22 November, 2024
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Dopo cinque anni di silenzio, I Shardana, la grande opera lirica del compositore cagliaritano Ennio Porrino (1910-1959), ritorna in Sardegna, nell’incantevole scenario di Tharros, nell’anfiteatro all’aperto allestito nei pressi del sito archeologico sulla penisola del Sinis, nel territorio del comune di Cabras. Il dramma musicale in tre atti verrà proposto domani sera – venerdì 7 settembre – in forma semiscenica nella versione per canto e pianoforte interpretata da Alessandro Frabotta (basso), Martina Serra (mezzosoprano), Giampaolo Ledda (tenore), Rossana Cardia (soprano), Gionata Gilio (baritono) e Moreno Patteri, con Stefano Cocco al pianoforte e la voce recitante di Fulvio Venturi, che firma la direzione artistica insieme a Giovanni Masala Dessì. 

I Shardana è una delle opere liriche più affascinanti del Novecento. Rappresentata per la prima volta al San Carlo di Napoli il 21 marzo del 1959, sotto la direzione dello stesso Ennio Porrino, e al Teatro Massimo di Cagliari il 18 marzo 1960, venne accolta trionfalmente e, tuttavia, subito dimenticata, sebbene il musicologo tedesco Felix Karlinger, nell’enciclopedia tedesca Musik in Geschichte und Gegenwart, l’abbia definita nel 1962 «la più importante opera lirica italiana di questo dopoguerra». Dopo essere stata tenuta nel “cassetto” per cinquant’anni, fu riproposta a Cagliari nel febbraio del 2010, in forma di concerto, e nel settembre del 2013 al Teatro Lirico del capoluogo sardo in forma scenica.

I Shardana è opera musicalmente eclettica con i suoi rimandi a Ottorino Respighi, a Giacomo Puccini, Carl Orff e a Igor Stravinskij – riletti con un linguaggio omogeneo e personale tipico di Ennio Porrino – e ripercorre altresì in alcuni passaggi i modi propri del canto tradizionale sardo. La storia è ambientata in una Sardegna immaginaria di età nuragica e narra della lotta, cupa e tragica, tra i Sardi e gli invasori d’oltremare, con accenti quasi barbarici.

  

bdr

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Dopo cinque anni di silenzio, “I Shardana”, la grande opera lirica del compositore cagliaritano Ennio Porrino (1910-1959), ritorna in Sardegna, nell’incantevole scenario di Tharros, nell’anfiteatro all’aperto allestito nei pressi del sito archeologico sulla penisola del Sinis, nel territorio del Comune di Cabras (OR). Il dramma musicale in tre atti verrà proposto venerdì 7 settembre in forma semiscenica nella versione per canto e pianoforte interpretata da Alessandro Frabotta (basso), Martina Serra (mezzosoprano), Giampaolo Ledda (tenore), Rossana Cardia (soprano), Gionata Gilio (baritono) e Moreno Patteri, con Stefano Cocco al pianoforte e la voce recitante di Fulvio Venturi, che firma la direzione artistica insieme a Giovanni Masala Dessì. 

“I Shardana” è una delle opere liriche più affascinanti del Novecento. Rappresentata per la prima volta al San Carlo di Napoli il 21 marzo del 1959, sotto la direzione dello stesso Ennio Porrino, e al Teatro Massimo di Cagliari il 18 marzo 1960, venne accolta trionfalmente e, tuttavia, subito dimenticata, sebbene il musicologo tedesco Felix Karlinger, nell’enciclopedia tedesca “Musik in Geschichte und Gegenwart”, l’abbia definita nel 1962 “la più importante opera lirica italiana di questo dopoguerra”. Dopo essere stata tenuta nel “cassetto” per cinquant’anni, fu riproposta a Cagliari nel febbraio del 2010, in forma di concerto, e nel settembre del 2013 al Teatro Lirico del capoluogo sardo in forma scenica.

