22 November, 2024
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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, nella tarda serata di venerdì 14 maggio ha firmato l’0rdinanza n. 61 che dispone, essendo venute meno le ragioni che hanno determinato l’adozione dell’ordinanza n° 55 del 7.05.2021 e poiché i tracciamenti hanno permesso di evidenziare la cessazione
dell’emergenza non rendendosi più necessaria la chiusura in via precauzionale delle scuole di ogni ordine e grado, dei trasporti scolastici e delle attività ludico-sportive-ricreative, la revoca dell’ordinanza n° 55 del 7-05-2021 e, da lunedì 17 maggio 2021:

1.      la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado;
2.      la ripresa del servizio di trasporto
3.      la ripresa delle attività ludico-sportive-ricreative di gruppo.

 

E’ durissima la replica del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, al commissario ATS Massimo Temussi: «SARDI (del sud ovest) INSICURI».
Collaborazione istituzionale e vicinanza alla cittadinanza sembrano essere due concetti sconosciuti all’Alto Manager Ats Temussi, che venerdì scorso 7 maggio indirizza ai sindaci una Comunicato Stampa che ha tutto il sapore di una reprimenda.
Viene ricordato ai sindaci, come fossero degli studentelli impreparati a cui tirare le orecchie, che spetta a loro la competenza e il potere di chiudere o meno gli Istituti Scolastici; mentre al Servizio Sanitario – da lui diretto agli alti vertici -, spetta solo la competenza a dare “consigli prudenziali”.
Peccato che per quelle valutazioni a sostegno delle proprie ordinanze, i sindaci abbiano bisogno di quei dati, sul perimetro del contagi, che solo il Servizio Igiene Pubblica è competente a fare e a fornire.
A meno di ritenere che i sindaci dei due più grandi Comuni con una popolazione studentesca di circa 4.000/5.000 studenti e con istituti di ogni ordine e grado (solo esclusa la Università) possano sostituire quella attività tecnico professionale di tracciamento con delle personali interviste a Dirigenti scolastici e alle famiglie degli studenti, per giunta nel breve tempo dettato dall’urgenza del provvedere, come consigliato dallo stesso Servizio di Igiene Pubblica.
Viene fatta passare come una “strumentalizzazione” delle difficoltà del Servizio Igiene pubblica quello che è un accorato appello dei sindaci di potenziarne l’organico. Ancora oggi sono solo cinque gli operatori che fanno fronte ad un bacino d’utenza di circa 120.000 persone per tutte le attività di: tracciamento, caricamento dati, certificazione e da un mese anche di vaccinazione.
Vengono addirittura attribuite alla sottoscritta affermazioni mai fatte, come quella per cui le mie perplessità sulla campagna di screening “Sardi e Sicuri” sarebbero motivate dalla mia presunta convinzione di avere un Comune con pochi casi di positività.
Evidentemente il manager Temussi tiene molto alla sua creatura “Sardi e Sicuri”, se si spinge fino ad affermare il falso. Quello che ho detto è che oggi manca totalmente un’attività di tracciamento ordinario tempestivo ed efficace e che abbiamo una vaccinazione che va troppo a rilento. Perché almeno un quinto di quelle enormi risorse di mezzi e personale investito in “SARDI E SICURI” non è stato messo a correre in via ordinaria per mettere in sicurezza il nostro Sulcis? Non sarà lo screening di un fine settimana a rendere questi SARDI (del sud ovest) SICURI.
Paola Massidda
Sindaco di Carbonia

Il consigliere comunale di minoranza Mauro Soddu ha presentato un’interrogazione al sindaco di Carbonia, Paola Massidda e, per conoscenza, all’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai, firmata anche da altri nove consiglieri di minoranza, Carla Cannas, Nino Spanu, Federico Fantinel, Massimo Usai, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Ugo Piano, Mauro Careddu e Pietro Morittu, sulla manutenzione e pulizia delle strade cittadine.

