24 November, 2024
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«La metropolitana leggera non è più solo una chimera ma una indicazione precisa della Giunta regionale, che ha approvato l’attesa delibera che permetterà la Progettazione del sistema metropolitano in area vasta di Cagliari, direttrice Sestu.» Così il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, che parla di “risultato storico per Sestu”.

«Abbiamo lavorato senza sosta per raggiungere un obiettivo che non esito a definire strategico e prioritario – aggiunge Michele Cossa – Ora parlano gli atti: si tratta del primo passo concreto che permetterà ai soggetti competenti di definire il tracciato e quindi di stabilire in modo preciso le risorse necessarie (che comunque si aggireranno attorno ai 40 milioni di euro). Si va verso una radicale modernizzazione del sistema dei trasporti di Sestu, con evidenti effetti e ricadute positive su tutto il sistema socio-economico della cittadina.»

La Giunta regionale con la delibera di ieri ha delegato alla Direttrice generale dell’assessorato regionale dei Trasporti “di porre in essere tutti gli atti necessari per la definizione del tracciato” d’intesa con la Città metropolitana e i Comuni interessati, principalmente Sestu e Selargius e per alcune centinaia di metri Monserrato. I binari della linea Sestu-Policlinico correranno lungo la strada provinciale Sestu-Monserrato. «Con Regione, ARST e la sindaca Paola Secci abbiamo già avviato le operazioni per una valutazione preliminare delle implicazioni urbanistiche e sulla viabilità che riguardano la parte del tracciato che passerà dentro il centro abitato·»

«Alla Giunta Solinas non è sfuggito come il prolungamento per Sestu coinvolgerebbe un bacino di decine di migliaia di persone, dato che Sestu rappresenta una delle maggiori porte d’ingresso della Città metropolitana” e ospita il più importante polo commerciale della Sardegna. Inoltre, con l’intervento si chiude l’anello nord della viabilità metropolitana di Cagliari. Ringrazio l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde per aver mantenuto l’impegno di mandare avanti il progetto. Non si può garantire l’efficienza senza dotare la collettività di un sistema di mobilità moderno, efficace edimprontato sulla sostenibilità – conclude Michele Cossa -. Abbiamo avviato un percorso che porterà innovazione e benessere a tutto il territorio, facilitando i collegamenti e dotando i cittadini di un mezzo importantissimo di mobilità.»

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E’ stato presentato questa mattina, a Sa Domo de sa Cultura, a Sestu, il 13° festival delle Pro Loco, raduno regionale enogastronomico delle sagre paesane, alla presenza di Nina Zedda direttrice artistica di Sa Domo de sa Cultura; Paola Secci, sindaco di Sestu; Matteo Taccori, assessore della Cultura del comune di Sestu; Mario Ziulu, presidente della Pro Loco di Sestu. Sabato 14 settembre, a Sa Domo de sa Cultura, in via Newton 12 a Cagliari, si terrà l’anteprima che aprirà le danze ufficiali alle due giornate ufficiali del 5 e 6 ottobre, in località San Gemiliano, a Sestu.

Il Festival, organizzato dall’associazione turistica Pro Loco di Sestu, e si pone l’obiettivo di creare un appuntamento annuale, utile per l’incontro e per la messa in rete delle Pro Loco di tutta la Sardegna. Ogni paese infatti, ogni zona della nostra isola vanta delle tipicità e delle specialità: prodotti locali e ricette peculiari, che vanno dal dolce al vino al prodotto ortofrutticolo. Durante la manifestazione ogni Pro Loco offrirà al pubblico l’esperienza della partecipazione alla preparazione del piatto tipico scelto e la successiva degustazione.

Per la degustazione dell’anteprima, il 14 settembre, sono previsti: gnocchetti al sugo di cinghiale, purpuzza e pancetta affumicata.

«All’interno della Domo curiamo tante attivita legate a progetti di valorizzazione del territorio e della tradizione – ha detto Nina Zedda, direttrice artistica di Sa Domo de sa Cultura -: cibi, musica e poesia. Qui a Cagliari presentiamo in anteprima le loro attività e questo è un supporto fondamentale alle manifestazioni che si vanno a svolgere poi nei vari Comuni.»

