22 November, 2024
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Un goal del ventenne attaccante turco Cengiz Ünder ha regalato alla Roma i tre punti nel match di questa sera alla Sardegna Arena, risultato che punisce severamente un ottimo Cagliari, protagonista di un’ottima partita, capace di costruire e sciupare mezza dozzina di palle goal, alcune delle quali in maniera clamorosa. I rossoblu recriminano anche per un episodio dubbio verificatisi al 95′ nell’area di rigore della squadra di Eusebio Di Francesco, decisamente poco brillante quattro giorni dopo la sfortunata eliminazione dalle semifinali di Champions League ad opera del Liverpool.

Il goal decisivo è arrivato al quarto d’ora, con un diagonale rasoterra “chirurgico” di Cengiz Ünder (al settimo goal stagionale), dopo due buone opportunità di Alessandro Deiola e Diego Farias, ed una conclusione dello stesso Cengiz Ünder, servizio da Edwin Dzeko, respinta da Charalampos Lykogiannis.

La prima vera palla goal per il pari del Cagliari è maturata al 33′, quando Paolo Faragò ha servito uno splendido assist a Leonardo Pavoletti, con velo di Artur Ioniță, ma la conclusione del centravanti rossoblu è stata debole e centrale, facile preda del portiere brasiliano della Roma Alisson. E, un minuto dopo, lo stesso Alisson s’è opposto bene ad una deviazione all’indietro del compagno Bruno Peres, su cross di Artur Ioniță.

In avvio di ripresa è stato ancora il Cagliari a creare gioco ed occasioni da rete. Al 47’, Farias, è scattato solitario nell’area avversaria, ha superato Alisson, ma la sua conclusione è stata respinta da Elio Capradossi. Il Cagliari ha conquistato quattro calci d’angolo consecutivi, senza riuscire a sfruttarli al meglio, ed al 55’ ha costruito una nuova grande occasione per pareggiare: lancio lungo per Diego Farias, giunto solo davanti ad Alisson ma impreciso nel controllo per la battuta a rete decisiva, con la sfera che si è persa a fondo campo. Al 72’ Nicolò Barella, tra i più brillanti, ha lanciato Diego Farias che ha approfittato di un errore di Alessandro Florenzi e si è involato solo verso la porta, fermato da Aleksandar Kolarov.

All’84’ nuova grandissima palla-goal per il Cagliari: lancio di Luca Ceppitelli, Aleksandar Kolarov è superato, Marco Sau si è presentato a tu per tu con Alisson, ma il suo destro è stato ancora una volta respinto dal portierone giallorosso.

L’arbitro Marco Di Bello ha assegnato sei minuti di recupero, giocati dal Cagliari quasi interamente in attacco, alla disperata ricerca del goal del pareggio. Al 91’ punizione dalla destra di Andrea Cossu, Alisson è uscito con i pugni e la conclusione di Paolo Faragò è stata deviata in angolo.

Al 95’, infine, l’episodio dubbio verificatosi nell’area della Roma, per un intervento del brasiliano Gerson su Alessandro Deiola, ostacolato al momento della conclusione. L’arbitro ha lasciato proseguire. Ed è finita lì, con la vittoria di misura della Roma, per 1 a 0.

Il Cagliari resta fermo a quota 33 punti, scavalcato da Chievo e Spal ed ora terz’ultimo in classifica in solitudine. Il calendario fa paura: domenica trasferta a Firenze, poi finale in casa, alla Sardegna Arena, con l’Atalanta. Serve almeno un punto per sperare di riagganciare almeno una squadra, la più probabile è il Crotone che deve affrontare prima la Lazio in casa poi la trasferta di Napoli, ma potrebbe non bastare. Il Cagliari di Diego Lopez deve assolutamente reagire anche alla sfortuna che oggi l’ha privato di un meritato pareggio, ora o mai più. La retrocessione, in questa stagione disgraziata sarebbe una vera beffa, perché la squadra rossoblu non è assolutamente tra le tre peggiori di questo campionato di serie A.

 

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Un buon Cagliari è uscito battuto dallo stadio Marassi di Genova per un gran goal realizzato dal portoghese Medeiros all’89’, quando la partita sembrava ormai destinata al risultato di parità, maturato nel primo quarto d’ora della ripresa, prima con il goal (53′) dell’ex milanista Gianluca Lapadula, poi dal calcio di rigore procurato da Paolo Faragò (62′), fermato fallosamente da Ervin Zukanović, e trasformato da Nicolò Barella.

