22 November, 2024
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L’11 marzo scorso la Giunta regionale ha approvato il “Piano strategico per l’attivazione progressiva di strutture di area critica” predisposto dal Governatore, Christian Solinas, in risposta all’emergenza Covid-19. Per far fronte alle necessità che avrebbero potuto presentarsi, il Piano prevedeva una progressiva riorganizzazione dei presidi sanitari dell’Isola, individuando le strutture ospedaliere, comprese quelle private, dedicate alla cura dei pazienti contagiati da Covid-19 e le strutture dove sarebbe stata garantita l’assistenza a tutti gli altri pazienti.

Il documento strategico configura la Sardegna in due macro aree di competenza, Nord e Sud, per consentire la massima sicurezza nell’eventuale trasporto dei pazienti verso i presidi di riferimento, ed è articolato in fasi successive che si attiveranno a seconda della necessità.

Il Piano prevedeva la realizzazione di 33 posti letto Covid al Cto di Iglesias e individuava l’ospedale Sirai di Carbonia tra le strutture di supporto per la cura ai pazienti non affetti dal Coronavirus. La scelta del Cto venne contestata dalla comunità locale e la sede del Centro venne spostata all’ospedale Santa Barbara.

Il 6 giugno la Giunta regionale ha approvato in via preliminare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, così come previsto dal decreto legge licenziato dal Governo il 19 maggio.

Per l’incremento delle terapie intensive e subintensive, il piano individua diverse strutture su tutto il territorio e, in via prioritaria, i presidi ospedalieri dell’Isola già predisposti nell’emergenza alla gestione dei casi Covid-19 (Santissima Trinità di Cagliari, San Francesco di Nuoro e cliniche San Pietro dell’Aou di Sassari), venivano integrati con gli ospedali San Martino di Oristano e Santa Barbara di Iglesias.

«In caso di emergenzaspiegò l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento al caso specifico del Santa Barbara la struttura consentirebbe la gestione dei pazienti affetti da Coronavirus mantenendo libero il vicino Cto e potrebbe, se necessario, fornire supporto al Santissima Trinità.»

A distanza di quasi 8 mesi dalla scelta iniziale e di quasi 5 dall’approvazione del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, al Santa Barbara nulla è stato fatto ed oggi, in piena emergenza Covid-19, i pazienti positivi vengono parcheggiati nei Pronto Soccorso del Sirai e del CTO, in attesa che si liberino posti letto al Santissima Trinità di Cagliari, nel quale l’emergenza è totale. La situazione è incomprensibile, per quello che era e resta il Piano approvato, ed inaccettabile, anche perché ieri sera su La7, la ministra delle Infrastrutture dei Trasporti Paola De Micheli, ha affermato che il Piano per i Centri Covid è stato ultimato in tutta Italia e che tutti i posti letto Covid sono disponibili in caso di necessità. La domanda che sorge spontanea è: «Il Sulcis Iglesiente non fa parte dell’Italia?»

Giampaolo Cirronis

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«La maggioranza preferisce spendere tempo con provvedimenti inspiegabili invece che discutere immediatamente degli aiuti al sistema produttivo sardo. Nonostante le rassicurazioni della Ministra De Micheli sullo sblocco della Sassari-Alghero in Consiglio dei Ministri, la maggioranza vuole andare avanti con l’interpretazione autentica del PPR. A questo punto è evidente che la vera ragione non è la realizzazione della strada, ma la volontà di scardinare la tutela sulla fascia costiera, le zone agricole e i beni identitari.»
Sono le parole pronunciate dalla consigliera regionale dei Progressisti, Maria Laura Orrù, a margine delle dichiarazioni della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, sullo sblocco dei lavori per il completamento della strada Sassari-Alghero.
«Abbiamo chiesto una sospensione dei lavori del Consiglio regionale per esaminare questa nuova situazione in Commissione, ma la maggioranza non ci ha voluto ascoltare . ha aggiunto il consigliere Antonio Piu -. Evidentemente il nuovo cemento sulle coste prevale sulla volontà di dare risposta al tessuto economico imprenditoriale, messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria. Continueremo a oltranza a difendere il territorio della Sardegna.»
Antonio Caria

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Il consigliere regionale Roberto Li Gioi (M5S), vice presidente della commissione Trasporti, questa mattina ha preso parte all’assemblea dei lavoratori riuniti nel piazzale dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia.