«Siamo arrivati alla 13ª edizione del raduno delle sagre paesane, che sono davvero il nostro fiore all’occhiello – ha aggiunto il sindaco di Sestu, Paola Secci -. Crescono infatti negli anni i Comuni che aderiscono alla manifestazione e al raduno. Al cibo abbiamo affiancato la cultura e le maschere. La comunità partecipa all’organizzazione nella sua totalità, e sono state coinvolte tutte le attività produttive.»

«La Pro Loco del nostro Comune è davvero il motore che muove tutte le iniziative e spinge la diffusione vera della cultura – ha sottolineato Matteo Taccori, assessore della Cultura del comune di Sestu -. La cucina è uno dei momenti culturalmente più unificanti, è quasi ormai superfluo dirlo. Tante importanti decisioni delle comunità sono state prese a tavola, un innegabile momento aggregante. L’Amministrazione ha visto crescere questa manifestazione negli anni e auspichiamo per il futuro che si possano far incontrare le nostre culture locali con altre a livello nazionale e internazionale.»

«I piatti tipici di ogni Comune – ha rimarcato Mario Ziulu, presidente della Pro Loco di Sestu -, saranno preparati in loco, e saranno offerti al visitatore che potrà godere anche di esibizioni canore, di balli tipici, dimostrazioni culinari e di arti e mestieri: una manifestazione culturale che definirei a tutto tondo.»

Alla rassegna hanno aderito le Pro Loco di San Giovanni Suergiu, Ittiri, Pula, Sarroch, Banari, Samatzai, Segariu, Furtei, Donori, Simaxis, Albagiara, Soleminis, Villamassargia. Nel corso delle due serate saranno proposte circa 25 degustazioni: primi, secondi, seadas e zeppole. Inoltre gli artigiani di Sestu si esibiranno nell’arte della panificazione utilizzando il lievito madre “Sa madrighe” e la semola di grano duro derivata dal grano Cappelli, e ancora dimostrazioni degli antichi mestieri dell’arte del formaggio, e una esposizione delle maschere carnevalesche sestesi. 

 

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Ormai è un appuntamento imperdibile dell’estate, arrivato alla sua 15ª edizione e sempre in continua ascesa, l’evento “International Folk Fest” che inizia questa sera a Sestu, richiamando a due passi dalla Carlo Felice centinaia di appassionati di tradizioni e danze popolari da tutta la Sardegna. Il centro del Basso Campidano diventerà così per una settimana la capitale isolana del folklore. La kermesse, con il sostegno ed il supporto costante dell’assessorato regionale del Turismo, del comune di Sestu e della Pro Loco, è curata dall’Associazione Gruppo Folk “I Nuraghi”.

Il cartellone della rassegna è ricchissimo, con artisti locali ed internazionali di altissimo livello, le performances di danze da tutto il mondo. Saranno presenti oltre 250 figuranti: dal gruppo “Deusas da Lua” (Brasile) al Ballet folclorico Ciudad de Los Andes “Bafocla” (Cile) sino al Folk dance ensemble “Malunelis” dalla Lituania. E ancora: dall’Indonesia le sonorità del Group “Bireun Seudati” e “Taiwan Youth Dance Company” in rappresentanza del Taiwan. Per l’Ungheria ci sarà “Kisalfold dance ensemble”, poi l’Ecuador con “Quitumbe Danza”. A completare il quadro “Ballet folklorico Monterrey” (Messico) e Folk ensemble “Campul Painii” dalla Romania.

Il preludio del festival alle 19.00, nell’aula consiliare di via Scipione, con la conferenza stampa di presentazione dei gruppi ed un piccolo antipasto dell’evento, con un corteo che si snoderà nelle vie della cittadina. Da giovedì 1 sino a sabato 3 agosto, le giornate saranno scandite dalle esibizioni dei gruppi nel Parco Comunale di via Fiume dedicato a Efisio Marcis, con la presentazione delle serate affidata ad Ottavio Nieddu. A partire dalle 21.30, saliranno sul palco i gruppi internazionali e le formazioni isolane del gruppo Folk San Nicola di Sassari, Santa Barbara di Gadoni ed il gruppo Folk Froris de Beranu di Quartu Sant’Elena.

