5 November, 2024
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I 22 candidati della lista “Rinnova Iglesias con Mauro Usai” che sostiene la candidatura a sindaco di Iglesias di Mauro Usai.

Pietro Aste (1974)

Jlenia Corrias (1989)

Matteo Demartis (1988)

Theodor Alberto Francu (1953)

Davide Garau (1984)

Vladimiro Inconis (1978)

Marco Locci (1987)

Maria Pia Manai (1965)

Luigi Manca (1984)

Federico Marras (1978)

Nicola Medda (1982)

Valerio Melas (1998)

Ornella Melis (ind.) (1973)

Maurizio Murru (ind.) (1962)

Carla Pacini (1999)

Alessandro Pilurzu (1984)

Angela Pintus (1961)

Giulia Pusceddu (1998)

Valentina Rita Saba (1983)

Claudia Sanna (1976)

Chiara Taibi (1992)

Valentina Tanda (1985).

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Sale il tono delle polemiche intorno alle manifestazioni della mobilitazione del territorio in corso da lunedì 1 febbraio. Questo pomeriggio hanno preso posizione, con un comunicato stampa, i movimenti dei disoccupati del Sulcis Iglesiente.

«Chi non comprende le ragioni della mobilitazione – affermano Ornella Melis, Davide Musu, Simone Siotto e Stefano Sotgia – è un irresponsabile che deve essere rimosso dalla qualsiasi posizione o ruolo di rappresentanza. La crisi economica e sociale da ormai troppo tempo attanaglia l’intero territorio del Sulcis Iglesiente!»

«Grazie al cielo siamo stati ascoltati dalle organizzazioni sindacali, dai movimenti e comitati – aggiungono i rappresentanti dei disoccupati -. Se non ci fossero state persone umili e semplici come Fabio Enne della Cisl, Pino Camboni della Cisal, Giorgio Piras della Consal, Elio Cancedda del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, con gli amici Ivan Garau e, soprattutto, l’importante collaborazione di Ivano Sais, artefice del grande movimento giovanile “Figli della crisi”, non saremo mai riusciti a far emergere la rabbia di tutti coloro che a 40 anni ancora non hanno alcuna prospettiva di lavoro. In questi giorni stiamo incontrando i sindaci del territorio e ricevendo solidarietà e condivisione delle nostre rivendicazioni. Vogliamo un piano straordinario per il lavoro.»

«Apprezziamo il contributo da parte di tutti coloro i quali stanno offrendo sostegno alla nostra battaglia, ma allo stesso tempo, troviamo vergognosa la presa di posizione di Roberto Puddu della CGIL territoriale. Abbiamo letto con disappunto il comunicato stampa di ieri. Disprezziamo chiunque con arroganza tenta di nascondersi dietro a formalismi e non affronta la realtà, così come doverosamente dovrebbe fare una organizzazione di rappresentanza sociale.Personaggi del genere andrebbero rimossi d’urgenza da una posizione che non sono capaci di ricoprire nell’interesse generale della nostra società. L’indignazione e la nostra condanna è totale, sta mettendo in ridicolo la Cgil tutta. Puddu afferma che i sindaci, veri rappresentanti del popolo, non condividono la mobilitazione. Questa è una falsità! Puddu viene costantemente smentito dagli atti sottoscritti quotidianamente dai primi cittadini e dalla partecipazione diretta nella mobilitazione della maggioranza dei sindaci. Il presidente dell’unione dei comuni del Sulcis era con noi fin dall’alba di lunedì per il volantinaggio a Villamassargia. Tuttavia, il dato positivo è che tanti iscritti della CGIL ci stanno manifestando tanta solidarietà. Questo la dice lunga sulla capacità di Puddu d’interpretare il suo ruolo. C’è una società civile che solidarizza e che è con noi – concludono i rappresentanti dei movimenti dei disoccupati -, e sarà insieme a noi il 16 febbraio prossimo in occasione della grande mobilitazione che si svolgerà presso il palazzo regionale di viale Trento a Cagliari.»

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MovimentoDisoccupatiAlBreakfastPub_28nov2015

E’ stato costituito sabato 28 novembre 2015, il “Movimento disoccupati Iglesias”. Stanchi di vivere una condizione sociale di emarginati da ogni aspirazione, i giovani di Iglesias si aggregano intorno al “Movimento Disoccupati Iglesias” – oltre 250 aderenti – che nell’omonima pagina Facebook lanciano messaggi di forte valore sociale. Sabato sera, in via Gramsci, nella sala riunioni dei Combattenti, si è svolto un incontro aperto al pubblico alla presenza di lavoratori, pensionati e commercianti, per ragionare sulla situazione, ma anche per lanciare un aggregante progetto. Nel corso della riunione è emersa tutta la maturità dei giovani Iglesienti, molto attenti alle dinamiche sociali e di ciò che gravita intorno a loro. Non poteva essere diversamente, considerata la velocità del web: un territorio tutto loro.

