22 November, 2024
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Paola Massidda copia

Questa mattina il nuovo sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha incontrato la delegazione di Behren lès Forbach, una delle città gemellate con Carbonia (le altre sono Oberhausen – Germania, Albona e Arsia – Croazia).

Della delegazione, in questi giorni in visita a Carbonia, fanno parte Dominique Ferrau, sindaco di Behren lès Forbach, Benigno Puddu, presidente del Circolo dei sardi di Behren lès Forbach, Manuel Muller, presidente del Comitato di gemellaggio e Antoine Quai, componente del Comitato di gemellaggio.

Tra le due città, gemellate da diversi anni, si sono svolti, nel tempo, numerosi scambi istituzionali e culturali che hanno contribuito ad accrescere i sentimenti di amicizia delle rispettive Comunità e a proseguire il percorso di crescita culturale condivisa.

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Il nuovo Consiglio comunale di Carbonia eletto nel ballottaggio del 19 giugno 2016, verrà insediato entro il 9 luglio (il 10 luglio cade di domenica). La prima seduta, a termini di legge (art. 40, 1° comma del Testo Unico Enti Locali, Parte I, Titolo III, agg. al 25/10/2013), deve essere convocata «entro il termine perentorio di dieci giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di dieci giorni dalla convocazione». La data di convocazione dovrà quindi essere ufficializzata entro giovedì 30 giugno, essendo la proclamazione datata martedì 21 giugno 2016.

La prima seduta (art. 40, 2° comma del Testo Unico) «è convocata dal sindaco ed è presieduta dal consigliere anziano fino alla elezione del presidente del consiglio» … «È consigliere anziano colui che ha ottenuto la maggior cifra individuale ai sensi dell’articolo 73» . Il 6° comma prevede che «la cifra individuale di ciascun candidato a consigliere comunale è costituita dalla cifra di lista aumentata dei voti di preferenza». Come avvenne già cinque anni fa, il consigliere anziano risulta Pietro Morittu, con 472 preferenze il candidato più votato della lista del Partito Democratico. La cifra individuale di Pietro Morittu risulta pari a 3.424, derivante dalla somma dei 2.952 voti del PD con i 472 del candidato. La seconda cifra individuale è quella della candidata Carla Mario, la più votata della lista del Movimento 5 Stelle, con 359 voti, che ha una cifra individuale di 3.368, derivante dalla somma dei 3.009 voti della lista del M5S con i 359 del candidato.

Il Movimento 5 Stelle è al lavoro per la composizione della Giunta che sarà chiamata ad affiancare il sindaco eletto Paola Massidda nell’amministrazione della città nei prossimi cinque anni.

Il confronto interno per la scelta degli assessori che, presumibilmente, saranno 6, è coperto da un riserbo pressoché assoluto, qualche indiscrezione circola da giorni ma il rischio che si riveli poi infondata è alto. Non è ancora stato deciso neppure se gli assessori saranno esterni al Consiglio, in toto o in parte, anche se alla fine potrebbe prevalere una composizione mista, con alcuni assessori scelti tra i 15 consiglieri eletti (in questo caso dovrebbero dimettersi, con la contestuale surroga con i primi dei non eletti) ed alcuni esterni all’assemblea di piazza Roma, scelti tra professionisti operanti in città in diversi settori.

Paola Massidda Movimento 5 Stelle 3 copia

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Consiglio regionale 54

La prima commissione (Autonomia) ha approvato la proposta di legge n. 342, primo firmatario il presidente Francesco Agus (Sel), che prevede nuovi criteri per la composizione del Consiglio delle Autonomie locali.

Il provvedimento, che introduce alcune modifiche alla legge regionale 1/2005 per quanto riguarda la rappresentanza dei sindaci in rapporto alla popolazione, sarà esaminato dal Consiglio regionale nella seduta di martedì prossimo. Relatore il vice capogruppo del Partito Democratico, Roberto Deriu.

Attuale presidente del Consiglio delle Autonomie locali è Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia, sconfitto da Paola Massidda, del Movimento 5 Stelle, nel ballottaggio di domenica scorsa.

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«Nei prossimi giorni convocherò i massimi organismi provinciali per analizzare il momento che vive il nostro partito, come ho sempre fatto mi assumerò le responsabilità della situazione, lo farò insieme a tutto il gruppo dirigente, compagni e amici che negli anni mi hanno accompagnato in questo impegnativo percorso di crescita umana e politica.»

