[bing_translator]
Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha aperto la campagna elettorale a Cagliari, Carbonia e Nuoro. Nella città mineraria è arrivato a mezzogiorno, dove al Palazzetto dello Sport c’erano ad aspettarlo oltre mille persone, con i candidati nei collegi plurinominali e uninominali della Camera e del Senato, alcuni parlamentari uscenti, il sindaco Paola Massidda, la Giunta ed i consiglieri pentastellati che da un anno e mezzo amministrano il comune di Carbonia
A presentare Luigi Di Maio è stato Mario Puddu, sindaco di Assemini, coordinatore del Movimento 5 Stelle in Sardegna, che prima di dargli la parola, ha dato l’opportunità di presentarsi a tre dei candidati del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni Politiche: Pino Cabras, candidato nel collegio uninominale della Camera nel collegio di Carbonia; Gianni Marilotti, candidato nel collegio uninominale di Cagliari e Carbonia al Senato; e, infine, Andrea Mura, candidato nel collegio uninominale di Cagliari per la Camera. Poi un breve saluto del sindaco Paola Massidda, quindi l’intervento dell’attesissimo Luigi Di Maio.
Il candidato premier ha rilanciato le proposte del Movimento 5 Stelle per il governo del Paese, che passano attraverso un drastico taglio ai costi della politica, il sostegno alla nascita di nuove imprese con le quali si potrebbe frenare la fuga dei nostri migliori giovani all’estero (e far rientrare quelli che se ne sono andati negli ultimi anni), ed il reddito di cittadinanza, strumento indispensabile per restituire dignità a milioni di italiani.
Luigi Di Maio ha chiesto fiducia, quella fiducia che – ha detto -, il Movimento 5 Stelle ha dimostrato di meritare nei cinque anni della legislatura appena conclusa; fiducia che, viceversa, non può chiedere ancora una volta – ha aggiunto – chi, negli ultimi vent’anni, non ha mantenuto gli impegni assunti con gli italiani.
Non sono mancate le frecciate ai principali avversari, centrosinistra e centrodestra, che accusano il Movimento 5 Stelle di avere nelle sue liste candidati impresentabili, mentre sono loro – ha rilanciato – ad aver candidato personaggi che hanno problemi con la giustizia (ed ha letto da un tablet una serie di nomi, prima quelli del centrosinistra, poi quelli del centrodestra).
Luigi Di Maio non ha fatto alcun riferimento alle problematiche del polo industriale di Portovesme, né alla zona franca. Né ha spiegato come sia arrivato alla scelta dei candidati nei collegi uninominali che ha visto escluso il Sulcis Iglesiente.
Concluso il suo intervento, Luigi Di Maio è stato circondato da un centinaio di sostenitori ed ha poi lasciato il Palazzetto dello sport e Carbonia, per proseguire il suo tour in Sardegna che in serata lo ha visto impegnato a Nuoro.