22 November, 2024
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Sabato 8 febbraio, al Teatro Centrale di Carbonia, per la rassegna di prosa, musica, danza e teatro, organizzata dal comune di Carbonia e dal Cedac, il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, è andato in scena il monologo “La luna e i falò”recitato dal poliedrico nonché formidabile Andrea Bosca. Apprezzatissimo dal pubblico in sala, l’attore originario di Canelli (Asti), ha saputo portare tutti indietro nel tempo, nel dopoguerra, quando Anguilla, ormai 40enne torna al suo paese da uomo ricco e ricorda con nostalgia il passato in un luogo rimasto immutato. Le emozioni traspaiono dal volto dell’attore ancora prima che lui inizi a parlare. Andrea vive il sentimento nostalgico di Anguilla portandolo in scena in modo palpabile che arriva dritto al cuore di tutti i presenti.

Gli applausi suggellano un transfert forte e malinconico, nel sentire la storia di un emigrato che torna nella sua terra, argomento attuale e mai tramontato, vivo in ogni famiglia oggi come allora. Grande successo per l’opera dello scrittore Cesare Pavese, precisamente l’ultimo prima del suo suicidio, un romanzo in 32 capitoli dove l’autore racconta il ritrovarsi adulto, cresciuto e diventato uomo. Un testo riadattato al palcoscenico dallo stesso attore Andrea Bosca e dal regista Paolo Briguglia. Alleghiamo un album fotografico e l’intervista rilasciata da Andrea Bosca alla fine dello spettacolo, nella quale emerge l’emozione per aver recepito il calore e la stima affettuosa del pubblico.

Nadia Pische

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221796630852907/

    

       

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Dopo lo spettacolo “Quartet”, che sabato scorso ha visto la presenza di oltre 350 spettatori, abato 8 febbraio, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, è in programma il quarto appuntamento della stagione di prosa, musica e danza organizzata dal Cedac, con il patrocinio ed il contributo del comune di Carbonia. Andrà in scena lo spettacolo “La luna e i falò”, con Andrea Bosco e Paolo Briguglia, adattamento del celebre romanzo di Cesare Pavese.

Attraverso il suo protagonista, Anguilla, e l’io narrante dello scrittore, il romanzo di Cesare Pavese descrive il fenomeno del ritrovarsi adulti, cresciuti, uomini imperfetti, fuori posto, anche tornando nei luoghi che immaginiamo di conoscere come le nostre tasche, quelli sconvolti dalla guerra.
Il racconto si sdoppia tra il ricordo e la perdita, l’appartenenza e l’illusione, l’infanzia e la consapevolezza dell’età adulta. Lì dove tutto è fermo, tutto è mutato: la luna c’è per tutti, eppure qualcosa manca sempre.

«Il Teatro Centrale – ha detto il sindaco, Paola Massiddagarantisce una proposta di spettacoli di altissimo livello che contribuiscono a rafforzare la candidatura della nostra città a Capitale italiana della Cultura 2021. La programmazione del calendario degli spettacoli della nuova stagione 2020 prevede, insieme ad artisti di calibro internazionale, la presenza delle nostre compagnie teatrali locali, che arricchiscono ulteriormente il cartellone di una rassegna che riscontra un ottimo gradimento da parte del pubblico.»