22 December, 2024
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Matteo Renzi 42 copia

Niente bonus di 80 euro: dai pensionati di Confartigianato Sardegna una richiesta al Governo di ripensarci, per dare dignità di vita ai più disagiati.

«Non se ne parla più ma il silenzio – dice Paola Montis, presidente regionale dell’Anap Sardegna (Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato Sardegna) –  in questo caso, non è d’oro, anzi. Indica che ai pensionati con redditi da fame non verrà esteso il beneficio previsto per i lavoratori dipendenti, i famosi 80 euro del presidente Renzi

«E tutto questo passa sotto silenzio – prosegue Paola Montis – non ci si vuol rendere conto che limitare l’intervento ai soli lavoratori dipendenti è una misura ingiusta e non in linea con gli obiettivi di sostegno sociale e rilancio dei consumi. Non va neppure dimenticato che le  previsioni di lungo periodo della Ragioneria Generale dello Stato, anche se non nascondono le criticità legate all’invecchiamento della popolazione e all’insufficienza futura del solo pilastro pubblico, evidenziano la sostenibilità della spesa pensionistica dal punto di vista dei saldi della finanza pubblica».

«Non è ancora troppo tardi per un ripensamento da parte del Governo – conclude la presidente regionale dell’Anap Sardegna a se ciò non dovesse avvenire mi auguro che sia il Parlamento a intervenire per dare dignità di vita ai pensionati più disagiati.»

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Il presidente regionale dell’#ANAP Sardegna, Paola Montis, ha lanciato un appello sullo stato di povertà assoluta delle fasce deboli, durante i lavori della sesta edizione del “Festival della Persona”, organizzato da ANAP Confartigianato, e in svolgimento a Verona.

«Il 44% dei pensionati vive in condizioni di semi povertà con una pensione inferiore a 1.000 euro lordi mensili – ha detto Paola Montis –. Il dato è davvero allarmante, ma ancora più lo è il fatto che nell’ultimo anno, secondo l’Istat, è cresciuto del 22% il numero dei pensionati che sono caduti nella povertà assoluta. Questo porta a un totale complessivo di 888.000 pensionati oltre i 65 anni che non dispongono dei mezzi necessari per accedere a beni e servizi considerati essenziali per vivere.»

I dati, sono tratti dal rapporto realizzato dal CUPLA (#Coordinamento Unitario Pensionati del Lavoro Autonomo) in collaborazione con il Cer (#Centro Europa Ricerche) sul potere di acquisto delle pensioni dal titolo “Politiche fiscali, indicizzazione e progressivo impoverimento delle pensioni”.

Dal documento si evince come negli ultimi anni si siano allargate le condizioni di disagio sociale e di povertà tra i pensionati: anche quelli a reddito più basso, che teoricamente godono della piena indicizzazione dei loro trattamenti, hanno visto diminuire consistentemente il loro potere di acquisto.

«È un dovere morale, oltre che costituzionale, garantire ai pensionati che non hanno il minimo vitale il diritto di vivere con dignità. Non c’è più tempo per gli indugi. I provvedimenti finora presi, come la social card e i Sia (Sostegno per l’Inclusione Attiva) sono serviti a ben poco. Occorre – ha concluso la presidente Montis – che l’Italia, in ottemperanza a quanto stabilito dalla #Carta Sociale Europea, adegui gradualmente i trattamenti minimi di pensione al 40% del reddito medio nazionale, cioè da 500 a 650 euro mensili. E non può essere accampata la solita scusa delle mancanza di risorse. Come dice un proverbio: se una cosa si vuole, una strada si trova.»

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Ieri sera, a Orosei, è stato presentato il manuale “Più sicuri insieme”, vademecum  contro le truffe agli anziani, realizzato dall’#ANAP Confartigianato, l’associazione nazionale artigiani e pensionati della #Confartigianato e dalle forze di Pubblica Sicurezza.

