15 August, 2025
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La Regione Autonoma della Sardegna torna da protagonista al Salone del libro di Torino con il meglio della produzione editoriale regionale. Dal 15 al 19 maggio nello Spazio Sardegna – lo stand della Regione al padiglione 2 del Lingotto (stand L117 K118) – in 120 metri quadrati si alterneranno oltre 40 appuntamenti in un denso programma curato da AES, l’associazione che riunisce la maggioranza degli editori sardi, presente al Lingotto anche con un proprio spazio (Pad. 2, stand H118 J117) e che coinvolge 37 case editrici e marchi regionali.
A richiamare il tema della XXXVII edizione del Salone, “Le parole tra noi leggere”, il filo conduttore dello Spazio Sardegna sarà “Lèbias” che nella sua dimensione aperta ed evocativa rimanda alla freschezza, leggerezza e inclusività del linguaggio e delle parole, che hanno il potere di stabilire legami e dialoghi tra le persone e le comunità.
Dalle presentazioni di libri a incontri, dibattiti e proiezioni nei cinema della città, per cinque giorni l’isola sarà di scena nella più importante vetrina dell’editoria italiana, mettendo in mostra i suoi grandi autori, da Salvatore Satta a Emilio Lussu, dei quali ricorre il cinquantesimo anniversario della morte, a Sergio Atzeni, di cui si celebra il trentennale dalla prematura scomparsa.
La missione sarda al Salone del Libro è stata presentata oggi in una conferenza stampa dall’assessora della Cultura Ilaria Portas e dalla presidente AES Simonetta Castia nella sala riunioni dell’assessorato della Pubblica istruzione in viale Trieste a Cagliari.
«Sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo portando a Torinoha detto l’assessora Ilaria Portas -, un programma di qualità e altissimo livello. Celebriamo anche tre autori sardi di grande rilievo e profilo internazionale attraverso le opere letterarie, gli incontri e, aggiungo, anche attraverso il cinema.»
«Lo spirito di collaborazione tra le case editrici sarde e le istituzioni è una condizione virtuosa da convincente con costanza e lungimiranza per raggiungere obiettivi di visibilità e tutela della diversità culturale e del pluralismoha spiegato Simonetta Castia, presidente AES -. Siamo perciò contenti e grati di aver potuto rinsaldare il nostro rapporto con la Regione Sardegna in una cinque giorni fatta di incontri, nuovi stimoli e obiettivi comuni.»
Al Salone del Libro di Torino l’assessora Ilaria Portas parteciperà giovedì 15 maggio alle 18 al dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna; venerdì 16 nella sala Granata del Lingotto, alle 10.30, prenderà parte all’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo” e alle 19 presenterà il libro L’incontenibile forza della gentilezza con l’autore Ottavio Olita.
Oltre ai tanti eventi al Lingotto, la Regione sarà anche agli eventi del Salone OFF, con la minirassegna cinematografica “Sardegna frame by frame” al Cinema Centrale in via Carlo Alberto, in collaborazione con AES e FASI, la Federazione delle associazioni sarde in Italia. Nei giorni 15, 16 e 19 maggio saranno proiettati Emilio Lussu. Il processo di Gianluca Medas, Il giorno del giudizio di Marco Spiga (su gentile concessione di RAI Sardegna) e Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu. Alle prime due proiezioni parteciperà l’assessora Ilaria Portas.
Il Salone ospita inoltre due incontri in collaborazione con il Festival “ Mediterranea . Culture, scambi, passaggi” curato da AES: venerdì 16, alle 10.30, nella sala Granata “ Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. domenica 18, nella sala Malva alle 18.30 “Danzatore delle stelle: In ricordo di Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore di Capoterra.
Il programma.
Giovedì 15 maggio, alle 15.00, il programma degli eventi si apre con il laboratorio di lettura “Anime in viaggio nel giorno del giudizio” con Giuditta Sireus, Lia Caporin e Viviana Porru, a cura del Club Jane Austen. Alle 16 Adriana Valenti Sabouret presenta Rivoluzionari sardi in Francia (Arkadia). Seguono L’isola (im)possibile di Gherardo Gherardini, con Michele Cossa e Salvatore Fozzi (Edizioni Della Torre) e Non solo mamme (Abbà edizioni) con Giulia Pizzolato e Francesco Pongiluppi. Alle 18 l’assessora regionale della Cultura Ilaria Portas interviene nel dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna (IsolaPalma). A seguire, Due esuli sardi nell’Europa di Napoleone, di Gianni Ibba, con Martino Contu (Aipsa). La giornata si chiude alle 20.30 con la proiezione di Emilio Lussu. Il processo , di Gianluca Medas e con Enrico Lo Verso, che partecipa alla proiezione con l’assessora Ilaria Portas.