E’ una sconfitta che brucia tanto, perché il Cagliari aveva meritato il pari e anzi nel finale aveva anche cercato di vincere la partita, colpendo un clamoroso palo a portiere battuto su un gran colpo di testa di Leonardo Pavoletti (79′).

Sotto una pioggia battente, le due squadre si sono date battaglia fin dalle battute iniziali ma nella prima mezz’ora non ci sono state vere occasioni da rete. Al 33’ giallo nell’area rossoblu, per un calcio di rigore prima concesso al Genoa per un presunto fallo di Charalampos Lykogiannis e Luca Ceppitelli su Aleandro Rosi servito da Gianluca Lapadula, poi cancellato dall’arbitro Fabio Maresca su segnalazione della VAR.

In avvio di secondo tempo il Cagliari ha iniziato con grande aggressività ma è stato il Genoa a sbloccare il risultato al 53′ con Gianluca Lapadula, abile a deviare di testa un assist di Oscar Hiljemark, spiazzando Alessio Cragno. Il Cagliari ha accusato il colpo ed ha rischiato di subire il raddoppio al 59′ su iniziativa di Oscar Hiljemark, il cui lancio non è stato raggiunto da Aleandro Rosi. Al 62′ il pareggio del Cagliari: incursione di Paolo Faragò, intervento falloso di Ervin Zukanovic, sanzionato dall’arbitro con il calcio di rigore, realizzato da Nicolò Barekka.

Dopo una girandola di sostituzioni, il Cagliari ha saputo costruire la grande occasione per portarsi in vantaggio e vincere la partita al 79′: cross al millimetro di Paolo Faragò, un grande stacco aereo di Leonardo Pavoletti ha spiazzato Mattia Perin ma il pallone è andato a sbattere sul palo.

All’89’ la beffa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Francesco Migliore ha calciato a rete, il pallone è stato respinto da un difensore, è arrivato in corsa il 23enne portoghese Iuri Medeiros che con un gran sinistro ha infilato il pallone angolatissimo, imparabile per Alessio Cragno.

Nei sei minuti di recupero, il Cagliari ha cercato con grande generosità di riagguantare il pareggio, senza riuscirvi. Il Cagliari torna a casa a mani vuote, la classifica resta ferma con i 29 punti e domenica il calendario propone un altro scontro salvezza, sul campo del Verona.

 

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Il Cagliari è uscito imbattuto dal Mapei Stadium nello scontro diretto con una concorrente per la salvezza, il Sassuolo, e torna in Sardegna con un prezioso punto che costituisce un nuovo significativo passo in avanti verso il traguardo finale, considerato che i punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, sono ora 8.

Quella disputata oggi nell’anticipo di mezzogiorno e mezza non è stata certamente una bella partita, condizionata sicuramente dall’importanza della posta in palio.

Diego Lopez ha tenuto inizialmente in panchina Leonardo Pavoletti, non in perfette condizioni fisiche, schierando in attacco la coppia brasiliana formata da Joao Pedro e Farias. Al posto di Paolo Faragò ha esordito dal 1’ Charalampos Lykogiannis.

Nel primo tempo il Cagliari ha controllato senza difficoltà tutti i tentativi del Sassuolo, cercando anche di creare qualche problema alla porta avversaria. Perso Luca Cigarini per infortunio al 25′, sostituito da Marco Sau, Diego Lopez ha tenuto gli equilibri facendo arretrare Joao Pedro in mezzo al campo.

In avvio di ripresa il Sassuolo ha sfiorato il goal con Domenico Berardi che ha sprecato calciando alto da favorevolissima posizione. Ci ha provato anche Babacar, sul quale ha fatto buona guardia Alessio Cragno. Nonostante la pressione del Sassuolo, la porta rossoblu non ha corso grossi rischi e lo 0 a 0 finale è arrivato come risultanza inevitabile di una partita equilibrata, con pochi lampi.

Il Cagliari conferma di essere in salute e sabato giocherà ancora in trasferta, un altro scontro salvezza, sul campo del Chievo, battuto in casa oggi dal Genoa di Davide Ballardini.

