22 November, 2024
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Dal 30 ottobre al 24 novembre Cagliari ospita per il terzo anno “La città che viaggia”. Festival delle creatività giovanili, progetto pluriennale ideato dall’associazione culturale Carovana SMI, dietro la direzione artistica di Ornella d’Agostino.

I dettagli dell’edizione 2019 della manifestazione saranno illustrati nella conferenza stampa in programma lunedì 28 ottobre, alle 11.00, nella sede dell’ex Manifattura Tabacchi, a Cagliari, in viale Regina Margherita, 33.

All’incontro con i giornalisti parteciperà la direttrice artistica di Carovana SMI, Ornella d’Agostino, le direttrici delle compagnie Tecnologia filosofica di Torino e Isola Quassùd, Francesca Cinalli ed Emanuela Pistone, la manager culturale dell’ex Manifattura Tabacchi, Linda di Pietro.

Sono stati invitati a partecipare alla conferenza stampa, anche i rappresentanti della Regione autonoma della Sardegna e del comune di Cagliari.

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Domani, venerdì 6 settembre, alle 11,30 (e non più alle 11.00, come precedentemente annunciato) nella sede dell’ex Manifattura Tabacchi (a Cagliari, in viale Regina Margherita) l’associazione Carovana SMI presenta alla stampa i progetti rivolti alle giovani generazioni “Officin&Ideali. Residenze in transito”, “Ang In radio Sardegna” e “Kelenya“.
Il primo, realizzato all’interno del programma lanciato da MIBAC- SIAE “PerChiCrea”, è una chiamata a raccolta rivolta ad artisti sino ai 35 anni che potranno proporre i loro progetti nell’ambito delle arti visive, performative e multimediali.
Il secondo (che vede Carovana Smi lavorare in partenariato con l’Arcidiocesi di Cagliari – Caritas diocesana e l’associazione Giovani Iddocca) intende promuovere un coinvolgimento diretto dei giovani in tutte le tematiche che ad essi si rivolgono attraverso la creazione di podcast da inserire su AngInRadio, il network di web radio dell’Agenzia nazionale per i giovani.
“Officin&Ideali. Residenze in transito” e “Ang In radio Sardegna” sono in sinergia con “Kelenya”, progetto di Carovana SMI con il supporto di UNHCR e INTERSOS, attraverso il programma di capacity-building ed empowerment “PartecipAzione – Azioni per la Protezione e la Partecipazione dei Rifugiati”.
All’incontro con i giornalisti parteciperanno Ornella D’Agostino, direttrice artistica di Carovana, don Marco Lai, presidente dell’Arcidiocesi di Cagliari – Caritas diocesana, i rappresentanti della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e di Sardegna Ricerche.

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Venerdì 6 settembre, alle 11.00, nella sede dell’ex Manifattura Tabacchi (a Cagliari, in viale Regina Margherita) l’associazione Carovana SMI presenterà alla stampa i progetti rivolti alle giovani generazioni “Officin&Ideali. Residenze in transito”, “Ang In radio Sardegna” e “Kelenya”.

Il primo, realizzato all’interno del programma lanciato da MIBAC- SIAE “PerChiCrea”, è una chiamata a raccolta rivolta ad artisti sino ai 35 anni che potranno proporre i loro progetti nell’ambito delle arti visive, performative e multimediali.

Il secondo (che vede Carovana Smi lavorare in partenariato con l’arcidiocesi di Cagliari – Caritas diocesana e l’associazione Giovani Iddocca) intende promuovere un coinvolgimento diretto dei giovani in tutte le tematiche che ad essi si rivolgono attraverso la creazione di podcast da inserire su AngInRadio, il network di web radio dell’Agenzia nazionale per i giovani.

“Officin&Ideali. Residenze in transito” e “Ang In radio Sardegna” sono realizzate in sinergia con “Kelenya”, progetto di Carovana SMI con il supporto di UNHCR e INTERSOS, attraverso il programma di capacity-building ed empowerment (potenziamento delle abilità professionali) “PartecipAzione – Azioni per la Protezione e la Partecipazione dei Rifugiati”.

