23 November, 2024
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Dal 19 al 23 giugno, il Centro Ricerche Sotacarbo di Carbonia ospiterà la 5ª International Sulcis Summer School sulle Ccus (“Carbon Capture Utilization and Storage”). Lo sviluppo delle tecnologie di Cattura, confinamento e riutilizzo della CO2, visto il peso ancora prevalente dei combustibili fossili nella produzione di energia elettrica, è una delle principali azioni previste dal governo italiano nel documento di Strategia Energetica Nazionale, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di de-carbonizzazione del continente europeo perseguiti nella Roadmap 2050.

Il profilo internazionale della Scuola è assicurato sia dalla presenza di oltre trenta studenti di varie nazionalità, sia dalla partecipazione di relatori di tutto il mondo sui temi delle tecnologie di separazione, riutilizzo e confinamento dell’anidride carbonica. Assieme alle partecipazioni del Department of Energy degli Stati Uniti, della World Carbon-to-X Association e dell’Illinois State Geological Survey da segnalare tra le novità di quest’anno la presenza di John Scowcroft, direttore generale del Global Ccs Institute Europe.

La cinque giorni verrà aperta lunedì 19 giugno, alle 13.30, dal presidente Sotacarbo, Alessandro Lanza. La giornata inaugurale ospiterà l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras e i saluti istituzionali dell’assessore dell’Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, e del sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

Il ruolo strategico delle tecnologie Ccus in tutti gli scenari di politica energetica, condizionati sempre più dal fenomeno del riscaldamento globale del pianeta, è stato ribadito in più occasioni dall’Agenzia internazionale per l’Energia ed è evidenziato nell’accordo sul clima di Parigi.

Nella Scuola, particolare risalto sarà dato alle tecniche di riutilizzo della CO2 per la produzione di combustibili ad elevata valenza ambientale, ritenuti i più idonei a sostituire i derivati del petrolio e del gas naturale. Mercoledì 21 giugno, alle 15.00, è previsto un workshop su alcuni dei principali progetti internazionali, tra i quali Decatur, Enos ed Eccsel, rete europea dei più prestigiosi laboratori di ricerca in questo ambito.

Questi ed altri temi connessi verranno approfonditi nella Scuola organizzata da Sotacarbo, Enea e Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e Materiali dell’Università di Cagliari, in collaborazione con l’International Energy Agency (Iea) Clean Coal Centre e il CO2 GeoNet.

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E’ stata finalmente riaperta al traffico, questa mattina, la via Cesare Battisti, all’ingresso della città dalla strada provinciale n° 78, dove la presenza di una palazzina fatiscente, dalla quale cadevano parti di intonaco e calcinacci, al centro di una controversia legale, ha richiesto prima l’interdizione al traffico veicolare di un’ampia parte della carreggiata sulla via Cesare Battisti, a pochi metri dall’incrocio con la via San Narciso, con inevitabili disagi e rischi per la circolazione, sia in ingresso che in uscita da Carbonia, fino a che, il 25 novembre 2016, è stata disposta la completa chiusura al traffico, con ancora maggiori disagi per l’ingresso e l’uscita dalla città.

L’edificio fatiscente che ha creato il problema è stato messo in sicurezza e, venuti meno i pericoli per il transito degli autoveicoli, è stata disposta la riapertura al traffico della strada.

«L’immobile fatiscente sito nel tratto antistante il civico 42-44 è stato infatti messo in sicurezza senza necessità di essere demolito – spiega il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -. La situazione di pericolo grave ed imminente per l’incolumità pubblica, che aveva giustificato in data 25 novembre 2016 l’adozione di un’ordinanza sindacale di chiusura al traffico della via Cesare Battisti, è stata eliminata a seguito dei lavori di messa in sicurezza.»

«Ci dispiace che i cittadini di Serbariu abbiano dovuto subire questi disagi. Finalmente siamo riusciti a mettere in sicurezza un’area che da diversi anni presentava pericoli dal punto di vista edile. Lo abbiamo fatto nel minor tempo possibile, superando gli ostacoli burocratici legati soprattutto al fatto che si trattava di un bene privato sottoposto ad amministrazione di Sostegno. Oggi è stato riaperto il traffico dei veicoli in via Cesare Battisti – conclude Paola Massidda , una via che rappresenta la porta di ingresso della città per tutti coloro che arrivano a Carbonia provenienti dai paesi del Basso Sulcis.»