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Cagliari, missione compiuta! I rossoblu superano la Spal, 2 a 0 (goal di Luca Cigarini e Marco Sau, il primo con un tiro dalla distanza, il secondo 3 minuti dopo il suo ingresso in campo), e portano a 7 i punti il vantaggio sul terz’ultimo posto. E’ stata una vittoria limpida, anche al di là dello scarto di due goal, frutto di una prestazione convincente che conferma la crescita della squadra.

Diego Lopez ha impiegato nell’undici iniziale i tre giocatori reduci da squalifiche: Nicolò Barella, Joao Pedro e Leonardo Pavoletti. Il Cagliari ha controllato il gioco fin dall’inizio ma nella prima mezz’ora non ci sono state grandi occasioni da rete e a sbloccare la situazione ci ha pensato Luca Cigarini, alla seconda marcatura consecutiva dopo quella di Crotone, che ricevuta palla sulla trequarti al 34′, se l’è sistemata sul destro ed ha esploso un bolide che si è infilato in rete dopo aver sbattuto sul palo, fuori portata per il giovane portiere ferrarese Alex Meret.

Il Cagliari ha sfiorato subito il raddoppio, al 40′, con Leonardo Pavoletti, arrivato in ritardo alla deviazione vincente su cross di Paolo Faragò.

Anche in avvio di secondo tempo è stato il Cagliari a rendersi più pericolo, con un cross di Simone Padoin, sul quale Jasmin Kurtic ha deviato in angolo, sugli sviluppi del quale Alex Meret ha compiuto un miracolo sul colpo di testa di Luca Ceppitelli. Il raddoppio del Cagliari era ormai nell’aria ed è arrivato al 15′, con una splendida azione avviata da Luca Cigarini, rifinita da Diego Farias e conclusa da Joao Pedro con un tiro imprendibile per il pur bravo Alex Meret. Tutto inutile, purtroppo, perché l’arbitro Davide Massa, dopo aver inizialmente convalidato il goal, lo ha poi annullato su indicazione del VAR, per fuorigioco di Diego Farias al momento dell’assist per Joao Pedro.

Il Cagliari il secondo goal lo voleva ad ogni costo, ha continuato a cercarlo e lo ha trovato al 33′, con Marco Sau, entrato in campo 3′ prima al posto di Diego Farias. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla destra da Luca Cigarini, Leandro Castán (trai migliori in campo) ha servito con un colpo di tacco Marco Sau che con un tiro forte e preciso non ha lasciato scampo ad Alex Meret.

Il finale ha offerto ancora qualche emozione ma la vittoria del Cagliari, ampiamente meritata, non è mai stata in discussione.

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Anticipo di Natale questa sera per il Cagliari, alla Sardegna Arena, contro la Fiorentina, per la 18ª giornata di andata del campionato di serie A. Si tratta indubbiamente di una prova impegnativa per i rossoblu che, comunque, la affrontano senza timori, decisi a strappare un risultato positivo.

La partita dell’Olimpico con la Roma, nonostante la sconfitta al “fotofinish”, ha fornito al tecnico Diego Lopez le conferme che cercava, visto che la sconfitta è maturata su un episodio, quando ormai il pari sembrava cosa fatta.

Diego Lopez fa grande affidamento sulla crescita di Leonardo Pavoletti, al fianco del quale dovrebbero giocare Joao Pedro e Diego Farias. A centrocampo, torna a disposizione Paolo Faragò ma Gregory van der Wiel non ha demeritato e spera in una conferma.

Fischio d’inizio alle 20.45, dirigerà Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Lo Cicero e Muto.

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E’ un Cagliari deciso a giocarsela senza alcun timore reverenziale, nonostante il valore dell’avversario e le distanze presenti in classifica, quello che scenderà in campo tra pochi minuti allo stadio Olimpico contro la Roma di Eusebio Di Francesco, nell’anticipo della 17ª giornata di andata del campionato di serie A. La partita sarà diretta Antonio Damato di Barletta, assistenti di linea Posado di Bari e Santoro di Catania, quarto uomo Nasca di Bari, Var Guida di Torre Annunziata, Avar Tognolini di Milano. La Roma arriva alla partita odierna reduce da un mezzo passo falso sul campo del Chievo e vorrà assolutamente vincere, per tenere il passo del Napoli, impostosi per 3 a 1 nell’anticipo sul campo del Torino, ed approfittare della prima sconfitta stagionale subita dall’Inter, alla vigilia capolista solitaria, battuta al Giuseppe Mezza dall’Udinese, con l’identico punteggio di 3 a 1, e scavalcata al comando della classifica dalla squadra di Maurizio Sarri di due lunghezze.

