22 November, 2024
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Venerdì 29 marzo, a Cagliari, nuovo appuntamento con la 25ª edizione del festival Echi lontani, pensato per riproporre il prezioso patrimonio della musica antica nei più suggestivi angoli della città.

Alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte, in via Corte d’Appello, si esibirà il Janas Ensemble, formazione composta da Lorenzo Cavasanti (flauto), Antonio Fantinuoli (violoncello) e Paola Erdas (clavicembalo), che ha deciso di dedicare la serata al fondatore della rassegna, Ferruccio Garau, proprio nel giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno.

Il concerto, intitolato “Un sogno – La follia”, proporrà un programma che spazierà da brani del padre benedettino Diogeno Bigaglia a quelli di Francois Couperin, da Jean Fèry Rebel a Marin Marais sino a partiture di Antonio Vivaldi ed Arcangelo Corelli.

Echi lontani è organizzato dall’omonima associazione culturale in partenariato con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e con la collaborazione della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e dell’associazione culturale “Le Officine”.

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Musica, poesia e letteratura sabato 4 agosto a Cagliari per il festival Echi lontani che nell’ultima serata prima della pausa estiva propone uno spettacolo – concerto medievale incentrato sulla vita di Cristina da Pizzano, la prima donna che visse del suo lavoro di scrittrice.

L’appuntamento è alle 21.00, nella Chiesa di Santa Maria del Monte, dove arrivano Claudia Caffagni (voce, liuto, salterio) e Paola Erdas (clavisymbalum medievale, salterio, voce narrante) che proporranno lo spettacolo La città delle donne.

E’ la storia di Cristina da Pizzano, veneziana di nascita, che, come si legge nelle note di presentazione dell’appuntamento, viene accolta in Francia con la sua famiglia, chiamata alla corte del Re Carlo V il saggio grazie ai talenti e all’erudizione del padre Tommaso, astrologo, fisico, medico.

La città delle donne è un racconto in musica e poesia della sua vita, delle vicende che l’hanno segnata, dalle emozioni, dalle passioni e dalla forza straordinaria di una donna che credeva nelle donne, fiera di appartenere al sesso che possiede il segreto della vita e della forza unito a quello della sensibilità.

Una femminista ante litteram che esercitò il suo credo senza astio, senza forzature, piena di una grazia e una abilità straordinarie che le permisero di conquistarsi, a dispetto delle difficoltà, un posto di importanza e rispetto da parte dei grandi del tempo.

Le musiche che accompagnano il cammino di Cristina sono di autori contemporanei o vicini temporalmente e anche geograficamente alla poetessa. Anonimi, le cui musiche sono tratte da preziosi codici conservati nelle biblioteche, e autori famosi all’epoca come Guillaume du Fay, Guillaume de Machaut e Gilles Binchois che mise in musica un testo di Cristina, un Rondeaux che narra di un Dolore angoscioso, con raffinata e struggente dolcezza: riflesso di questi Secoli di luce artistica e sentimento.