L’evento, organizzato in collaborazione con la Questura di Nuoro, ha visto la partecipazione di oltre 600 pensionati artigiani di #Confartigianato provenienti da tutta Italia, e si è svolto presso il “Club Hotel Marina Beach Golfo di Orosei”, nell’ambito della “Festa nazionale del socio ANAP”.

L’iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare la popolazione più debole sul tema della sicurezza, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e per prevenire i reati.

«Questa giornata – ha detto la presidente regionale dell’ANAP Sardegna, Paola Montis – rappresenta una delle tante iniziative ideate dall’Associazione a sostegno della comunità e, in particolare dei nostri anziani, cuore e anima del nostro territorio. È fondamentale per noi essere sempre in prima linea nella sensibilizzazione contro quelle condotte deviate che penalizzano il nostro Paese”.

Dalle rilevazioni del ministero dell’Interno emerge che gli anziani vittime di reato, nell’arco temporale 2011-2013, sono in aumento. In effetti, nel 2012 le vittime di reato con età superiore a 65 anni sono aumentate dell’8% rispetto al 2011 e nel 2013 sono aumentate del 7,8% rispetto all’anno precedente. Di contro, il totale delle vittime di reato registra un aumento più modesto (+2% nel 2012 rispetto al 2011, +1,8% nel 2013 rispetto all’anno precedente).

«Questi dati mostrano come gli anziani siano molto esposti ai fenomeni di criminalità – ha sottolineato Maria Carmela Folchetti, vice presidente regionale e presidente di Confartigianato Nuoro – e,  pertanto, abbiamo ritenuto di promuovere una mirata campagna di sensibilizzazione che fornisca alle potenziali vittime utili consigli per evitare di incorrere in situazioni di pericolo.»

«Questo delle truffe è un problema che riguarda tutti anche se colpisce particolarmente le persone anziane – ha affermato il #Commissario capo della Questura di Nuoro, Manuela Marafioti – per questo noi da anni seguiamo e affrontiamo il problema con una costante presenza sul territorio e attraverso campagne di comunicazione e sensibilizzazione”. “I risultati di queste azioni ci sono anche se da parte della popolazione c’è sempre timore a denunciare i fatti – ha aggiunto il Commissario – soprattutto per vergogna e paura. Ma l’azione della Polizia può essere efficace a stroncare queste “squallide azioni” solo con la collaborazione di chi è stato vittima o di chi si accorge di qualche cosa di sospetto. Lo Stato è sempre più sul territorio e sempre più lo sarà a tutela di chi è in difficoltà però, ripetiamo, occorre collaborazione.»

«Le occasioni di potenziale pericolo sono ovunque e possono manifestarsi in ogni circostanza – ha sottolineato l’Assistente di Polizia della Questura di Nuoro, Alessandro Loi – noi nella nostra consueta attività di prevenzione all’interno dei quartieri delle città, sensibilizziamo i cittadini rispetto ai “trucchi” messi in atto dai malintenzionati e le “risposte” di prudenza da adottare. Su tutte, l’invito è sempre quello di rivolgersi a noi con fiducia per segnalare comportamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo. Fondamentale è la coesione tra vicini, l’aiutarsi a vicenda per sventare situazioni potenzialmente pericolose.»

I vademecum presentati contengono suggerimenti per le persone anziane, volti a consentire loro di difendersi dai rischi di truffe, raggiri, furti e rapine.

«La novità sulle tariffe e gli orari per l’accesso al patrimonio artistico-culturale custodito nelle gallerie statali, introdotta con decreto dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, è una vera e propria inversione del sistema culturale del nostro Paese.»

È quanto dichiara Paola Montis, presidente dell’#ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di #Confartigianato, a seguito delle novità introdotte dal MIBAC sulle modalità e i tempi di accesso alle bellezze custodite nei musei italiani.