All’incontro con i giornalisti, parteciperanno Ornella D’Agostino, direttrice artistica di Carovana, don Marco Lai, presidente dell’Arcidiocesi di Cagliari – Caritas diocesana, i rappresentanti della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e di Sardegna Ricerche.

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Fine settimana ricco di appuntamenti per “La città che viaggia – Festa delle creatività giovanili”, il festival organizzato a Cagliari da Carovana SMI, insieme ad un folto gruppo di partner.

Sabato 8 e domenica 9 dicembre alle 19.00 (e lunedì 10 dicembre in un matinèe per le scuole) nel Teatro Massimo di Cagliari, all’interno del festival Autunno danza e della programmazione di SardegnaTeatro, ritorna “C.Arte d’imbarco”, per la regia di Ornella d’Agostino.

Spettacolo multidisciplinare (danza, musica e arte visiva), C.Arte d’imbarco è un circuito di viaggiatori che danzano il paesaggio che incontrano; il riflesso di una comunità nomade che si modifica con il viaggio, a contatto con le storie delle persone di culture diverse, mutevole al contatto con il mondo che gira, altera la percezione come in una danza sufi, rinnova il sentire e lo sguardo, mentre il respiro nasce e muore in ogni istante.

Lo spettacolo, che sin dalle sue prime rappresentazioni nel 2017, ha riscosso un forte favore di pubblico, vede in scena i migranti con le loro storie. Una produzione di Carovana SMI, selezionata dal MIBACT per la prima edizione del Festival MigrArti 2017 a Pistoia capitale italiana della cultura 2017.

Domenica 9 dicembre “La città che viaggia” propone anche un altro appuntamento: dalle 10.30 alle 13.00 nel rione Mulinu Becciu è in programma la festa di chiusura del progetto “Le mani nella terra”, curato da Carovana SMI e l’agronoma Tiziana Sassu con 20 migranti volontari della Caritas di Cagliari, sostenuto dall’OICS (Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo) in collaborazione con il Volo. Agli abitanti del quartiere sarà consegnato il campo parrocchiale della Chiesa Madonna della strada coltivato dai volontari richiedenti asilo.

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E’ un fine settimana ricco di appuntamenti quello che si avvicina per “La città che viaggia – Festa delle creatività giovanili”, il festival organizzato a Cagliari da Carovana SMI, insieme ad un folto gruppo di partner.

Sabato 8 e domenica 9 dicembre, alle 19.00 (e lunedì 10 dicembre in un matinèe per le scuole), nel Teatro Massimo di Cagliari, all’interno del festival Autunno danza e della programmazione di SardegnaTeatro, ritorna “C.Arte d’imbarco”, per la regia di Ornella d’Agostino.

Spettacolo multidisciplinare (danza, musica e arte visiva), C.Arte d’imbarco è un circuito di viaggiatori che danzano il paesaggio che incontrano; il riflesso di una comunità nomade che si modifica con il viaggio, a contatto con le storie delle persone di culture diverse, mutevole al contatto con il mondo che gira, altera la percezione come in una danza sufi, rinnova il sentire e lo sguardo, mentre il respiro nasce e muore in ogni istante.

Lo spettacolo, che sin dalle sue prime rappresentazioni nel 2017, ha riscosso un forte favore di pubblico, vede in scena i migranti con le loro storie. Una produzione di Carovana SMI, selezionata dal MIBACT per la prima edizione del Festival MigrArti 2017 a Pistoia capitale italiana della cultura 2017.

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Dalla creazione di un archivio sulla Memoria dei migranti in Sardegna alle percussioni e danze africaneproposti dai Griot metropolitain. Dagli spettacoli che puntano a creare una nuova consapevolezza del mondo con l’acrobazia e la manipolazione degli oggetti, alla riscoperta di un nuovo modo per prendersi cura di sé e dell’ambiente. Sino all’omaggio al grandissimo Wim Wenders, di cui sarà proiettato “Papa Francesco. Un uomo di parola”, presentato all’ultimo Festival di Cannes.