Sono le prime parole di Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico, due giorni dopo la pesantissima sconfitta subita dal sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, nel ballottaggio con il candidato del Movimento 5 Stelle Paola Massidda, eletta con 9.129 voti, il 61,60%.

La “storica” sconfitta di Carbonia, città che fino a domenica era stata da sempre amministrata dalla sinistra e/o dal centrosinistra, è arrivata due settimane dopo altre due sconfitte, sicuramente meno “fragorose” ma ugualmente molto pesanti, maturate a San Giovanni Suergiu e Gonnesa, dove se è vero che in competizione c’erano delle liste civiche, è altrettanto vero che i candidati alla carica di sindaco erano, nel primo caso il segretario cittadino del PD, Antonio Fanni (Elvira Usai è stata eletta con il 55,18% dei voti, Antonio Fanni s’è fermato al 30,61%), nel secondo il vicesindaco uscente Piergiorgio Lenzu, scelto dalle primarie del PD, con capolista Pietro Cocco, capogruppo del PD in Consiglio regionale e sindaco negli ultimi 10 anni (Hansel Cristian Cabiddu, sconfitto di misura alle primarie, ha vinto con una lista alternativa ottenendo il 45,10% dei voti, Piergiorgio Lenzu s’è fermato al 42,23%).

Daniele Reginali 2

 

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A poche ore dalla chiusura dei seggi, il Movimento 5 Stelle e il nuovo sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ricevono, tra le altre, le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro dal Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente. Il coordinatore Elio Cancedda si è detto fiducioso sulla capacità d’ascolto della nuova compagine amministrativa, capacità d’ascolto che è, purtroppo, venuta meno al precedente sindaco.

«Le partite iva in città devono essere viste quali fonte di opportunità occupazionali e non limoni da spremere – afferma Elio Cancedda -. Riconoscere l’elevato valore delle piccole imprese e investire sulla loro permanenza nel mercato sarà centrale per lo sviluppo della città di Carbonia e per tutto il Sulcis Iglesiente.»

Il Movimento Partite Iva intende aprire una nuova fase di dialogo costruttivo e chiederà fin da subito di incontrare la nuova Giunta, affinché siano poste all’attenzione le situazioni più gravi, e mettere in sicurezza oltre 100 potenziali chiusure di attività.

«Ci sono temi sul quale intendiamo dare contributi utili nell’interesse generale – conclude Elio Cancedda -, dobbiamo trovare soluzioni condivise su temi quali viabilità del centro, parcheggi, ma soprattutto sulla insostenibile pressione fiscale comunale.»

Elio Cancedda_AssembleaGeneraleMovimentoPartiteIva-17gen2016

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Stamane è tornata la quiete in Piazza Roma, a Carbonia, dopo la tempesta a 5 stelle! La tempesta scatenata dal Movimento 5 stelle ha scritto una pagina di storia della città di Carbonia che verrà raccontata dai nostri figli e dai nostri nipoti con una vicenda politico-amministrativa davvero straordinaria!

Dal dopoguerra a ieri, Carbonia è stata sempre amministrata dalla sinistra e dal centrosinistra. Solo una volta, nel 2001, si è arrivati ad un passo dal rovesciamento di equilibri politici consolidati dei decenni, quando il centrodestra, favorito nei sondaggi della vigilia, fece letteralmente harakiri, facendo di tutto per non arrivare unito alla sfida con il centrosinistra guidato dall’ex parlamentare Tore Cherchi che, nonostante tutti gli accordi più o meno ufficiali, si impose comunque con un margine contenuto sul giovane Alberto Floris, “mandato al sacrificio” dal centrodestra: 10.362 voti, il 54,82%, contro 8.539 voti, il 45,18%. La coalizione di centrodestra si annullò ancora di più nei cinque anni di consiliatura, portando il centrosinistra alla rielezione plebiscitaria di Tore Cherchi, nel 2006, con la percentuale “bulgara” del 79,80%!

Anche in un’occasione precedente, nel 1993, l’allora PDS arrivò ad un passo dalla sconfitta, con Antonangelo Casula, ma allora l’avversario era un altro esponente della sinistra, Renato Monticolo, candidato del partito della Rifondazione Comunista, che si impose nettamente in città, chiudendo con un margine di 800 voti, ribaltato clamorosamente nei due seggi di Bacu Abis, con un’altra percentuale superiore all’80%, ed un margine finale di 159 voti!

