25 December, 2024
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30 negativizzazioni, 3 nuovi casi di positività al Covid-19, 28 attualmente positivi. Questi i dati dell’ultimo aggiornamento sui contagi da Coronavirus comunicato oggi da Paola Massidda, sindaco di Carbonia, che ha sottolineato: «Siamo scesi notevolmente nella curva dei contagi nonostante siano già trascorsi 8 giorni dall’entrata in zona bianca».

«Questa è sicuramente una bella notiziaha concluso Paola Massidda -, ma invito tutti voi a non abbassare la guardia e al continuo rispetto delle norme anti Covid-19.»

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È stato inaugurato questa mattina alla presenza del sindaco di Carbonia Paola Massidda, dell’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera e dell’assessore della Cultura Sabrina Sabiu il centro antiviolenza cittadino. Erano presenti anche gli amministratori di diversi Comuni del territorio.
La presenza all’evento delle maggiori autorità competenti è stata un’occasione per ribadire l’impegno che l’Amministrazione comunale continua a perpetrare nei confronti di alcune priorità sociali:
«Vorrei che questo centro diventasse uno sportello di ascoltoha dichiarato il sindaco Paolo Massiddaun punto da cui partire, per far sì che quei maledetti meccanismi che coinvolgono una donna, si rompano e si combattano prima che sia troppo tardi. I dati in nostro possesso fotografano una situazione in cui nel nostro Paese una donna su tre subisce violenza, dai 15 anni in su. I recenti fatti di cronaca che hanno tristemente coinvolto una giovane della nostra città negli scorsi giorni, ci pongono ancor di più di fronte al fatto che nessuna Amministrazione, non può e non deve restare indifferente.»
L’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera evidenzia come la giornata dell’8 marzo non sia stata casuale: «Questa ricorrenza per me oggi ha un significato diverso ed ancora più profondo. Il lavoro fatto assieme all’Associazione Donne al traguardo è stato fondamentale per la costituzione di uno spazio sicuro in primis, fatto dalle donne per le donne. Il mio cuore oggi è certo colmo di orgoglio a metà, per ciò che ha caratterizzato la cronaca di questa città e che ha riguardato la vita di una concittadina che ha tutto il nostro sostegno. L’Assessorato lavorerà alacremente affinché ogni donna che busserà alla porta di questo spazioconclude Loredana La Barberapotrà e dovrà essere al centro di un supporto fisico e psicologico che la aiuti in un percorso di rinascita e riaffermazione sociale.»

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Il dialogo tra società Carbonia Calcio e comune di Carbonia volto alla risoluzione del contenzioso in atto sulla gestione dello stadio “Carlo Zoboli”, chiuso ormai da circa quattro mesi, segna oggi un nuovo passo avanti. Il presidente della società calcistica, Stefano Canu, ha inviato una nota al sindaco Paola Massidda, all’assessore dello Sport Valerio Piria e al dirigente del 1° Settore Massimo Cocco, contenente una proposta per il superamento delle ragioni che stanno all’origine del contenzioso, di natura economica.

Stefano Canu ha ribadito «la volontà della società Carbonia Calcio di pagare il debito esigibile, che ammonta complessivamente a € 53.682,30. E’ chiaro che tale importo, anche per tutto il contesto che viviamo, non può essere pagato in unica soluzione e, pertanto, rimane valida la nostra richiesta originaria trasmessa agli stessi interlocutori con una PEC ricevuta in data 7 novembre 2020, ovvero di beneficiare del pagamento rateale in 72 mesi. Condizione prevista dalle leggi vigenti e contemplata nel regolamento comunale. Qualora richiesto, potremmo produrre la fidejussione assicurativa».

«Prima di procedereha aggiunto il presidente del Carbonia Calcio -, riteniamo necessario che vengano chiarite alcune questioni – racchiuse in 8 punti, n.d.r. – che, anche al fine di evitare nuove “incomprensioni”, andranno poi sottoscritte nel nuovo atto di convenzione tra le parti.» 