«Finalmente si apre uno spiraglio per gli ex lavoratori di Air Italy: la ministra ai Trasporti Paola De Micheli ha ufficializzato la volontà del Governo di riformare il trasporto aereo ricomprendendo tutti i lavoratori del settore – dice Roberto Li Gioi -. Una notizia che, letta alla luce del Decreto Rilancio, rappresenta sicuramente un primo passo importante verso una possibile ricollocazione lavorativa dei dipendenti della compagnia in liquidazione all’interno della newco Alitalia in via di costituzione. Una segnale fondamentale emerso nel corso dell’incontro al MIT tra la ministra Paola De Micheli, la sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Todde, il ministero del Lavoro, la Regione Sardegna, la Regione Lombardia, i sindacati del trasporto aereo e i liquidatori di Air Italy.»

«In questa delicatissima fase in cui il ruolo delle Regioni Sardegna e Lombardia è determinante, ribadisco che il presidente Christian Solinas deve prendersi le sue responsabilità e garantire tutto il supporto necessario alla risoluzione di questa vertenza che coinvolge centinaia di famiglie sarde, di suoi concittadini Presidente, anche se residenti nel Nord Sardegna – aggiunge Roberto Li Gioi – . Lei oggi, durante l’incontro con la Ministra, ha esordito ribadendo quanto già affermato in Consiglio regionale martedì scorso, e ciò affermando che la questione Air Italy è di livello nazionale e non può essere messa in capo alla Regione. Siamo d’accordo sul fatto che il caso Air Italy sia di livello nazionale, ma la Regione Sardegna deve fare la sua parte e lei, Governatore, non può lavarsene le mani adducendo motivazioni pretestuose.»

«Soltanto al termine dell’incontro, infatti, sollecitato a dimostrare un impegno fattivo, oggi Christian Solinas ha dichiarato di essere disponibile a visionare il progetto complessivo. Questo, Presidente, è il minimo sindacale. Ed è paradossale che in questo momento in cui il Governo ha preso a cuore la vertenza Air Italy, proprio lei continui a manifestare un atteggiamento distaccato nei confronti di oltre 600 famiglie sarde. La ministra Paola De Micheli inoltre – conclude Roberto Li Gioi – ha assicurato la volontà del Governo affinché gli ammortizzatori sociali abbiano durata di dieci mesi. Per quanto riguarda i dettagli, invece, saranno oggetto di un tavolo tecnico convocato per la prossima settimana.»

 