Diego Lopez fa affidamento sulle qualità dei suoi attaccanti, Joao Pedro, Diego Farias e Leonardo Pavoletti, quest’ultimo chiamato ad un confronto “pesante” con i centrali romanisti. Non ci sarà, purtroppo, Paolo Faragò, una delle rivelazioni stagionali, che dovrebbe essere rimpiazzato dall’olandese Gregory van der Wiel, nelle ultime settimane in chiara crescita.

Leonardo Pavoletti.

 

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Chi aspettava nuove conferme sul fatto che il Cagliari delle ultime settimane sia una squadra diversa rispetto a quella del primo scorcio di stagione che alla Sardegna Arena ha offerto alcune prestazioni molto negative, perdendo con tre dirette concorrenti per la salvezza (Sassuolo, Chievo e Genoa), è stato accontentato. Questa sera l’inizio di gara con la Sampdoria è stato schockante: 0 a 2 al 19′, con doppietta di Fabio Quagliarella. C’erano tutti gli elementi per temere un crollo, anche perché al 25′ Lucas Torreira è andato vicino al terzo goal. Ma il Cagliari questa volta ha reagito alla grande, con orgoglio e qualità di gioco, e riportandosi in parità in avvio di ripresa, aiutato da una situazione fortunata in occasione del goal di Diego Farias dell’1 a 2, ma legittimando il pari con il successivo bellissimo goal di testa di Leonardo Pavoletti.

Diego Lopez, come sette giorni fa a Bologna, è stato costretto ad una sostituzione nella formazione annunciata: al Dall’Ara era stato Marco Andreolli a dover dare forfait, stavolta è Rafael a non farcela, rimiazzato da Cragno, nemmeno lui in perfetta condizione. Daniele Dessena ha rilevato lo squalificato Nicolò Barella, Marco Andreolli ha ripreso il suo posto tra i titolari. Dopo solo due minuti Luca Ceppitelli ha accusato un problema alla schiena ed è stato sostituito da Fabio Pisacane.

Dopo un avvio favorevole al Cagliari, all’11’ la Sampdoria s’è portata in vantaggio con Fabio Quagliarella con un tocco di punta su assist di Gastón Ramirez.

Il Cagliari ha abbozzato una reazione ma dopo soli 8 minuti ha subito il secondo goal, autore ancora Fabio Quagliarella, con un tiro preciso su assist di tacco di Dennis Praet.

L’uno-due doriano ha dato un duro colpo al Cagliari che ha tentato di reagire ma al 33′ ha perso per un guaio muscolare Paolo Faragò, sostituito da Gregory van der Wiel ed al 40′ anche Daniele Dessena, sostituito da Diego Farias. Prima del riposo, dunque, Diego Lopez ha esaurito i tre cambi a sua disposizione.

I rossoblù sono tornati in capo per la ripresa decisi a tentare il tutto per tutto per recuperare il risultato e la fortuna al 56′ ha restituito loro almeno parzialmente ciò che aveva tolto, quando un rinvio di piede di Emiliano Viviano ha colpito fortuitamente la schiena di Diego Farias ed il pallone è terminato in modo beffardo in rete. Un gol che ha avuto il potere di sbloccare definitivamente la testa e le gambe dei rossoblù che hanno sfiorato subito dopo il pareggio: cross di Gregory van der Wiel, Leonardo Pavoletti ha girato di testa nell’angolo basso, Emiliano Viviano si è riscattato ed ha mandato in angolo con un grande intervento.

Il gol però, a quel punto, era nell’aria ed è arrivato puntuale, al 60′: cross dalla destra di Artur Ionita, Matías Silvestre è stato scavalcato e Leonardo Pavoletti ha colpito centrale, molto forte, e stavolta Emiliano Viviano nulla ha potuto. Di lì a poco Diego Farias ha sfiorato il 3° gol con una rasoiata che è terminata sul fondo, dopo aver lambito il palo.