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Calcio…che bella parola! Pensarla e sognare è praticamente un tutt’uno. Il calcio è, nel mondo, lo sport più conosciuto e praticato, sia a livello amatoriale, sia professionistico. Sin da piccoli, tutti abbiamo dato “un calcio ad un pallone” ed anche “da grandi” se ci capita, passando in una piazza dove dei bimbi giocano a palla, non disdegniamo un passaggio ad un pallone che ci capita “tra i piedi”. Chi non ha mai desiderato diventare un campione, indossare la maglia della squadra del cuore o ancora chi non ha mai compilato l’album delle figurine dei calciatori. Che dire poi delle partitelle tra amici sotto casa, in spiaggia o alla ricreazione…chi non si è mai divertito così! Ma il calcio non è solo mero divertimento o, come alcuni credono “correre dietro ad un pallone”, il calcio è anche bandiera di valori importanti come il rispetto per l’altro e per le regole, la lealtà, la correttezza, l’impegno, la tenacia, il coraggio, la caparbietà, lo spirito di sacrificio, la forza del gruppo…il senso d’appartenenza! Per questo lavorano l’allenatore e tutto lo staff…per formare giovani calciatori facendoli crescere professionalmente, individualmente ed umanamente, dando loro valori sociali che eliminino qualunque forma di discriminazione, valori che imprimano l’importanza di fare gruppo, di creare quella complicità che porta, pian piano, a costruire una sinergia sempre più forte, dove anche le parole diventano superflue. E sicuramente hanno iniziato così anche i “nostri ragazzi”: partitelle tra amici, prima scuola calcio, prime partite importanti, sino ad arrivare ad oggi che militano in serie D.

Ovviamente, vi starete chiedendo di chi, in particolare, si sta parlando…un attimo e sarete accontentati! Il riferimento va alla rosa del “Carbonia Calcio” che, in questa stagione, porta il nome della città mineraria “in giro per mezza Italia”, facendone lustro e mostrando una faccia della città che, seppur tristemente segnata dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro, cerca di fare del suo meglio per regalare sogni e speranza in un futuro migliore. E, nonostante la pandemia e tutte le difficoltà che ne derivano, i ragazzi e l’intero staff, stanno veramente “brillando”, sino ad arrivare, con le ultime partite giocate e vinte con il Lanusei a Santadi (2 a 1) ed il Gladiator a Santa Maria Capua Vetere (4 a 2), a raggiungere il quarto posto, con ben 33 punti in 20 partite disputate.

Grande lavoro, grande gioia, grande soddisfazione ma anche tanti, tantissimi sacrifici ed un rammarico che più si va avanti, più cresce, che avanza di pari passo con il successo, legato ad una mancanza importante che il Mister della squadra, Marco Mariotti, sintetizza in una frase semplice ma incisiva: «Manca l’odore dell’erba del prato di casa», alla quale subito dopo aggiunge: «La palestra dove allenarsi, gli spogliatoi ed il proprio stipetto, il luogo sicuro dove prepararsi, dove potersi rifugiare per trovare la concentrazione e lo spirito giusto per entrare in partita». Dal mese di ottobre 2020, infatti, la squadra biancoblù, per via di un vecchio contenzioso con il comune di Carbonia, non si allena e non disputa più le partite in casa, nello stadio “Carlo Zoboli” della propria città, nel quale sono state scritte pagine gloriose ed incancellabili di oltre 80 anni di vita calcistica. Orfana di tutto questo, la squadra ne risente non poco, e si trova nella condizione di dover giocare “quasi in trasferta” per l’intero campionato, condizione complicata vieppiù dall’obbligo di giocare a porte chiuse. A “tamponare” l’incresciosa situazione, dopo aver “sudato” alcune volte presso lo stadio comunale di Villamassargia, Siliqua e Giba, è sopraggiunta l’ospitalità trovata nel campo Is Collus di Santadi, comune del Sulcis a circa 25 km da Carbonia, alla cui Amministrazione comunale si devono sentiti ringraziamenti per la sensibilità mostrata e l’attenzione riservata nei confronti della squadra del Carbonia Calcio. Un campo che presenta però delle difficoltà che penalizzano le prestazioni dei calciatori sotto diversi punti di vista: tecnico, tattico, atletico e, soprattutto, psicologico.

«Non esiste, infatti, alcun dubbio sul fatto che, giocare o fare una qualsiasi attività fisica, su un terreno “pesante”, bagnato e difficile da drenare, esponga a rischi di maggior affaticamento muscolare, così come un terreno parecchio irregolare, difficile da rullare proprio perché pesante, esponga a maggiori rischi di danni articolari, derivanti da appoggi incerti e più difficili da gestire da un punto di vista propriocettivo». A dimostrazione e conferma delle parole del mister Marco Mariotti, arrivano quelle del fisioterapista Christian Lai, che si unisce al coro di voci di tutto lo staff e della squadra al completo, nel ringraziare l’Amministrazione comunale di Santadi che ha offerto l’opportunità alla giovane e fiorente rosa della città mineraria, di poter proseguire il cammino sportivo verso vette sempre più alte.