La vittoria del Movimento 5 Stelle appare clamorosa nelle proporzioni, ma per molti era prevedibile, nonostante il netto margine maturato al primo turno a favore di Giuseppe Casti e della coalizione di centrosinistra.

Giuseppe Casti, eletto sindaco cinque anni fa con 12.020 voti, il 62,36%, il 5 giugno 2016 sostenuto da una coalizione di cinque liste del centrosinistra, ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%, mentre Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%, con un divario tra i due di 2.386 voti, il 14,20%,

Le liste della coalizione che sosteneva Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle 3.009 voti, il 17,91%.

Tra i candidati delle liste e coalizioni non arrivate al ballottaggio, solo alcuni hanno annunciato ufficialmente il loro sostegno ad uno dei due candidati, Paola Massidda, tra questi Francesco Cicilloni, candidato a sindaco non eletto della lista civica “Dipende da noi“, consigliere uscente eletto nella lista del Partito Democratico e passato all’opposizione nel corso della consiliatura, insieme a Luisa Poggi e Ignazio Cuccu, la prima candidata come capolista di “Carbonia Rinasce”, a sostegno della candidatura a sindaco di Ugo Piano, il secondo non candidato, schieratisi entrambi a sostegno della candidata del Movimento 5 Stelle, contro l’ex compagno di partito Giuseppe Casti.

Giuseppe Casti, nonostante il consistente vantaggio di partenza, conosceva molto bene le insidie del ballottaggio e temeva l’avversario, soprattutto per il fortissimo vento, che cammin facendo ha assunto le caratteristiche di una vera e propria tempesta, che spirava alle sue spalle. Per tentare di attenuarne la forza, ha cercato di serrare le fila all’interno della sua coalizione (si sa che nei ballottaggi, inevitabilmente, si verifica un disimpegno generalizzato, soprattutto tra quanti sono stati “bocciati” al primo turno e perdono stimoli nell’opera di convincimento dei loro elettori) ed ha cercato di acquisire consensi tra quanti al primo turno, soprattutto quelli provenienti dall’area del centrosinistra, avevano fatto altre scelte.

I risultati maturati nel segreto delle urne dicono chiaramente che, al di là dell’apertura di credito manifestata da alcuni, collocati politicamente nel centrosinistra, al sindaco uscente, quest’ultimo ha con fatica mantenuto per buona parte i consensi del primo turno (5.748, il 38,40% dei votanti, contro 6.074, il 36,15% dei votanti), ma quasi tutti coloro che il 5 giugno avevano votato candidati alternativi alla coalizione di maggioranza uscente, ieri hanno fatto convergere i loro voti sul candidato del Movimento 5 Stelle Paola Massidda. In questo modo si spiega la lievitazione dei consensi, passati da 3.688, il 21,95%, a 9.219 voti, il 61,60% dei votanti del ballottaggio (l’affluenza è scesa dai 17.341 votanti del primo turno, il 61,72%, ai 15.167 votanti del ballottaggio, il 53,98%).

Oggi è iniziata  una nuova pagina della storia politica ed amministrativa di Carbonia. Giuseppe Casti e gli assessori della sua Giunta hanno già lasciato i rispettivi usciti nel Palazzo di Piazza Roma che nelle prossime ore avranno i loro nuovi “inquilini” scelti dai cittadini di Carbonia. Tutti sono attesi da un impegno severo, al quale si presentano con l’entusiasmo tipico degli esordienti. Il primo impegno che li aspetta è la scelta degli assessori, presumibilmente sei e, a breve, il debutto nella sala polifunzionale di Piazza Roma.

Il tempo per festeggiare il risultato storico raggiunto finirà presto, perché Carbonia ha bisogno di una guida per affrontare sia i problemi dell’amministrazione ordinaria quotidiana sia quelli della prospettiva di comune guida della nascente Unione dei comuni e della nascente provincia del Sud Sardegna, della quale, in applicazione delle disposizioni della nuova legge di riordino degli enti locali, le spetta il ruolo di capoluogo, in quanto comune più popoloso!

Paola Massidda 10 giugno 2016 copia

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Paola Massidda 10 giugno 2016 copia

Il risultato è definitivo: Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle, è il nuovo sindaco di Carbonia con 9.219 voti, il 61,60%. Giuseppe Casti, candidato della coalizione di cinque liste del centrosinistra, eletto sindaco cinque anni fa con 12.020 voti, il 62,36%, oggi s’è fermato a 5.748 voti, il 38,40%.