Venerdì 16, alle 10.00, prevede il laboratorio di narrazione orale “Pane e fiabe” a cura di Enedina Sanna. Alle 10.30, nella Sala Granata del Lingotto si terrà l’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo”, con Ilaria Portas, Angela Guiso, Stefano Brugnolo e Francesco Rossi. Nello Spazio Sardegna sono previste quindi le presentazioni di Il cavaliere indomito di Gianluca Medas (Abbà) e L’eredità delle donne di casa Lussu di e con Claudia Crabuzza e Dilva Foddai (Archivi del Sud), cui segue Il Consiglio regionale con Antonello Mattone e Salvatore Mura insieme a Adriano Viarengo (Ilisso). Nel pomeriggio, dalle 15.00 sono in programma La Sardegna e il Mediterraneo. In ricordo di Ercole Contu e verso il riconoscimento Unesco delle domus de janas con Sara Mameli e Luisanna Usai (Condaghes e Cesim), Sa bendidora de arroba di Carmen Salis e Ivan Murgana con Roberto Sanna (Amicolibro), “Il ritorno” con Marisa Salabelle ( La bella virtù ) e Giorgio La Spisa ( L’imprevedibile accade ), a cura di Arkadia. Lidia Sirianni presenta con l’autrice Francesca Spanu Il corpo sbagliato (Il Maestrale); seguono Familienalbum (Ischire) di Katia Fundarò con Carla Fiorentino e il dibattito “Figure femminili tra letteratura e società”, con Neria De Giovanni (Grazia Deledda. Un Nobel in cucina ) e Claudia Origoni ( Non escludo il ritorno ) a cura di Nemapress. Alle 19 Ilaria Portas dialoga con Ottavio Olita, autore di L’incontenibile forza della gentilezza , in collaborazione con IsolaPalma. Conclude Fertilia di Mauro Manca (Panoramika) in dialogo con Davide Rossi. Alle 20.30 il Cinema Centrale propone Il giorno del giudizio , con la partecipazione di Ilaria Portas, del regista Marco Spiga e dell’attore Marco Moledda (Sardegna Teatro).
Sabato 17, si apre alle 10.00, con il laboratorio sull’emigrazione Italia, Uruguay e Argentina a cura degli alunni degli Istituti “Buonarroti-Volta” di Guspini e “Einaudi-Bruno” di Muravera. Costantino Pes e Dario Maiore presentano poi I condannati di Guido Cuileddu (Taphros); a seguire Alberto Contu presenta Pariri Carlu Marx (Ediuni), poi Vannina Mulas e Laura Puppato, in collaborazione con Carlo Delfino e l’associazione Raichinas e chimas con Lina Merlin. Una storia di confine . Alle 14.00 viene presentato il progetto artistico-editoriale “Sard’excellence.Musica&parole” con Alberto Sanna e Andrea Andrillo in collaborazione con S’ard Music, Abbà e Eja tv. In occasione dei 40 anni del Premio Letterario Giuseppe Dessì, segue la presentazione della nuova edizione di Donne Italiane. Le Sarde (LibriLiberi) con Debora Arru, Anna Dolfi, Angelino Mereu, Nicola Turi e Antonella Cavallo, a cura di Fondazione Dessì. Alle 16.00 Pier Giorgio Pinna presenta con Giampaolo Cassitta Volpe 132. Libro bianco su un volo nero (Mediando), e lo stesso Cassitta con Pier Luigi Piredda presenta Aria mossa (Il Maestrale). A seguire, Alberto Pinna dialoga con Luciano Marrocu, autore di Assassinio a La Sapienza. Avventure e turbamenti di professori allo sbando (EDES) e Tore Quartu e Mauro Mura illustrano Innocenza in catene (Domus de Janas). Sul tema “La sfida della traduzione dei capolavori letterari in sardo e in altre lingue minoritarie. Il caso di Sa die de su giudiziu di Salvatore Satta” si confrontano Franco Bronzat, Diego Corraine e Matteo Ghiotto (Papiros). Chiudono la serata Ti confesso di Cesare Carta (Barbaro Editore) e Sperata speranza di Danilo Mallò (La Zattera).
Domenica 18, alle 11.00, con Carlo Delfino si parla di sport, con la presentazione della collana “Lo sport si racconta” con Maria Antonietta Azara, Renato Copparoni, Mario Fadda, Umberto Oppus, Darwin Pastorin e Roberto Valentino. Attilio Mastino presenta poi, con Antonio Ibba e Antonio Corda, La Sardegna nel mondo romano fino a Costantino (Unicapress), prima di “Grazia Deledda nella riedizione di Cosima e Elias Portolu, con Stefano Lavra e Dino Manca (ISRE). Alle 15 Tra le mie corde di Maria Gabriela Ledda con Bruno Gambarotta, Paolo Lusci e Mauro Palmas (IsolaPalma); Quaderni verdi di Federica Abozzi con Michela Magliona (Catartica); ‘Ottocento con Angelo Mascia e Luigi Orrù (PTM) . Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, in collaborazione con “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore. Si chiude allo Spazio Sardegna con la presentazione del progetto a cura di Giulio Pisano “Luoghi letterari in Sardegna”.
Lunedì 19, alle 11.20, Irene Salidu presenta Su Bisu (Aurea Nox), prima di Medicina interna. Metodologia, semeiotica, fisiopatologia, clinica, terapia medica con Marco Bartoli e Sergio Rassu (Chirone Moderno Editore). Nel pomeriggio Mauro Fiori e Luca Spissu parlano di Mommotti (Amicolibro). Il programma si chiude al Cinema Centrale alle 20.30 con la proiezione di Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu alla presenza del regista e di Enzo Cugusi.
 

