27 December, 2024
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Il circolo di Sinistra Ecologia Libertà Zorba Il Gatto di Carbonia vuole esprimere tutto il suo disappunto per la totale assenza di volontà nel condurre la difficile trattativa relativa alla Casa dell’Anziano di Carbonia.

La Casa, che esiste da almeno 40 anni, fino a qualche anno fa era gestita dalla Diocesi di Iglesias come alloggio per poveri e bisognosi. Nel 2012 la Diocesi ha chiesto alla cooperativa CAM la presa in gestione della casa di riposo, cooperativa di giovani che attualmente la gestisce, non senza difficoltà.

La Casa è ospitata in un bellissimo stabile, ampio e dotato di due giardini, ma che purtroppo in alcune sue parti è fatiscente. Lo stabile, che attualmente appartiene ad Area (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa), nasce alla fine degli anni ’30, come alloggio per minatori scapoli, ed è situato nel Centro Matrice del comune di Carbonia, quindi sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza per i Beni Culturali.

In tanti anni non ha mai subito ristrutturazione da parte dell’ente proprietario e a causa di questo, specie negli ultimi anni, ha subito la riduzione dell’autorizzazione del numero degli anziani da poter ospitare. Negli ultimi mesi la situazione è precipitata ulteriormente a causa della minaccia del mancato rinnovo dell’autorizzazione all’attività, da parte dell’Amministrazione comunale. I familiari degli ospiti della struttura, interessati a che questa non chiuda, sono diventati parte attiva della casa, con l’intento di fare battaglia a difesa della Casa, dei suoi ospiti e dei posti di lavoro.

Apprendiamo che alla scadenza dei tre mesi di proroga, con il finanziamento AREA (di 140.000 euro) che rischia di essere buttato nel calderone di altre emergenze, si sta vanificando, non solo il lavoro portato avanti fin qui, ma anche le prospettive future di un progetto che potrebbe diventare il fiore all’occhiello della solidarietà in città.

Riteniamo che la Prima Cittadina debba essere garante di tutte le strutture che funzionano e promuovono benessere, aggregazione e cultura. Erano già attive iniziative da svolgere con le scuole e con gli appassionati di lettura e scrittura e con la grande disponibilità delle associazioni locali.

La città di Carbonia non ha una struttura comunale per gli anziani, il comune di Carbonia non può permettere la chiusura di un edificio storico con destinazione d’uso e data di riapertura tutte da definire.

Crediamo che non si debba giocare con la vita dei nostri anziani, anche perché un giorno lo saremo anche noi. Il comitato dei familiari, nella sua lungimiranza, stava provando a spianare la strada per una casa dell’anziano che potesse essere la casa di tutti. Serve, tuttavia, del tempo, e tre mesi non sono sufficienti. Inoltre, era stata promessa la garanzia di un’ulteriore proroga.

La sindaca del comune di Carbonia dovrebbe avere il coraggio di superare ogni ostacolo, assumendosi tutte le responsabilità del caso, dato che è in suo potere farlo. Ci vuole coraggio ed attenzione per le persone quando si governa. Per tutti questi motivi, noi di SEL Zorba il Gatto, con le lavoratrici e i lavoratori della Casa ed il Comitato delle Famiglie della Casa dell’Anziano di Carbonia, chiediamo pubblicamente all’Amministrazione Comunale, nelle persone della sndaca Paola Massidda e dell’assessora alle Politiche Sociali Loredana La Barbera, che si attivino per garantire la continuità del servizio e concedere un’ulteriore proroga.

Assemblea cittadina circolo SEL Zorba Il Gatto – Carbonia

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Il comune di Carbonia non concederà un’altra proroga per tenere aperta la Casa dell’Anziano di via Mazzini. Il sindaco, Paola Massidda, lo ha ribadito ieri, nel corso della riunione del Consiglio comunale, rispondendo ad un’interrogazione presentata da Ivonne Fraternale (Partito dei Sardi) con la quale veniva sollecitata l’Amministrazione comunale ad adottare un provvedimento “politico” per concedere ulteriore tempo per la realizzazione dei lavori necessari ed indispensabili per mettere a norma la struttura che ospita 19 anziani.