“I Shardana” è opera musicalmente eclettica con i suoi rimandi a Ottorino Respighi, a Giacomo Puccini, a Carl Orff e a Igor’ Fëdorovič Stravinskij – riletti con un linguaggio omogeneo e personale tipico di Ennio Porrino – e ripercorre altresì in alcuni passaggi i modi propri del canto tradizionale sardo. La storia è ambientata in una Sardegna immaginaria di età nuragica e narra della lotta, cupa e tragica, tra i Sardi e gli invasori d’oltremare, con accenti quasi barbarici.

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Arriva il momento dello spettacolo finale per i 31 bambini tra i 6 ei 13 anni provenienti da tutta Italia da lunedì  impegnati nel centro comunale “Teatro La Vetreria” di Pirri per la seconda edizione del Workshop Suzuki d’arpa.

Domani, venerdì 7 luglio, alle 20,30, sempre negli spazi dell’Ex Vetreria (in via Italia), è in programma “Magie d’estate”, concerto in cui i piccoli, riuniti nell’Harp ensemble, daranno prova delle capacità maturate durante il corso.

Guidati dalle insegnanti che li hanno affiancati in questi giorni, proporranno un programma che spazierà dai brani della tradizione anglosassone, come “Triptic dance”, alle melodie degli italiani Antonio Vivaldi e Ottorino Respighi, senza dimenticare le sonorità proprie della tradizione americana, giapponese o brasiliana.

Organizzato dall’associazione culturale Arpeggiando, diretta da Tiziana Loi, il Workshop Suzuki d’arpa ha visto in città per l’occasione insegnanti d’eccezione: la stessa Tiziana Loi, che è anche docente nelle scuole civiche di musica di San Sperate e di Selargius, ma anche Emiliana Sessa, del centro Suzuki di Firenze, Gabriella Bosio, insegnante al conservatorio di Torino e all’Accademia Suzuki Talent Center della stessa città, e di Ester Gattoni, docente al Conservatorio di Como).

L’ingresso al concerto è libero ad offerta.

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Sabato 18 marzo, per la rassegna di prosa e danza del CEDAC 2017, al Teatro Centrale di Carbonia L’Astra Roma Ballet ARB di Diana Ferrara metterà in scena “George Sand – uomo e libertà” con Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, musiche di Fryderyk Chopin, Ottorino Respighi, Mstislav Rostropovič, coreografie di Sabrina Massignani.

George Sand, ovvero Amantine Aurore Lucille Dupin (Parigi, 1 luglio 1804 – Nohant 8 giugno 1876), spregiudicata e anticonformista scelse un nome maschile e divenne tra le autrici più prolifiche della storia della letteratura. Fumava il sigaro, beveva caffè, vestiva da uomo e si opponeva alla società quando questa tentava di minare qualsiasi forma di libertà. George Sand è autrice di romanzi, novelle, drammi teatrali, con circa un centinaio di opere all’attivo. Il suo attivismo politico e la sua opposizione al papato, nel 1863, le costò la messa all’Indice di tutti i suoi romanzi. La vediamo in Gerge Sand, “uomo” e libertà, con coreografia di Sabrina Massignani, nella sua trasformazione interiore, nella sua forza letteraria, attraverso le sue opere, le sue emozioni, la sua determinazione e attraverso due tra i suoi più importanti e significativi amori: l’appassionata e tempestosa relazione con Alfred De Musset (Parigi 1810-1857) e la scandalosa e tormentata storia con Fryderyk Chopin (Zelazowa Wola 1810 – Parigi 1849).

Una donna determinata, consapevole della sua capacità letteraria, contraria ad ogni forma di limitazione alla libertà, inizia il suo percorso contrapponendosi a quelle unioni di comodo in cui la donna era costretta in vincoli rigidi e spesso violenti. Lasciando il marito e trasferendosi a Parigi sceglie la libertà e la scrittura ricreandosi una nuova e a lei più “calzante” identità, affrontando costantemente e con grande determinazione il costante confronto con la società e le sue regole. Salotti, cenacoli letterari, opere e forme di scrittura ci accompagneranno alla scoperta di un personaggio talmente moderno da renderlo attuale al punto tale da farci dimenticare dell’Ottocento e proiettandoci ai giorni nostri. Sarà proprio la sua prima opera letteraria Indiana (1832) a farci entrare pienamente e consapevolmente nella sua volontà artistica e sociale dove la libertà è un diritto di ciascuno di noi che va perseguito a qualsiasi costo e dove i rapporti di coppia non devono essere delle catene, ma importanti eventi di forti emozioni. Anticipatore dell’incontro con il poeta Alfred De Musset, intenso, drammatico, passionale e talvolta violento. A cui seguirà una lunga, tormentata, intensa e travagliata relazione con il musicista Frydryck Chopin che li vedrà uniti per nove anni e i cui più intimi segreti rimarranno tali, custoditi nelle lettere che la stessa Sand distrusse.