Dal 20 novembre al 19 dicembre torna a Cagliari l’appuntamento con “La città che viaggia. Festa delle creatività giovanili”, il progetto pluriennale ideato dall’associazione culturale Carovana SMI, dietro la direzione artistica di Ornella d’Agostino, e portato avanti insieme a un ricco parterre di nomi internazionali.

Partito nel 2017, “La città che viaggia” è un contenitore dedicato ai giovani ed alla loro creatività: l’obiettivo è far emergere nuove visioni del contesto urbano e non solo, stimolando allo stesso tempo l’interazione e il confronto tra i ragazzi nati da famiglie italiane, quelli nati in Italia da famiglie di immigrati, ed ancora rifugiati, migranti e richiedenti asilo. Insomma, un’agorà di produzione artistica innovativa, alimentata da scambi intergenerazionali e multiculturali per “navigare” ed abitare i paesaggi urbani.

Il ricco programma della manifestazione si articolerà in proiezioni, performance e spettacoli (in cui ciascuno potrà dare il proprio contributo), visite guidate e mappature urbane.

Un ampio spettro di iniziative messe in campo anche grazie al fondamentale aiuto, economico e logistico, di Sardegna Teatro e Fondazione Sardegna Film commission.

Dopo i laboratori nell’ex Manifattura Tabacchi, che nel mese di ottobre hanno permesso ai giovani di scegliere quale impronta dare all’edizione 2018 di La città che viaggia, ora si entra nel vivo.

Il primo appuntamento è giovedì 22 novembre alle 19.00 nella Stazione ferroviaria di piazza Matteotti con “Bozza per altri Paradisi #16”, performance di danza e circo contemporaneo con Teresa Noronha Feio e Francesco Sgrò. Un’indagine sull’idea di un paradiso attuale fatta attraverso gesti, parole, musiche e acrobazie a cura di Fabbrica C – Sostegni: Cordata F.O.R. Nei giorni precedenti, gli artisti guideranno anche “Se questo ancora non è il paradiso… continuiamo a cercare”, laboratorio di movimento, acrobazia e manipolazione d’oggetti. Sempre nella mattina del 22, su prenotazione, sarà proposta una visita guidata nella sede di Forestas di Is Bagantinus (a Decimomannu). L’iniziativa rientra nel progetto di volontariato “Le mani nella terra”, in cui i partecipanti si scambiano i saperi dell’agricoltura dei loro paesi di provenienza, ed è realizzata in collaborazione con l’agronoma Tiziana Sassu, Laore, il Volo, Caritas Cagliari e con il sostegno dell’Oics (Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo).

Il 25 novembre, alle 19.00, ci si sposta nella Fucina Teatro (centro culturale La Vetreria, a Pirri), dove arrivano i Griot metropolitain, formazione nata nel 1994 da alcuni artisti del Balletto nazionale della Costa d’Avorio e percussionisti italiani. Danza, canto e percussioni africane per un concerto travolgente che vedrà in scena Brahima Dembelè, Adama Dembelè, Ettore Bonafè e il danzatore Alain Nahi, con l’obiettivo di fare emergere le abilità e conoscenze coreografiche e musicali delle popolazioni africane in Sardegna. Insieme a loro saranno sul palco i partecipanti del laboratorio che gli artisti terranno nei giorni precedenti.

Di grande interesse è anche l’azione che prenderà il via il 27 novembre dalla Stazione di Transito, la nuova sede di Carovana, in via Dante 60: “In the name of Memory”, residenza curata da Wu Wenguang e Mengqi Zanghi che, attraverso la produzione di video e azioni teatrali, punta a creare un Archivio sulla Memoria dei Migranti in Sardegna, la memoria del passaggio di una popolazione nomade nella nostra isola.

Giovedì 29 novembre (e di nuovo il 30 novembre) nella sede di Carovana l’appuntamento è con l’”Atelier di affresco murale”, un percorso di sensibilizzazione alle tecniche di pittura murale in compagnia di Serge Salis, a cui partecipano gli studenti del liceo artistico “Foiso Fois” nell’ambito del programma di alternanza scuola-lavoro.