La sala blu del Centro culturale di Iglesias s’è riempita venerdì 14 marzo per la presentazione del libro “Per Enrico, per esempio – L’eredità politica di Enrico Berlinguer”, di Pierpaolo Farina, organizzata dal Centro Iniziative Culturali Arci di Iglesias, con il patrocinio del comune di Iglesias. Alla presentazione hanno partecipato Bianca Berlinguer, giornalista, figlia di Enrico, che ha collaborato con l’autore, al quale ha rilasciato un’intervista esclusiva pubblicata nel libro; il cardinale Arrigo Miglio, collegato da Roma; il sindaco Mauro Usai e l’assessora della Cultura del comune di Iglesias Claudia Sanna; Salvatore Cherchi, presidente della Fondazione Berlinguer. Hanno moderato gli interventi i giornalisti Giampaolo Meloni e Ottavio Olita.
Il cardinale Arrigo Miglio ha parlato del rapporto tra la Chiesa e il Partito comunista guidato da Enrico Berlinguer, in particolare ricordando monsignor Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, e il “compromesso storico” tra il PCI di Enrico Berlinguer e la Democrazia Cristiana guidata dall’indimenticabile Aldo Moro.
Bianca Berlinguer ha parlato del suo rapporto instaurato con il Sulcis Iglesiente da giornalista nei primissimi anni ’90, per documentare sul TG3, inviata dal direttore Sandro Curzi, le lotte dei minatori, facendo riferimento ad Antonio Calledda (presente in sala), allora segretario della federazione del PCI del Sulcis Iglesiente; del padre Enrico ha ricordato soprattutto il privato, quasi sempre oscurato dal ruolo politico e istituzionale.
Gli interventi si sono sviluppati intorno alla straordinaria statura politica di Enrico Berlinguer, un grande leader stimato anche dagli avversari, che a distanza di oltre 40 anni dalla sua scomparsa, continua a essere il leader politico più amato della storia repubblicana, ancora oggi portato ad esempio, anche da chi personalmente, per questioni anagrafiche, essendo nato dopo il 1984, non l’ha conosciuto, tra questi lo stesso autore del libro, Pierpaolo Farina, sociologo e saggista 36enne, fondatore del primo sito web a lui dedicato.
Al termine della serata, l’assessora della Cultura del comune di Iglesias, Claudia Sanna, ha consegnato a Bianca Berlinguer, come ricordo della città di Iglesias, una miniatura della Cattedrale di Santa Chiara d’Assisi.
Giampaolo Cirronis