La manifestazione avrà anche dei momenti itineranti con due tappe a Sant’Antioco (martedì 30 luglio) e a Nuraminis (domenica 4 agosto). «Questo è un evento di grande attrazione culturale e turistica, che può dare ancora più visibilità alle eccellenze della Sardegna, facendo conoscere un territorio ricchissimo di angoli da scoprire – dice il sindaco di Sestu Paola Secci -. Ci aspettiamo una grande partecipazione di pubblico, da più parti dell’Isola». Divertimento, musica e danze animeranno le giornate. «L’incontro di folklore è proiettato a tenere vive le peculiari tradizioni etniche, musicali e canore isolane ed internazionali, ed a realizzare un intenso interscambio culturale e sociale – aggiunge il presidente de “I Nuraghi” Pierpaolo Angioni -. Una vetrina davvero unica per Sestu ed il suo territorio».

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Il palcoscenico del Parco comunale “Efisio Marcis” di Sestu, tra la via Sardegna e la via Fiume, ospiterà giovedì 2 agosto le scenografie dei balli e le rappresentazioni dei canti popolari provenienti da tutti gli angoli del mondo. Uno spettacolo inserito nel cartellone della rassegna “International Folk Fest”, organizzata dall’associazione gruppo folk “I Nuraghi” con il patrocinio della Regione e del Comune, che animerà per tre giorni il centro dell’hinterland cagliaritano. I gruppi che saliranno alla ribalta della location isolana arrivano da Taiwan con “Taipei folk Orchestra”, Armenia con Dance group “Mush Lerneciner” ed Ucraina con la Folk dance ensemble “Podyllya”.

La serata, condotta da Ottavio Nieddu, avrà come protagonisti anche i gruppi folk isolani di Trinità d’Agultu (La Trinitài) e i padroni di casa de “I Nuraghi”. Le formazioni internazionali sono state al centro lunedì di un preludio del festival con la presentazione ufficiale dei gruppi nell’aula consiliare di via Scipione. Solo un antipasto della kermesse, con un lungo viaggio di colori e tradizioni che si è allungato dall’Argentina alla Colombia, passando per il Paraguay e la Serbia. E ancora, la Polonia, il Messico e i Paesi Baschi. Per la sindaca Paola Secci: «Sarà l’occasione per un intreccio di culture e tradizioni. Sestu ospita i gruppi regalando una vetrina internazionale alla Sardegna». Il presidente del gruppo folk “I Nuraghi” Pierpaolo Angioni ha evidenziato l’importanza della rassegna: «Con un impegno profuso dai componenti dell’associazione per l’accoglienza delle formazioni estere».

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Dalla rivendicazione di pari opportunità per l’accesso alle cariche elettive nel Consiglio Regionale della Sardegna, all’attuazione di adeguate politiche di genere, per una nuova condizione delle donne in una società più equa e rispondente  ai bisogni del mondo contemporaneo. Questo lo spirito del “Plenum 2018” del Coordinamento 3-Donne di Sardegna, in programma domenica 14 gennaio ad Arborea, nella Sala Conferenze del Museo della Bonifica. 

Obbiettivo: presentarsi alle donne sarde  decise a contribuire alla costruzione di un futuro possibile per l’isola, fondato su un rapporto paritario ed equilibrato fra donne e uomini, condizione necessaria  per una  stagione di sviluppo e rinascita. Proposta rivolta anche agli uomini, disposti a collaborare lealmente alla realizzazione dei futuri progetti, tesi al progresso e alla crescita del benessere e della felicità del popolo sardo, nel rispetto della dignità e dell’identità delle persone. I lavori, coordinati da Susi Ronchi, incominceranno alle ore 9.30 e vedranno la partecipazione della segreteria uscente: Carla Medau, Rita Corda, Simonetta Corongiu, Rita Mameli, Carla Puligheddu, oltre a tante altre donne che si sono sempre distinte per il loro attivismo a favore del riconoscimento dei diritti e delle opportunità delle donne:  Simonetta Sotgiu, Carmina Conte, Luisa Marilotti, Paola Secci, Alessandra Addari, Patrizia Desole, Rita Nonnis, Pupa Tarantini, Franca Mandis, Manuela Pintus. Si tratterà di un momento di intenso confronto e partecipazione, da tutte atteso ed auspicato in vista delle imminenti scadenze elettorali, dove certamente saranno impegnate moltissime donne che hanno partecipato e contribuito alla battaglia per la doppia preferenza di genere.

