27 December, 2024
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Prosegue con successo la rassegna “Carbonia Studia”, curata dal Museo Archeologico Villa Sulcis e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia, con la collaborazione del Soggetto Gestore del Si.Mu.C., Sistema Museo.

Dopo la presentazione dei risultati delle ricerche eseguite presso il sito di Su Carroppu, a Sirri, dal team del prof. Carlo Lugliè, giovedì 28 marzo, alle ore 18.00, nella Biblioteca Comunale di viale Arsia, si terrà un incontro dal titolo “Animali e alimentazione in età nuragica”, con relatrice l’archeozoologa Ornella Fonzo. La conversazione verterà su un tema che attualmente riscuote grande attenzione, ossia l’alimentazione di origine animale nella Sardegna nuragica. Le conoscenze dell’archeozoologa Ornella Fonzo provengono dall’analisi dei resti di pasto provenienti dagli scavi archeologici, in prevalenza da mammiferi e uccelli che conservano, anche dopo i millenni, le tracce che l’uomo ha lasciato nella trasformazione degli animali in alimenti.

Solo grazie all’archeozoologia, infatti, si possono identificare, descrivere e interpretare i ritrovamenti di origine animale e capire i rapporti che l’uomo aveva con il mondo animale e l’ambiente naturale.

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Biblioteca comunale Carbonia

Prenderà il via giovedì 28 gennaio l’edizione 2016 della rassegna “Carbonia Studia”, organizzata dal comune di Carbonia.

Alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale di viale Arsia (Parco Villa Sulcis), si terrà l’incontro dal titolo “Oltre le Statue: Gli uomini di Mont’e Prama”. Sarà presente l’archeoantropologa Ornella Fonzo.

«Gli studi antropologici condotti sui resti degli uomini sepolti nella Necropoli di Mont’e Prama hanno illuminato le fasi finali dell’età nuragica, con nuove informazioni sui riti funerari, sull’aspetto fisico, sulle attività che avevano svolto in vita, nonché sull’età dei defunti – dice Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia -. Le analisi di laboratorio più specifiche hanno poi incrementato le conoscenze sulla loro alimentazione e fornito un più sicuro inquadramento cronologico della necropoli.»