Si rivolge alle persone dai 14 anni in su “ExPlò- Le bombe vegetali”, il laboratorio artistico diretto da Paola Riviezzo che dall’1 al 3 dicembre avvicinerà i partecipanti alla poesia della natura attraverso la creazione di bombe vegetali, ordigni pacifici che possono essere appoggiati o appesi in qualunque luogo, realizzati con terra, piante autoctone e lana di pecora.

Negli stessi giorni nella Stazione di Transito è in programma “Tessere il tempo per intrecciare i saperi”: donne di diversa nazionalità si confronteranno nella tessitura tradizionale (con telaio a mano e ordito) dei rispettivi paesi. Con Carolina Melis, Roberto Virdis e altri esperti di tessitura.

La mattina del 5 dicembre viaggio alla scoperta dei tesori archeologici di Cagliari con “Racconti di Pietra”, itinerari esperienziali, spesso fuori dalle rotte degli immigrati e dei giovani. Una indagine comparata sulle tracce di arcaicità che persistono nello spazio urbano e nei paesi d’origine degli immigrati, con Emanuele Pittoni.

Il 6 dicembre alle 18,30 nel Teatro Massimo doppio appuntamento: si parte con “L’eredità della memoria”, presentazione dei video realizzati con i partecipanti al laboratorio tenuto da Wu Wenguang e Mengqi Zanghi, e si prosegue con “Il dio Minato. Le Ferite della Terra”, videoarte e installazioni – per la regia di Ornella d’Agostino -, che promuovono il progetto portato avanti da Carovana tra il 2008 e il 2009 nelle miniere del Sulcis. Si tratta di un tema che vede coinvolti oltre ai sardi anche i partecipanti arrivati dal Marocco, terra che con la sua città Kouribga, nota per la produzione di fosfati, racchiude anch’essa un’importante storia mineraria. In collaborazione con l’artista marocchina Fatima Dakik.

L’8 e il 9 dicembre, alle 19.00 nel Teatro Massimo, nell’ambito del festival Autunno danza e della programmazione di SardegnaTeatro ritorna “C.Arte d’imbarco”, per la regia di Ornella d’Agostino. Lo spettacolo, che sin dalle sue prime rappresentazioni, nel 2017, ha riscosso un forte favore di pubblico, vede in scena i migranti con le loro storie raccontate con un linguaggio multidisciplinare (danza, musica e arte visiva). Una produzione di Carovana SMI, selezionata dal MIBACT per la prima edizione del Festival MigrArti 2017 a Pistoia capitale italiana della cultura 2017. Lo spettacolo sarà proposto anche il 10 dicembre in un matinée per le scuole.

Sempre il 9 dicembre, dalle 10.30 alle 13.00, nel rione Mulinu Becciu, festa di chiusura del progetto “Le mani nella terra”: sarà l’occasione per consegnare agli abitanti del quartiere il campo parrocchiale della Chiesa Madonna della strada coltivato dai volontari richiedenti asilo.

L’11 dicembre, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari arriva l’omaggio a Wim Wenders, tra i più grandi maestri del cinema internazionale: dopo il concerto di Laurent Petitgant, compositore di gran parte delle colonne sonore dei suoi film (“Tokio- Ga”, “Così lontano così vicino”,“I fratelli Skladanowsky”) sarà proiettato “Papa Francesco. Un uomo di parola”, film che il cineasta ha realizzato dopo essere stato per due anni a contatto con il Pontefice.

Dal 10 al 15 dicembre, le azioni proposte dall’inizio del festival confluiscono nella Festa delle creatività giovanili: incontri, laboratori, performance, proiezioni e incursioni urbane a cura di giovani creativi di diversa provenienza invitati grazie al partenariato internazionale del programma La città che viaggia. Tra gli eventi inseriti in questo contenitore: “Campi creativi”, dell’associazione Tecnologia filosofica di Torino, con Francesca Cinalli e Paolo De Santis. “Connecting Siria” (il 12 alle 18 nel Teatro Massimo): scambi d’esperienze via Skype tra giovani artisti siriani della compagnia Leish Troupe e gli artisti residenti in Sardegna. Il 14 e 15 dicembre cineforum con Valeria Usala, pensato come un percorso breve ma incisivo sul linguaggio audiovisivo in generale, ed in particolare su quello cinematografico e le creatività giovanili.