Le foto allegate sono state scattate poco fa da Giulio Usai.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato le graduatorie dei beneficiari del Reis (Reddito di inclusione sociale). Il contributo spetta a 50 famiglie di Carbonia, che usufruiranno di un importo mensile variabile dai 300 ai 500 euro. L’importo verrà erogato per il periodo giugno 2017-maggio 2018.

«Siamo orgogliosi di essere tra i primi Comuni della Sardegna ad aver approvato la graduatoria e a poter dare una boccata d’ossigeno ai cittadini indigenti – ha affermato il sindaco Paola Massidda –. L’ennesima dimostrazione che il comune di Carbonia si sta battendo con tenacia per i diritti dei più deboli.»

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera: «Si tratta di un grande risultato per la nostra comunità. Siamo ben lieti di annunciare che la prima mensilità verrà liquidata già il 23 giugno. L’erogazione del sussidio mensile è il primo passo per contrastare la povertà e l’esclusione sociale. Entro pochi giorni verrà pubblicato il nuovo bando del REIS, che sarà in grado di rispondere alla maggior parte delle richieste di coloro che, al momento, sono stati esclusi dall’erogazione del contributo».

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La crisi di maturazione politica rischia di travolgere il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia. A distanza di meno di un anno dall’inizio della consiliatura e della fantastica, storica, prima esperienza di un gruppo politico completamente nuovo alla guida di un comune da sempre amministrato dalla sinistra o dal centrosinistra, la maggioranza monocolore che sostiene la Giunta Massidda, comincia a vacillare. Dopo le dimissioni di quattro dei sette assessori con i quali Paola Massidda aveva iniziato la sua avventura politica ed amministrativa, oggi sono arrivate quelle del primo consigliere, Sabrina Soru, un fatto politico, in prospettiva, sicuramente assai più rilevante. Se gli assessori si possono cambiare senza soluzione di continuità, infatti, almeno se scelti al di fuori del Consiglio comunale, la prima defezione di un consigliere deve iniziare a far riflettere.

Il Movimento 5 Stelle la primavera dello scorso anno si presentò agli elettori con una lista di 24 candidati alla carica di consigliere comunale. La straordinaria vittoria elettorale nel ballottaggio del 19 giugno, ha portato in Consiglio 15 dei 24 candidati, diventati 18 nella riunione d’insediamento del 5 luglio, per le surroghe dei tre consiglieri scelti da Paola Massidda fra i sette assessori: Carla Mario, Gian Luca Lai, Paola Argiolas. I candidati non eletti, dunque, sono rimasti sei: Marco Craig, Carla Cannas, Luciano Deias, Guendalina Fronteddu, Giuliana Pisu, Patrizia Mascia. Ora le dimissioni di Sabrina Soru porteranno in Consiglio comunale Marco Craig e, considerato che Guendalina Fronteddu subito dopo le elezioni ha avuto un incarico nella segreteria del sindaco, i candidati non eletti disponibili per eventuali ulteriori surroghe, restano quattro.

Nei giorni che precedettero e seguirono la vittoria elettorale e l’insediamento della Giunta e del nuovo Consiglio comunale, negli ambienti politici cittadini, in particolare in quelli delusi per la tremenda “scoppola elettorale” subita, la domanda ricorrente, facendo leva sulla totale inesperienza del nuovo gruppo politico dirigente alla guida del Comune, era: «Secondo te, quanto dureranno?». La domanda, da addetto ai lavori nel campo dell’informazione, è stata rivolta in più occasioni anche a me e la mia risposta è stata sempre la stessa: «Credo di sì, dureranno 5 anni, perché avranno sicuramente crisi di maturazione e cambieranno spesso assessori, ma in Consiglio hanno una maggioranza blindata, 15 consiglieri dello stesso gruppo, e riusciranno a superare i momenti difficili con la coesione del gruppo». Oggi, a distanza di meno di un anno, probabilmente non avrei le stesse certezze nel rispondere a quella domanda.