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Dalla rivendicazione di pari opportunità per l’accesso alle cariche elettive nel Consiglio Regionale della Sardegna, all’attuazione di adeguate politiche di genere, per una nuova condizione delle donne in una società più equa e rispondente ai bisogni del mondo contemporaneo. Questo lo spirito del “Plenum 2018” del Coordinamento 3 – Donne di Sardegna, in programma domenica 14 gennaio ad Arborea, nella Sala Conferenze del Museo della Bonifica. Obiettivo: presentarsi alle donne sarde decise a contribuire alla costruzione di un futuro possibile per l’isola, fondato su un rapporto paritario ed equilibrato fra donne e uomini, condizione necessaria per una  stagione di sviluppo e rinascita. Proposta rivolta anche agli uomini, disposti a collaborare lealmente alla realizzazione dei futuri progetti, tesi al progresso e alla crescita del benessere e della felicità del popolo sardo, nel rispetto della dignità e dell’identità delle persone.

I lavori, coordinati da Susi Ronchi, incominceranno alle ore 9.30 e vedranno la partecipazione della segreteria uscente: Carla Medau, Rita Corda, Simonetta Corongiu, Rita Mameli, Carla Puligheddu, oltre a tante altre donne che si sono sempre distinte per il loro attivismo a favore del riconoscimento dei diritti e delle opportunità delle donne: Simonetta Sotgiu, Carmina Conte, Luisa Marilotti, Paola Secci, Alessandra Addari, Patrizia Desole, Rita Nonnis, Pupa Tarantini, Franca Mandis, Manuela Pintus.

Si tratterà di un momento di intenso confronto e partecipazione, da tutte atteso e auspicato in vista delle imminenti scadenze elettorali, dove certamente saranno impegnate moltissime donne che hanno partecipato e contribuito alla battaglia per la doppia preferenza di genere.

Per chi desidera iscriversi, è possibile scaricare il modulo dal sito web: www.coordinamento3.blog – sezione Eventi.

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Le donne impegnate negli enti locali si mobilitano per l’approvazione dalla legge sulla doppia preferenza di genere.

«Apprendiamo con grande sconcerto che l’iter per l’approvazione dell’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale ha subito un’ulteriore battuta d’arresto – si legge in una nota diffusa questa sera corredata da 46 firme – . Come donne e come amministratrici dei Comuni della Sardegna siamo consapevoli che questa non é la soluzione perfetta, ma crediamo anche che sia attualmente l’unica possibilità per ricostituire quella parità effettiva necessaria per la composizione dell’assemblea legislativa regionale.»

«Auspichiamo che i consiglieri possano ritrovare il giusto equilibrio e che si tenga conto delle istanze di cambiamento proposte in questi mesi anche dai comitati spontanei. Occorre, come in tutti casi in cui si amministra la “cosa pubblica” – concludono le donne amministratrici -, avere il coraggio di manifestare liberamente e palesemente il proprio pensiero e il proprio voto. No al voto segreto, Si alla doppia preferenza di genere.»