Come fare ad ovviare a tutto questo e riportare la squadra “a casa”? Ma, soprattutto, cosa è stato fatto per evitare questa situazione che «allenamento dopo allenamento…partita dopo partita» diventa sempre più pesante? Lo abbiamo chiesto all’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria, che si è dimostrato molto disponibile al dialogo, in quanto anche lui rammaricato dal fatto che la squadra della sua città di residenza, dove è nato e vissuto, dove ha uno studio professionale, dove è spesso presente per ragioni affettive e di lavoro, oltre che di impegno presso il Comune, non possa compiere il suo percorso sportivo nel calcio di calcio di appartenenza: lo stadio “Carlo Zoboli”. L’assessore racconta, menzionando date e documenti specifici, il suo impegno finalizzato a risolvere la diatriba con la società Carbonia Calcio. In uno dei documenti, datato 3 settembre 2020, indirizzato al coordinatore del Dipartimento Interregionale F.I.G.C., si legge la richiesta di avvio in deroga delle gare del campionato di serie D 2020/2021 presso il campo sportivo comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Al suo interno si fa riferimento ad un verbale datato 13 luglio 2020, dove viene espressa la volontà dell’Amministrazione comunale ad effettuare la messa in opera dei lavori per l’omologazione della struttura per il campionato di serie D. Ancora in un altro documento datato 3 dicembre 2020, indirizzato all’assessore regionale dei Beni culturali, informazione, spettacolo e sport dott. Andrea Biancareddu, nonché al dott. Renato Serra, direttore generale dei Beni culturali, informazione, spettacolo e sport, la richiesta di finanziamento per manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo sito in via Stazione, a Carbonia. E l’elenco degli atti amministrativi posti in essere per far sì che la squadra del Carbonia Calcio possa ritornare a “sudare” respirando l’odore dell’erba del prato del campo della propria città, continua, così come continua l’impegno dell’Amministrazione comunale di Carbonia nel cercare di risolvere quanto prima il problema. Documenti nei quali, più volte, viene evidenziato l’elogio per i prestigiosi risultati della squadra. A questo proposito, lo stesso assessore, orgoglioso del loro operato, dichiara di non essere disposto a “lasciare la palla” ma al contrario, insieme all’Amministrazione comunale, continuerà a cercare una soluzione.

Allo stesso modo, il presidente del Carbonia Calcio, Stefano Canu, a nome di tutto il team tecnico e dirigenziale, nonché di tutta la squadra, chiede all’Amministrazione comunale delle risposte, di capire quale possa essere la strada da percorrere per risolvere la situazione e riportare la squadra ad allenarsi e a disputare le partite «calpestando l’erba del campo di casa». Le risposte, società e squadra, le attendono dal mese di novembre 2020, momento in cui si sono interrotti i contatti, ripresi proprio in questi giorni. La proposta da parte del Carbonia Calcio consiste nel mettersi pagatore dei debiti contratti dalla vecchia dirigenza e degli insoluti sopraggiunti successivamente, non in un’unica soluzione, perché pur volendo sarebbe impossibilitata a farlo, ma impegnandosi ad onorare il debito ratealmente, sino alla sua completa estinzione. La speranza è che le interlocuzioni prendano finalmente la piega giusta e che, nel minor tempo possibile, la squadra possa “tornare a casa”. «Un grande ringraziamentosottolinea il presidente del Carbonia Calcio -, va alle Amministrazioni comunali di Villamassargia, Siliqua e Giba che ci hanno ospitato nei loro campi sportivi, in quanto senza di loro, il tutto sarebbe stato veramente ingestibile. Ancor più all’Amministrazione comunale di Santadi che ci accoglie ormai dal 7 gennaio 2021, permettendoci così di poterci allenare ed ospitare le squadre avversarie. Ora però è tempo di tornare allo stadio “Carlo Zoboli”, il nostro stadio, lo stadio della nostra città, dove è giusto che i nostri ragazzi vivano i loro momenti sportivi in serenità ed armonia, lo stadio sito a Carbonia…la città in cui loro risiedono, alla quale stanno regalando un sogno, con impegno e dedizione.»