Il 15 dicembre, alle 20.00, nella Stazione di transito grande evento di chiusura della rassegna con “Ode alle stagioni”, contest di poesia parlata e cantata sui temi della Terra, percorso sensoriale sulle stagioni e saluto inaugurale all’inverno rivolto a bambini e giovani di culture diverse.

Il festival si intreccia con altre attività programmate in questi anni da Carovana, grazie alle quali si è costruita una comunità multiculturale dove attività legate alla cucina, alle produzioni delle terra e a alla cura del corpo e dell’ambiente diventano occasione per dar vita a nuove opportunità lavorative e consapevolezza per il miglioramento della vita (“Cucinare insieme fa bene”, “A scuola insieme”, “SeminArte”, “L’arte dell’abitare”, “Il corpo rituale per la mobilità delle radici” e altri).

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Cala il sipario sulla terza edizione di “Transistor – nuove generazioni e.mo.ti.con (memoria emotiva)”, il festival dedicato alle giovani generazioni ideato e organizzato, sotto la direzione artistica di Mauro Mou, da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’associazione Cultarch e per il 2018 con “I libri aiutano a leggere il mondo”, la manifestazione letteraria promossa dall’associazione Malik. Quattro giorni fitti di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori, inseriti nel cartellone di 10 Nodi – i festival d’autunno a Cagliari, con un focus specifico sulla memoria delle emozioni, che domani, domenica 4 novembre, giungono all’approdo e si chiudono nel porto di casa, al Teatro La Vetreria di Pirri.  

Si comincia alle 18.00, con “Un diario di 14 miliardi di anni”, a cura di I.D.e.A.S – Incontri di Divulgazione e Astrofisica in Sardegna, con Riccardo Murgia, dottorando in Astrofisica alla SISSA di Trieste, e Matteo Tuveri, dottorando in Fisica Teorica all’Università di Cagliari, tra i fondatori di IDeAS. «Quando il nostro universo era ancora un bebè, era estremamente più piccolo, caldo e denso rispetto ad oggi – spiegano. Il compito dei cosmologi è di ripercorrere le tappe della sua evoluzione, scrivendo una sorta ‘diario cosmico’: la cronaca di un viaggio affascinante e misterioso, cominciato quasi 14 miliardi di anni fa. Proveremo a raccontarvelo».

A seguire, Antonio Catalano, artista artigiano e poeta, porta in scena il suo “Mi arrendo alle fragole”. Accompagnato da un vecchio giradischi e da qualche vecchio vinile di canzoni popolari d’amore, in un’atmosfera intima e sognante, un personaggio racconta le proprie fragilità, i propri dubbi, i propri sogni e, attraverso di essi, ci fa guardare il mondo. «“Mi arrendo alle fragole” è una raccolta di poesie, discorsi inutili, narrazioni, piccoli riti, gesti, sussurri, balbettii, come un piccolo archivio dei sentimenti, come segni dell’animo che partono dal cielo e arrivano sulla madre terra attraversandoci il cuore. La via del cuore, la via che ci pone a riguardare il mondo con gli occhi della meraviglia», scrive l’autore.

Ancora, Carovana SMI propone poi “L’eredità della memoria”, con Ornella D’Agostino. Meraviglia e spaesamento nell’incontrare la vita degli altri: l’esperienza di Carovana con i suoi diari di viaggio, luoghi di incontro, discussione e condivisione di idee per vivere una cittadinanza multiculturale.

La serata si conclude con il Progetto Stregoni di Johnny Mox and Above the Tree: “Stregoni band live” – A project about music & migration (associazione Here I Stay / Cada Die Teatro/Associazione Malik).