«Dal primo luglio prossimo cambierà tutto – dice la Montis – scompare la gratuità per gli over 65; entreranno gratis solo i ragazzi fino a 18 anni e ci saranno riduzioni sul biglietto per i giovani fino ai 25. Come associazione a tutela degli anziani e pensionati della Sardegna – prosegue – riteniamo che la fine della gratuità per gli over 65 non sia frutto di un’equa considerazione della fascia di età anziana della società vessata, oggi più che mai, anche dalle spese aumentante a causa della crisi economica del Paese che contrastano con i redditi sempre più esigui.»

La rivoluzione introdotta da Dario Franceschini prevede, inoltre, l’ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese e due “Notti dei musei” a un euro nel corso dell’anno, oltre a un’apertura serale, tutti i venerdì.

«È giusto investire sulle bellezze museali dell’Italia ed è senza dubbio importante tutelare il patrimonio artistico e culturale, ma – continua la presidente ANAP Sardegna – non crediamo che per agevolare e sostenere la ripresa economica del Paese sia opportuno penalizzare gli anziani, impedendo loro, di fatto, di accedere a luoghi di promozione culturale proprio con l’introduzione di una ulteriore spesa d’accesso. Ci auguriamo – conclude Paola Montis – che il Ministro riveda le sue posizioni in materia poiché introduzioni del genere non ci paiono in linea con una corretta politica di tutela delle fasce più deboli della popolazione e impediscono, pertanto, agli anziani di godere liberamente delle bellezze museali italiane.»

«La spendig review inizia da queste cose. Al Governo va il sostegno di tutti i pensionati e delle fasce più deboli che in questo momento non possono permettersi i farmaci tantomeno le cure più elementari.»

È quanto dichiara Paola Montis, presidente dell’ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato, sull’approvazione del provvedimento parlamentare che, dal prossimo 3 giugno, permetterà di avere “bugiardini” sempre aggiornati, evitando così la distruzione dell’intera confezione in caso di modifiche delle informazioni di sicurezza, come sempre accaduto. D’ora in poi, quindi, il foglietto informativo sarà stampato direttamente dal farmacista.

«Avveniva che se i fogli informativi cambiavano anche di una virgola – spiega la presidente, tra l’altro ex farmacista – doveva essere distrutta l’intera confezione generando un gigantesco spreco perché, per legge, queste non possono essere aperte. Solo nel 2012, secondo i dati, oltre 12 milioni di farmaci, integri e sicuri, sono stati ritirati. Il tutto a spese dello Stato ovvero dei contribuenti

«In un periodo duro e difficile come questo – continua – tutto questo è inaccettabile. La popolazione che rappresentiamo, come i pensionati e le fasce deboli, soprattutto in Sardegna non riesce più a reggere l’impatto di una crisi senza fine. Cresce sempre più, infatti, la percentuale di chi non riesce a curarsi in modo adeguato.»

«Quindi – conclude la presidente dell’ANAP Confartigianato– se i tagli colpiranno questo genere di sprechi, non potremo che applaudire. Gli stessi che ci aspettiamo ora anche in Sardegna.»

 

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Alzheimer e colesterolo. Due patologie che in Sardegna, come nel resto dell’Italia, registrano preoccupanti tassi di crescita. La prima distrugge i neuroni, porta alla perdita della memoria e, purtroppo, non è curabile in modo definitivo. La seconda lentamente ostruisce le arterie, danneggia il cuore provocando crisi cardiocircolatorie. Entrambe però, possono essere prevenute e controllate.

Per questo, come avviene ormai da 7 anni, domani, sabato 5 aprile, l’ANAP, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Cagliari, e la Croce Rossa di Cagliari, in Piazza Yenne, a Cagliari, dalle 9.00 alle 13.00, metteranno a disposizione i loro esperti e medici, per effettuare test sulle due patologie, ma anche su pressione e glicemia. Un esperto della Croce Rossa parlerà degli effetti nocivi del fumo da sigaretta.