«Considerate le numerose segnalazioni e lamentele di tantissimi cittadini, anche attraverso i social, riguardo la scarsa manutenzione e pulizia delle strade, in taluni casi completamente assente, e la manutenzione dei tombini – scrive Maurizio Soddu – diverse strade presentano buche molto pericolose in particolar modo per gli automobilisti che rischiano di subire danni ai loro mezzi, senza un adeguato intervento la situazione peggiorerà sempre di più. Verificate le diverse problematiche: pulizia delle strade alquanto lacunosa;, carente pulizia delle caditoie, dissesto di alcune strade che andrebbero asfaltate; eliminazione, in tantissimi marciapiedi della città e delle sue frazioni, di rami sporgenti e sterpaglie che creano delle autentiche barriere architettoniche – aggiunge Maurizio Soddu -, si interpella il Sindaco e l’Assessore competente, per sapere quando questa Amministrazione intenda intervenire per la risoluzione delle criticità evidenziate; se è stata programmata la manutenzione ordinaria; e, infine, quali risposte questa Amministrazione intende dare ai cittadini che chiedono una pulizia e una manutenzione più attenta di tutto il territorio comunale.»

 

Il sensibile incremento dei casi di positività al Covid-19 ha portato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, a firmare l’ordinanza che dispone la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 21 maggio. E’ disposta inoltre la sospensione del servizio di trasporto scolastico e delle attività ludico sportive ricreative di gruppo, sempre fino al 21 maggio.
Di seguito il testo integrale dell’ordinanza.
«Il comune di Carbonia rende noto che, con l’ordinanza n.55 del 07/05/2021, il Sindaco: vista la comunicazione del 7.05.2021 di richiesta da parte di ATS Sardegna-Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri di chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, di sospensione del servizio di trasporto e di sospensione delle attività ludico-sportive-ricreative di gruppo per 14 giorni a partire dalla data del 07-05-2021 e quindi fino al giorno 21 maggio 2021 compreso, come da conferma per le vie brevi sull’aumento dei casi di positività al virus;
preso atto dell’estrema difficoltà di ATS Sardegna – Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri ad effettuare in tempi congrui il tracciamento dei contatti con i positivi e quindi dell’assoluta mancanza di sicurezza della frequentazione delle scuole e spazi annessi;
dispone
– LA CHIUSURA degli istituti scolastici di ogni ordine e grado;
LA SOSPENSIONE del servizio di trasporto scolastico;
LA SOSPENSIONE delle attività ludico-sportive-ricreative di gruppo
L’ordinanza è immediatamente esecutiva.»

