22 November, 2024
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“INSIEME – Rete per la conoscenza e aggregazione 2019-2020”, il progetto di aggregazione e scambio culturale con la diaspora post-sovietica in Sardegna ha fatto tappa lo scorso 10 novembre a Laconi nello splendido edaffascinante Palazzo Aymerich e l’11 novembre ad Aritzo, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Maxia.

I due incontri molto partecipati hanno visto i rispettivi sindaci, Paola Zaccheddu – Laconi e Gualtiero Mameli – Aritzo, fare gli onori di casa.

Nel corso dei due incontri sono stati presentati i costumi popolari bielorussi, russi ed ucraini appartenenti a varie regioni, raccontandone le particolarità e il significato antropologico legato ad alcuni momenti storici e all’appartenenza sociale e professionale di chi li indossava, frutto di un approfondito lavoro di ricerca effettuato nell’ambito delle attività progettuali.

La musica e gli strumenti tradizionali caratterizzano la cultura di qualunque popolo, al centro dell’incontro è stato in particolare il salterio slavo (tsymbaly), molto diffuso nei paesi dell’Europa Orientale. Si sono raccontate le particolarità tecniche del salterio e la sua importanza nelle tradizioni dei popoli slavi, in particolare in Belarus, dove, rappresenta uno strumento identitario alla pari delle launeddas per la Sardegna.

La musicista bielorussa Tatsiana Syravezhkina, oggi residente nella nostra Isola, ma in patria direttrice dell’Orchestra per salterio di Gomel e docente del gruppo di aggregazione e laboratorio musicale che si tiene a Cagliari nei locali della Parrocchia di Sant’Eulalia, ha eseguito con grande maestria alcune pezzi, sia popolari sia classici dimostrando così la grande duttilità dello strumento, omaggiando, infine, la Sardegna con una esecuzione di un motivo di ballo sardo.

Emilia Canto di origini russe, guida turistica professionista ha presentato le passeggiate urbane che vedono insieme diaspora e cittadini locali alla riscoperta delle curiosità dei quartieri storici di Cagliari.

Olesya Gamotina, giornalista di origine russe ha illustrato le attività dedicate ai bambini delle seconde generazioni e che coinvolgono anche tantissimi bambini italiani che imparano il russo attraverso il gioco e la riscoperta di antiche fiabe e tradizioni.

Zhanna Sotnik, ucraina, che da molti anni lavora in Sardegna, ha raccontato del Punto “INSIEME” presso la biblioteca russofona “Rodnoe Slovo” nell’oratorio di Sant’Eulalia a Cagliari dove fra le altre cose è possibile consultare i libri in lingua russa, bielorussa, ucraina e moldava.

Infine, Pier Paolo Fulio appassionato di cultura slava e volontario dell’Associazione Cittadini del Mondo ha raccontato delle attività del Gruppo aggregazione “Parliamoci per imparare e fare amicizia” che organizza momenti di incontro fra i madrelingua della diaspora e gli appassionati di lingua russa.

I gruppi folcloristici di Laconi ed Aritzo hanno, a loro volta, illustrato le caratteristiche dei costumi tradizionali e le attività volte alla conservazione delle tradizioni più autentiche coinvolgendo i giovani e meno giovani, un vero e proprio investimento per la salvaguardia delle identità culturali di queste bellissime cittadine della Sardegna.

Le Associazioni culturali locali sia a Laconi che ad Aritzo in occasione degli incontri conoscitivi dedicati alla diaspora slava e post sovietica hanno organizzato una serie di visite guidate alla scoperta delle bellezze e delle strutture museali delle rispettive cittadine nel segno dell’amicizia e dello scambio culturale.

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Dopo la presentazione e la firma degli accordi lo scorso febbraio 2019 tra Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e Rinaldo Mereu, segretario della Uil Pensionati Sardegna, parte formalmente il progetto “Cronos Valetudo”. L’iniziativa nata da una collaborazione di studio e ricerca tra la Comunità Mondiale della longevità (CmdL) e la Uil pensionati della Sardegna, si apre con un incontro operativo in programma sabato sabato 27 aprile, alle ore 10.00, presso il Salone del Pellegrino a Laconi. All’appuntamento, preceduto da una serie di incontri preparatori e di condivisione, si entrerà nel vivo delle attività di studio e sarà attivato una sorta di “Laboratorio naturale” con il coinvolgimento degli anziani iscritti al sindacato delle popolazioni del Sarcidano, della Barbagia di Seulo e parte dell’Alta Marmilla.