Transistor avrà, in realtà, una coda, fatta di due appendici: lunedì 5 novembre, al Teatro La Vetreria, a partire dalle 16.00, si terrà “Stregoni band show case”, un laboratorio musicale multiculturale diretto da Johnny Mox, Above the Tree, Jobe Baboucarr ed Emme Godspower (un’iniziativa firmata Cada Die Teatro, Associazione Malik, Carovana SMI, Here I Stay, La Carovana); fra l’11 e il 16 dicembre, per Transistor incontra “La città che viaggia – Festa della Creatività”, nell’ambito della rassegna di Carovana SMI, Cada Die Teatro e Carovana presenteranno la performance IS ANIMEDDAS URBAN PARTY, ideata e diretta da Mauro Mou, parole di Emanuele Cioglia, con I Cuori di Panna Smontata.

 

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Ritorna per il terzo anno TRANSISTOR, il festival dedicato alle giovani generazioni ideato ed organizzato da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’associazione Cultarch e per l’edizione 2018 con “I libri aiutano a leggere il mondo”, la manifestazione letteraria promossa dall’associazione Malik, al Teatro La Vetreria di Pirri (con qualche incursione fuori sede) da giovedì 1 novembre fino a domenica 4. Nuove generazioni e.mo.ti.con (memoria emotiva), il sottotitolo del festival, inserito nel cartellone di 10 Nodi – i festival d’autunno a Cagliari. Perché quest’anno il focus è sulla memoria delle emozioni, quattro giorni fitti di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori, che a declinare il tema vedono impegnati i padroni di casa affiancati dai contributi di altre compagnie e associazioni di teatro e musica, e in cui saranno coinvolti studenti, insegnanti, artisti, musicisti, architetti, creativi, esperti di social network.

Il festival è stato presentato questa mattina alla Vetreria di Pirri. Sono intervenuti Mauro Mou (direttore artistico del festival), Francesca Pani (attrice di Cada Die Teatro e rappresentante dell’associazione Cultarch), Giancarlo Biffi (direttore artistico di Cada Die Teatro), Silvestro Ziccardi (attore e regista di Cada Die Teatro), Eleonora Marroccu (fotografa), Ornella D’Agostino (Carovana SMI), Andrea Pilleri (associazione Here I Stay). Ha chiuso l’incontro con la stampa l’intervento dell’assessore della Cultura del comune di Cagliari Paolo Frau.

«Quest’anno proveremo a parlare di memoria ed emozioni, o meglio della memoria delle emozioni. Siamo partiti dall’idea di cercare il possibile diario delle nuove generazioni. Dove conservano ricordi ed emozioni? Quanti di loro hanno un diario? Dove documentano le lore storie? – spiega il direttore artistico di Transistor Mauro Mou -. Il diario, è come il proprio museo personale, in cui raccogliere, organizzare, accumulare, documentare, misurare lo scorrere del tempo, la crescita personale, la consapevolezza, i cambiamenti, una piccola dispensa per la propria creatività. Un luogo in cui cercare soluzioni e l’immagine di sé, nascondere piccoli segreti, fantasticare e prendersi cura dei propri sogni, scrivere memorie ed emozioni, insomma il romanzo della propria vita futura. Quel riflettere intimo – conclude Mauro Mou – oggi si fa soprattutto nei social; condividendo tutto con un solo click, in un istante, con tutti e per sempre. Ma può bastare un emoticon per fissare tutto questo?»

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«Occorre prendere atto che la mobilità internazionale oggi è legata alla mancanza di prospettive economiche e più in generale a condizioni di vita non adeguate ad aspettative e speranze ed è dunque favorita dal desiderio inevitabile e inarrestabile delle nuove generazioni di muoversi e cercare nuove opportunità. La questione dei flussi migratori acquista una particolare valenza qui a Torino, città in cui tantissimi sardi hanno scelto di vivere e lavorare.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, con delega sui flussi migratori, che ha preso parte nel capoluogo piemontese, alle Officine Caos, all’incontro sul tema Siamo tutti in viaggio. Diritto e valore alla mobilità nell’ambito del Festival Differenti Sensazioni. È stato un proficuo confronto tra amministrazioni pubbliche impegnate nella progettualità legata all’accoglienza, all’integrazione e interazione di più cittadinanze in Sardegna e Piemonte.