In cinque anni, come emerge chiaramente dai numeri, è cambiato tutto: nel 2011 il centrosinistra era unito e il Movimento 5 Stelle non presentò una sua lista alle elezioni. C’era invece una coalizione di centrodestra, oggi non presente con propri liste e rappresentato indirettamente da alcuni sui consiglieri uscenti distribuiti in varie liste di diverse coalizioni.

Sull’esito del voto, evidentemente, ha influito anche quanto fatto o non fatto dalla Giunta Casti, nelle diverse interpretazioni fatte dalle forze politiche scese in campo per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale.

Di tutti questi elementi si parlerà a lungo, come è giusto ed inevitabile che sia, dopo un risultato che, comunque lo si interpreti a caldo e lo si interpreterà domani e in futuro, cambia la storia politica ed amministrativa della città di Carbonia, la città fondata da Benito Mussolini nel 1938 e da sempre, dal primo dopoguerra, amministrata dalla sinistra e/o dal centrosinistra.

 

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La straordinaria vittoria del Movimento 5 Stelle, piombata come un tornado sul comune di Carbonia, storicamente da sempre governato dalla sinistra e dal centrosinistra, segna anche una seconda “rivoluzione” nel Consiglio comunale del centro minerario: alla riunione d’insediamento saranno ben 17 i volti nuovi, sui 25 complessivi (sindaco + 24 consiglieri).

Faranno il loro debutto assoluto nella sala polifunzionale di Piazza Roma, il sindaco Paola Massidda, i 15 consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle (Carla Mario, Manolo Cossu, Marco Antonio Serafini, Eleonora Cera, Silvia Pinna, Gian Luca Lai, Paola Argiolas, Daniela Marras, Mauro Uccheddu, Maurizio Soddu, Matteo Piras, Angelo Rosas, Giorgio Santoru, Elio Loi, Massimiliano Zonza) e, infine, Daniela Garau, candidata sindaco non eletta del Patto Civico (formato da tre liste civiche).

Faranno parte della minoranza due ex sindaci, Giuseppe Casti e Ugo Piano, e sei consiglieri uscenti: Pietro Morittu, Federico Fantinel, Ivonne Fraternale, Massimo Usai, Michele Stivaletta e Fabio Usai.

 

Movimento 5 Stelle 1

 

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Paola Massidda 10 giugno 2016 copia

Quando manca ormai solo una sezione alla conclusione dello spoglio, Paola Massidda ha raggiunto 8.715 voti, il 61,30%, contro i 5.501 voti, il 38,70%, del sindaco uscente Giuseppe Casti. La schiacciante vittoria di Paola Massidda, eletta oggi prima donna sindaco di Carbonia, è emersa chiaramente fin dalle battute iniziali dello spoglio e dalle varie sezioni è arrivata via via una conferma del trend favorevole al Movimento 5 Stelle che esordisce nel Consiglio comunale di Carbonia con il sindaco ed una maggioranza di 15 consiglieri su 24.

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Paola Massidda 10 giugno 2016 copia

L’elezione quasi plebiscitaria di Paola Massidda, 50 anni, dipendente della Asl 7 di Carbonia, rappresenta un’autentica rivoluzione per Carbonia e per l’intero panorama politico ed amministrativo del Sulcis Iglesiente.

Quando lo spoglio volge al termine, iniziamo ad esaminare gli effetti di questo vero e proprio trionfo, sulla composizione del nuovo Consiglio comunale che avrà una maggioranza a tinte 5 stelle, composta da ben 15 consiglieri su 24.

Questo il nuovo Consiglio comunale.

Sindaco: Paola Massidda.

Maggioranza – 15 consiglieri.

Movimento 5 Stelle 15 consiglieri: Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352; Marco Antonio Serafini 248; Eleonora Cera 240; Silvia Pinna 227; Gian Luca Lai 217; Paola Argiolas 185; Daniela Marras 168; Mauro Uccheddu 161; Maurizio Soddu 134; Matteo Piras 126; Angelo Rosas 94; Giorgio Santoru 94; Elio Loi 84; Massimiliano Zonza 82.

Minoranza – 9 consiglieri.

Partito Democratico 4 consiglieri: Giuseppe Casti (candidato sindaco non eletto); Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376, Ivonne Fraternale 313.

Partito dei Sardi 1 consigliere: Fabio Usai 867 preferenze.

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).