La Sampdoria ha reagito, Marco Giampaolo ha inserito Gianluca Caprari per lo stremato Gastón Ramirez, le energie del Cagliari hanno iniziato a venire meno. Nel finale è entrato in scena Alessio Cragno, bravissimo a respingere su due tiri da lontano del nuovo entrato. La Sampdoria ha attaccato fino alla fine ma la difesa del Cagliari ha retto l’urto, portando il 2 a 2 fino alla fine.

Per il Cagliari un altro punto prezioso, un tassello importantissimo nella costruzione del mosaico chiamato salvezza.

Leonardo Pavoletti dopo il goal del 2 a 2.

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Il più bel Cagliari dell’anno ha perso una partita che, per quanto espresso sul terreno di gioco della Sardegna Arena, avrebbe meritato di vincere, contro la vicecapolista del campionato (almeno per una notte nuova capolista), l’Inter di Luciano Spalletti, una squadra certamente non bella ma fortunata e cinica.

Nella prima mezz’ora il Cagliari, trascinato da un grande Nicolò Barella, ha schiacciato l’Inter nella sua area, creando alcune clamorose occasioni per sbloccare il risultato (la più incredibile al 16’, quando un cross di Paolo Faragò ha messo fuori causa Samir Handanovič e Leonardo Pavoletti ha calciato al volo a colpo sicuro trovando sulla sua strada lo stesso portiere neroazzurro, bravissimo a recuperare la posizione e a salvarsi un angolo), e al 29′, alla prima comparsa dell’Inter nella sua area di rigore, ha subito il goal di Mauro Icardi, il nuovo capocannoniere del campionato (15 reti in 14 partite).

Il Cagliari, inevitabilmente, per alcuni minuti ha subito il contraccolpo psicologico della beffa subita, dopo quasi mezz’ora di grande calcio, ed ha rischiato di subire il raddoppio dell’Inter già prima del riposo.

In avvio di ripresa, i rossoblu hanno abbassato il ritmo delle loro azioni ed al 55′ hanno subito il secondo goal, autore Marcelo Brozović, subentrato tre minuti prima ad uno spento Matías Vecino, su assist di Antonio Candreva.

Diego Lopez, a quel punto, ha tentato il tutto per tutto, inserendo un’altra punta, Diego Farias, al posto di Artur Ioniță, ma la squadra ha accusato i segni della stanchezza, superati grazie ad una prodezza di Leobardo Pavoletti che al 71′ ha realizzato uno splendido goal con un tiro al volo che non ha lasciato scampo ad Handanovic ed ha riaperto la partita.

Diego Lopez ha tentato l’ultima carta, Andrea Cossu al posto di Joao Pedro e all’80’ Diego Farias ha avuto l’occasione del pareggio, sciupata con un tiro debole facile preda di Handanovič. E un minuto dopo è stato ancora Mauro Icardi a mettere la sua firma sul match, con il goal che lo ha chiuso con un punteggio, 3 a 1, che punisce severamente un grande Cagliari, anche perché l’azione dell’ultima segnatura è stata chiaramente viziata da un fallo di Ivan Perisic, ma l’arbitro Luca Pairetto ha convalidato anche dopo aver fatto ricorso alla VAR.

L’Inter incamera i tre punti e balza in testa alla classifica, in attesa delle partite di domani; il Cagliari resta a bocca asciutta ma quello visto questa sera, lo ripetiamo, è stato il calcio migliore espresso dai rossoblu dall’inizio della stagione e, andando avanti su questa strada, il raggiungimento della salvezza non dovrebbe costituire un problema.

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Dalla grande paura, affiorata dopo il goal a freddo di Bruno Zuculini e l’errore dagli 11 metri di Luca Cigarini, alla grande gioia al goal del 2 a 1 di Paolo Faragò all’85’ che ha regalato al Cagliari la seconda vittoria della gestione Lopez che porta la squadra a quota 12 punti in classifica, lontana 6 punti dalla terz’ultima posizione.

E’ stato un pomeriggio dalle grandi emozioni quello vissuto alla Sardegna Arena, nel match con il Verona di Fabio Pecchia, diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

Il goal di Paolo Faragò, bellissimo, è stato una vera e propria liberazione, al termine di una partita giocata dal Cagliari costantemente all’attacco, dopo aver subito il goal di Zuculini al 5′. I rossoblu hanno avuto l’opportunità di impattare già all’11’, con un calcio di rigore procurato da Marco Sau (30 anni compiuti venerdì 3 novembre), ma Luca Cigarini si è fatto respingere il tiro dal portiere veneto Nicolas David Andrade.