Paola Casula sindaca Guasila

Ilaria Portas vicesindaca Masainas

Debora Porrà sindaca Villamassargia

Sabrina Schirru vice sindaca Escolca

Elvira Usai sindaca San Giovanni Suergiu

Laura Cappelli sindaca Buggerru

Loredana La Barbera assessora Carbonia

Lucia Lobina assessora Masainas

Daniela Farci assessora Sant’Anna Arresi

Daniela Uccheddu assessora Tratalias

Orietta Mura assessora Portoscuso

Loredana Frau assessora Piscinas

Marianna Gambula consigliera Masainas

Vanessa Piria consigliera Masainas

Emanuela Pilloni consigliera Sant’Anna Arresi

Annita Tatti consigliera Arbus

Alice Pisano consigliera Masainas

Maddalena Garau assessora Sant’Anna Arresi

Anita Pili sindaca Siamaggiore

Paola Secci sindaca Sestu

Chirra Marcella sindaca Lei

Silvia Cadeddu sindaca Birori

Anna Paola Marongiu sindaca Decimomannu

Daniela Falconi sindaca Fonni

Ester Tatti sindaca Ruinas

Lucia Catte sindaca Romana

Mariassunta Pisano sindaca Nuraminis

Rita Pireddu sindaca Soleminis

Annalisa Motzo sindaca Bolotana

Francesca Piredda sindaca Tramatza

Carla Medau sindaca Pula

Silvia Soru consigliera Guasila

Lucia Cirroni sindaca Uri

Manuela Pintus sindaca Arborea

Romina Mura sindaca Sadali

Francesca Atzori sindaca Siliqua

Silvia Dessì Assessora Villamassargia

Noemi Fadda Consigliera Villamassargia

Silvia Vacca Consigliera Villamassargia

Marina Madeddu sindaca Villa San Pietro

Donatella Dessì Sindaca Armungia

Stefania Piras sindaca Oniferi

Anna Maria Dore Sindaca Uras

Eleonora Cera consigliera Carbonia

Silvia Pinna consigliera Carbonia

Daniela Marras consigliera Carbonia

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Proseguono le iniziative di sensibilizzazione sul referendum per l’insularità.

Questa sera alle 18.30, nell’aula consiliare del comune di Sestu ci sarà un incontro al quale parteciperà gran parte dei sindaci dei comuni appartenenti alla Città metropolitana.

A portare i saluti saranno Paola Secci, sindaco di Sestu; Roberto Frongia, presidente del comitato promotore del referendum e Maria Antonietta Mongiu, rappresentante del comitato scientifico del referendum.

Interverranno i sindaci di:

  • Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas
  • Capoterra, Francesco Dessi
  • Monserrato, Tomaso Locci
  • Selargius, Gigi Concu
  • Quartucciu, Pietro Pisu
  • Sinnai, Matteo Aledda
  • Elmas, Tonio Ena
  • Sarroch, Tore Mattana
  • Maracalagonis, Mario Fadda
  • Settimo San Pietro, Gigi Puddu
  • Uta, Giacomo Porcu

L’incontro conclusivo verrà curato da Michele Cossa.

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Lunedì 23 ottobre il comitato promotore, i rappresentanti dei sindaci che hanno aderito alla campagna referendaria sull’insularità (sono ben 180 i primi cittadini che hanno aderito alla promozione del referendum) ed il comitato scientifico, terranno una conferenza stampa per illustrare l’iter verso l’atteso appuntamento referendario. «I sindaci hanno ben chiaro il ritardo nello sviluppo e lo spopolamento delle comunità – spiega Roberto Frongia, presidente del comitato -, sia stato sinora affrontato dallo Stato in prevalenza con interventi di tipo assistenziale, che hanno impedito di sviluppare un’economia autopropulsiva. Per questo motivo hanno aderito in modo massiccio per promuovere il referendum». 

Alla conferenza stampa saranno presenti, tra gli altri, i seguenti sindaci:

  • Stefano Delunas, Quartu
  • Tomaso Locci, Monserrato
  • Paola Secci, Sestu
  • Giacomo Porcu, Uta
  • Andrea Pisanu, Giba
  • Laura Cappelli, Buggerru
  • Elio Mameli, Villaspeciosa
  • Alessandro Scano, Decimoputzu 
  • Marco Pisano, Mandas
  • Alessio Piras, Selegas
  • Celestino Pitzalis, Tuili
  • Marco Floris, Siris
  • Fausto Piga, Barrali
  • Nello Cappai, Guamaggiore.

Saranno invece collegati via Skype sindaci dalle diverse zone del territorio regionale, tra i quali Nicola Sanna, sindaco Sassari, Andrea Soddu, sindaco Nuoro, Andrea Lutzu, sindaco di Oristano, Flavia Loche (Tonara), Costantino Tidu (Teti), Ester Satta (Olzai), Roberto Ragnedda (Arzachena), Gianni Orrù (Busachi), Franceschino Serra (Pau), Andrea Nieddu (Berchidda).