«Sotto un gazebo informativo, i cittadini interessati potranno approfondire la propria predisposizione all’Alzheimer o al Colesterolo e ricevere informazioni – afferma Paola Montis, presidente regionale dell’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) di Confartigianato – qui il personale esperto, attraverso analisi e specifici questionari e test di rilevazione, saranno in grado di chiarire dubbi e approfondire quesiti. I dati raccolti poi analizzati ed elaborati dal Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento della Sapienza di Roma

La malattia di Alzheimer colpisce almeno 5 mila persone in Sardegna, con circa 900 nuovi casi annualmente riscontati e destinati ad aumentare con l’aspettativa di vita. E’ la forma più frequente tra le varie forme di deterioramento cognitivo e responsabile di circa il 50-60% delle demenze, e colpisce il 6-8% degli over 65enni e oltre il 30% degli over 80. Il tempo di sopravvivenza alla malattia è estremamente eterogeneo: dai 3 ai 20 anni.

Il colesterolo interessa più della metà della popolazione italiana ed è devastante per la funzionalità di vene, arterie e apparato cardiocircolatorio in generale e porta, se non curato in tempo, a crisi nelle quali il cuore è l’organo che viene colpito in maniera devastante.

In Sardegna risultano dichiarati circa cinquemila casi di Alzheimer, diecimila sono quelli presunti mentre i casi di demenza sfiorano quota 19mila. In Italia la cifra totale supera le 700 mila unità.

Nell’isola, in base ai dati del centro nazionale di epidemiologia, la malattia colpisce il 6 per cento degli anziani oltre i 65 anni. I dati sono comunque ufficiosi perché in molti casi la patologia non viene denunciata e rimane sommersa.

In Sardegna, il fabbisogno di posti letti per la cura dell’Alzheimer è di 4500 unità, di cui solo 1250 nella ASL 8 di Cagliari.

Per la popolazione anziana, secondo i dati del rapporto elaborato dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, la speranza di vita in Sardegna, è aumentata per gli uomini di 1 anno (quasi 78 anni di media) e per le donne di 4 mesi (85 anni in media).

In questo arco di tempo, la speranza di vita in “buona salute” per gli uomini è di 53,6 anni mentre per le donne è di 51,8. Viceversa, gli uomini trascorrono 25,2 anni (il 32% della loro vita) in uno stato di “non buona salute”, mentre le donne passano ben 33,1 anni (39% della vita) in questa condizione.

Questi ultimi dati sono nettamente superiori alla media nazionale: infatti, gli anni in “non buona salute” per la media degli italiani maschi è solo di 19,9 anni mentre per le donne è di 27,7 anni

Secondo le previsioni dell’ISTAT, l’”indice di dipendenza” degli anziani della Sardegna (ovvero il rapporto tra la popolazione con 65 anni e più e la popolazione in età attiva 15-65 anni,) passerà dal 24,5% per gli uomini e dal 32,6% delle donne (attuale) al 70,1% degli uomini e al 89,1% nel 2050.

Nella nostra regione, in netto aumento anche la mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso.

Tra il 2006 e il 2009, nelle persone con più di 65 anni, tali decessi sono cresciuti del 9%, ovvero +10% per gli uomini e +8,3% per le donne.

L’Alzheimer e le demenze senili, generano una elevata pressione anche sulla domanda di servizi ospedalieri. Nel 2010, il tasso di ospedalizzazione per i disturbi mentali senili, in Sardegna è di 53,4% ogni 10mila abitanti.

Un importante servizio per l’assistenza degli anziani colpiti da questa malattia neurodegenerativa e da demenze senili, è rappresentato dal servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (Adi) che rappresenta una tipologia di assistenza alternativa al ricovero ospedaliero e che presenta vantaggi per la qualità della vita del paziente. Nonostante la grande rilevanza di questa forma di assistenza il numero medio di anziani presi in carico è ancora basso.