I problemi maggiori il Movimento 5 Stelle non li ha avuti fin qui tanto sulle cose fatte o non fatte, per le quali può fare leva ancora sulle attenuanti derivanti dalla poca esperienza e dall’esiguità delle risorse a disposizione, quanto sulla coesione politica interna, sia nella Giunta, sia nel Consiglio. E’ quantomeno inusuale assistere alle dimissioni di quattro assessori su sette in 11 mesi, inizialmente giustificate con “problemi personali” ed ora motivate in maniera ben diversa, come è emerso dalle dimissioni-bis di Emanuela Rubiu, condite da una vicenda assai antipatica quale quella del post sessista pubblicato e poi oscurato nella pagina facebook dell’associazione Carbonia a 5 Stelle, del quale dopo alcuni giorni di aspre polemiche, ieri sera s’è assunto la paternità il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zonza (contro il quale l’opposizione ha presentato immediatamente una mozione di sfiducia). E, a questo punto, non sorprendono le dimissioni del consigliere Sabrina Soru, presentate perché sono venuti meno i presupposti per i quali aveva dato la sua adesione al progetto politico del Movimento 5 Stelle. In questo clima, non ci sarebbe da sorprendersi se il gesto di Sabrina Soru venisse imitato a breve da altri consiglieri, considerato che non più tardi di alcune settimane fa una seduta del Consiglio comunale saltò per la mancanza del numero legale, determinata dalle assenze di alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle, non tutte giustificate… Ritornando ai numeri, oggi il Movimento 5 Stelle ha una maggioranza solida, 15 consiglieri contro 9 della minoranza, ma va tenuto nella dovuta considerazione il fatto che la “riserva” dalla quale, eventualmente, poter attingere per altre surroghe, si è ridotta a quattro consiglieri…

La vittoria del Movimento 5 Stelle al ballottaggio del 19 giugno 2016 ha segnato una pagina storica per la città di Carbonia che, dopo 70 anni, ha deciso di cambiare pagina della sua storia politica. Quella svolta, a distanza di un anno, induce ancora a delle riflessioni. I numeri, considerato il sistema elettorale a doppio turno, vanno esaminati ed interpretati con grande attenzione. Sarebbe sbagliato affermare che, improvvisamente, Carbonia un anno fa sia diventata per quasi 2/3 “grillina”. Il risultato politico più preciso va considerato sicuramente quello del primo turno elettorale, nel quale, il 5 giugno, la lista del Movimento 5 Stelle ottenne 3.009 voti, il 17,91%, ed il suo candidato alla carica di sindaco, Paola Massidda, andò oltre quella soglia di qualche punto, grazie al voto disgiunto, toccando i 3.688 voti, il 21,95%, riuscendo a centrare così l’accesso al ballottaggio contro il sindaco uscente Giuseppe Casti grazie ad un margine di 166 voti, lo 0,99%, rispetto ad Ugo Bruno Piano, terzo classificato. Quello che accadde nel ballottaggio, con la travolgente vittoria di Paola Massidda, fu frutto più della voglia degli elettori di Carbonia di “cambiare” guida politica, dopo 70 anni, che non della convinzione di scegliere il Movimento 5 Stelle per l’amministrazione della città nei successivi cinque anni. In altre parole, è innegabile che il voto per Paola Massidda fu fortemente condizionato dal desiderio di esprimere un voto contro Giuseppe Casti e contro il centrosinistra, soprattutto contro il Partito democratico che, nell’ultimo scorcio della precedente consiliatura, si era lacerato profondamente al suo interno. Questa considerazione trae spunto dall’elevato numero di cittadini che per anni, in molti casi per decenni hanno sostenuto la sinistra cittadina e, profondamente delusi, hanno votato, soprattutto al ballottaggio, il Movimento 5 Stelle ed ancora oggi, nonostante le evidenti difficoltà, ne difendono l’operato e rivendicano il rispetto della scelta fatta un anno fa nelle urne.

Il Movimento 5 Stelle sta vivendo un’evidente crisi di maturazione che, se non verranno prese rapidamente le giuste contromisure, rischia di travolgerlo, mettendo in pericolo la prosecuzione della sua prima “storica” esperienza alla guida del comune di Carbonia. Ma se la situazione dovesse precipitare, credo che lo scenario politico in città andrebbe incontro ad un futuro al momento sconosciuto. La delusione e la disaffezione maturate rispetto alle esperienze passate sono state talmente grandi che, dopo aver portato il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, difficilmente nel caso di un fallimento dell’attuale maggioranza, riporterebbero le cose indietro come se non fosse accaduto nullo… Credo che, a quel punto, il futuro sarebbe tutto da scrivere…

Giampaolo Cirronis

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L’esodo dal Movimento 5 Stelle, la forza politica che guida il comune di Carbonia dopo la trionfale vittoria elettorale del 19 giugno 2016 nel ballottaggio tra Paola Massidda e il sindaco uscente Giuseppe Casti (Partito democratico), non si ferma. Dopo quattro assessori (sui sette scelti per la composizione della Giunta e presentati ufficialmente il 5 luglio 2016), Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Carla Mario ed Emanuela Rubiu, oggi si è dimesso il primo consigliere comunale, Sabrina Soru, subentrata nella seduta di insediamento del Consiglio ad uno dei tre consiglieri nominati assessori. Il suo posto verrà preso dal primo dei non eletti, Marco Craig.