Venerdì 11 novembre, nel corso dell’incontro organizzato dal prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori della Casa dell’Anziano, a seguito della proroga rilasciata nel mese di luglio e finalizzata a scongiurare la chiusura della struttura, al quale hanno partecipato il sindaco di Carbonia, il dirigente del IV servizio del comune di Carbonia, i responsabili di AREA, la responsabile della società CAM che gestisce la struttura ed una rappresentanza dei familiari degli anziani ricoverati nella struttura, «si è preso atto – si legge in una nota diffusa martedì 15 novembre dall’Amministrazione comunale – che, nonostante l’ulteriore periodo di proroga per l’adeguamento della struttura alle vigenti normative in ambito socio-sanitario, nulla è stato realizzatoIl Prefetto, preso atto di tale situazione e alla luce di quanto confermato da tutti gli interlocutori seduti al tavolo, non ha potuto che certificare l’impossibilità di una ulteriore proroga. La struttura non ha, allo stato attuale, i requisiti per poter proseguire la sua attività. Questa Amministrazione – si legge ancora nella nota – così come dai primi giorni del suo insediamento, sta lavorando ad una soluzione che possa preservare l’integrità del gruppo di anziani attualmente ricoverati, cercando di evitare quanto più possibile la disgregazione dello stesso e al contempo salvaguardi i lavoratori occupati nella struttura».

Trascorsi ancora due giorni, l’altro ieri il comune di Carbonia ha comunicato ufficialmente alla Cooperativa CAM che non ci sono le condizioni per la concessione di un’ulteriore proroga e, di conseguenza, il destino della Casa dell’anziano sembra segnato. C’è ora da capire dove verranno sistemati i 19 anziani ospiti della struttura, perché almeno per alcuni di loro il trasferimento in una RSA sembra quantomeno improbabile, perché le condizioni economiche delle famiglie non sono tali da consentire il pagamento delle rette mensili, sensibilmente più elevate rispetto a quelle della Casa dell’Anziano.

Il 2 ottobre la Casa dell’Anziano aveva organizzato la festa dei nonni, un’occasione di incontro importante, in un momento di grande incertezza sul futuro del servizio. In quell’occasione Daniela Fonnesu, presidente della CAM, la cooperativa che gestisce la Casa dell’anziano, si mostrò molto preoccupata per i tempi lunghi della burocrazia che rischiavano di vanificare tutti gli sforzi fatti per adempiere alle disposizioni richieste per la realizzazione dei lavori di adeguamento strutturale. La situazione, come sopra esposto, è precipitata ed ora le speranze di arrivare al traguardo tanto auspicato dalla Cooperativa e, soprattutto, dagli anziani e dai loro familiari, sembrano destinate ad andare deluse.

 

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E’ stato inaugurato stamane, in via Liguria, a Carbonia, il Centro sperimentale di attività sociali dell’Auser e Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia. Dopo il taglio del nastro, fatto dal sindaco Paola Massidda e dal presidente CSV – Sardegna Solidale Giampiero Farru, la presentazione è stata aperta con la proiezione del filmato “PromuoviAmo il Volontariato”, i saluti di Rosy Orecchioni, presidente Auser Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Andrea Piras, referente Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia e Franca Cherchi, presidente regionale Auser Sardegna e gli interventi degli ospiti.

L’inaugurazione del Centro rappresenta il risultato di un lungo percorso che ha visto i volontari dell’Auser impegnati nella ristrutturazione di una parte della ex scuola materna di via Liguria, del cortile adiacente e del parco alberato.

Grazie all’importante lavoro dei volontari l’edificio ospiterà numerose attività di aggregazione sociale per i meno giovani  e il soccorso del 118, a cura dell’Auser, mentre il Centro Servizi per il Volontariato (CSV) – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9, punto di riferimento per le associazioni del territorio, metterà a disposizione un centro di eccellenza formativa, assistenza fiscale e legale e supporto per le richieste di sostegno economico o di riorganizzazione delle diverse attività di volontariato.

Vediamo ora l’intervista realizzata con Andrea Piras, referente Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia.

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Domani, 17 novembre, alle ore 10.30, in via Liguria a Carbonia, sarà inaugurato il Centro sperimentale di attività sociali dell’Auser Carbonia e Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia.

Si tratta del risultato di un lungo percorso che ha visto i volontari dell’Auser impegnati nella ristrutturazione di una parte della ex scuola materna di via Liguria, del cortile adiacente e del parco alberato.