La risposta arriva puntuale e precisa da parte della sindaca di Carbonia, Paola Massidda, che su nostra esplicita richiesta, ha delineato il percorso fattibile per la risoluzione dell’annoso problema. La società del Carbonia calcio dovrebbe inviare una proposta scritta in cui si impegna ad onorare il debito maturato nel corso degli anni, un’offerta supportata da una polizza fideiussoria che manifesti una seria volontà riscontrabile. Un piano di rientro rateizzato, che consenta alla società di riaprire in tempi brevi la porta di “casa”. A quel punto, una soluzione politica, con un’assunzione della responsabilità da parte di tutto il Consiglio comunale, consentirebbe di bypassare l’avvallo da parte dei dirigenti. Il Consiglio comunale varerebbe una norma legale riferita al caso concreto e specifico di cui si discute, trasparente e funzionale. Si passerebbe poi, in un secondo momento, ad un ulteriore accordo per la gestione dell’impianto sportivo che potrebbe anche essere condivisa con il Comune stesso. Esiste una forte volontà da parte dell’Amministrazione comunale di riportare la squadra, oggi 1 marzo 2021 quarta in classifica con 33 punti, ad allenarsi e disputare le partite in casa. Partite a cui la stessa prima cittadina avrebbe un immenso piacere di assistere, in quanto orgogliosa del percorso che stanno portando avanti ragazzi e staff, ma impossibilitata a risolvere una situazione senza “stare dentro” alla legalità. Ci si auspica, pertanto, che a breve possa esserci un tavolo tecnico, nel quale le parti in causa possano arrivare ad un accordo in grado di rendere merito agli addetti ai lavori, facendo tornare l’armonia e la collaborazione, in una città che merita di essere nominata per una cosa bella come lo sport, portatore di valori, in un tempo in cui, purtroppo, se ne contano sempre meno. In conclusione, una battuta della sindaca: «Aiutatemi ad aiutarvi!»

E, a proposito di aiuto, sarebbe bene, viste le difficoltà della società Carbonia Calcio e la proibizione di andare allo stadio per via dell’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia, con conseguente mancanza di incassi da ormai quattro mesi, che tutta la città, con un piccolo contributo personale, si stringesse intorno alla squadra ed alla società, che sono impegnate a dare forma alla cornice di un sogno che, giorno dopo giorno, assume sempre più connotati reali che fanno volare in alto il nome della nostra città. Una città di gente umile, lavoratori, disoccupati, famiglie bisognose, persone in difficoltà…una città che deve riscattarsi ed ora ha l’occasione per farlo a portata di mano.

Infine, un augurio alla squadra: «Forza Carbonia, continua a farci sognare!!!»

Nadia Pische

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«Il nuovo sistema regionale di comunicazione dei casi Covid-19 rileva ad oggi la presenza di 12 nuovi casi di positività nella nostra comunità su un totale di 55 casi. Rispetto alla precedente rilevazione, si registrano invece 16 concittadini negativizzati.»
Lo scrive, in un post pubblicato su Facebook, Paola Massidda, sindaco di Carbonia.
«Le notizie relative alla diffusione nell’Isola delle varianti Covid, invitano noi Primi Cittadini a proseguire l’impegno nella lotta alla pandemia e nella costante condivisione del monitoraggio dei dati, che grazie al sistema di comunicazione regionale si sta potenziando settimana dopo settimanaaggiunge Paola Massidda -. Invito inoltre voi concittadini al continuo rispetto delle norme anti Covid-19. Non mi stancherò mai di ripetere quanto dipenda anche da noi e dal nostro senso di responsabilità uscire al più presto dall’emergenza Covid. Da parte miaconclude Paola Massiddacontinuerò, infine, col potenziamento dei controlli per evitare occasioni di assembramento soprattutto nei giorni festivi.»

