Parte da Guasila un progetto per tentare di recuperare una grande fetta di donatori di sangue.
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Scatta l’emergenza sangue in Sardegna. Parte da Guasila un progetto per tentare di recuperare una grande fetta di donatori, con una struttura adeguata che possa servire tutta l’area della Trexenta. L’iniziativa è del capogruppo di “Progetto Guasila” Claudio Fenu che – con la sinergia del presidente dell’Avis comunale Ottavio Milia – ha presentato all’Azienda sanitaria locale di Cagliari un piano per il riutilizzo di un caseggiato di piazza Gramsci.
«Una struttura – evidenzia Fenu, in un documento inviato al Commissario straordinario della Asl 8 Savina Ortu – che potrebbe essere trasformato in Centro permanente per i donatori di sangue, che potrebbe dare un grosso sostegno vista la carenza di disponibilità di sacche ematiche in Sardegna. Un deficit cronico per il territorio, con molti talassemici della Trexenta in grosse difficoltà per le trasfusioni. Un’emergenza che diventa maggiormente acuta nel corso dell’estate, come sempre accade da anni, ma che non può essere considerata ormai periodica». Da qui l’esigenza di trovare nuovi edifici, maggiormente attrezzati e con impianti all’avanguardia.
«La struttura di piazza Gramsci, con il trasferimento dei servizi della Asl nei locali della biblioteca comunale – spiegano Fenu e Milia – è ormai da anni in stato di abbandono. L’associazione di volontariato Avis intende quindi avanzare un progetto di recupero finalizzato alla riapertura e al riutilizzo del caseggiato, eseguendo a titolo gratuito tutte le attività di progettazione ed esecuzione dei lavori necessari. Un edificio che potrebbe così diventare un polo di riferimento per i donatori di sangue del territorio della Trexenta, rappresentando un presidio sanitario di primo livello per arrivare all’autosufficienza in materia di donazioni di sangue». Il progetto per il restyling della struttura è pronto. «Occorre – conclude Fenu – solo il lasciapassare dell’azienda sanitaria di Cagliari per avere un complesso all’avanguardia a Guasila».