Le dimissioni di Sabrina Soru sono state ufficializzate poco fa dal sindaco Paola Massidda, con un breve comunicato stampa.

«Vi comunico che in data odierna, martedì 13 giugno – ha annunciato Paola Massidda – Sabrina Soru ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Si fa presente che la possibilità di rinunciare alla carica costituisce un diritto del consigliere, disciplinato in modo peculiare dal legislatore per il tramite del combinato disposto degli articoli 38 e 45 del D. Lgs. 267/2000.»

«Ai sensi del comma 1 dell’art. 45 – ha concluso Paola Massidda – il surrogante è stato identificato nel primo dei candidati non eletti della lista del Movimento 5 Stelle, presentatasi alle elezioni comunali dello scorso 5 giugno 2016. Si tratta di Marco Craig.»

Le dimissioni di Sabrina Soru arrivano in una fase particolarmente difficile dell’esperienza del Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, dopo la calda riunione consiliare di ieri sera.

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Notti frizzanti, a Carbonia, sabato 10 e domenica 11 giugno, per IS MAISTUS, il Festival delle birre artigianali organizzato con la partecipazione straordinaria dell’azienda tedesca KÜBACHER. Una piazza dedicata allo sport e al divertimento: skateboard per i più audaci, calcio a 5 per i ragazzi, giostrina e giochi gonfiabili per i bambini.

Numerosi stand artigianali ma anche dedicati al palato, dove poter gustare piatti particolari senza dover saccheggiare il portafoglio e tanti stand dedicati alla birra. Spillatori di ogni tipo si sono prodigati nel far assaporare la mitica “bevanda d’oro”, ma anche rossa, bianca e al frumento. Facce rilassate e divertite si potevano notare tra la gente che ha affollato via Manno e l’anfiteatro sino all’alba. Tra gli stand panche e tavoli allegramente apparecchiati, occupati da grandi e più piccoli, balli improvvisati davanti al palco animato da un susseguirsi di band locali.

Una cartolina insolita per una città come Carbonia che ormai da anni conosce e vive una situazione economica casa di scoramento tale da portare, in casi sempre più frequenti a disperazione e depressione.

Una festa che dimostra la voglia delle persone di rimettersi in gioco, di reinventare l’economia attraverso eventi che possano catturare l’attenzione della gente facendo rinascere la voglia di incontrarsi, di confrontarsi e di condividere tutte quelle problematiche importanti e fuorvianti che, metabolizzate insieme possono abbattere, o almeno sminuire, perché vissute in comunione.

Musica, sport e gusto… un triangolo vincente su cui basare la rinascita di un luogo che ha ancora tanto da offrire: la nostra città!

Grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa è stata espressa dall’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca e dal sindaco di Carbonia Paola Massidda.

Nadia Pische

                                          

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Ieri le nuove dimissioni, questa volta irrevocabili, dalla carica di assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo del comune di Carbonia (le prime dimissioni, poi ritirate, risalgono al 30 marzo scorso). Oggi Emanuela Rubiu, 43 anni, nata a Carbonia, laureata in Lingue, tecnico in gestione di turismo ambientale, guida turistica, varie esperienze di lavoro come precaria anche all’estero, ha reso pubbliche, con un comunicato stampa, le motivazioni che l’hanno portata a fare questa scelta, seguendo la strada già intrapresa nei mesi scorsi da tre dei sei colleghi (Arianna Vinci, Riccardo Cireddu e Carla Mario) con i quali aveva iniziato l’avventura nella Giunta del Movimento 5 Stelle guidata dal sindaco Paolo Massidda, il 5 luglio 2016.

Di seguito il testo integrale.

Ritengo sia doveroso dare qualche spiegazione per la mia scelta di rassegnare le dimissioni da Assessore della Giunta Massidda, per rispetto dei cittadini, oltre che per tutelare la mia persona da vergognosi “scarica barile”.