Con nota del 3 maggio scorso, il Parco Geominerario, d’intesa con il comune di Carbonia, ha proposto all’assessora regionale del Lavoro ed ad Aspal un incontro per valutare la possibilità della riapertura dei cantieri archeologici. Nella nota si fa riferimento alla perdita dell’obiettivo originario posto a sostegno dello sviluppo del Parco Geominerario, con l’avvio di interventi di messa in sicurezza e di recupero di importanti infrastrutture come: Arenas a Fluminimaggiore, Corti Beccia a Ballao, Su Suergiu a Villassalto, Sos Enattos a Lula, Funtana Raminosa a Gadoni, Orbai a Villamassargia, Laveria Sanna a Montevecchio, direzione ed ospedale ad Ingurtosu Arbus, Argentiera a Sassari, per richiamarne alcuni, lasciati nel momento più delicato, in quanto con successivi interventi sarebbero stati pronti per nuove opportunità di lavoro e relative stabilizzazioni.
Prendendo atto che il nuovo bando non consente il completamento delle suddette infrastrutture, il Parco, con i comuni interessati e col coordinamento con l’Università di Cagliari, informa, attraverso la nota suddetta, che buona parte delle infrastrutture, perché quanto investito non sia perso, sono state inserite nei progetti per lo Sviluppo del Sud, in capo ad Invitalia, di cui si attendono gli esiti, e ultimamente, nel progetto Just Transition Fund, per il Sulcis Iglesiente.
Alla luce di quanto detto, nella nota si fa appello alla riapertura dei siti archeologici, dei Nuraghi Sirai, Carbonia, Seruci, Gonnesa, necropoli Sant’Antioco e Pani Loriga, Santadi, visto che in termini operativi non dovrebbe esserci particolari difficoltà, peraltro vi sono tantissime maestranze già formate per gli interventi archeologici, sia nel Sulcis ma, anche in altre aree, visto il programma deliberato a suo tempo dalla Giunta il 13 luglio 2010, con ben 21 interventi alla voce Attività Museali ed Archeologiche. Non tutti attivati, ma una parte importante fu oggetto di pulizia e scavi come: Pranu Marteddu a Goni, Su Nuraxi e Turriga ad Armungia, tomba dei giganti di San Cosimo a Gonnosfanadiga, Funtana Coperta a Ballao, Pozzo Sacro a Silius, Neapolis a Guspini, Santu Jacci a San Nicolò Gerrei, nuraghe Dom’e s’orku a Domusnovas, non ultimo i quattro cantieri ripresi in questo ultimo anno di Sirai a Carbonia, Seruci a Gonnesa, Necropoli a Sant’Antioco e Pani Loriga Santadi.
Se riproposti, tutti o parte di essi, sotto il profilo organizzativo, come detto, non comportano particolari oneri e sono assimilabili per operatività alla pulizia dei sentieri, ma certamente rivestono, all’interno del Progetto, una rilevanza molto più significativa, anche alla luce degli impegni che la regione Sardegna sta assumendo per l’inserimento della Civiltà Nuragica nella lista del Patrimonio Unesco e che il Parco con delibera del Consiglio Direttivo ha patrocinato.
Per presentare la proposta e le schede degli interventi sulle misure di sviluppo per il Sud, nell’occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali posti a disposizione del comune di Carbonia, per la sede provvisoria di una parte degli uffici del Parco, si terrà venerdì 7 maggio, alle ore 11,00, nella sala riunioni nei locali della Grande Miniera di Serbariu, la conferenza stampa sul tema. Interverranno la sindaca di Carbonia, la dott.ssa Paola Massidda e sindaci del territorio.

Tarcisio Agus

Presidente Parco Geominerario

Il sindaco Paola Massidda ha presentato ieri le progettualità del comune di Carbonia per il Just Transition Fund.
«Siamo di frontespiega il sindaco Paola Massiddaad un’opportunità unica per tutto il territorio. Questo Fondo per la Transizione Equa, rappresenta per un’area svantaggiata come il Sulcis Iglesiente una chiara occasione per colmare un gap strutturale rispetto al resto del Paese. Quella che è stata la fase di raccolta dei fabbisogni e la trasformazione delle idee in progetti concreti è solo un primo passo verso la concretizzazione di una sfida che occuperà l’agenda del Sulcis per i prossimi anni.»
«Sono soddisfatta della fase di confronto, che ha riguardato tutte le rappresentanze pubbliche territoriali, con le quali abbiamo realizzato un focus sugli assi progettuali sviluppati nel nostro mandato, i quali erano delineati da una chiara sinergia con le richieste del Fondo aggiunge Paola Massidda -. Le quattro schede progettuali presentate riguardano il mondo dell’efficientamento energetico, con il progetto dell’impianto di compostaggio di Sa Terredda, attraverso lo sviluppo sostenibile e la produzione di energia rinnovabile, oltre alla creazione di una piattaforma per il trattamento degli imballaggi, il tutto, ispirato dal principio di economia circolare, come uno dei motori di sviluppo del territorio con ricadute positive nella diminuzione delle emissioni.»
Tra le eccellenze proposte, inoltre, c’è la costituzione di un Parco Scientifico e tecnologico, «che – sottolinea Paola Massiddarappresenta sulla carta uno straordinario esempio di ricerca in campo energetico e ambientale, oltre allo sviluppo della mobilità sostenibile, in grado di generare competenze e professionalità esportabili in tutto il Mondo e di attrarre, attraverso un incubatore sociale i migliori talenti della generazione Z, per formarli e produrre occupazione, reddito e innovazione».
«Sarà, infine, oggetto delle azioni previste dai progetti presentaticonclude Paola Massidda il riposizionamento strategico di Carbonia, capitale italiana negli anni ’30 dell’energia da carbone, come nuova capitale delle energie rinnovabili, dei Paesaggi e della Transizione Ecologica. Credo quindi che l’insieme dei programmi costituisca una storica ed importante iniezione di capitale e di nuove idee, col quale realizzare programmi che possano costituire la base per la ricostruzione di un nuovo strategico territorio del Sulcis.»