Grazie all’importante lavoro dei volontari l’edificio ospiterà numerose attività di aggregazione sociale per i meno giovani  e il soccorso del 118, a cura dell’Auser, mentre il Centro Servizi per il Volontariato (CSV) – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9, punto di riferimento per le associazioni del territorio, metterà a disposizione un centro di eccellenza formativa, assistenza fiscale e legale e supporto per le richieste di sostegno economico o di riorganizzazione delle diverse attività di volontariato.

Programma dell’inaugurazione prevede, alle ore 10.30: proiezione del filmato “PromuoviAmo il Volontariato”; i saluti di Rosy Orecchioni, presidente Auser Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Andrea Piras, referente Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia e Franca Cherchi, presidente regionale Auser Sardegna.

Dalle ore 11.30, gli interventi di Giampiero Farru, Presidente CSV – Sardegna Solidale; Marco Di Luccio, responsabile Area Amministrativa e organizzativa Auser Nazionale; Roberto Puddu, segretario territoriale CGIL Sulcis Iglesiente; e, infine, don Amilcare Gambella, parroco della chiesa di San Ponziano Carbonia.

L’iniziativa è organizzata dall’Auser Carbonia in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9 e con il comune di Carbonia.

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Questa mattina il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l’assessore delle Politiche sociali, del Lavoro e della Casa Loredana La Barbera, hanno tenuto una conferenza stampa per denunciare lo stato di precarietà dei servizi previsti dal Plus (Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona 2017/2019), del quale Carbonia è il comune capofila del distretto socio-sanitario che comprende anche i comuni di Calasetta, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias, Villaperuccio, per l’incertezza sull’importo delle risorse regionali. E, ancora, per le incertezze sulle risorse destinate al sostegno delle povertà estreme, che a Carbonia come nel resto del territorio, interessa un numero di persone in continua crescita.

Sindaco ed assessore hanno sottolineato di aver chiesto un incontro alla Regione per avere informazioni in merito, senza riuscire ad ottenere risposte. Ed hanno aggiunto che, qualora la situazione non dovesse essere chiarita entro il 3 dicembre, il giorno successivo, non avendo il comune di Carbonia la possibilità di coprire i costi per il rinnovo dei servizi con risorse del proprio bilancio, gli stessi verrebbero bloccati, con conseguenze drammatiche sia per gli utenti finali, sia per gli 80 dipendenti che operano nelle cooperative.

Al termine della conferenza stampa, abbiano intervistato l’assessore Loredana La Barbera.

Il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l'assessore Loredana La Barbera.

Il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l’assessore Loredana La Barbera.

Paola Massidda.

Paola Massidda.

Loredana La Barbera.

Loredana La Barbera.

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L’ing. Giuseppe Baghino è ufficialmente da oggi il nuovo amministratore unico di Somica, la società in house del comune di Carbonia che ha un organico di 33 dipendenti. Prima la firma del contratto davanti ad un notaio, poi la presentazione ufficiale nella sala polifunzionale di piazza Roma, presenti il sindaco Paola Massidda, alcuni assessori e consiglieri, nonché alcuni dipendenti ed una rappresentanza sindacale, con Massimo Cara della Cisl e Aldo Manca della Cgil.

Al vertice della Somica, l’ing. Giuseppe Baghino succede all’ing. Giacomo Guadagnini. Con la figura dell’amministratore unico, scelto con l’affidamento di un incarico fiduciario, Somica cambia radicalmente assetto societario. Spariscono, infatti, sia il consiglio d’amministrazione sia il direttore. Nel suo intervento di presentazione, Giuseppe Baghino ha rassicurato i lavoratori che da alcune settimane manifestano per chiedere garanzie sul loro futuro, di avere avuto mandato di guidare la Somica con l’impegno di mantenere i livelli occupativi e magari, qualora si creassero le condizioni giuste, persino di accrescerli. Ha riconosciuto che la società, per quanto ha avuto modo di verificare in questi primi giorni di presa di contatto con il nuovo incarico, è stata fin qui sostanzialmente ben guidata e che il suo impegno sarà orientato a ottimizzarne la gestione, migliorandola dove ci sono ancora margini di miglioramento, consapevole che non sarà facile, con la collaborazione dei lavoratori, nell’interesse esclusivo della città di Carbonia.