«“Cronos Valetudo” è un originale progetto di ricerca Biopsicosocioeconomico – precisa Roberto Pili – che studierà in scala un campione di pensionati Uil, distribuiti nei territori della Sardegna, con l’obiettivo di analizzare  la diversificata e complessa situazione sociale dell’isola segnata, nelle are interne da spopolamento e un progressivo invecchiamento molto più rapido delle altre regioni italiane.»

Una longevità estrema e una centenarietà, quella sarda, tra le più alte al mondo, tale da meritare l’approfondimento dei contesti sociali, stili di vita e alimentari e una loro promozione e valorizzazione. L’asse portante del progetto è portare avanti insieme all’attività di ricerca, un ambizioso programma di promozione della salute e del benessere delle fasce di popolazione anziana.

«L’approccio biopsicosociale – aggiunge il presidente della Comunità Mondiale della Longevità – permetterà, infatti, di sondare i fini meccanismi e le relazioni tra benessere, qualità della vita, variabili socio-economiche e socio-demografiche in confronto con studi similari che si stanno portando avanti in zone caratterizzate da un’elevata centenarietà in altri paesi nel mondo.»

Il meeting di sabato 27 consentirà ai ricercatori della CMdL e agli operatori e volontari della UIL pensionati di condividere il protocollo di valutazione e calendarizzare gli incontri con gli anziani.

«La Uil pensionati Sardegna, in relazione ad un Paese che invecchia intensamente e velocemente – interviene Rinaldo Mereu della UIL Pensionati dell’isola – ritiene necessario un cambio di passo che determini e sviluppi e nuovi modelli economici. Per questo, con l’avvio del progetto Cronos Valetudo si intende evidenziare la condizione degli anziani il loro rapporto con le altre dimensioni della vita sociale ed economica per uno spostamento socialmente sostenibile verso nuovi modelli di sviluppo che contrastino in maniera più efficace le disuguaglianze.»

Il territorio coinvolto in questa fase riguarda inizialmente Aritzo, Assolo, Asuni, Atzara, Barumini, Belvi, Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gadoni, Genoni, Gergei, Gesturi, Isili, Laconi, Meana Sardo, Nuragus, Nurallao, Nureci, Nurri, Orroli, Ortueri, Sadali, Senis, Seulo, Villanovatulo, nel quale verrà reclutato il campione di longevi coinvolto nello studio. «La vecchiaia può assumere un significato positivo e la ricerca Cronos andrà a studiare là dove viene vissuta in termini significanti per la comunità», afferma Donatella Petretto, psicologa della Comunità Mondiale della Longevità. L’appuntamento di sabato è organizzato anche grazie all’accoglienza e all’ospitalità dell’Amministrazione comunale di Laconi.

«L’importante e arricchente collaborazione con la Comunità Mondiale della Longevità e gli altri soggetti coinvolti – conclude Paola Zaccheddu, sindaco di Laconi – è un grosso passo in avanti perché da anni si cercava di esplorare i preziosi segreti, i valori, lo straordinario patrimonio custodito dai nostri anziani.»

Roberto Pili.

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Il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale ricorda la figura di Giovanni Lilliu, archeologo, saggista, politico e strenuo difensore di lingua e nazione sarda, nel 104esimo anniversario della nascita e nel 6° anniversario della morte. Per sabato 17, a Laconi, grazie anche all’amministrazione del comune del quale Lilliu era cittadino onorario, è in programma una manifestazione nella quale il ricordo dell’intellettuale verrà associato soprattutto alle sue battaglie per la cultura, la lingua ed il riconoscimento della nazione sarda. Alle ore 17.30, presso il palazzo Aymerich (oggi prezioso museo archeologico delle statue menhir) lo ricorderanno Cristina Serra, poetessa, Giorgio Murru, archeologo, e Giuseppe Corongiu, animatore e fondatore del CSU. Saranno presenti le figlie dell’illustre uomo di cultura Cecilia e Caterina Lilliu. In programma anche un intervento del sindaco Paola Zaccheddu. Sarà proiettato un documentario sulla figura dello stesso Lilliu.