Tristezza, indignazione, e tanta rabbia, sono questi i sentimenti e le emozioni di questa vigilia della FESTA DEL LAVORO.
Ieri, 30 aprile 2021, sono stati chiusi i cantieri archeologici più importanti del nostro territorio, cantieri che in oltre 20 anni hanno restituito ricchezza in termini di lavoro e ricerca scientifica, hanno dato lustro e ritorno di immagine nella promozione del Sulcis, che nell’ottica del turismo sostenibile è diventato meta di turismo culturale di qualità. Il nostro Nuraghe Sirai è la punta di diamante di un sistema dei beni archeologici del territorio ed ha portato il nome di Carbonia nelle conferenze internazionali del settore e questa amministrazione si apprestava a farne una meta di visita continuativa nel contesto del sistema museale cittadino.
Tutto ciò, da oggi non sarà possibile, perché in altra sede (quella della Regione) si sono fatte scelte diverse: i lavoratori che in questi 20 anni si sono specializzati e hanno lavorato con dedizione e passione allo scavo e alla cura del sito, sono stati destinati ad altri compiti in altre sedi “per realizzare il Parco Geominerario”.
Questa amministrazione si è spesa in questi tre anni con ogni mezzo e sino ad oggi è stato possibile mantenere aperti i cantieri, grazie al prezioso sostegno della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, che ha presentato il nuovo progetto nel 2019. E’ stato chiesto un impegno preciso sul destino di queste attività agli Assessorati di competenza, sia per iscritto che negli incontri, insieme agli atri Comuni interessati (Santadi, Gonnesa e Sant’Antioco), così come è stato chiesto il diretto coinvolgimento degli Assessorati del Turismo e della Cultura, il cui silenzio in questo frangente è, a dir poco, assordante quanto quello della Soprintendenza archeologica.
I cantieri archeologici sono stati cancellati dal progetto senza un’apparente e plausibile motivo, una scelta che non capiamo alla luce dei proclami e delle velleità della nostra Regione di realizzare l’”ORIZZONTE SARDEGNA” ossia fare dell’Isola la meta del turismo sostenibile e di qualità, dando valore alle nostre ricchezze storiche e culturali. Se le premesse sono queste, oltre quell’orizzonte vediamo il NULLA basato sull’azzeramento e la mortificazione delle professionalità e del lavoro ventennali e le risorse economiche investite, gettate al vento.
La Cultura (con la C maiuscola) non è un orpello di decoro con cui fare bella figura e riempirsi la bocca di proclami vuoti di contenuto. Cultura significa coltivare; significa lavoro e formazione; significa programmare ed avere una visione chiara del futuro; significa costruire prospettive a lungo termine perché la comunità possa beneficiarne in termini di occupazione, di ricaduta economica ed infine di qualità della vita.
A parole (e sottolineo A PAROLE) la Regione ha detto che i Cantieri riprenderanno, non si sa quando né come. Vogliamo crederci.
Paola Massidda
Sindaco di Carbonia

Nella tarda serata di ieri, Paola Massidda, sindaco di Carbonia, ha chiuso la scuola di via Dalmazia.
«Appreso con nota ufficiale da parte di ATS Sardegna-Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri pervenuta in data 30/04/2021 della presenza di soggetti positivi al SARS COV2 che hanno frequentato le sedi in oggetto e della necessità di procedere al tracciamento dei contatti in tempi brevi, ritenuto necessario accogliere il consiglio dell’ATS, nella nota di cui sopra di chiudere in via cautelativa la scuola sino a nuove comunicazioni al fine di contenere la diffusione del contagio e garantire la maggiore sicurezza possibile ai minori e agli adulti così come richiesto da ATS Sardegna – Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri», Paola Massidda «ha ordinato la chiusura della sede scolastica di via Dalmazia – Istituto Comprensivo Don Milani comprendente la secondaria di primo grado, le classi della primaria all’interno del plesso di via Dalmazia e la scuola dell’infanzia».
La scuola “Don Milani” di via Dalmazia, è la sesta scuola chiusa da Paola Massidda in una settimana, a seguito dell’accertamento di casi di positività al Covid-19.