I sindacalisti Massimo Cara e Aldo Manca hanno spiegato che oggi speravano di conoscere, oltreché il nuovo amministratore unico, il nuovo piano industriale, per capire quale sarà il futuro della Somica e quindi dei 33 lavoratori, considerato che, dopo la manifestazione organizzata nella stessa sala polifunzionale due settimane fa, avevano ricevuto assicurazione che l’incontro chiesto ci sarebbe stato appunto dopo due settimane. Sia il sindaco sia il nuovo amministratore unico hanno assicurato che a breve il confronto ci sarà e in quella occasione verranno fornite tutte le informazioni richieste.

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Ieri mattina la commissione Garanzia e Controllo del comune di Carbonia ha fatto un sopralluogo alla Casa dell’anziano, alla vigilia della scadenza dell’autorizzazione comunale prevista per lunedì 31 ottobre. Tre mesi fa – come si ricorderà – l’Amministrazione comunale di Carbonia dispose la chiusura della Casa dell’anziano per le gravi carenze della struttura che in quel momento ospitava 22 anziani, problema “congelato” dopo alcuni giorni di protesta di familiari ed operatori, grazie all’intervento del prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, che ha concesso tre mesi di tempo ad Area, proprietaria dell’immobile ed alla cooperativa CAM che gestisce il servizio di assistenza, per realizzare i lavori necessari a superare l’emergenza. I problemi non sono stati ancora superati e ad oggi non sono stati autorizzati gli interventi necessari sull’immobile sottoposto a vincolo in quanto bene identitario.

La prossima settimana la commissione Garanzia e Controllo del comune di Carbonia incontrerà prima il dirigente di Area Stefano Usai, poi il sindaco Paola Massidda ed il responsabile del procedimento, per verificare lo stato della pratica e le prospettive di soluzione dei problemi, che necessitano di una precisa volontà politica da parte dell’Amministrazione comunale, per salvaguardare i 18 anziani attualmente ospitati nella struttura, i loro familiari ed i 18 dipendenti della cooperativa Cam che la gestisce.

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Il prossimo 5 novembre, Carbonia ospiterà un incontro scientifico dedicato alla “malattia di Parkinson”. Nella Sala Astarte (fianco Sezione di Storia Locale) della Grande Miniera di Serbariu si terrà il convegno “Parkinson parliamone insieme”, organizzato dall’Associazione Parkinson Sardegna con il Policlinico Universitario Duilio Casula – Centro Parkinson edisturbi del movimento e la collaborazione del Comune di Carbonia.

Di seguito il programma completo di “Parkinson parliamone insieme”:

9.30 – registrazione partecipanti

10.00 – apertura dei lavori e saluto ai pazienti

10.10 – Sindaco Paola Massidda

Organizzatore locale dell’evento Roberto Ledda

Presidente Associazione Parkinson Sardegna Raimondo Pala

10.30 – saluto e presentazione dell’evento scientifico – Dott. Antonino Cannas

10.45 – Cos’č la malattia di Parkinson e cosa sono i parkinsonismi – Dott. Paolo Solla

10.55 – I sintomi motori e le loro fluttuazioni nella malattia di Parkinson – Dott. Mario Mascia

11.05 – I sintomi non motori della malattia – Dott.ssa Rita Farris

11.15 – Aspetti cognitivi della malattia – Dott.ssa Daniela Ciaccio

11.25 – Terapie: oggi e domani – Dott. Antonino Cannas

11.30 – Testimonianza libere di pazienti

12.00 – Microfono aperto ai pazienti e ai loro familiari.

I Neurologi del Centro per lo studio e la cura della malattia di Parkinson del Policlinico Universitario sono disponibili per discutere e rispondere alle domande.

13.30 – chiusura lavori

Per l’occasione sarà possibile visitare il Museo del Carbone e la galleria sotterranea (sempre all’interno della Grande Miniera di Serbariu) al prezzo scontato di 6 euro.

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Il Consiglio comunale di Carbonia si è riunito in seduta straordinaria urgente davanti stamane all’ingresso dell’ospedale Sirai di Carbonia, per dire no al trasferimento del reparto di ostetricia e ginecologia al CTO di Iglesias, trasferimento che proprio stamane, alle 11.30, il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, annuncerà nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala riunioni del CTO e che verrà effettuato materialmente mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre.