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«La Sardegna è ancora una volta prigioniera di un sistema che non le consente di allinearsi agli standard delle altre regioni d’Italia e d’Europa e stavolta a causa di un provvedimento che calpesta al tempo stesso autonomia e specificità insulare. Il decreto Rilancio accentuerà l’isolamento dei sardi.»
A lanciare l’allarme è Michele Cossa (Riformatori sardi), presidente della Commissione speciale che si occupa dei riflessi della condizione di insularità, in particolare riferimento al problema dei trasporti, causa di disuguaglianza per i sardi e mancato sviluppo economico e sociale. L’allarme a cui fa riferimento Michele Cossa è scritto nero su bianco nel decreto: «La principale novità del provvedimento per la Sardegna in termini di trasporto aereo è l’affidamento diretto delle rotte in continuità per i prossimi 5 anni: il colpo di grazia inferto a una regione già profondamente segnata dalla crisi economica post-Covidspiega il consigliere regionale, secondo cui all’affidamento senza gara corrisponderanno decisioni unilaterali da parte del governo, che escludono qualsiasi genere di confronto con la Regione Sardegna -. Uno scenario a cui si aggiunge un altro elemento preoccupante, che deriva dalle limitazioni dei posti sugli aeromobili previsti dal decreto di marzo dei ministri dei Trasporti e della Salute e dai drastici disincentivi per le compagnie low cost contenuti nell’art. 207 del decreto Rilancio».
«Nel Decreto non c’è solo la vergognosa decisione di prorogare la concessione a Tirrenia, ma anche la questione Alitalia, un pozzo senza fondo: lo Stato stanzia altri 3 miliardi di euro e prevede, tra le altre cose, l’affidamento senza gara ad Alitalia (o ad una sua controllata) delle rotte della continuità territoriale aerea (art. 206, comma 4 ter) per cinque anni. Il tutto senza che sia stato previsto il benché minimo coinvolgimento della Sardegna, nemmeno sotto forma di consultazione rimarca Michele Cossa -. Se il testo non cambia, deciderà tutto lo Stato. Dalle tariffe dei residenti alla probabile liberalizzazione delle tariffe dei non residenti (che avrà un impatto fortissimo sulle presenze nel periodo estivo), passando per le frequenze». Ed è proprio il tema delle tariffe dei non residenti che deve, secondo Michele Cossa, destare maggiore preoccupazione, specie alla luce delle disposizioni sul distanziamento nel trasporto aereo (per il momento uniche al mondo) introdotte dai ministri Paola De Micheli e Roberto Speranza che di certo non renderanno redditizio il servizio da e per la Sardegna, anzi mineranno l’interesse delle compagnie aeree per la nostra Isola inducendole ad abbandonare l’Isola o a scaricare sull’utenza i maggiori oneri. «Un combinato disposto conclude Michele Cossache porterà a forti aumenti del costo dei biglietti, e spingerà i turisti verso altre mete.»

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«Ognuno di noi dovrebbe ben sapere che le parole hanno sempre un peso specifico, quando si riveste un ruolo pubblico questo peso ovviamente raddoppia. Per tale ragione asserire, come hanno fatto alcuni esponenti dei 5stelle, che la Regione Sardegna ha mancato di presentare le domande per la CIGD non solo è grave poiché non veritiero ma lo è altrettanto per la consapevolezza di gettare nel panico tante famiglie che attendono questa misura per andare avanti dignitosamente. Le domande da parte dell’assessore al Lavoro, Alessandra Zedda, sono state correttamente inoltrate, semmai il problema è nel portale Inps che non le ha ancora lette. Ma dal momento che le bugie messe in giro dai pentastellati, cui con ormai noto sciacallaggio si accoda anche l’ex governatore Mauro Pili, hanno le gambe corte, attendiamo che l’istituto nazionale di previdenza sociale faccia chiarezza nel brevissimo termine, così da fugare ogni dubbio.»

L’on. Dario Giagoni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, replica così, senza citarla direttamente. al sottosegretario del Mise Alessandra Todde, che ieri aveva scritto in una nota che «l’acquisizione e la valutazione delle domande spetta alle Regioni, che poi girano l’esito all’Inps. In Sicilia ed in Sardegna, ad esempio, le domande non sono ancora pervenute. La Lombardia ha iniziato ad inviare il 15 aprile, a differenza del Lazio che ha mandato i primi flussi il 2. Migliaia di lavoratori attendono risposte e sostegni ma alcune Regioni tardano a far pervenire i dati. Se l’Inps non li riceve non può erogare e a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Quindi, mi rivolgo ai leader dell’opposizione: invitate le Regioni che amministrate a sbloccare le procedure».
«All’assessore rinnoviamo la nostra stimaconclude Dario Giaconi -, ben consapevoli dell’importante lavoro che sta svolgendo, agli esponenti della maggioranza  a Roma invece rinnoviamo l’appello ad impegnarsi maggiormente in battaglie che da vicino toccano realmente e concretamente la Sardegna, se veramente il suo futuro gli sta a cuore come dicono, come ad esempio domandare alla ministra Paola De Micheli se ha notizie sulla continuità territoriale marittima dal momento che a noi non risponde!»