Questa sera, mercoledì 29 novembre, alle ore 18.00 presso Sala Remo Branca, in Piazza Municipio, a Iglesias, il giornalista e scrittore Ottavio Olita presenta il suo nuovo romanzo “Il rifugio dell’assassino”. Tratto da una storia vera, la storia mette in risalto un significativo spaccato della società sarda del XIX secolo.

Dialogheranno con l’autore, l’assessore della Cultura del comune di Iglesias Claudia Sanna, e Marino Canzoneri, rappresentante del CIC ARCI Iglesias.
L’evento è parte della FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias 2023 “Mappe”. La Fiera del Libro di Iglesias è un progetto Argonautilus&011solution

La stagione politica di Renato Soru rivisitata tredici anni dopo le dimissioni dalla presidenza della Regione Sardegna, quando il filtro del tempo trascorso consente riflessioni più equilibrate e forse meno parziali. Su questo s’interroga “Meglio Soru (o no)” La febbre del fare 13 anni dopo”, il libro di Massimo Dadea, che in quella Giunta fu assessore, la cui presentazione è in programma lunedì 24 aprile, dalle ore 17.30, al Centro culturale, in via Cattaneo, a Iglesias.
Che cosa è rimasto di un’esperienza di governo che ha rappresentato il più risoluto tentativo di modificare la realtà politica, culturale, sociale, economica e istituzionale dell’isola? Quanto di quel progetto, di quella idea di Sardegna è ancora attuale? Quale scenario si può aprire oggi alla luce del mutato ruolo della politica? Dopo il grande interesse suscitato nei precedenti incontri, di questo parleranno osservatori specializzati che quella stagione l’hanno vissuta da protagonisti, spesso critici e severi, o anche da spettatori.
Alla presentazione del libro, con l’autore dialogheranno il giornalista Ottavio Olita, la sociologa del lavoro Lilli Pruna, Claudia Zuncheddu, esponente dei medici per l’ambiente, Renato Soru e la deputata Francesca Ghirra (Verdi-Sinistra). Modererà l’incontro il giornalista Giampaolo Meloni. 

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Liberi e Uguali circolo di Carbonia organizza per venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 settembre la sua festa annuale al parco di Villa Sulcis, in via Napoli a Carbonia. La “Festa della Sinistra – Distrazioni di Massa”, unica festa politica quest’anno in Sardegna, ha come tematica principale quella della propaganda, un tema anomalo rispetto alle feste degli scorsi anni maggiormente incentrate su temi sociali “classici”.

«Riteniamo però che il tipo di propaganda, oggi ormai incessante e non basata su tematiche propriamente politiche o di governo, sia ormai alla base del pensiero acritico che sta investendo molta parte della popolazione italiana. Senza scaricare la fetta di responsabilità del centrosinistra nelle questioni di governo e sociali che affliggono il Paese crediamo però, che il tipo di informazione che passa, piena di slogan e concetti populisti carichi di demagogia, sia ormai oltre la semplice campagna elettorale, per questo pensiamo sia un tema su cui riflettere e su cui ricostruire una base sociale critica e attiva», sostiene Luca Pizzuto, consigliere regionale di Articolo UNO – LeU.

Tra gli ospiti principali il giornalista politico de La Stampa di Torino Jacopo Iacoboni, il quale presenterà, intervistato dall’ex giornalista RAI Ottavio Olita, il venerdì 28 alle ore 18,00 il libro L’Esperimento. Inchiesta sul Movimento 5 Stelle. Il giorno successivo, alle 17,30 si terrà il dibattito “Propaganda, consenso e manipolazione”, dibattito con Jacopo Iacoboni (giornalista de “La Stampa”), Vincenzo Vita (ex parlamentare, ex docente di Scienze della Comunicazione dell’Università di Sassari, giornalista), Ottavio Olita (ex giornalista Rai3). Per l’ultimo giorno si arriva ad uno dei grandi temi a cui, a parere di LeU locale, la propaganda odierna è finalizzata: le grandi disuguaglianze sociali, sempre più acutizzate e sempre più nascoste attraverso questo strumento spietato. Sempre alle 17,30 avrà, quindi luogo il dibattito “Disuguaglianze, il vero problema”, con Luca Pizzuto (consigliere regionale Articolo UNO – SDP), Federico Fornaro (capogruppo alla Camera di LeU), Filippo Sestito (presidenza nazionale Arci), coordina Franco Uda (segretario Arci Sardegna).

Durante le varie serate ci saranno spettacoli di stand-up comedy, musica irlandese coi Molly’s Chamber, dj-set e la proiezione del film “La verità negata”, di Mick Jackson, ci saranno, inoltre, alcuni espositori.

Sempre aperto all’ora di cena il ristorante a KM0 e sempre presenti, come ogni anno, delle attività per bambini e bambine.

L’ingresso ai dibattiti, agli spettacoli e alle attività per i più piccoli e le più piccole è libero e gratuito.

La Festa della Sinistra – Distrazioni di Massa vede la collaborazione di ARCI e della Casa del Popolo Carbonia.

Di seguito il programma delle giornate.

Venerdì 28

h 18.00 Presentazione del libro “L’Esperimento” di Jacopo Iacoboni, alla presenza dell’autore. Presenta il libro Ottavio Olita

h20.30 Cena nel ristorante popolare

h22.30 DJ set Meine Fotze / Stand Up Comedy con Massimiliano Puddu, Stefano Podda e

Alessandro Murtas

Sabato 29

h17.30 “Propaganda, consenso e manipolazione”, dibattito con Jacopo Iacoboni (giornalista de “La Stampa”), Vincenzo Vita (ex parlamentare, ex docente di Scienze della Comunicazione dell’Università di Sassari, giornalista), Ottavio Olita (ex giornalista Rai3). Coordina Marino Canzoneri (presidente Arci Sardegna)

h 20.30 Cena nel ristorante popolare

h 22.30 Molly’s Chamber in concerto

Domenica 30

h 17.30 “Disuguaglianze, il vero problema”, con Luca Pizzuto (consigliere regionale MDP), Federico Fornaro (capogruppo alla Camera di LeU), Filippo Sestito (presidenza nazionale Arci). Coordina Franco Uda (segretario Arci Sardegna)