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Proseguono, nella sede del Liceo Classico di via Brigata Sassari, le attività della Lutec (Libera Università della Terza Età Carbonia), in collaborazione con il comune di Carbonia. Nella programmazione dei mesi di gennaio e febbraio sono state inserite numerose lezioni, a cui si aggiungono, laboratori di musica e teatro, corsi di ginnastica e inglese, viaggi culturali e eventi teatrali.

Gli incontri in programma abbracciano diverse discipline: storia, storia della Sardegna e del territorio, filosofia, storia dell’arte, letteratura, diritto, archeologia e geologia.

Il programma dei prossimi incontri del mese di gennaio e dell’intero mese di febbraio

Gennaio

24 gennaio ore 16.30 – Archeologia – Nicola Dessì            

“La civiltà nuragica:tipologie architettoniche dei nuraghi”                              

27 gennaio ore 16.30 – Storia della Sardegna – Carlo Di Bella

“La Sardegna in età liberale”

31  gennaio ore 16.30 – Letteratura – Francesco Peddoni        

Io non sono qui: il Nobel a Dylan”                                                                            

Febbraio

3 febbraio ore 16.30 – Filosofia – Emanuele D’Urso

“Karl Popper racconta Talete e Parmenide”

7  febbraio ore 16.30 – Geologia – Ruggero Soru    

“Il paesaggio carboniense”

10 febbraio ore 16.30 – Filosofia – Emanuele D’Urso    

“Karl Popper racconta Eraclito e Senofane”

14 febbraio ore 16.30 – Storia dell’arte – Gianni Murtas

Le avanguardie storiche: il Cubismo

17 febbraio ore 16.30 – Storia del territorio – Giuseppe Mura

Il bombardamento di Gonnosfanadiga”

21 febbraio ore 16.30 – Archeologia – Nicola Dessì              

I Culti funerari del popolo nuragico”

24 febbraio ore 16.30 – Storia della Sardegna – Carlo Di Bella

La Sardegna dall’Età Giolittiana al Fascismo

28 febbraio ore 16.30 – Letteratura – Francesco Peddoni              

“Il canadese errante: Leonard Cohen”

Corsi e laboratori

Corso di ginnastica dolce – Martedì e giovedì

1° gruppo dalle ore 9.00 alle ore 10.00

2°gruppo dalle ore 10.15 alle ore 11.15

Tutors Manuela Sedda e Laura Rubiu

Laboratorio musicale da gennaio – giovedì  ore 16.30

Maestra Elena Sibiriu

Laboratorio teatrale giovedì ore 16.00 

Regia Gino Meloni e Mariangela Baldino       

Corso di lingua inglese (British School)

Livello base martedì dalle ore 18.30 alle ore 20.00

Livello intermedio venerdì dalle ore 10.45 alle ore 12.30

Livello avanzato venerdì dalle ore 9.15 alle ore 10.45

Docente Louise Holmes                                                                                                                                         

Viaggi – Gite – Eventi

Domenica 29 gennaio viaggio culturale a Nuoro e Orani

visita guidata al Museo Man (Espressionismo tedesco)

e Museo Nivola.

Teatro lirico

Sabato 4 febbraio  La bella addormentata nel bosco”

Fiaba musicale in tre atti di Ottorino Respighi.

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Daniel Zaretzky Andrea Macinanti 

Con una conferenza dal titolo “Aspetti tecnici ed estetici della produzione organistica di M. E. Bossi e autori coevi”, domani, mercoledì 5 ottobre, alle 17.00, prende il via la “Settimana organistica” inserita nel secondo “Festival organistico internazionale”, promosso dal Conservatorio di Cagliari.