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«La Regione ha chiesto ripetutamente di essere coinvolto attivamente nella stipula del nuovo bando per la continuità territoriale marittima, con rammarico dobbiamo, però, registrare che ad oggi non è pervenuto alcun riscontro in merito.»
Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni denuncia «la mancanza di comunicazione, la mancanza di risposte ad opera del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che inevitabilmente preoccupa non solo l’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, ma anche le varie associazioni di categoria del territorio, già in stato di allerta a causa della situazione di emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19. Non possiamo proseguire a scontrarci con un muro necessitiamo di interlocutori costanti, in questa fase ancor di più. Come cittadini abbiamo il diritto di conoscere il futuro dei nostri trasporti e da politici il dovere di ricordare a Roma che i sardi non sono un popolo di serie B! Il Ministro accetti l’invito di un incontro in videoconferenza, così come promosso dall’Assessore – conclude Dario Giagoni –, e riferisca con urgenza lo stato dell’arte dell’intera procedura, perché vogliamo ben sperare non sia caduto nel dimenticatoio. È tempo che il Governo si assuma le sue responsabilità, una volta tanto.»

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Niente è semplice, al tempo del Coronavirus, meno che mai l’attività degli autotrasportatori e degli autisti che quotidianamente, spesso in silenzio, montano sugli autocarri e partono, non senza timore, per la loro preziosa missione, quella di garantire il funzionamento dell’intera catena logistica e distributiva in Italia e nella nostra isola.

«Vogliamo ringraziare l’Autotrasporto merci, che pur in difficoltà continua ad offrire il servizio essenziale di approvvigionamento dei beni, siano essi primari come quelli della filiera agroalimentare, dei farmaci, dei rifornimenti ospedalieri, siano essi necessari a sostenere l’intera popolazione in questo momento di emergenza estrema in tutto il Paese», afferma Valentina Codonesu, responsabile regionale CNA FITA, l’Unione dei Trasporti che monitora le attività delle imprese del comparto anche in questa emergenza Covid-19.

Numerose le crescenti criticità per gli autotrasportatori e per i loro autisti riscontrate dall’Associazione da quando ha avuto inizio l’incubo Coronavirus.

Tra queste: il blocco dell’attività per alcune tipologie di trasporto, legate a beni o attività sospese dai provvedimenti governativi; il caos nei porti e le difficoltà organizzative dei viaggi e degli imbarchi, prima del chiarimento sulla libera circolazione delle merci richiesto e ottenuto da CNA FITA alle ordinanze del presidente Christian Solinas n. 4 e 9/2020, nonché derivanti dalla riduzione delle tratte marittime passeggeri-merci; la difficoltà a trovare aree di servizio aperte, spazi di sosta dove potersi rifocillare e addirittura dove poter espletare i propri bisogni fisiologici lungo strade e autostrade, a seguito delle restrizioni governative sull’apertura delle attività di bar e ristorazione; i blocchi e rallentamenti da incubo lungo frontiera (es. Austria, Slovenia); le attese interminabili e pregiudizievoli nelle aziende committenti per carico e scarico delle merci; il rallentamento delle attività pubbliche funzionali allo svolgimento dell’attività di autotrasporto su strada (Motorizzazioni, CCIAA); la necessità di maggiori garanzie e sicurezze contro il rischio di contagio, tra cui quelle riguardanti la necessaria distanza sociale, nonché il reperimento di mascherine FPP2/3 – tutt’ora merce rara – come obbligatoriamente richiesto da alcuni depositi di smistamento delle merci.