A seguire “Across the Sea” giocare per capire la realtà – Giocare perché non c’è nulla di più serio del gioco

h 20.30 Cena nel ristorante popolare

h 22.00 Proiezione di “La verità negata”, di Mick Jackson, con Rachel Weisz, Tom Wilkinson (GB/USA 110′)

Attività per i bambini

Sabato 29, dalle 17.30, Laboratorio di riciclo “Animali e mostri di carta”, a seguire Truccabimbi e palloncini

Domenica 30, dalle 17.30, Giochi di ruolo per bambini

Ristorante

Il ristorante cerca di offrire i prodotti della Sardegna rispettando il più possibile l’ambiente. Serviamo i nostri cibi, per quanto possibile a Km0, su piatti e con posate biodegradabili

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Battute finali a Villacidro (Sud Sardegna) del “Maggio Letterario 2018”. Inaugurata sabato scorso (19 maggio), l’iniziativa della Fondazione Giuseppe Dessì sfoglia questo fine settimana le sue pagine conclusive. 

Sabato 26 maggio, alle 18,30 nella storica Casa Dessì (sede della Fondazione ed epicentro del premio letterario intitolato allo scrittore sardo, alla trentatreesima edizione dal 24 al 30 settembre), è in agenda l’incontro “Perché ho scelto la narrativa”: a colloquio con Paolo Lusci, presidente della Fondazione Dessì, il giornalista e scrittore Ottavio Olita presenta il suo sesto romanzo, “L’oltraggio della sposa” (Città del Sole edizioni). È la storia della giovane Adele Mori, ricca fanciulla di provincia calabrese, data in sposa, non ancora diciottenne, il 2 maggio del 1871, all’eroe di guerra Giacomo Perra, capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia; un matrimonio destinato a durare pochi anni: lei, insoddisfatta, ritorna a vivere dai suoi, ritrova la serenità e poi l’amore per un altro uomo che però, per averla solo per sé, uccide il capitano, trascinando così la vita di Adele nello scandalo e in un processo che si concluderà con la condanna dei due amanti. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquanta anni dopo, attraverso le carte dei processi, le pagine di un diario e articoli di giornali, farà luce una giovane ricercatrice universitaria, Simonetta Cerri. 

Chiude il ciclo di appuntamenti, domenica 27, la serata dal titolo “‘Caro Giorgio’, ‘Carissimo Beppe'”. Dalle 18.00, l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere”, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 e il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite.“Meditare, studiare, scrivere” non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale. 

L’ingresso ai due appuntamenti del “Maggio Letterario” di sabato e domenica, entrambi inseriti tra gli eventi speciali della manifestazione Monumenti aperti a Villacidro, è libero e gratuito.

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Presentazioni editoriali, letture e musica a Villacidro per il “Maggio Letterario 2018“, l’iniziativa della Fondazione Giuseppe Dessì in programma questo sabato, 19 maggio, e nel fine settimana successivo (sabato 26 e domenica 27), nella storica Casa Dessì, la dimora di famiglia dove lo scrittore di “Paese d’ombre” ha trascorso gli anni dell’infanzia e della giovinezza e compiuto la sua prima formazione.

Due diversi appuntamenti scandiscono la serata d’apertura di sabato 19. Alle 18,30 Maurizio Corona, in conversazione con il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, presenta la sua opera storica “Càller 1535. Carlo V, Cagliari e la crociata contro gli infedeli”. Per l’autore, notaio e storico, cagliaritano di nascita e di cuore, lo splendido specchio di mare che lambisce la città, l’antica Càller, da dove la flotta di Carlo V salpa alla conquista di Tunisi, è il movente di un’approfondita indagine sullo scontro feroce che oppose le culture d’Oriente e d’Occidente. Corona racconta come è nato e come si è sviluppato questo libro che unisce al sentimento dello scrittore la passione del ricercatore e il rigore dello storico.

Tiene invece banco la musica tradizionale irlandese nella seconda parte della serata: protagoniste del concerto in programma alle 21.00 (ingresso gratuito) Fiona O’Reilly, soprano dalla vasta esperienza nell’opera, nell’operetta, nell’oratorio e nel recital, e la pianista Hilary O’Neill (insegnante, compositrice per voci e musica da camera, trapiantata dal 2009 in Sardegna), con Gabriele Pianti, Filippo Demontis e Filippo Marras alle chitarre, Tommaso Ortu al basso, Mario Marongiu al sassofono, Roberto Marras alla batteria e Gandhi Manohara alle congas e allo xilofono. In scaletta brani e canzoni di tradizione orale ma anche pezzi originali firmati da Hilary O’Neill.