Nel corso dell’incontro è stato dedicato molto spazio all’assemblea popolare organizzata a Carbonia dalle forze sindacali, del mondo produttivo, movimenti, comitati, associazioni, alla quale hanno partecipato alcuni rappresentanti dei disoccupati Iglesienti. «Abbiamo soprattutto apprezzato che è stata una vera occasione di confronto popolare, senza la presenza ingombrante di politici nella tradizionale ‘passerella’. Plaudiamo a questa formula che ha dato voce al popolo, con un tavolo di presidenza vuoto e una sala strapiena» hanno detto Simone Siotto e Ornella Melis, coordinatori del Movimento disoccupati.

«Le immagini del Piano Sulcis che sono state proiettate ci hanno aperto gli occhi, e manifestiamo pieno appoggio alle iniziative del comitato organizzatore della mobilitazione. Saremo impegnati in prima persona per realizzare l’assemblea popolare a Iglesias, e attraverso internet sensibilizzeremo i giovani di tutti i comuni del Sulcis Iglesiente per favorire la più elevata condivisione della nostra positiva esperienza. Iglesias con la sua storia di lotta non si sottrarrà nel dare il proprio contributo per costruire un futuro migliore – aggiungono Simone Siotto e Ornella Melis -. Sappiamo bene di doverci rimboccare le maniche per poter avere una prospettiva dignitosa… e ce le rimboccheremo. Siamo stufi di una politica inconcludente che per anni ha lasciato che le cose precipitassero fino a questo livello di disperazione sociale!»

Sono stati tanti gli spunti di riflessione sulla storia delle rivendicazioni sociali dell’Iglesiente. Una per tutte la rivolta del pane del 11 maggio 1920, nella quale sette minatori persero la vita e ventisei rimasero feriti tra via Satta e piazza Municipio. Una pagina tragica della storia di Iglesias. Oltre duemila minatori in protesta per la scarsità di viveri entrarono in sciopero per richiedere l’aumento della razione del pane. «Dalla storia dobbiamo trarne i dovuti insegnamenti» è stato il ragionamento dei partecipanti all’incontro. «Non dobbiamo più permettere che le istituzioni portino il popolo all’insurrezione. La tensione sociale che si sta creando deve essere interrotta con significativi interventi per alleggerire le famiglie da una insostenibile condizione di precarietà».

All’incontro ha partecipato anche Ivano Sais, coordinatore del Comitato ‘I figli della crisi’. Ivano, residente a Villamassargia, è ricordato in città anche per il suo passato impegno di rappresentante degli studenti nell’Istituto Baudi Di Vesme. «Sono qui per darvi coraggio – ha detto Ivano Sais -, perché non dobbiamo abbandonarci alla rassegnazione! Noi siamo il futuro! Dobbiamo riappropriarci della nostra vita in maniera concreta e attiva. Il Sulcis Iglesiente ha bisogno di noi giovani per far ripartire l’economia. Ci dobbiamo impegnare tutti in un grande progetto che parte dalla consapevolezza delle potenzialità che stanno in ognuno di noi!»

Invitato all’incontro Paolo Bullegas, presidente del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente. «Un invito non formale ma sostanziale», ha detto Simone Siotto nel presentare il presidente Bullegas. E così è stato. Il rappresentante del mondo produttivo ha esposto una nutrita relazione sulle problematiche legate al lavoro autonomo con i numeri del comparto.

«9.400 mila imprese iscritte al registro della camera di commercio, alla quale si aggiungono i professionisti, danno oggi occasione di lavoro a oltre 23mila addetti; ma questa parte fondamentale del nostro tessuto economico oggi è messo fortemente a rischio dall’assenza di domanda, dovuto alla disoccupazione che sta dilagando sul territorio – ha detto Bullegas -. Il Movimento Partite Iva che rappresento, sta lottando affinché Voi disoccupati, giovani e non più giovani, possiate presto entrare in modo stabile nel mondo del lavoro. Solo così possiamo pensare di risolvere il problema principale del Sulcis Iglesiente: un territorio ricco di risorse!»