Giovanni Lilliu, nativo di Barumuni proprio il 13 marzo 1914 e scopritore del famoso nuraghe omonimo, dopo aver ottenuto la specializzazione a Roma al 1943 al 1945 ha operato nella “Soprintendenza alle Antichità della Sardegna”. Nel 1972 ha fondato e poi diretto per venti anni la “Scuola di specializzazione in Studi Sardi” dell’Università di Cagliari, ricoprendovi il ruolo di Professore ordinario di Paletnologia con l’insegnamento di Antichità sarde. Ha fondato ed è stato a lungo presidente dell’Istituto superiore regionale etnografico (ISRE) di Nuoro. A lungo è stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Ha svolto anche attività politica, essendo stato consigliere regionale dal 1969 al 1974 e consigliere comunale a Cagliari dal 1975 al 1980 nelle file della Democrazia Cristiana. Il suo nome, nel campo politico nazionalitario, è legato al concetto di costanze resistenziale della nazione sarda e alle battaglie, protratte negli anni, per il riconoscimento ufficiale della lingua sarda.  

È stato membro di numerosi istituti scientifici italiani e stranieri e dal 1990 unico sardo all’Accademia dei Lincei. Nel 2007 ha ricevuto dalla Regione Autonoma della Sardegna l’onorificenza “Sardus Pater”, istituita proprio in quell’anno quale riconoscimento da assegnare a cittadini italiani e stranieri che si siano distinti per particolari meriti di valore culturale, sociale o morale e abbiano dato lustro alla Sardegna.

E’ scomparso a Cagliari il 19 febbraio 2012.

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Il nuovo atto intimidatorio compiuto durante la scorsa notte contro l’assessore dello Sport del comune di Seui Raimondo Gaviano, con l’eplosione di colpi di arma da fuoco contro la sua autovettura, pochi giorni dopo l’analogo episodio di cui è rimasto vittima il sindaco di Domusnovas Massimiliano Ventura, rilancia l’allarme della violenza contro gli amministratori pubblici.

Numerosissimi gli attestati di solidarietà arrivati in giornata.

«Oggi è la festa del papà, in tante famiglie si festeggia con gioia. Un babbo di Seui oggi probabilmente non festeggerà, la sua unica colpa? Essere assessore comunale – scrivono in una nota Eugenio Lai sindaco di Escolca/vice presidente del Consiglio regionale, Paola Zaccheddu sindaco di Laconi, Marco Pisano sindaco di Mandas, Giuseppe Loddo sindaco di Villanovatulo, Giovanni Daga sindaco di Nuragus, Enrico Murgia sindaco di Seulo e Rossano Zedda sindaco di Gergei -. Molteplici e contraddittori sentimenti pertanto ci pervadono l’animo nell’apprendere di un altro atto intimidatorio ai danni dell’assessore di Seui Raimondo Gaviano, il primo una forte rabbia, fare gli amministratori di questi tempi è quasi una maledizione, il secondo un sentimento di grande vicinanza e affetto che esprimiamo a nome delle nostre comunità,esortando la comunità di Seui rappresentata dai propri amministratori ad andare avanti non siete soli.»

«È ora di dire basta a questa inaccettabile sequenza di atti vili e indegni contro chi amministra la cosa pubblica nei territori – ha detto il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru -. La Regione è decisa a sostenere quanti lavorano ogni giorno, con dedizione e impegno, nell’interesse delle loro comunità, e andiamo avanti con determinazione in tutte le azioni di prevenzione e dissuasione che sono in nostro potere, a partire dalla videosorveglianza. Le risorse per la realizzazione delle reti sono state trasferite a molti Comuni, che già lavorano alla progettazione e stimano di poter completare le opere entro il 2017. Ma sappiamo che questo, per quanto utile, non può bastare. Perciò chiediamo con forza la collaborazione di tutti.»