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Per gli anziani della Sardegna il pericolo di truffe, raggiri, furti e rapine si materializza soprattutto d’estate. E le cronache locali degli ultimi giorni riportano un incremento dei tentativi da parte dei truffatori che si spacciano per finti ispettori della previdenza, finti esattori del gas o dell’acqua, finti poliziotti, finti passanti gentili che portano i sacchetti della spesa, finti amici del figlio oppure automobilisti a cui pare essere stato rotto lo specchietto, fortunati che trovano collane d’oro per terra, esecutori testamentari in cerca di eredi.
La fantasia, e la “professionalità”, non mancano ai malintenzionati che prendono di mira in particolare le persone più deboli e fragili, meno abituate al sospetto verso il prossimo. L’arma migliore per difendersi consiste nel conoscere i trucchi usati dai malintenzionati e le situazioni a rischio.
«Bisogna stare in guardia perché gli imbroglioni di mestiere sono abilissimi, impudenti e sanno giocare su delicati meccanismi psicologici – afferma il presidente di Anap Confartigianato Sardegna, Paola Montis – per questo i più deboli ed esposti devono affidarsi con fiducia a chi li può difendere. Da settembre organizzeremo iniziative in tutta l’isola.»
Per questo, ANAP Confartigianato Sardegna ha deciso di rendere gli anziani più informati e quindi più sicuri, mettendo a disposizione degli anziani e delle loro famiglie un semplice vademecum, in distribuzione e reperibile sul sito www.anap.it, con le regole d’oro per difendersi da truffatori e malintenzionati, che contiene semplici informazioni e consigli utili per evitare i rischi di truffe, raggiri, furti e rapine. Si tratta di accurate regole di comportamento suggerite dalle Forze di Pubblica Sicurezza per non finire vittime di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche mentre si utilizza Internet. Le occasioni di potenziale pericolo sono ovunque e, per ogni circostanza, sul manualetto vengono indicati i “trucchi” messi in atto dai malintenzionati e le “risposte” di prudenza da adottare. Su tutte, l’invito a rivolgersi sempre a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, per segnalare comportamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.
«E’ necessario che gli anziani non si vergognino a denunciare queste situazioni, come spesso accade – aggiunge Paola Montis – perché le truffe vengono fatte a ogni livello, anche a professionisti, imprenditori, facendo leva sulle fragilità, fattore che impedisce di ragionare correttamente.»
Gli espedienti dei malfattori sono sempre i soliti ma con tante varianti: l’abilità è prendere l’obiettivo alla sprovvista e guadagnare in pochi minuti la sua fiducia.
La prima regola per affrontare queste situazioni è quella di rivolgersi sempre alle Forze dell’Ordine per segnalare atteggiamenti sospetti e denunciare situazioni di pericolo. Poi, ci sono alcuni consigli da seguire sia a casa che nei luoghi pubblici. In banca o alla posta, per esempio, è preferibile ritirare solo il denaro necessario, non andare negli orari di punta e assicurarsi che nessuno veda il codice pin quando viene digitato. In autobus, invece, mai tenere il portafoglio nelle tasche esterne. Quando si è in macchina e qualcuno contesta un danno bisogna chiamare subito i vigili. In casa mai aprire agli sconosciuti: tutte le aziende di luce, gas o telefonia, infatti, preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. I truffatori in genere vestono in modo elegante e hanno modi gentili: è necessario avere il giusto atteggiamento di diffidenza anche se conoscono nomi, cognomi o fingono di conoscere familiari e amici. Su internet, infine, mai scrivere informazioni personali o dati bancari.
«I peggiori nemici delle persone anziane sono la solitudine e il senso di isolamento che li espone ai fenomeni di criminalità – riprende la presidente di Anap Confartigianato Sardegna – il problema della sicurezza è centrale se si considera che in Sardegna la popolazione over 65 è del 22,1%, ovvero più di 366mila persone, mentre l’Italia è il Paese europeo con la maggiore quota di over 65, 13.370.000 persone, sul totale della popolazione, vale a dire il 2,8% in più rispetto alla media Ue”. “Un numero destinato a salire rapidamente: nel 2050, infatti, in terzo dei sardi sarà anziano – sottolinea – persone sempre più vulnerabili e insicure visto che, secondo i dati di Confartigianato, l’82,3% degli anziani diffida del prossimo e questa percentuale, dal 2011 al 2016, è aumentata dell’1,3%.»
L’azione fa parte della “Campagna Nazionale contro le truffe agli anziani”, giunta alla terza edizione, promossa da Anap, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato, insieme al Ministero dell’Interno, al Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.
«La Sardegna è una regione che registra un costante allungamento dei tempi di vita, ma questo costituisce anche un elemento di fragilità – conclude la presidente Montis – gli anziani sono infatti il bersaglio preferito di truffatori e malintenzionati. Il nostro compito è sostenere chi è più esposto ai rischi. La campagna che stiamo conducendo, assieme alle Forze dell’ordine, è un esempio delle tante iniziative che realizziamo a favore della comunità, soprattutto nei settori del welfare e a difesa delle categorie più vulnerabili.»