Il “Maggio Letterario 2018” ritorna sette sere dopo, sabato 26, con un nuovo appuntamento letterario: alle 18,30 in Casa Dessì (sede della Fondazione ed epicentro del premio letterario intitolato allo scrittore sardo, alla trentatreesima edizione dal 24 al 30 settembre) – il giornalista e scrittore Ottavio Olita, al centro dell’incontro “Perché ho scelto la narrativa”, con la partecipazione di Paolo Lusci, presenta il libro “L’oltraggio della sposa” (Città del Sole edizioni). Il romanzo narra la vita della giovane Adele Mori ricca fanciulla di provincia non ancora diciottenne, data in sposa all’eroe di guerra Giacomo Perra, trentacinquenne capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia – travolta dallo scandalo e da un processo. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquant’anni dopo, farà luce Simonetta Cerri, una giovane ricercatrice universitaria.

Caro Giorgio”, “Carissimo Beppe”. È infine il titolo della terza e ultima serata del maggio villacidrese. Domenica 27, a partire dalle 18, l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere”, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 ed il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite.“Meditare, studiare, scrivere” non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale.

 

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Anche la Fondazione Giuseppe Dessì rende omaggio al mese dei libri con quattro appuntamenti in programma tra il Salone internazionale del libro di Torino e Villacidro, che dal 24 al 30 settembre ospiterà la trentatreesima edizione del premio letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977).

Il primo impegno in agenda è per questo sabato pomeriggio (12 maggio) nel capoluogo piemontese: nello stand della Regione Sardegna al trentunesimo Salone del Libro, il presidente della Fondazione Paolo Lusci ed il direttore Mauro Pittau presentano alle 16.30 un “Menù letterario” stampato per l’occasione e stilato sulla base di ricette e ingredienti citati nel romanzo “Paese d’ombre”, l’opera più famosa di Giuseppe Dessì: cardi selvatici in umido, zuppa di fave con lardo, porchetto e capretto allo spiedo, croccante di mandorle, sono alcuni dei piatti elencati nella lista che accompagna, in un originale abbinamento, le regole di partecipazione al Premio Dessì. Un accostamento, quello tra gusto del palato e letteratura, che rientra del resto tra le caratteristiche del programma con cui la Sardegna partecipa a questa edizione della kermesse torinese.

Dopo Torino, tre serate fra presentazioni editoriali, letture e musica scandiranno a Villacidro il “Maggio Letterario” in Casa Dessì, epicentro del premio e sede della Fondazione. La serie di appuntamenti si apre sabato 19 maggio, alle 18.30, con il notaio e storico Maurizio Corona in conversazione con Paolo Lusci sulla sua opera “Càller 1535. Carlo V, Cagliari e la crociata contro gli infedeli”. Per l’autore, cagliaritano di nascita e di cuore, lo splendido specchio di mare che lambisce la capitale della Sardegna, l’antica Càller, da dove la flotta di Carlo V salpa alla conquista di Tunisi, è il movente di un’approfondita indagine sullo scontro feroce che oppose le culture d’Oriente e d’Occidente. Maurizio Corona racconta come è nato e come si è sviluppato questo libro che unisce al sentimento dello scrittore la passione del ricercatore e il rigore dello storico.

Nella seconda parte della serata di sabato 19, alle 21.00, spazio alle musiche irlandesi con una formazione guidata dal soprano Fiona O’ Reilly (una vasta esperienza nell’opera, nell’operetta, nell’oratorio e nel recital) e dalla pianista Hilary O’Neill (insegnante, compositrice per voci e musica da camera), che schiera Mario Marongiu al sassofono, Gabriele Pianti, Filippo Demontis e Filippo Marras alle chitarre, Tommaso Ortu al basso, Roberto Marras alla batteria e Gandhi Manohara alle congas e allo xilofono.

Sette giorni dopo, sabato 26 maggio, sarà invece la volta di Ottavio Olita, al centro dell’incontro “Perché ho scelto la narrativa”: a colloquio con Paolo Lusci, il giornalista e scrittore presenta il libro “L’oltraggio della sposa” (edizioni Città del Sole). Il romanzo narra la vita della giovane Adele Mori – ricca fanciulla di provincia non ancora diciottenne, data in sposa all’eroe di guerra Giacomo Perra, trentacinquenne capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia – travolta dallo scandalo e da un processo. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquant’anni dopo, farà luce Simonetta Cerri, una giovane ricercatrice universitaria.