In Sardegna si è passati dall’1,1% del 2005 (nazionale 2,9%) al 2,5% del 2010 (nazionale 4,1%). Se prendessimo ad esempio la media (8,7%) delle 3 migliori regioni (Emilia Romagna 11,6%, Umbria 7,7% e Friuli 6,8%) che applicano l’Adi, la Sardegna potrebbe passare dagli attuali 8.137 assistiti a 32.928.

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Alzheimer e colesterolo. Due patologie che in Sardegna, come nel resto dell’Italia, registrano preoccupanti tassi di crescita. La prima distrugge i neuroni, porta alla perdita della memoria e, purtroppo, non è curabile in modo definitivo. La seconda lentamente ostruisce le arterie, danneggia il cuore provocando crisi cardiocircolatorie. Entrambe però, possono essere prevenute e controllate.

Per questo, come avviene ormai da 7 anni, sabato 5 aprile, l’ANAP, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Cagliari, e la Croce Rossa di Cagliari, in Piazza Yenne a Cagliari dalle 9.00 alle 13.00, metteranno a disposizione i loro esperti e medici, per effettuare test sulle due patologie, ma anche sulla pressione, la glicemia e il fumo da sigaretta (nella fotografia l’edizione 2013).

«Sotto un gazebo informativo, i cittadini interessati potranno approfondire la propria predisposizione all’Alzheimer o al Colesterolo e ricevere informazioni – afferma Paola Montis, Presidente Regionale dell’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) di Confartigianato – qui il personale esperto, attraverso analisi e specifici questionari e test di rilevazione, saranno in grado di chiarire dubbi e approfondire quesiti. I dati raccolti poi analizzati ed elaborati dal Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento della Sapienza di Roma

La malattia di Alzheimer colpisce almeno 5mila persone in Sardegna, con circa 900 nuovi casi annualmente riscontati e destinati ad aumentare con l’aspettativa di vita. E’ la forma più frequente tra le varie forme di deterioramento cognitivo e responsabile di circa il 50-60% delle demenze, e colpisce il 6-8% degli over 65enni e oltre il 30% degli over 80. Il tempo di sopravvivenza alla malattia è estremamente eterogeneo: dai 3 ai 20 anni.

Il colesterolo interessa più della metà della popolazione italiana ed è devastante per la funzionalità di vene, arterie e apparato cardiocircolatorio in generale e porta, se non curato in tempo, a crisi nelle quali il cuore è l’organo che viene colpito in maniera devastante.

«Pur apprezzando lo sforzo compiuto dal Governo per migliorare l’ISEE e pur condividendo le finalità di questo strumento, riteniamo siano due le grandi occasioni mancate dal Decreto: la difesa “di base” della famiglia e il riconoscimento dell’anziano quale figura socialmente da difendere perché intrinsecamente debole e, al contempo, di inestimabile valore quando inserita nel contesto familiare.»

È quanto dichiara Paola Montis, Presidente dell’ANAP Sardegna, l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, sull’approvazione del decreto di riforma dell’ISEE.

La legge, che entrerà in vigore dal prossimo gennaio, è finalizzata a rendere più corretta la misurazione della condizione economica delle famiglie e a migliorare l’equità nell’accesso delle prestazioni da parte dei cittadini, garantiti dal fatto che questa valutazione avverrà secondo criteri definiti univocamente su tutto il territorio nazionale.

Tra le principali novità della riforma: la considerazione di tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti,  delle caratteristiche dei nuclei con carichi gravosi, come le famiglie con 3 o più figli e quelle con persone con disabilità; un miglioramento della capacità selettiva dando un peso più adeguato alla componente patrimoniale; una differenziazione dell’indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta; la riduzione dell’area dell’autocertificazione, consentendo di rafforzare i controlli per ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate.

