Note (auto)ironiche per una vita d’artista e epiche avventure al tempo di Carlo Magno, canzoni d’autore ed una storia di ribellione e di rinascita per la rassegna di prosa, musica e danza dell’Estate 2022, organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna all’Arena Mirastelle di Carbonia con il patrocinio ed il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del comune di Carbonia e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Quattro titoli in cartellone tra luglio e settembre con artisti del calibro di Moni Ovadia in scena con il cantautore siciliano Mario Incudine ed il polistrumentista Antonio Vasta per narrare le “gesta” di “Baiardo e Brigliadoro / Cavalli e paladini dall’Opra dei Pupi”, il comico e cantante Enzo Iacchetti con la sua “Intervista Confidenziale” con la “complicità” di Giorgio Centamore, poi le ammalianti voci de Le Balentes sulle tracce del nuovo album “Inghirios” tra miti e leggende dell’Isola e la moderna rilettura di una favola nera ne “La sposa Blu” di e con Silvia Battaglio.
Una programmazione interessante e variegata pensata per il palco en plein air nel cuore di Carbonia: quattro appuntamenti che spaziano dalla riscoperta dei classici al gusto per la comicità, da raffinate poesie in musica in cui la tradizione popolare si fonde alle sonorità contemporanee a una originale una scrittura di scena per performer e marionette, fra danza, physical theatre e teatro di figura con tutta la magia del nouveau cirque.
Il cartellone. Inizio con brio, domenica 31 luglio, alle 21.00, con il poliedrico Enzo Iacchetti che (si) racconta in una insolita e coinvolgente “Intervista Confidenziale” in compagnia di Giorgio Centamore, suo fido autore e collaboratore, ripercorrendo i momenti cruciali e gli incontri indimenticabili di una lunga e intensa carriera. Gli esordi alla radio e come intrattenitore nelle feste, poi il debutto al Derby Club di Milano, le prime apparizioni televisive, la collaborazione con il Maurizio Costanzo Show tra poesie e canzoni bonsai e il successo con Striscia la notizia, il fortunato telegiornale satirico condotto in coppia con Ezio Greggio. Un (auto)ritratto in cui l’artista parla di talento e passione, sogni di gloria e un po’ di disincanto, svelando alcuni segreti del mestiere e introducendo idealmente il pubblico “dietro le quinte” in una chiacchierata informale punteggiata da canzoni.
Intricate storie di guerra, amore e follia, venerdì 5 agosto, alle 21.00, con “Baiardo e Brigliadoro / Cavalli e paladini dall’Opra dei Pupi”, una produzione del Teatro Pubblico Ligure nell’ambito del progetto dedicato a “Il canto del Rinascimento italiano” con ideazione e regia di Sergio Maifredi. Sotto i riflettori un geniale affabulatore come Moni Ovadia insieme al cantautore e attore Mario Incudine e al musicista Antonio Vasta per un avvincente itinerario sulle tracce dei poemi cavallereschi e del popolare teatro di marionette fiorito nel Sud Italia e in Sicilia. In una visione capovolta, i protagonisti non sono (solo) i valorosi guerrieri al seguito dell’imperatore, ma Baiardo e Brigliadoro, i cavalli dei paladini di Francia Rinaldo e Orlando, che offrono un punto di vista inedito sulle epiche avventure dei loro padroni, e più in generale sulle vicende degli umani e sull’assurdità e inutilità dello spietato e brutale gioco delle armi.
Il canto de Le Balentes, domenica 28 agosto, alle 21.00, con le atmosfere raffinate e le suggestive sonorità di “Inghirios”, il nuovo album uscito per l’etichetta S’ardmusic, che attinge alle storie vere e leggendarie, agli antichi saperi e ai riti dell’Isola al centro del Mediterraneo. Sul palco Stefania Liori, Pamela Lorico e Federica Putzolu, accompagnate dall’affiatato ensemble che schiera Fabrizio Lai (chitarre e bouzouki), Fabio Useli (basso e chitarra), Antonio Pisano (batteria e percussioni) e Pierpaolo Liori (fisarmonica e chitarra) per un vivido affresco della Sardegna di oggi e di ieri. Tra parole e note, riaffiorano creature dell’immaginario come in “Surbile” mentre “Sa Prima Pandela” guarda al futuro e alla parità di genere, e poi ci sono le melodie seducenti di “Nina Unde”, “A Manu Tenta”, “Inghirios”, il ricordo di “Piciocu de Crobi” e la struggente “Lagrimas”.
Un poetico finale nel segno del Circo Contemporaneo, giovedì 15 settembre alle 21.00, con “La sposa Blu” di e con Silvia Battaglio (produzione Zerogrammi – Biancateatro), una intrigante “scrittura di scena per performer e marionette” ispirata alla celebre fiaba di Charles Perrault. Tra danza, physical theatre e teatro di figura, un intenso ritratto al femminile: una giovane donna si ribella a un destino apparentemente già deciso, infrange le regole e gli ordini del suo terribile consorte, spezzando così il cerchio della violenza, e riuscendo poi a sottrarsi all’ingiusta punizione per aver violato il suo segreto. La verità viene alla luce, crolla il muro dei silenzi e la sanguinosa spirale si interrompe: nell’aprire la porta proibita, “La sposa Blu” «scopre i corpi occultati delle precedenti marionette-spose che, tornando in vita, scivolano dentro un ‘racconto’ sospeso tra fiaba e realtà», dove la trasgressione diventa il primo passo verso la libertà.