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, in risposta agli episodi di assembramento con conseguente abbandono e frantumazione dei contenitori in vetro di bevande acquistate presso rivendite e distributori automatici, ha firmato un’ordinanza che prevede:
– la chiusura dei distributori automatici cosiddetti “h24” che distribuiscono bevande ed alimenti confezionati, ubicati nel territorio del comune di Carbonia;
– il divieto di vendita per asporto di bevande avente tenore alcolico superiore al 5%, da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, degli esercizi di vicinato, delle attività artigianali, dei distributori automatici e delle medie e grandi strutture di vendita poste sia nel Centro Storico di Carbonia sia ad una distanza inferiore ai 500 metri dallo stesso;
– il divieto di vendita ed il consumo di bevande sia alcoliche sia analcoliche in contenitori di vetro nel territorio del comune di Carbonia.
L’ordinanza avrà effetto, salvo nuove disposizioni, dalle ore 18.00 alle ore 5.00 fino al 5 marzo 2021.
Il mancato rispetto delle norme prevede sanzioni amministrative da euro 400,00 fino ad euro 3000,00.

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Paola Massidda, sindaco di Carbonia, ha scelto il suo profilo Facebook per un breve bilancio della sua esperienza alla guida del comune di Carbonia, prossima alla conclusione (venne eletta il 19 giugno 2016, con il trionfale testa a testa nel ballottaggio con il sindaco uscente Giuseppe Casti).

«Ho preferito disturbare con la mia onestà, piuttosto che compiacere con l’ipocrisiaha scritto Paola Massidda -. Questi cinque anni da sindaco sono stati come un regalo inaspettato. Amministrare la Città dove sono nata, dove lavoro e dove mi son sposata e cresco i miei figli, è stato il più grande onore che potessi avere.Il bagaglio di esperienza professionale e umana che si acquisisce in questo percorso è un arricchimento personale che diventa il tuo prezioso patrimonio. Basta un messaggio di stima e affetto di un tuo concittadino per gratificarti e stimolarti al superamento di sempre nuovi ostacoli.»
«Un risultato raggiunto col lavoro tuo e dei tuoi compagni di viaggio è sufficiente per darti nuova energia per cercare di raggiungerne altri ventiha aggiunto Paola Massidda -. Ma è anche vero che per cinque anni al centro del mio mondo non c’è stata più la mia persona né la mia famiglia, ma ho pensato e vissuto esclusivamente per la mia città e oggi, la mia famiglia e la mia persona, reclamano maggiori attenzioni. Certo, inutile nascondere che i nuovi scenari politici che in periferia viviamo come calati dall’alto e senza quella maturazione che scelte di questo calibro meriterebbero, hanno sicuramente agevolato la mia scelta. È difficile immaginare – per me addirittura impossibile – che chi solamente cinque anni fa’ hai combattuto prima e sconfitto poi possa diventare, come per incanto, il tuo alleato. Perché quelle battaglie, quella richiesta forte di cambiamento che abbiamo incarnato e portato avanti non senza sofferenza e pagando un prezzo altissimo, hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi l’unica ragione che può animare un rinnovato impegno. Ed è giusto che chi crede in questa strada la persegua con coraggio e determinazione.»
«Ma non esistono uomini e donne per tutte le stagioni quindi, nonostante dentro il Movimento sia ancora forte la spinta per proseguire il mio lavoro, è inevitabile per me fare un passo indietro. Lavorerò come e più di prima in questi mesi che mi separano dalla fine del mandato per chiudere questa esperienza nel miglior modo possibileha concluso Paola Massidda -. A riveder le stelle! »

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Non c’è tregua, a Carbonia, sul fronte dell’emergenza sanitaria per la diffusione dei contagi da Coronavirus. Il sindaco, Paola Massidda, ha comunicato che «il nuovo sistema regionale di comunicazione dei casi Covid-19 rileva ad oggi la presenza di 36 nuovi casi di positività nella nostra comunità su un totale di 59 casi. Rispetto alla precedente rilevazione, avvenuta la scorsa settimanaha aggiunto Paola Massidda -, si registra un aumento significativo dei casi che ci invita a non abbassare la guardia e a rispettare le regole del distanziamento sociale, dell’utilizzo corretto della mascherina, e dell’igienizzazione delle mani».
«Vi ricordo sempre che è fondamentale rispettare le norme anti Covid-19, per quanto risulti difficileha concluso il sindaco di Carbonia -. Dipende anche da noi uscire al più presto da questa pandemia, dipende dal nostro senso di responsabilità che nessun controllo potrà supplire. Abbiamo una classe delle scuole medie inferiori in quarantena e un bambino di cinque anni che è risultato positivo al tampone. Abbiate cura e rispetto della salute vostra e degli altri. Mi chiedono in molti più controlli e ci saranno.»