“Caro Giorgio, Carissimo Beppe” è il titolo dell’ultima serata del “Maggio Letterario” a Villacidro: domenica 27 (con inizio alle 18) l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere“, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 e il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite. Il volume non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale.

 

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Convegni, festival, laboratori per le scuole, realizzazione di nuovi murales. E ancora: apertura di spazi da cui valorizzare il prezioso patrimonio culturale di San Sperate e accogliere le idee artistiche capaci di esprimere la dimensione internazionale in cui il comune è proiettato.

Il 2108 è l’anno in cui cadono i cinquant’anni della nascita del Paese Museo, e l’amministrazione comunale ha deciso di celebrarlo dichiarandolo “Anno del Paese Museo, Paese della creatività”.

Un anniversario che vale doppio: non solo perché era proprio nella primavera del 1968 che, dietro la regia di Pinuccio Sciola, San Sperate conobbe quella rivoluzione artistica da cui nacque un nuovo modo di pensare il rapporto tra spazio e comunità, ma anche perché questo è l’Anno europeo del patrimonio culturale di cui, pochi giorni fa, il Cinquantennale ha ottenuto il riconoscimento dall’Unione Europea dopo un’attenta selezione.

Per celebrare l’importante ricorrenza è stato pensato un ricco calendario di attività che accompagneranno lungo tutto l’anno. Attività che vedono lavorare a stretto gomito una rete di partenariato composta da diverse associazioni locali e internazionali tutte unite, per la prima volta, nella realizzazione di un unico progetto la cui direzione artistica è affidata al muralista Angelo Pilloni, e quella scientifica a Paolo Lusci e all’associazione Noarte, fondata nel 2005 da Pinuccio Sciola, Paolo Lusci e dall’artista Mariano Corda.

Momenti clou dell’intera programmazione saranno due convegni – il primo il 25 maggio, il secondo a ottobre-, l’inaugurazione del Centro civico culturale, nell’ex Palazzo civico (un polo turistico volto alla valorizzazione e comunicazione del patrimonio esistente), e la realizzazione -entro la fine dell’anno- dell’Exe, il Centro internazionale di scambi e confronti culturali, concepito come luogo di produzione e ospitalità di artisti.

Dopo una fase preparatoria partita a marzo, con attività dedicate alle scuole (ai ragazzi è stato chiedere di immaginare il paese tra cinquant’anni e di ripensare il Monumento alla frutta, opera-simbolo di una rivoluzione culturale figlia di una società contadina), la relizzazione del logo “50 anni del Paese Museo” da parte degli artisti Archimede Scarpa e Angelo Pilloni, e la “pulizia” del paese, una tradizione introdotta da Pinuccio Sciola, ora si entra nel vivo.

Sabato 5 e domenica 6 maggio, in concomitanza con la manifestazione Monumenti aperti, San Sperate inaugura ufficialmente l’Anno del Paese Museo. Per l’occasione nel palazzo municipale Angelo Pilloni realizzerà un murale con in logo del Cinquantennale. Domenica alle 18 sarà inoltre proposto “Semjai”, spettacolo itinerante, per la regia di Mariano Corda, in cui attraverso la riproposizione della semina si omaggiano i 50 anni del Paese Museo, centro dalle spiccate origini contadine.

I quatto mesi di laboratori che hanno portato a questo esito scenico saranno ripercorsi nella mostra fotografica di Lieven Loots, esposta nel Museo del crudo.

Venerdì 25 maggio, l’appuntamento è con “50 anni di Paese museo… Il Paese della creatività_Socializzare l’arte, Socializzare la Vita”, convegno organizzato dall’amministrazione comunale, con cui si apre il festival Sant’Arte organizzato dalla Fondazione Sciola, che proseguirà sino a domenica 27. Questo primo appuntamento seminaristico sarà incentrato sulla storia del Paese Museo che verrà ripercorsa dalla stessa voce dei suoi protagonisti (Nino Landis, Giampaolo Mameli e Ottavio Olita), ma anche dal punto di vista di accademici di grande levatura e studiosi, tra cui il filosofo Diego Fusaro.

A giugno arriva “Da nuraghes a murales”, iniziativa del Circolo scientifico della cultura italiana dell’Università di Varsavia e dell’Associazione culturale polacco-sarda.

Tra luglio e settembre un nuovo murale impreziosirà la via Cagliari, porta d’ingresso al paese: a realizzarlo sarà Angelo Pilloni in collaborazione con diversi artisti stranieri. Il progetto prevede la ripartizione in quadranti del muro di cinta del campo sportivo, ognuno dei quali ospiterà l’opera di un artista diverso. Oltre alla realizzazione di nuovi murales è previsto anche il restauro di alcuni di quelli già esistenti: il lavoro, che vedrà all’opera Angelo Pilloni ed Archimede Scarpa, sarà promosso e finanziato dall’associazione Art&venti.