Alla riunione, presenti assessori e consiglieri di maggioranza ed opposizione, hanno partecipato anche alcuni sindaci dei comuni del territorio e numerosi cittadini, tra i quali alcune donne che stanno per partorire e sono preoccupate per le condizioni in cui dovranno farlo.

Al termine dei lavori, è stato approvato all’unanimità un documento con il quale si chiede all’assessore regionale Luigi Arru, che ha convocato i sindaci per mercoledì pomeriggio, alle 17.00, in assessorato, a Cagliari, di sospendere la decisione di chiudere il reparto del Sirai e di rivedere il piano di riorganizzazione dei servizi, richiesta alla quale verrà allegata una petizione popolare avviata proprio stamane.

La protesta – è stato sottolineato in diversi interventi – è incentrata soprattutto sulla mancanza di una logica nel Piano di riorganizzazione dei servizi che prevede l’individuazione del punto nascite al CTO di Iglesias, dove non sono presenti i servizi di emergenza-urgenza, individuati invece dallo stesso Piano al Sirai di Carbonia.

Durante lo svolgimento dei lavori abbiamo intervistato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai; il sindaco di Piscinas, Mariano Cogotti; e, infine, l’ex sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

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Il Consiglio comunale di Carbonia si riunirà in seduta straordinaria e urgente lunedì 24 ottobre, alle 8,30, presso i locali del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Sirai di Carbonia, per protestare contro il trasferimento presso l’ospedale CTO di Iglesias.

«Saranno presenti tutti i sindaci del territorio che aspettavano di essere ascoltati sul tema dall’assessore regionale Luigi Benedetto Arru il giorno 26 – dice il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -. Il Commissario straordinario della Asl 7 ha ufficializzato giovedì per lo stesso giorno, l’avvio del ventilato trasferimento del Reparto. Si tratta di una straordinaria coincidenza, o a chi decide della nostra salute interessa poco sentirci? Tutti i cittadini, tutti, sono invitati caldamente a partecipare per difendere la nostra salute e sicurezza. I sindaci da soli fanno poco.»

La convocazione del Consiglio comunale al Sirai è stata decisa ieri durante la riunione del Consiglio comunale di Carbonia, pure riunito in seduta straordinaria, dopo l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno proposto dal consigliere comunale del Patto Civico Daniela Garau, che impegna il sindaco Paola Massidda, la Giunta ed il Consiglio comunale, affinché promuovano con urgenza presso tutti gli organi competenti, ivi compreso il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta e l’Unione dei Comuni del Sulcis, qualunque tipo di azione e/o protesta volta ad evitare la chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia. Il tutto, con il coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori del territorio. Sulla materia si è sviluppato un ampio dibattito, nel corso del quale il sindaco Paola Massidda ha ricordato tutti gli interventi fin qui fatti per evitare la chiusura del reparto, sottolineando il pericolo di una scelta simile, considerato che il trasferimento di tutte le attività di ginecologia, ostetricia e sala parto viene fatto al Cto di Iglesias, dove mancano i servizi necessari nei casi di emergenza.

L’ex sindaco, Giuseppe Casti, ha sottolineato che il comune di Carbonia ha espresso sempre parere contrario alla chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia, contrariamente a quanto hanno fatto tutti gli altri sindaci dei comuni del territorio, anche quelli che oggi sono contrari e per protesta si sono dimessi dagli incarichi nell’assemblea dei sindaci della Asl 7, che hanno approvato la proposta fatta a suo tempo dal commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Il commissario straordinario giovedì ha diffuso “un avviso importante per le future mamme e i bambini”, con il quale ha annunciato il trasferimento del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dal Presidio Ospedaliero Sirai di Carbonia al Presidio Ospedaliero CTO di Iglesias.

«Dal prossimo 26 ottobre (2016) – si legge nell’avviso rivolto alle mamme e ai bambini – tutte le attività di Ginecologia, Ostetricia e Sala parto saranno trasferite al CTO di Iglesias. Contestualmente andranno a operare nella stessa struttura anche i Pediatri della Neonatologia. Tutti i medici, le ostetriche e il personale infermieristico dell’Ospedale Sirai che avete conosciuto in questo periodo, proseguiranno la loro attività nel nuovo Reparto di Iglesias – conclude l’avviso rivolto alle mamme e ai bambini – dotato di ambienti di degenza più confortevoli e di spazi più ampi per il Nido.»