A quest’ultimo proposito è stato finalmente emanato dal MIT nella serata di venerdì 20 marzo, il “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica”, un testo sollecitato da settimane da CNA FITA a tutela della sicurezza dei tanti autotrasportatori impegnati in prima linea a far andare avanti il Paese in questa emergenza. Il testo è stato condiviso dal ministro Paola De Micheli e le associazioni di committenti, del Trasporto e della Logistica, e dei Sindacati dei Lavoratori.

«Rappresentiamo uomini e donne coraggiosi, che rischiano in prima linea per garantire i servizi minimi e supportare i bisogni di aziende, famiglie e cittadini. Per questo è imprescindibile il senso di responsabilità e il rispetto delle norme di sicurezza da parte dell’intera filiera del Trasporto e della Logistica a tutela degli autistiafferma Franco Pinna, presidente regionale e vicepresidente nazionale CNA FITA –. Ci impegneremo perché gli sforzi di questa categoria non vengano dimenticati dai Governi e dalle Istituzioni nei futuri provvedimenti che dovranno sostenere la ripresa economica.»

 

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Il presidente della Regione Christian Solinas ha emanato ieri l’ordinanza (n. 9 del 14.03.2020) contenente le disposizioni attuative del decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, di concerto con il ministro della Salute, n. 117 del 14 marzo 2020 per il contrasto e la prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna.
L’ordinanza ha validità sino al 25 marzo 2020, salvo proroga, afferma che «il traffico passeggeri su linee marittime da e per la Sardegna è sospeso fino al 25 marzo 2020.
È fatta salva, esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, la possibilità di richiedere autorizzazione all’imbarco nei casi previsti dall’art. 1, primo comma, lett. a del DPCM 8 marzo 2020, ovvero: a) comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; b) spostamenti per motivi di salute; c) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Tutti i soggetti che rientrano nelle fattispecie descritte ai punti a), b), c) che intendono imbarcarsi sulle navi in linea tra la Sardegna ed i porti della Penisola e viceversa nel periodo di vigenza del D.M. n. 117 del 14 marzo 2020 sono tenuti a presentare richiesta di autorizzazione preventiva con almeno 48 ore di anticipo sulla prevista partenza secondo il modello che sarà allegato all’ordinanza sotto la lettera “A”, da compilare ed inviare per via telematica, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Coronavirus” della homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it), unitamente all’autocertificazione attestante la propria personale condizione.
Il presidente della Regione, anche in qualità di Autorità sanitaria regionale, si avvale di un’apposita struttura presso la Direzione generale della Protezione civile per l’istruttoria delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni, che verranno comunicate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica del richiedente entro 12 ore dalla partenza.
Il passeggero dovrà presentare copia dell’autorizzazione rilasciata unitamente alla carta d’imbarco ed a un documento d’identità in corso di validità.
La compagnia di navigazione, con l’ausilio degli addetti a ciò preposti dalla Regione anche in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e – nell’ambito del servizio istituzionalmente reso – dalle forze dell’ordine ivi presenti, verifica preliminarmente all’imbarco il possesso delle autorizzazioni.
In caso di impossibilità di imbarco delle sole unità di carico isolate, le esigenze d’imbarco degli autisti di mezzi guidati adibiti al trasporto merci rientrano nella fattispecie di cui alla lettera a) del primo comma dell’articolo 1 dell’Ordinanza.
Il traffico aereo passeggeri da e per la Sardegna è garantito fino al 25 marzo 2020 esclusivamente dall’aeroporto di Cagliari per dimostrate ed improrogabili esigenze. In particolare, è fatta salva la possibilità di autorizzare l’imbarco di passeggeri nei casi previsti dall’art. 1, primo comma, lett. a del DPCM 8 marzo 2020, ovvero: a) comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; b) spostamenti per motivi di salute; c) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Tutti i soggetti che, nel periodo di vigenza del D.M. n. 117 del 14 marzo 2020, rientrano nelle fattispecie di cui al precedente comma e intendono imbarcarsi sui voli di linea assicurati con l’aeroporto di Cagliari sono tenuti a presentare richiesta di autorizzazione preventiva con 48 ore di anticipo sulla prevista partenza secondo il modello allegato alla presente ordinanza sotto la lettera “A”, da compilare ed inviare per via telematica, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Corona virus” della homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it), unitamente all’autocertificazione attestante la propria personale condizione.
Il presidente della Regione, anche in qualità di Autorità sanitaria regionale, si avvale di un’apposita struttura presso la Direzione generale della Protezione civile per l’istruttoria delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni, che verranno comunicate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica del richiedente entro 12 ore dalla partenza.
Il passeggero dovrà presentare copia dell’autorizzazione rilasciata unitamente alla carta d’imbarco e ad un documento d’identità in corso di validità.
La compagnia aerea, con l’ausilio degli addetti a ciò preposti dalla Regione anche in collaborazione con la società di gestione aeroportuale e – nell’ambito del servizio istituzionalmente reso – dalle forze dell’ordine ivi presenti, verifica preliminarmente all’imbarco il possesso delle autorizzazioni».