A luglio ritornano anche i consueti appuntamenti con la Sagra delle pesche e con il festival Cuncamias, curato dall’associazione Antas.

A ottobre arriva anche il secondo appuntamento seminaristico, dedicato stavolta all’architettura della terra cruda dall’età nuragica agli anni Sessanta: «La terra alle radici dell’Arte. Dai muri di fango alle tele d’autore: la nascita e lo sviluppo del Paese Museo inquadrata da un punto di vista architettonico e archeolgico», realizzato in collaborazione con l’Associazione della Terra cruda e l’Unione dei comuni del Basso Campidano.

Questo primo scorcio d’autunno vedrà anche ospitare artisti stranieri grazie alla Residenza artistica LXL, curata da Noarte. Un progetto, questo, che vedrà parallelamente avviare in tutta la Sardegna una campagna di diffusione e condivisione del messaggio culturale del Paese Museo.

A novembre è in programma la “Festa d’autunno”, a cura dell’associazione Gruppo micologico “Donato Zanda”.

 

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Dal 15 novembre al 2 dicembre si terrà tra Cagliari ed Iglesias la IX edizione delle “Giornate del cinema del Mediterraneo”.

Il 17 novembre è previsto a Cagliari presso il Teatro Massimo un evento d’apertura della rassegna con il film-documentario su Carmelo Bene, “Tracce di bene” di Giuseppe Sansonna Italia 2017, durata 56’. Saranno presenti il regista Giuseppe Sansonna, l’attore Luigi Mezzanotte, l’attrice Barbara Maria Caruso, Massimo Mancini, Direttore generale di Sardegna Teatro. Coordina Enrico Pau, regista e Direttore artistico delle “Giornate del cinema del Mediteraneo”.

Dal 18 novembre gli eventi sono programmati ad Iglesias presso la nascente “Casa del cinema” – Centro culturale con il film “L’accabadora” di Enrico Pau ed il film “L’ordine delle cose” di Andrea Segre. Saranno presenti oltre al regista Enrico Pau, la sceneggiatrice Antonia Iaccarino, l’attrice Valentina Carnelutti, lo scrittore e giornalista Ottavio Olita.

La programmazione proseguirà fino al 2 dicembre con un ricco calendario di eventi ed ospite.

Il 15 novembre inizierà un seminario di cinematografia presso il Liceo Artistico e Scientifico di Iglesias, in collaborazione con il CELCAM dell’Università di Cagliari.

Le“Giornate del cinema del Mediterraneo”, giunte alla IX edizione, sono promosse ed organizzate  dal Centro Iniziative Culturali ARCI-Iglesias e si svolgono  nella omonima  cittadina mineraria nel Sud Ovest della Sardegna. La manifestazione ha come obiettivo quello di stimolare riflessioni sul reale, facendo dialogare il linguaggio cinematografico e documentario con altri linguaggi quali musica, immagini fotografiche, incontro del pubblico con gli autori, confronto e dibattito tra studenti,  autori e operatori degli audiovisivi, iniziative sulle arti visive e scrittura, oltre alla promozione della conoscenza delle produzioni audiovisive più recenti nell’ambito del Mediterraneo e non solo. Verranno quindi proposte diverse pellicole rappresentative delle cinematografie delle varie sponde del Mediterraneo e se possibile, per motivi di budget, anche con il coinvolgimento delle stesse Cineteche Nazionali (con la presenza diretta o con un sostegno di carattere culturale attraverso indicazioni di film, di tematiche o di messaggi di adesione e saluto).

Tre le tematiche  principali che caratterizzano l’evento di cultura cinematografica: 1) migrazioni, integrazioni e contaminazioni, 2) lavoro e solidarietà, 3) cinema e Sardegna, 4) altri luoghi, altre storie.

Ad arricchire le rassegne si aggiungono i convegni tematici, i seminari formativi rivolti alle scuole superiori, le mostre fotografiche ed altre interessanti iniziative.

Le “Giornate del cinema del Mediterraneo” nel corso di questi anni si sono conquistate un loro spazio nel campo delle iniziative di cultura cinematografica diventando un importante riferimento in Sardegna e non solo per quanti intendono conoscere e confrontarsi sulle produzioni italiane e di altri  paesi mediterranei, europei ed asiatici, che difficilmente hanno opportunità di essere conosciute nei circuiti tradizionali degli audiovisivi.

Nelle varie edizioni la manifestazione si avvale della collaborazione di festival, cineteche, enti e associazioni italiane e internazionali, per la miglior riuscita dell’evento.