«Siamo d’accordo nella strutturazione che il Governo ha dato della nuova ISEE – afferma la Presidente Montis – perché introduce la possibilità di calcolare l’ISEE anche in corso d’anno nel  caso di variazioni del reddito corrente superiori al 25%; la sottrazione, dalla nozione di reddito, degli assegni di mantenimento, del costo dell’abitazione e delle spese effettuate da persone con disabilità o non autosufficienti; infine, poiché vengono aumentate le franchigie per ogni figlio successivo al secondo”. “Di contro – continua – non possiamo accettare la scelta di riproporre quelle discriminazioni categoriali fra lavoratori dipendenti e autonomi che, invece, erano rimaste fuori dalla norma del 1998. Nel nuovo testo si prevede così una franchigia per redditi da lavoro dipendente, ma nessuna per il lavoratore autonomo

«Sarà nostro dovere, come sindacato dei pensionati – conclude Paola Montis – svolgere un’azione capillare, di carattere politico-sindacale, principalmente in Sardegna, al fine di apportare i necessari correttivi a tutela di anziani e pensionati

«L’eliminazione degli sprechi è una pratica che accogliamo favorevolmente e per la quale da sempre ci battiamo, ma temiamo che a pagarne le conseguenze possano essere, ancora una volta, i cittadini e, in modo particolare, gli anziani, che sono per alcuni aspetti più vulnerabili

Lo afferma Paola Montis, presidente dell’ANAP Sardegna, l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, in merito all’introduzione dei costi standard nella Sanità che, al momento in fase sperimentale, verranno attuati in modo definitivo a partire dal 2014 in tutta Italia.

«Se da una parte i costi standard rientrano nel Patto per la Salute, che sarà siglato tra Governo e Regioni comportando alcuni risvolti positivi, come la disponibilità dei medici di famiglia 24 ore al giorno – prosegue la Montis -, altre decisioni sono decisamente discutibili: basti pensare la riduzione dei posti letto e la chiusura o la riconversione dei piccoli ospedali

 «Alla luce dell’assetto che presto si potrebbe configurare – conclude la presidente dei pensionati di Confartigianato in Sardegna – riteniamo una priorità la promozione di una maggiore integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali.»

L’ANAP Confartigianato condivide lo scenario futuro prospettato dalla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, in merito alla sanità pubblica poiché sono in linea con quanto l’Associazione va sostenendo da sempre. «C’è da augurarsi soltanto – spiega Paola Montis, Presidente dell’ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato – che i programmi non restino ‘buone intenzioni’. È indispensabile, al riguardo, il convincimento anche degli altri attori: la Regione, il Governo e il Parlamento.»

«Una volta che dovessero divenire realtà – aggiunge la Montis – è essenziale che, per quanto riguarda la operatività e, soprattutto, la definizione dei nuovi modelli vi sia il coinvolgimento anche delle Associazioni dei Pensionati e che si abbattano gli sprechi: dalle liste d’attesa ai macchinari molto costosi, utilizzati solo per poche ore al giorno; dal cibo spazzatura fino alla giungla degli appalti.»

«Proprio nella salvaguardia dei pensionati e delle fasce più deboli della società – sottolinea ancora Paola Montis – come Anap Confartigianato Sardegna siamo solidali con la Ministra nel sottolineare la necessità, in aggiunta al mancato aumento, già deliberato, dei ticket che sarebbe dovuto scattare dal 1° gennaio, di 2 miliardi (se verrà mantenuto il previsto andamento dei conti pubblici) per investire in infrastrutture, nell’adeguamento degli ospedali, nella tecnologia, nella sicurezza e per rendere più competitivo il Sud.»

«Come è importante, altresì, l’attuazione di un sistema sostenibile che assicuri, ad una popolazione sempre più anziana come quella della Sardegna, cure appropriate e un’adeguata assistenza socio-sanitaria. Confidiamo – conclude la Montis – nella Ministra, che attivi entro
Natale, come promesso il ‘Patto-Salute’ con la programmazione nazionale di best practice dagli ospedali al sistema farmaceutico, alle cure h24, alla prevenzione, a partire da quella primaria.»