In via transitoria ed in fase di prima applicazione delle disposizioni di cui al D.M. n. 117 del 14 marzo 2020, anche per consentire il necessario approntamento delle procedure di cui all’ordinanza n. 9 del 14.03.2020:
a) sono autorizzati tutti gli imbarchi già programmati in uscita dalla Sardegna dagli aeroporti e dai porti nella giornata odierna e di domenica 15 marzo 2020;
b) i passeggeri imbarcati su navi o aerei verso la Sardegna nella data odierna o già previsti in arrivo per la sola giornata di domenica 15 marzo 2020, sono autorizzati allo sbarco, previa compilazione in forma cartacea a bordo del vettore dell’autodichiarazione predisposta dal ministero dell’interno ai sensi del DPCM 9 marzo 2020 e scaricabile all’indirizzo https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo_autodichiarazione_10.3.2020.pdf. A detti passeggeri si applica l’art. 1 dell’Ordinanza del presidente della Regione n. 5 del 9 marzo 2020.

Allegato “A”

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE EX D.M. 117 DEL 14.03.2020 CON AUTOCERTIFICAZIONE EX ART. 1, LETT. a) DEL DPCM 8 MARZO 2020

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E’ in corso di pubblicazione un’ordinanza (n. 9 del 14.03.2020) del presidente della Regione Christian Solinas contenente le disposizioni attuative del decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, di concerto con il ministro della Salute, n. 117 del 14 marzo 2020 per il contrasto e la prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna.
L’ordinanza, che ha validità sino al 25 marzo 2020, salvo proroga, afferma che «il traffico passeggeri su linee marittime da e per la Sardegna è sospeso fino al 25 marzo 2020.
È fatta salva, esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, la possibilità di richiedere autorizzazione all’imbarco nei casi previsti dall’art. 1, primo comma, lett. a del DPCM 8 marzo 2020, ovvero: a) comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; b) spostamenti per motivi di salute; c) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Tutti i soggetti che rientrano nelle fattispecie descritte ai punti a), b), c) che intendono imbarcarsi sulle navi in linea tra la Sardegna ed i porti della Penisola e viceversa nel periodo di vigenza del D.M. n. 117 del 14 marzo 2020 sono tenuti a presentare richiesta di autorizzazione preventiva con almeno 48 ore di anticipo sulla prevista partenza secondo il modello che sarà allegato all’ordinanza sotto la lettera “A”, da compilare ed inviare per via telematica, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Coronavirus” della homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it), unitamente all’autocertificazione attestante la propria personale condizione.
Il presidente della Regione, anche in qualità di Autorità sanitaria regionale, si avvale di un’apposita struttura presso la Direzione generale della Protezione civile per l’istruttoria delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni, che verranno comunicate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica del richiedente entro 12 ore dalla partenza.
Il passeggero dovrà presentare copia dell’autorizzazione rilasciata unitamente alla carta d’imbarco ed a un documento d’identità in corso di validità.
La compagnia di navigazione, con l’ausilio degli addetti a ciò preposti dalla Regione anche in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e – nell’ambito del servizio istituzionalmente reso – dalle forze dell’ordine ivi presenti, verifica preliminarmente all’imbarco il possesso delle autorizzazioni.
In caso di impossibilità di imbarco delle sole unità di carico isolate, le esigenze d’imbarco degli autisti di mezzi guidati adibiti al trasporto merci rientrano nella fattispecie di cui alla lettera a) del primo comma dell’articolo 1 dell’Ordinanza.
