Carbonia ieri sera ha ricordato Vitale Piga, podestà della città dal 28 settembre 1939 al 24 aprile 1942.
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La sala della Sezione di Storia locale, sita nella Grande Miniera di Serbariu, ha ospitato ieri sera un incontro in ricordo di Vitale Piga. Nel corso della serata, organizzata dall’associazione “Amici della Miniera” di Carbonia, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, è stata ripercorsa la vita politico-professionale di colui che fu podestà di Carbonia nei primi anni della neonata cittadina del Sulcis, dal 28 settembre 1939 al 24 aprile 1942, presidente dell’Ente ospedaliero ed autore del libro “Il giacimento carbonifero del Sulcis – Carbonia”, del quale l’associazione “Amici della Miniera” curerà la ristampa anastatica.
Il ragioniere Vitale Piga, prima dell’esperienza a Carbonia, fu podestà della città di Iglesias dal 30 marzo 1927 al 19 settembre 1930, e dall’8 novembre 1930 al 7 marzo 1931.
Tra gli ospiti della serata c’era Barbara Piga Serra, giornalista corrispondente da Londra di Al Jazeera, nata a Milano nel 1974 da padre sardo (di Decimomannu) e madre siciliana, nipote di Vitale Piga Serra, cresciuta a Copenaghen, diplomata in relazioni internazionali alla London school of economics, esperienze professionali alla Cnn, Bbc, Sky News e Channel 5, sposata con un giornalista ebreo, Mark Kleinman (il 14 luglio 2008 scelse Carloforte per il suo primo matrimonio, con Mark Austin, protestante, celebrato nella chiesa di San Carlo da don Lino Melis, con ricevimento curato da Luigi Pomata).
I lavori sono stati presentati da Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della miniera”, con la proiezione di un filmato e di immagini dei primi anni di Carbonia, e aperti dalla relazione della professoressa Rosalba Pala, ricercatrice storica, che ha parlato delle vicende degli anni che hanno preceduto la nascita della città di Carbonia.
Dopo il primo intervento di Barbara Piga Serra, che ha tracciato una figura del nonno Vitale, secondo quanto le è stato raccontato fin da bambina dalla famiglia, in quanto non lo ha conosciuto, e quello di Francesco Marini, altro nipote di Vitale Piga che lo ha conosciuto per lunghi anni in vita, Luciano Ottelli, geologo minerario, geologo e scrittore, figlio del cavaliere Guido Ottelli, commissario prefettizio della città di Iglesias, dal 3 settembre 1924 al 28 marzo 1926, poco prima dell’arrivo di Vitale Piga. Luciano Ottelli ha parlato in particolare delle miniere di carbone di Bacu Abis.
Sono seguiti gli interventi dell’ingegner Paolo Costa, studioso di urbanistica di Carbonia e del territorio, che ha parlato della progettazione della città di Carbonia: e del commendatore Paolo Fadda, manager minerario, storico minerario e scrittore, nipote di uno degli impresari che costruì Carbonia. La serata è stata conclusa da alcuni interventi degli ospiti presenti nella sala riunioni della Sezione di Storia locale della Grande Miniera di Serbariu.
Vitale Piga, al di là della sua scelta di aderire al partito fascista, è una figura molto importante dell’epoca che ha preceduto la nascita di Carbonia e dei suoi primi anni di vita, ed il suo libro “Il giacimento carbonifero del Sulcis – Carbonia”, è stato preso come punto di riferimento dagli autori di molte pubblicazioni successive su Carbonia e sulla realtà carbonifera del Sulcis. Al di là della fede politica, è importante studiarne la figura, come ha confermato la stessa Barbara Piga Serra, che ha sottolineato di essere perfettamente cosciente che se suo figlio, avendo un padre ebreo, fosse vissuto ai tempi del nonno Vitale, sarebbe stato ucciso.
Alleghiamo le foto della serata e due filmati: il primo è relativo ad uno stralcio dell’intervento di Barbara Piga Serra e all’intervento di Francesco Marini, nipote di Vitale Piga; il secondo, alla lettura di una poesia in sardo di Vitale Piga, fatta da Elisabetta Marroccu, cugina di Barbara Piga Serra.