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, questa sera ha chiuso altre due scuole, dopo l’accertamento della presenza di soggetti positivi al Covid-19, in via cautelativa, per contenere la diffusione dei contagi, nell’impossibilità di procedere in tempi brevi al tracciamento dei contatti.
Con l’ordinanza n° 49, Paola Massidda ha disposto la chiusura della scuola Primaria di via Roma dell’Istituto Comprensivo Deledda-Pascoli, dopo aver «appreso con nota ufficiale da parte di ATS Sardegna-Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri pervenuta in data 28/04/2021 della presenza di soggetti positivi nella scuola in oggetto e della impossibilità di procedere in tempi brevi al tracciamento dei contatti; ritenuto necessario accogliere il consiglio dell’ATS, nella nota di cui sopra di chiudere in via cautelativa la scuola fino a nuove comunicazioni al fine di contenere la diffusione del contagio e garantire la maggiore sicurezza possibile ai minori e agli adulti così come richiesto da ATS Sardegna – Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri».
Con l’ordinanza n° 50, Paola Massidda ha disposto la chiusura della scuola Media Sebastiano Satta, sede di via della Vittoria, dopo aver «appreso con nota ufficiale da parte di ATS Sardegna-Dipartimento di Prevenzione Zona Sud – Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri pervenuta in data 28/04/2021 della presenza di soggetti positivi nella scuola in oggetto e della impossibilità di procedere in tempi brevi al tracciamento dei contatti; ritenuto necessario accogliere il consiglio dell’ATS, nella nota di cui sopra di chiudere in via cautelativa la scuola fino a nuove comunicazioni al fine di contenere la diffusione del contagio e garantire la maggiore sicurezza possibile ai minori e agli adulti così come richiesto da ATS Sardegna – Dipartimento di Prevenzione Zona Sud -Area Socio Sanitaria Locale Cagliari-Carbonia-Sanluri».
Salgono così a cinque le scuole chiuse negli ultimi giorni a Carbonia, dopo la scuola dell’Infanzia di via Santa Caterina, la scuola Primaria di via Mazzini ed il Nido comunale di via Manzoni.

Sono 11 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati a Carbonia negli ultimi 3 giorni, numero che porta il totale degli attualmente positivi a 78, 3 dei quali sono ospedalizzati. 118 i cittadini in quarantena.
«Il lieve aumento dei casi è la conseguenza della diffusione del virus nelle fasce di popolazione più giovaneha detto il sindaco, Paola Massidda -. A tal proposito, da metà settimana ad oggi ho firmato 3 ordinanze di chiusura per i plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo Satta per le sedi di via Santa Caterina e via Mazzini oltre all’Asilo Nido Comunale “I colori dell’arcobaleno” di via Manzoni. Questa situazione ci invita a tenere la massima attenzione sulla diffusione del virus, soprattutto perché a supporto di questa lotta che stiamo portando avanti da tempo, l’accelerazione sulle vaccinazioni ci permetterà di possedere un’arma in più contro il contagio.»
«Le giornate di vaccinazione stanno progressivamente aumentando: questa settimana il centro vaccinazioni di via Balilla sarà operativo nelle giornate del 27-28-29 aprile dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e domenica 2 maggio dalle ore 7.30 alle ore 16.00ha aggiunto il sindaco, Paola Massidda -. Nella prossima settimana saranno disponibili ulteriori due appuntamenti per proseguire con la campagna vaccinale. A tal proposito, vi annuncio che mercoledì 28 aprile dovremmo riuscire ad avviare gli interventi per la sistemazione dell’area intorno al Centro vaccinazioni, che con le piogge è diventato un grande pantanoha concluso Paola Massidda -. Sono speranzosa che la situazione migliori nei prossimi giorni, ma invito tutti voi ad avere il massimo rispetto di tutti i comportamenti che ci permetteranno di affrontare con più efficacia questo momento.»