Si è conclusa domenica sera, a Sant’Anna Arresi, la prima edizione della rassegna AngolAzioni.
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Si è conclusa domenica sera, a Sant’Anna Arresi, la prima edizione della rassegna AngolAzioni, organizzata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Teresa Diana, con la collaborazione della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana di Lucca e dell’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu”, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, incentrata sul tema delle migrazioni. Dal 12 al 15 dicembre, le proiezioni sono accompagnate da una mostra sulla migrazione italiana, un laboratorio e da eventi musicali. In sala due registi Andrea Castoldi e Mohamed Challouf. Venerdì 15 dicembre si è tenuta una Masterclass con il regista Andrea Castoldi.
Le proiezioni dei film e dei documentari e gli incontri, si sono svolti presso il Centro di aggregazione sociale e la Sala consiliare.
Sono stati numerosi i momenti di grande riflessione sul fenomeno delle migrazioni, proposti dalle proiezioni e dagli incontri, tra i quali ne segnaliamo tre:
- la proiezione del film documentario “Italia addio, non tornerò”, un docufilm di 50 minuti che raccoglie le testimonianze di giovani che vivono e lavorano all’estero: da Barcellona a Londra fino a Los Angeles e New York. Prodotto dalla “Fondazione Cresci per la storia dell’emigrazione italiana” di Lucca, il lungometraggio è stato presentato alla Camera dei deputati il 12 febbraio 2019. Per realizzare il documentario, la Fondazione Cresci ha contattato tramite i social circa 350mila persone;
- il film “Il sole dentro”, la storia di Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani che scrivono, a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, una lettera indirizzata “alle loro Eccellenze, i membri responsabili dell’Europa”, chiedendo aiuto per avere scuole, cibo e cure;
- il documentario “Italiani dell’altra riva”. Fino agli anni cinquanta la comunità degli italiani in Tunisia contava più di 120.000. Gli ultimi sopravvissuti di questa antica comunità presente nel paese nord africano evocano la storia straordinaria di coabitazione pacifica tra le diverse culture e religione che la Tunisia ha accolto per più di un secolo. il film racconta a traverso rare testimonianze e molto materiale d’archivio l’immigrazione italiana in Tunisia che è durata più di un secolo e che ha contributo molto allo sviluppo della vita nel paese e alla consolidazione dell’identità mediterranea della Tunisia.
Domenica sera, dopo l’esibizione del Coro Voci di Sant’Anna Arresi e la proiezione del film “Benvenuti al Sud“, abbiamo intervistato l’assessore della Cultura Elisabetta Rossu e la scenografa Daniela Madeddu.
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