Sino al 10 ottobre conferenze, concerti, ma anche masterclass scandiranno questo nuovo momento della rassegna, che ha per sottotitolo “Ripensare l’antico nel Novecento”, ed è dedicata quest’anno alle figure di Ottorino Respighi e Ferruccio Busoni.

Mercoledì l’appuntamento è nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana. Relatore sarà Andrea Macinanti, docente al conservatorio “Martini” di Bologna. Si prosegue giovedì 6 alle 18.00 nell’auditorium, quando Andrea Macinanti sarà ancora protagonista insieme al violinista Corrado Lepore di una conferenza/concerto che proporrà  un programma incentrato su partiture di Respighi e Busoni. Parteciperanno anche gli allievi del corso di organo.

Venerdì 7, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari sarà la volta di Daniel Zaretsky, docente di organo nel  conservatorio “Rimskij-Korsakov” di San Pietroburgo: proporrà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di J. S. Bach, T. Dubois, M. Reger, L. Vierne.

La “Settimana organistica” si conclude l’8 e il 10 ottobre con la masterclass di Daniel Zaretsky riservata agli studenti di Organo del Conservatorio.

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Con una conferenza dal titolo “Aspetti tecnici ed estetici della produzione organistica di M. E. Bossi e autori coevi”, mercoledì 5 ottobre, alle 17.00, prende il via la “Settimana organistica” inserita nel secondo “Festival organistico internazionale”, promosso dal Conservatorio di Cagliari.

Sino al 10 ottobre conferenze, concerti, ma anche masterclass scandiranno questo nuovo momento della rassegna, che ha per sottotitolo “Ripensare l’antico nel Novecento”, ed è dedicata quest’anno alle figure di Ottorino Respighi e Ferruccio Busoni.

Mercoledì l’appuntamento è nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana. Relatore sarà Andrea Macinanti, docente al conservatorio “Martini” di Bologna. Si prosegue giovedì 6, alle 18.00, nell’auditorium, quando Andrea Macinanti sarà ancora protagonista insieme al violinista Corrado Lepore di una conferenza/concerto che proporrà  un programma incentrato su partiture di Respighi e Busoni. Parteciperanno anche gli allievi del corso di Organo.

Venerdì 7, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari sarà la volta di Daniel Zaretsky, docente di Organo nel  conservatorio “Rimskij-Korsakov” di San Pietroburgo: proporrà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di J. S. Bach, T. Dubois, M. Reger, L. Vierne.

La “Settimana organistica” si concluderà l’8 e il 10 ottobre con la masterclass di Daniel Zaretsky, riservata agli studenti di Organo del Conservatorio.

Auditorium 2Andrea MacinantiDaniel Zaretzky

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Con un concerto dell’organista polacco Kamil Mika prende il via, martedì 19 luglio, alle 20.00, nella Cattedrale di Santa Maria di Cagliari, la seconda edizione del “Festival organistico internazionale”.

Promossa dal Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, quest’anno la manifestazione ha per leitmotiv “Ripensare l’antico nel Novecento”, ed è dedicata ai due grandi compositori, dei quali nel 2016 ricorre rispettivamente il 150° anniversario dalla nascita e l’80° dalla morte.

Sino al 2 dicembre, la rassegna proporrà un cartellone vario e articolato, fatto di concerti, masterclass e conferenze che vedranno in città per l’occasione, a ottobre, Andrea Macinanti, docente d’Organo al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, e Daniel Zaretsky del Conservatorio di San Pietroburgo, premiato nel suo paese con il riconoscimento di “Artista onorario di Russia”. A novembre sarà invece la volta di un’altra ospite internazionale: Vita Kalnciema, del Conservatorio di Riga, che terrà una masterclass sulla musica organistica di J.S. Bach ed un concerto nella Cattedrale di Santa Maria.

Il 2 dicembre chiuderà il festival una serata-omaggio al compositore e organista tedesco Max Reger, in occasione del centenario della morte: saranno sul palco allievi e docenti delle classi di Organo dei conservatori “G. P. Da Palestrina” e “L. Canepa” di Sassari, che per la prima volta collaboreranno in uno scambio culturale.

Cattedrale di Cagliari 44 copia