19 November, 2024
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Le differenze di calendario liturgico fra Cristiano Ortodossi e Cristiano Cattolici di Rito Romano fanno ricadere nel 2018 la Santa Pasqua degli Ortodossi e dei Cattolici di Rito orientale il prossimo 8 aprile.

Una ricorrenza molto sentita anche in Sardegna dove è vissuta con grande partecipazione dalla numerosa comunità religiosa cristiano ortodossa a seguito del grande flusso migratorio proveniente dai paesi dell’area ex sovietica, che vede oggi, la presenza di molte migliaia di fedeli di Bielorussia, Ucraina, Russia, ed altre nazioni dell’Oriente europeo.

Una grande parte di questa comunità è rappresentata da donne, moltissime delle quali impegnate nei lavori di assistenza a favore degli anziani, ma significativa è ormai anche la presenza di giovani e bambini a seguito dei tanti ricongiungimenti familiari, così come si moltiplicano le coppie miste con figli in possesso di doppia nazionalità.

I riti della Settimana Santa che nella tradizione ortodossa si definisce “Settimana Grande”, sono iniziati il 5 aprile per concludersi l’8 aprile giorno della resurrezione di Cristo.

Nella tradizione ortodossa la Pasqua è di gran lunga la ricorrenza più importante e solenne, ancora più sentita del Natale. Anche a Cagliari i Riti della Pasqua Ortodossa, sono accompagnati da millenarie tradizioni, come i tre cibi rituali che non possono mancare mai e che hanno un significato particolare: le uova di gallina, dipinte ad arte e benedette in chiesa, immancabili nella tavole di Pasqua che rappresentano  il simbolo della rinascita; i kulichi, che si preparano in ricordo di Cristo che divideva il pane con i suoi discepoli; la paska (un dolce che ha una forma esterna che ricorda il panettone) che rappresenta l’agnello sacrificale. 

Il Consolato onorario della Repubblica Belarus in Cagliari esprime i più sentiti auguri a tutti i credenti di tradizione ortodossa e greco cattolica residenti nella circoscrizione consolare nella vigilia di questa solenne festività, ancora più sentita quando si vive lontano dai propri cari!

Come da tradizione il Console Giuseppe Carboni, su invito di padre Nikolay Volskyy, parroco della parrocchia di San Saba il Santificato, a Cagliari, della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca, sarà presente e porterà i suoi saluti a nome delle autorità bielorusse, in occasione della solenne celebrazione della Pasqua Cristiano Ortodossa che si svolgerà domenica 8 aprile a partire dalle ore 9.30 presso  la Chiesa di Nostra Signora della Speranza (angolo di via del Fossario, Via del Duomo, Cagliari), che pur essendo di proprietà privata (cappella gentilizia della nobile famiglia Aymerich, Marchesi di Laconi), si trova sotto l’amministrazione della Cattedrale di Cagliari ed è stata gentilmente concessa in uso provvisorio al Patriarcato di Mosca.

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E’ stato un intero pomeriggio passato in allegria, iniziato alle 15.00, sotto il sole cocente per chiudersi intorno alle 19.00, la “Festa della mamma e III Giornata della Lavoratrice Badante” celebrata ieri a Cagliari nel “Giardino sotto le mura”.

Una ormai tradizionale, occasione di conoscenza reciproca che ha coinvolto la vasta comunità immigrata proveniente dai paesi ex sovietici: ucraini, russi, bielorussi, moldavi, altre ex repubbliche, e tanti sardi e persino qualche turista che di passaggio nei “Giardini sotto le mura” si è soffermato con curiosità e ammirazione.

Le lavoratrici badanti straniere, di cui, un gran numero proveniente dai paesi dell’Est Europa, hanno così festeggiato le mamme e messo in evidenza l’importante ruolo sociale svolto da queste lavoratrici nella cura dei nostri anziani e creato, nel contempo, un importante momento di aggregazione e divulgazione culturale che, ormai, è divenuto un appuntamento fisso per la città di Cagliari, tant’è vero che conclusa la terza edizione, già si lavora per organizzare al meglio la nuova edizione 2018

La manifestazione è stata ufficialmente aperta dai saluti e gli auguri dei rappresentanti delle istituzioni: Paolo Frau, assessore alla Cultura del comune di Cagliari; Marco Sechi della Presidenza della Regione Sardegna; padre Nikolay Volskyy della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca; Giuseppe Carboni, console, on. Bielorusso in Sardegna, che ha letto, inoltre, il messaggio di mons. Marco Lai, direttore della Caritas Diocesana impossibilitato a partecipare.

La maratona di spettacolo ha avuto inizio con l’esibizione degli ospiti d’onore della festa, gli artisti della band di musica etno-rock bielorussa “Vuraj” che si trovano nella nostra Isola nell’ambito delle iniziative legate alla rete “2017 Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna”. I virtuosi artisti bielorussi hanno presentato una serie di strumenti musicali dal medioevale, al classico, al moderno: violino, strumenti a fiato slavi, batteria, chitarra elettrica, contrabbasso, ma sicuramente è stata la medioevale “ghironda” suonata magistralmente da Siarhei Douhushau, solista della Filarmonica di Stato di Minsk a suscitare la curiosità dei presenti.

Ma la giornata ha visto tanti artisti e gruppi alternarsi nella scena, grazie al pieno coinvolgimenti della comunità immigrata che vive in Sardegna ed altri artisti presenti per l’occasione in città

La piccola bielorussa Stefania Nepogoda, di 9 anni, della città di Mogilev, vincitrice di festival canori per bambini nazionali bielorussi e internazionali, si è esibita con la canzone “Bielorussia” raccogliendo il caloroso applauso del numerosissimo pubblico presente, la prima parte della festa si è conclusa con l’esibizione del trio di donne ucraine formato da Liubov Zhmudovska, Nadezhda Lukianuk, Ksenia Ivaneiko che hanno cantato con l’accompagnamento del flauto slavo una splendida canzone in lingua ucraina dedicata alla mamma.

Quindi, è stata la volta delle attività di animazione con l’accompagnamento musicale dei artisti del gruppo “Vuraj” ccordinati da Siarhei Douhushau e Olga Izofatova. Il pubblico presente è stato così coinvolto attivamente in giochi e balli di gruppo slavi che hanno creato socializzazione e conoscenza reciproca.

Il protagonismo e la collaborazione di numerosi cittadini immigrati provenienti dall’Europa orientale, l’attiva partecipazione di varie associazioni e gruppi artistici ha reso il lungo pomeriggio ricco di iniziative ed eventi, e così la terza parte della festa si è svolta nello spazio antistante la scultura del compianto Pinuccio Sciola che impreziosisce il “Giardino sotto le mura”.

Grande e decisivo è stato il contributo del Centro Culturale Ortodosso Slavo della Parrocchia Ortodossa di Cagliari “San Saba il Purificato” che ha regalato al pubblico presente le esibizioni del Gruppo “Kalina Russian Folk”, della cantante solista Olga Popkova, del gruppo “Nashi na Sardinii”, della musicista moldava Angela Crigaruta (pianoforte), e ancora letture di poesie, balli e canti.

Le bambine della Scuola Danza della coreografa russa trapiantata in Sardegna Inessa Galaeva hanno fatto il loro esordio in pubblico proponendo un ballo tipico russo accolte dal calore del pubblico, l’associazione culturale “Artuniverso” in collaborazione con “Butterfly Ritmica Sestu”, Direzione tecnica Annabel Porceddu ha deliziato il pubblico con alcuni numeri coreografici impreziositi da variopinti costumi tradizionali.