La mia decisione non può certo definirsi improvvisa e inaspettata.

Due mesi fa ho rassegnato le dimissioni per le seguenti, testuali motivazioni:

«… con rammarico devo constatare che l’accrescersi di contrasti e divergenze di opinioni, priorità e, soprattutto, di metodi che da un po’ di tempo riscontro tra me e una parte del gruppo, non consente la realizzazione di nessun progetto poiché preclude un rapporto di collaborazione e fiducia che è essenziale e imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi finali.»

La Sindaca mi aveva, allora, pregato di ritirare le dimissioni e rientrare perché, a suo avviso, la mia professionalità e le mie competenze sarebbero state utili all’azione dell’amministrazione. Oggi leggo che mette in dubbio quelle stesse competenze e professionalità per le quali mi aveva pregato di restare.

Parla di totale autonomia di gestione delle deleghe da parte degli assessori, ma sa bene che alcuni assessori non sono stati messi in condizione di lavorare in autonomia e gestire “la cosa pubblica” secondo le priorità e necessità dei rispettivi settori.

Prima di tutto l’assessorato Cultura, Spettacolo e Turismo non ha avuto un budget che consentisse di approntare un programma di gestione. Abbiamo sempre lavorato in emergenza e realizzato tanto, con molto poco e per questo ringrazio infinitamente gli uffici del Settore, che sono riusciti a fare quasi miracoli in questa situazione difficile, che ormai è diventata insostenibile. Questa situazione finanziaria non mi ha consentito di dare risposte, programmare nel rispetto del criterio di trasparenza, prendere impegni e realizzare obiettivi prioritari per la città.

Oltre questo, la mia opinione su questioni relative ai miei settori è stata spesso ignorata o nemmeno richiesta e la Sindaca ha permesso ad altri assessori di decidere al posto mio o contro il mio parere. Salvo poi pretendere che io rispondessi di scelte da me non condivise.

Allora io mi chiedo: dove è il rispetto per la mia professionalità e per la mia persona?

È evidente che con queste premesse, la mia permanenza in questa Giunta è oramai impossibile, perché viene meno la mia fiducia nei confronti di alcuni colleghi e della stessa Sindaca.

Il fatto che si cerchi di scaricare tutte le responsabilità su di me, mi conferma che ho preso la decisione migliore.

Emanuela Rubiu

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80 anni fa, il 9 giugno 1937, veniva posta la prima pietra della città di Carbonia, la nuova città che sarebbe stata inaugurata un anno e mezzo dopo, il 18 dicembre 1938.

«Oggi è un giorno solenne per la città in cui siamo nati e in cui risiediamo – scrive in una nota il sindaco Paola Massidda -. Carbonia, la nostra cara e amata città, compie 80 anni. Il 9 giugno 1937 fu posata la prima pietra. Quella che celebrò la Fondazione del nostro centro. Un centro che di lì a poco sarebbe diventato meta di tanti giovani che trovarono lavoro in miniera. Una storia della quale siamo orgogliosi. Le radici operaie di Carbonia hanno fatto crescere intere generazioni di persone che hanno dato lustro alla nostra città, in Italia e all’estero.»

«È un onore per me essere il sindaco di una delle più importanti città della Sardegna. Una città che, nel corso dei decenni, ha saputo superare le difficoltà economiche e sociali grazie alla tenacia e allo spirito di sacrificio. Caratteristiche insite nel DNA dei nostri cittadini. E sono fermamente convinta che riusciremo anche in futuro a gettare il cuore oltre l’ostacolo, grazie al contributo di tutti voi. Colgo quindi l’occasione – conclude Paola Massidda – per fare tanti auguri alla Città di Carbonia per i suoi 80 anni, da parte di tutta l’Amministrazione Comunale. Buon compleanno Carbonia e buon compleanno a tutti i suoi cittadini.»

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La fuga di assessori dalla Giunta Massidda non si ferma. Oggi s’è dimessa per la seconda volta, questa volta irrevocabilmente, l’assessore della Cultura Emanuela Rubiu.

«Comunico che in data odierna, giovedì 8 giugno 2017 – si legge in una nota del sindaco Paola Massidda – Emanuela Rubiu ha rassegnato le dimissioni dalla carica di assessore della Cultura,  Spettacolo e Turismo, senza formalizzare le motivazioni della sua decisione. Sono sorpresa e addolorata per questa sua decisione improvvisa e non preannunciata – conclude Paola Massidda -. Rassicuro i cittadini: provvederò quanto prima a sostituirla con una nuova nomina.»