Sono intervenuti anche Monica Cerutti, assessora alle Politiche giovanili, Diritto allo Studio universitario e Migrazione della Regione Piemonte, Gabriele Boccacini per la Direzione artistica Stalker Teatro/Officine CAOS, Enzo Cugusi in rappresentanza dell’associazione dei Sardi a Torino “Antonio Gramsci”, Ornella D’Agostino e Alessandra Marchi dell’associazione Carovana SMI e Alessandro Cao in rappresentanza della Caritas di Cagliari.

«In Sardegna – ha precisato Filippo Spanu – il fenomeno migratorio risulta essere sempre più di carattere strutturale, con profonde implicazioni nel tessuto sociale, culturale ed economico. Nell’isola oggi vivono oltre 50 mila stranieri che offrono un contributo significativo allo sviluppo delle comunità in cui vivono.»

«Dal 2016 – ha sottolineato l’assessore Filippo Spanu – la Regione attua una programmazione strutturata rispetto alla gestione dei flussi migratori non programmati, legati al sistema Frontex e agli arrivi dei richiedenti protezione internazionale, attraverso il Piano per l’accoglienza che rappresenta un insieme coordinato di azioni sostanzialmente riconducibili alle diverse fasi in cui si articola il sistema dell’ospitalità: dal primo soccorso all’integrazione. Parallelamente alla gestione “interna” del fenomeno migratorio con azioni da realizzare entro i propri confini regionali, la Giunta ha messo in campo politiche propositive verso “l’esterno” da attuare in raccordo sia con i soggetti istituzionali dei Paesi da cui maggiormente provengono i flussi migratori sia con le comunità straniere presenti nel proprio territorio. In questo quadro – ha concluso Filippo Spanu – si inseriscono le relazioni già avviate con Tunisia, Senegal e Uganda.»

Oggi nelle 63 strutture di accoglienza dell’isola sono presenti 2.850 richiedenti asilo. 19 i minori non accompagnati, 98 quelli che vivono insieme ai genitori.

Nell’ambito della rassegna torinese è stato proposto lo spettacolo multidisciplinare C.Arte d’imbarco, nato da un progetto dell’associazione cagliaritana Carovana e selezionato dal MIBACT tra i primi cinque progetti in Italia nel programma MigrArti/Spettacolo 2017.

Sempre oggi, a Cagliari, allo stadio Amsicora, per iniziativa della Regione Sardegna, nel corso di un’intensa giornata di sport, giovani richiedenti asilo ed atleti sardi si sono sfidati in varie discipline dell’atletica leggera: dalla velocità al mezzofondo al salto in lungo al lancio del peso.

L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu interverrà sabato 27 ottobre a Torino, alle Officine Caos, in piazza Montale 18, con inizio alle 11.30, all’incontro sul tema Siamo tutti in viaggio. Diritto e valore alla mobilità. Al confronto, incentrato sui progetti di accoglienza destinati ai richiedenti asilo, partecipano anche Monica Cerutti, assessora alle Politiche Giovanili, Diritto allo Studio Universitario e Migrazione della Regione Piemonte, Gabriele Boccacini per la Direzione Artistica Stalker Teatro/Officine CAOS, Enzo Cugusi in rappresentanza dell’associazione dei Sardi a Torino “Antonio Gramsci”, Ornella D’Agostino e Alessandra Marchi dell’associazione Carovana SMI e Alessandro Cao in rappresentanza della Caritas di Cagliari. Si tratta di un’importante occasione di scambio e confronto tra amministrazioni pubbliche impegnate nella progettualità legata all’accoglienza, all’integrazione e interazione di più cittadinanze in Sardegna e Piemonte, da decenni unite da circuiti migratori tra il Sud e il Nord, oltre che da una lunga storia comune. L’incontro è inserito nell’ambito del Festival Differenti Sensazioni. La programmazione della rassegna prevede, sempre il 27 ottobre, alle ore 22.00, lo spettacolo multidisciplinare C.Arte d’imbarco, selezionato dal MIBACT tra i primi cinque progetti in Italia nel programma MigrArti/Spettacolo 2017. La Fondazione Sardegna Film Commission, che sostiene i progetti Navigare i Confini e C.Arte d’imbarco, è partner fondamentale per la diffusione dello spettacolo a Torino insieme alla Caritas di Cagliari.