come Paolo De Angelis, Orlando Carcangiu, Michela Melis e Pino Tilocca.

Non mancheranno anche i momenti di confronto con le comunità locali e di lavoro nella tenuta di Su Piroi, diventata dopo la confisca un centro propulsivo del volontariato isolano. A Su Piroi ragazze e ragazzi saranno infatti impegnati nella bonifica e pulizia del terreno per la prevenzione degli incendi, nella sistemazione e ripristino delle piante di fichi d’india, delle piante di mirto e delle piante di mandorlo, e nell’attività di cura e risistemazione del bene (casa e terreno).

Il campo si aprirà lunedì 13 alle ore 17.00 con l’accoglienza e i saluti da parte del referente regionale di Libera Sardegna Gian Piero Farru, del vice sindaco di Gergei Luca Scinto, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai e del parroco di Gergei Salvatore Ruiu. Interverranno anche Antonello Spanu (responsabile delle attività lavorative e del coordinamento tecnico del campo), Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Isa Saba (responsabile della formazione di Libera Sardegna), Gianluca Ardu e Carlotta Scema (operatori del campo di volontariato “E!state Liberi!”) e Giorgina Orgiu (referente territoriale). All’incontro parteciperanno inoltre i responsabili dei presidi Libera di Guspini “Silvia Ruotolo”, di Porto Torres “Falcone e Borsellino”, dell’Anglona “Bonifacio Tilocca”, di Iglesias “Ilaria Alpi”, di Cagliari “Emanuela Loi”, e di Tempio Pausania “Rita Atria”.

Nella giornata di martedì 14 sono in programma due appuntamenti. Alle ore 16.00 a Su Piroi il sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Paolo De Angelis interverrà sul tema “Legalità e giustizia sociale: come guarire dalla corruzione”, in un dibattito a cui parteciperà anche il referente per la Sardegna dell’associazione Libera Giampiero Farru. Alle ore 19.00 invece i volontari si trasferiranno a Isili per un incontro con il sindaco Orlando Carcangiu nell’aula consiliare ed una visita al Museo per l’arte del rame e del tessuto.

Mercoledì 15, dopo una mattinata dedicata alle attività di prevenzione degli incendi, a partire dalle ore 17.00 i volontari parteciperanno a Senorbì al seminario “Volontariato e territorio” promosso dal Sa. Sol. Point n. 33.

Giovedì 16 (inizio a Su Piroi alle ore 16.30) si parlerà di “Istituzioni: trasparenza e legalità” nel seminario che avrà come protagonista Michela Melis, responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione della Regione Sardegna, e Giampiero Farru, referente per la Sardegna dell’associazione Libera. In serata invece è previsto un incontro con la cittadinanza di Gergei.

Venerdì 17 a portare la sua testimonianza sarà Pino Tilocca, dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, mentre sabato 18 i volontari saranno impegnati in due appuntamenti: la mattina a Gergei assisteranno alla proiezione del film di Attilio Bolzoni “Uomini soli”, nel pomeriggio parteciperanno a Carbonia alle celebrazioni per il ventennale dell’associazione Auser.

La chiusura del campo cadrà in una data simbolica per la lotta alla mafia. Il 19 luglio del 1992 veniva ucciso a Palermo il magistrato Paolo Borsellino, in una strage in cui morirono anche i cinque componenti della scorta del magistrato di cui faceva parte anche la giovane di Sestu Emanuela Loi. Proprio nel centro alle porte di Cagliari i volontari parteciperanno domenica ad una Messa in suffragio, prima dell’incontro che concluderà il campo.

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