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Il Festival delle Pro Loco ha vinto l’ennesima sfida. Un meeting che mette insieme le specialità enogastronomiche delle sagre paesane della Sardegna, riuscendo a catalizzare migliaia di visitatori negli stand ricavati nelle corti del sagrato di San Gemiliano. La rassegna, promossa dalla Pro Loco di Sestu con il contributo dell’assessorato regionale al turismo, della presidenza del Consiglio regionale e dell’Amministrazione comunale di Sestu, si è rivelata ancora una scommessa vincente. Sabato sera i volontari tra le lollas hanno distribuito  oltre 8.000 pasti, con le esposizioni delle lollas che hanno richiamato turisti provenienti da tutte le parti dell’Isola. Neanche la pioggia ieri sera ha fermato l’afflusso dei visitatori, che hanno ammirato le specialità della tavola sarda.

Ad imporsi nel mega villaggio allestito attorno al santuario campestre sono state, soprattutto, le Pro Loco, protagoniste di questa 12esima edizione, con una macchina di massaie e volontari a distribuire i piatti tipici di Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis. Il presidente della Pro Loco Sestu Mario Ziulu guarda avanti.

«Da Sestu arriva un esempio virtuoso sull’attività delle associazioni turistiche – spiega Mario Ziulu – con una vetrina che si declina in un modello per l’industria delle vacanze. Si deve puntare a destagionalizzare il flusso dei vacanzieri nell’Isola con un’attenzione mirata agli appuntamenti delle diverse sagre.»

«Questa rassegna – aggiunge il sindaco, Paola Secci – è un fiore all’occhiello per il territorio e segnala le Pro Loco come un motore del turismo della Sardegna.»

«Gnocchetti mare e terra con carciofi e bottarga sono finiti nel giro di poche ore – conferma il presidente della Pro Loco di Uri Angelo Garroni -. Abbiamo proposto anche la porchetta con il mirto, vera prelibatezza del nostro compendio. Ai visitatori sono stati mostrati anche i tesori del territorio, con i depliant turistici forniti dai volontari dell’associazione. Non ci sono dubbi che questa mostra rappresenti una importante ricaduta anche per i nostri appuntamenti legati alla Sagra del Carciofo.»

«Ad Ussana – spiega Antonello Boi, responsabile della Pro loco cittadina – organizziamo anche gli appuntamenti legati alle tradizioni popolari e alla promozione del territorio, con alcuni viaggi per dare impulso al nostro saper fare.»

Attorno agli stand anche le Pro Loco di Soleminis e San Giovanni Suergiu: «Consideriamo questo raduno come una vetrina imperdibile – evidenzia Alessandro Pisu – per richiamare i turisti nelle nostre sagre. Un bellissimo festival che arricchisce il patrimonio del volontariato turistico della Sardegna con una bella occasione per fare sistema tra le associazioni».

Non è mancato un angolo dedicato ai vini della Sardegna, con i sommelier impegnati nella degustazione dei rossi e bianchi pregiati delle cantine Gostolai di Oliena e Tenute Cossedda di Sestu. Due giorni e tante iniziative, legate al panorama turistico e alle tradizioni popolari isolane: con i balli tradizionali della Sardegna, l’esposizione dei costumi de Is Mustayonis e S’Orku Foresu, persino un angolo dedicato alle erbe officinali, l’antica sapienza legata alla preparazione del pane tipico e delle sedie artigianali, la lavorazione del formaggio. E anche un esempio sulla raccolta differenziata, con la gestione del Gruppo Scout “Il Ponte”.

«Siamo davvero orgogliosi della riuscita di questa edizione della rassegna – conclude Ziulu – con una prospettiva di crescita davvero impensabile. E’ un’opportunità per un confronto tra le diverse rappresentanze dei paesi sparse in ogni angolo della Sardegna. La Pro Loco di Sestu crede in questo evento, che è in grado di rinnovarsi ogni anno grazie alla sinergia dell’associazione Amici Volontari di San Gemiliano e dei gruppi folk locali, proponendo un miglioramento dell’offerta turistica ed enogastronomica.»