A 11 mesi dal suo insediamento, avvenuto il 5 luglio 2016, la prima Giunta del Movimento 5 Stelle ha già perso 4 dei suoi 7 componenti iniziali!!!

Dopo Arianna Vinci, Riccardo Cireddu e Carla Mario, la Giunta Massidda perde anche Emanuela Rubiu che si era dimessa una prima volta il 30 marzo scorso, salvo poi ritirare le dimissioni qualche giorno dopo, a seguito di un colloquio chiarificatore con il sindaco Paola Massidda. Ma quel colloquio, evidentemente, non ha chiarito fino in fondo quelle che erano state le ragioni della decisione di Emanuela Rubiu, se oggi, a distanza di poco più di due mesi, la stessa le ha ripresentate, questa volta in maniera “irrevocabile”.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 e non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda); il 30 marzo – come già sottolineato – è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono poi rientrate. Agli inizi del mese di novembre 2016, inoltre, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); il 10 maggio sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, 53 anni, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda e tutti i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza.

Oggi la Giunta Massidda è composta da soli 4 assessori, perché se dopo le dimissioni di Riccardo Cireddu era stato deciso di non sostituirlo, ad oggi Paola Massidda non ha ancora sostituito Carla Mario. Restano in carica, al momento: Gian Luca Lai, vicesindaco ed assessore del Territorio, Ambiente, Servizi di Pubblica Utilità, Manutenzioni (So.Mi.Ca), Patrimonio, Urbanistica e Lavori Pubblici; Paola Argiolas, assessore degli Affari generali, Personale, Formazione, Decentramento, Trasparenza amministrativa; Mauro Manca, assessore Bilancio, Programmazione, Tributi, Innovazione tecnologica, Attività Produttive; e, infine, Loredana La Barbera, assessore Politiche Sociali, Politiche del Lavoro, Politiche della Casa, Rapporti con Area.
Queste nuove dimissioni, inevitabilmente, infiammeranno ulteriormente il già caldissimo clima di scontro tra maggioranza ed opposizione. Oggi sono in tanti a chiedersi: «Chi o che cosa determina queste ripetute dimissioni dalla Giunta del Movimento 5 Stelle guidata dal sindaco Paola Massidda?»

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A Carbonia, d’ora in poi, sarà possibile celebrare il proprio matrimonio presso siti diversi e alternativi rispetto alla Casa Comunale. Oltre al matrimonio civile tradizionale nelle sale istituzionali del Municipio, la Giunta comunale di Carbonia, con delibera n. 93 del 29 maggio 2017, ha individuato tre sedi particolarmente significative e rappresentative della città, in cui sarà possibile unirsi in matrimonio.

Si tratta dell’Anfiteatro di Piazza Marmilla, dell’Anfiteatro di Monte Sirai e del pozzo n. 1 della miniera, ubicato presso la Grande Miniera di Serbariu.

L’iniziativa di celebrare i matrimoni in sedi distaccate rispetto al Municipio è ancora poco diffusa nelle città della Sardegna.

«Con questa decisione – ha spiegato l’assessore Paola Argiolas in una conferenza stampa tenuta con il sindaco Paola Massidda – il comune di Carbonia mira a rispondere alle richieste pervenute da cittadini residenti e da turisti, e si conferma pienamente al passo con i tempi e con l’evoluzione dei costumi e della società. In via sperimentale, per tutto il 2017, l’utilizzo di queste sedi sarà a titolo gratuito. La gratuità – seppur temporanea del servizio – fa di Carbonia la città apripista in Sardegna in questa modalità di fruizione. Il modo migliore per celebrare quella che per tutte le coppie rappresenta una giornata memorabile.»

«L’Amministrazione comunale ha deciso di partire – in sede di lancio del servizio – con tre sedi all’aperto. Ma si tratta di un progetto non definitivo: nel corso degli anni intendiamo incrementare il numero di locations in cui si potrà celebrare il matrimonio civile. Siamo convinti – ha concluso l’assessore degli Affari Generali del comune di Carbonia – che l’opportunità di celebrare il proprio matrimonio in luoghi che rappresentano la storia e l’identità della città di Carbonia possa rappresentare anche un volano per il turismo locale.»