Nel 2017, all’Aou di Sassari, sono aumentate le segnalazioni di potenziali donatori.
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I sardi sono generosi e capaci di grandissimi gesti di solidarietà e altruismo. È quanto emerge dalla relazione sintetica del Centro regionale trapianti che, per il 2017, mette in rilievo l’attività di prelievo e trapianti di organi e tessuti in Sardegna. L’Aou di Sassari, con il Santissima Annunziata, è l’azienda che fa registrare nell’isola il numero maggiore di donatori segnalati: ben 30 quelli registrati nella Terapia intensiva dell’ospedale di via De Nicola.
Tra reni, fegato, pancreas, cuore, polmoni e cornee, il Centro regionale registra nei presidi ospedalieri della regione un’attività di prelievo di 121 organi, dei quali 100 effettivamente trapiantati. E ancora, sono 67 i donatori segnalati e 39 i donatori effettivi.
A Sassari, invece, i donatori effettivi sono 13. Di questi ben 7 sono donatori multiorgano. E sempre al Santissima Annunziata, sono 33 gli organi prelevati, tra reni, fegato, cuore e polmoni. Sono 30, invece, quelli effettivamente trapiantati. Si tratta di un numero importante, in particolare per i polmoni, 4 quelli trapiantati. Un risultato raggiunto anche grazie a nuove metodiche di protezione polmonare, utilizzate durante il periodo di osservazione e assistenza al donatore.
La relazione sintetica del Centro regionale trapianti, inoltre, mette in risalto l’intensa e delicata attività fatta dalle tredici Rianimazioni degli ospedali isolani. Tra queste, oltre a quella dell’ospedale dell’Aou di Sassari anche quelle dell’Azienda ospedaliera Brotzu e del San Francesco di Nuoro (Ats-Assl Nuoro), nosocomi dove sono presenti anche le tre Neurochirurgie della Sardegna.
«L’attività di segnalazione e osservazione dei donatori è una delle più complesse che esistano – afferma Luigi Solinas, responsabile della Rianimazione del Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari – e vede operare un team multidisciplinare composto da un anestesista, un neurologo e un medico della direzione sanitaria.» Un lavoro delicato, svolto nel rispetto del paziente e dei familiari.
«Quello raggiunto nel 2017 è un ottimo risultato – commenta Paola Murgia, coordinatrice locale delle donazioni e trapianti – ed è sicuramente incoraggiante. Dimostra l’impegno messo in campo e quanto crediamo nell’importanza delle donazioni e dei trapianti.»
Si tratta quindi di numeri in crescita per Sassari che nel 2016 aveva registrato 23 donatori segnalati quindi 19 effettivi. «Dobbiamo diffondere maggiormente la cultura delle donazioni – aggiunge Paola Murgia – anche per ridurre il numero delle opposizioni. Ecco perché sono importanti le campagne di sensibilizzazione.»
«Il cittadino, al momento del rinnovo della carta d’identità, può indicare la sua scelta alla donazione. È necessario che il cittadino debba essere informato in modo tale che, al momento della richiesta da parte dell’ufficio anagrafe, sia consapevole della decisione. Il trapianto è vita – conclude Paola Murgia – e ancora oggi troppi muoiono in attesa di un organo.»
Dall’inizio del 2018, intanto, sono già tre i donatori segnalati dalla Rianimazione di Sassari e che, con il loro gesto d’amore, hanno dato una nuova speranza di vita ad altri pazienti in attesa di un trapianto.