Il traffico aereo passeggeri da e per la Sardegna è garantito fino al 25 marzo 2020 esclusivamente dall’aeroporto di Cagliari per dimostrate ed improrogabili esigenze. In particolare, è fatta salva la possibilità di autorizzare l’imbarco di passeggeri nei casi previsti dall’art. 1, primo comma, lett. a del DPCM 8 marzo 2020, ovvero: a) comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; b) spostamenti per motivi di salute; c) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Tutti i soggetti che, nel periodo di vigenza del D.M. n. 117 del 14 marzo 2020, rientrano nelle fattispecie di cui al precedente comma e intendono imbarcarsi sui voli di linea assicurati con l’aeroporto di Cagliari sono tenuti a presentare richiesta di autorizzazione preventiva con 48 ore di anticipo sulla prevista partenza secondo il modello allegato alla presente ordinanza sotto la lettera “A”, da compilare ed inviare per via telematica, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Corona virus” della homepage del sito istituzionale della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it), unitamente all’autocertificazione attestante la propria personale condizione.
Il presidente della Regione, anche in qualità di Autorità sanitaria regionale, si avvale di un’apposita struttura presso la Direzione generale della Protezione civile per l’istruttoria delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni, che verranno comunicate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica del richiedente entro 12 ore dalla partenza.
Il passeggero dovrà presentare copia dell’autorizzazione rilasciata unitamente alla carta d’imbarco e ad un documento d’identità in corso di validità.
La compagnia aerea, con l’ausilio degli addetti a ciò preposti dalla Regione anche in collaborazione con la società di gestione aeroportuale e – nell’ambito del servizio istituzionalmente reso – dalle forze dell’ordine ivi presenti, verifica preliminarmente all’imbarco il possesso delle autorizzazioni».

In via transitoria ed in fase di prima applicazione delle disposizioni di cui al D.M. n. 117 del 14 marzo 2020, anche per consentire il necessario approntamento delle procedure di cui all’ordinanza n. 9 del 14.03.2020:
a) sono autorizzati tutti gli imbarchi già programmati in uscita dalla Sardegna dagli aeroporti e dai porti nella giornata odierna e di domenica 15 marzo 2020;
b) i passeggeri imbarcati su navi o aerei verso la Sardegna nella data odierna o già previsti in arrivo per la sola giornata di domenica 15 marzo 2020, sono autorizzati allo sbarco, previa compilazione in forma cartacea a bordo del vettore dell’autodichiarazione predisposta dal ministero dell’interno ai sensi del DPCM 9 marzo 2020 e scaricabile all’indirizzo https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo_autodichiarazione_10.3.2020.pdf. A detti passeggeri si applica l’art. 1 dell’Ordinanza del presidente della Regione n. 5 del 9 marzo 2020.

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«Davanti all’emergenza con cui siamo costretti a convivere non possiamo che giudicare positivo il provvedimento della ministra Paola De Micheli che, accogliendo anche le nostre richieste e sollecitazioni ha siglato il provvedimento che impone una stretta sui collegamenti ma, soprattutto, sul passaggio delle persone.»
Lo ha detto, questa sera, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito Democratico.
«Un atto necessario e responsabile per tutelare la salute di tutti quanti in un momento delicato da cui si potrà uscire solo attraverso un rigoroso rispetto delle regole e delle disposizioni», ha concluso Emanuele Cani.