22 November, 2024
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Oggi, venerdì 2 dicembre, alle 17.00, al Ghetto di via Corte d’Appello, a Cagliari, Giulia Desogus presenta “I Centri Minori della Sardegna e la Città Metropolitana di Cagliari – Appunti per discutere”. Il volume, edito dalla Cuec, rientra nella rassegna “L’Isola del Libro”, in corso dal primo al quattro dicembre. Alla presentazione, oltre all’autrice, partecipa Pasquale Mistretta, professore emerito di Urbanistica. La moderazione è affidata a Paola Pilia.

“I Centri Minori della Sardegna e la Città Metropolitana di Cagliari” fa il punto sul momento applicativo della Legge regionale n 2 del 4 febbraio 2016 sul riordino delle Autonomie locali della Sardegna. I due contesti apparentemente distanti anche geograficamente rappresentano, insieme, il fattore chiave dello sviluppo regionale. In particolare, l’architetto Desogus auspica le collaborazione tra la Città metropolitana e il centro dell’Isola per ridurre gli effetti attrattivi e invertire il processo di spopolamento dei paesi di dimensioni ridotte.

Laureatasi in Architettura al Politecnico di Torino nel 2013/14, Giulia Desogus è borsista al dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura (Dicaar) dell’Università di Cagliari. Attualmente collabora con i professori Pasquale Mistretta e Ginevra Balletto. Al centro degli studi una ricerca sul metabolismo urbano e sugli aspetti che riguardano due importanti snodi del sistema insediativo: le aree periferiche delle città e i waterfront. Il percorso formativo e le esperienze della specialista cagliaritana, classe ’89, mettono a fuoco una storia di forte determinazione, intuito, professionalità e cura dei dettagli. L’architetto Desogus ha, tra l’altro, svolto un periodo di studio in Giappone sul tema “Metabolismo e la baia di Tokyo: città progetti e interpretazioni” con la guida del professor Filippo De Pieri. Il lavoro è stato svolto con la collaborazione del professor  (Hosei University) e dell’architetto Junya Ishigami. In seguito, a Mumbai nello slum di Dharavi, ha preso lavorato per gli Studi Sameep Padora&Associates e Urbz. Sempre in India ha poi studiato al Sinhgad college of architecture di Pune e ha preso parte a una Summer School sul bamboo ad Auroville. Fa parte del collettivo di professionisti “La Città Nuda”. Il team analizza vari aspetti legati ad architettura e territorio, società, cultura. In particolare, vengono analizzati e approfonditi i rapporti che queste tematiche sviluppano con l’uomo.

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E’ in programma giovedì 10 ottobre 2013, ore 17.00, presso gli spazi della Cineteca Sarda, in viale Trieste 126, a Cagliari, nell’ambito del progetto “La Rosa Bianca. Un altro genere di Storie” de Il Crogiuolo, la tavola rotonda, curata da Luisa Sassu, “Le parole della violenza e il loro contrario”.

Le parole compongono la trama, ma ci sono parole che per la profondità del loro significato, per la loro capacità evocativa, per il valore semantico che esprimono, raccontano, da sole , una storia compiuta.

Ecco, le parole della violenza hanno questo potere narrativo, poiché scaturiscono da situazioni di straordinaria gravità e da condizioni di profondo impatto emotivo che coinvolgono l’intero impianto della vita familiare, affettiva e sociale delle persone.

Ma vorremmo consegnare una speranza a chi ci ascolta e a noi stesse, perciò abbiamo accompagnato le parole della violenza al loro contrario.

Mettendo insieme tutte le parole scriveremo una trama che, forse, parlerà di un mondo migliore.

I binomi sono stati così ripartiti: ODIO/AMORE (Angela Quaquero, psicologa), UMILIAZIONE/RISPETTO (Ornella d’Agostino, danzatrice), PAURA/CORAGGIO (Giulia Clarkson, scrittrice), SOLITUDINE/CONDIVISIONE (Isabella Dessalvi, consigliera di parità), DELITTO PASSIONALE/FEMMINICIDIO (Rosanna Mura, avvocato), PRIGIONE/CASA (Paola Pilia, giornalista), POTERE/UGUAGLIANZA (Isabella Murtas, sindacalista).