Il pareggio del Cagliari è arrivato al 29′, autore Luca Ceppitelli con un tocco con il ginocchio, su corner di Cigarini.

Nel finale del primo tempo il Cagliari ha continuato ad attaccare ma non è riuscito a creare pericoli seri alla difesa del Verona e al 44′ ha rischiato, quando ha concesso un calcio di punizione a due in area per un’ingenuità di Rafael, non sfruttato da Antonio Aldo Caracciolo.

Il primo quarto d’ora della ripresa non ha registrato azioni degne di nota e al 13′ l’arbitro ha espulso Diego Lopez per proteste, dopo un contrasto in area tra Romulo e Sau.

Dopo una conclusione debole di Leonardo Pavoletti ed un paio di tentativi di Joao Pedro, entrato al posto di Marco Sau, il Cagliari ha reclamato un calcio di rigore per un tocco col braccio di Caracciolo su colpo di testa di Pavoletti ma l’arbitro, dopo aver fatto ricorso alla VAR, ha lasciato correre.

Al 76’ Joao Pedro ha sfiorato il palo, liberato da una finta di Pavoletti e all’85’, finalmente, è arrivato il goal-vittoria: assist aereo di Pavoletti, Souprayen era in netto anticipo su Faragò ma il centrocampista rossoblù ha rubato palla e calciato un destro fortissimo che ha colpito il palo più lontano e si è infilato in rete.

Nei minuti finali, dopo una nuova girandola di cambi, il Verona si è lanciato in avanti ma il Cagliari ha controllato bene la situazione e al 94′ Nicolò Barella ha smarcato Farias solo davanti al portiere ma il brasiliano ha cercato l’assist per Pavoletti, fermato dal portiere Nicolas. Poi più niente e grande festa alla Sardegna Arena per una vittoria e tre punti che valgono oro in prospettiva salvezza.

«Non mi importa quando abbiamo segnato il gol vincente – ha commentato a fine partita Diego Lopez -. Penso che la squadra abbia giocato con tanta voglia di fare bene e abbia creato tanto, nonostante le difficoltà iniziali. Non era semplice ribaltare una partita nata in quel modo. Abbiamo dato tanta continuità e proposto molte varianti al gioco: poi l’esecuzione di qualche soluzione va migliorata, che sia una palla filtrante o un cross. Ma sono fiducioso: miglioreremo.»

 

«Il Cagliari ha potuto sempre contare sull’appoggio della sua gente, non solo in casa. Ci hanno seguito in tanti anche a Torino, purtroppo domenica scorsa non li abbiamo potuti fare contenti. Stavolta è andata in modo diverso – ha concluso Diego Lopez – meritano tutti i nostri ringraziamenti.»

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Il Cagliari è tornato alla vittoria contro il Benevento, dopo cinque sconfitte consecutive, ma che emozioni alla Sardegna Arena! Il goal che ha dato i tre punti ai rossoblu (la prima vittoria del nuovo tecnico Diego Lopez) è arrivato, infatti, al 95′, autore Leonardo Pavoletti (al secondo centro con la nuova maglia) con una straordinaria torsione di testa che ha mandato il pallone imparabilmente alle spalle del portiere campano Alberto Brignoli. Meno di un minuto prima, il Benevento aveva pareggiato il goal iniziale di Paolo Faragò, con un calcio di rigore trasformato da Pietro Iemmello, concesso per un fallo commesso da Paolo Faragò sullo stesso centravanti ospite.

La partita del Cagliari è stata condizionata fortemente dalla paura di portare a casa il risultato dopo le ultime delusioni c’era, si è visto nel secondo tempo, quando il Benevento ha attaccato generosamente in massa alla ricerca del goal del pareggio. I rossoblù hanno sofferto e stretto i denti, mostrando cuore e carattere, specialmente quando le energie stavano venendo meno. La voglia di vincere del Cagliari è emersa prepotentemente nell’incredibile finale, quando ormai il pareggio sembrava deciso.

L’avvio della partita è stato nettamente favorevole al Cagliari, in goal già al 9′ con Paolo Faragò, bravo a ribadire in rete un pallone che, calciato da Luca Cigarini, è stato respinto dalla traversa; e al 15′ i rossoblu hanno avuto la grandissima occasione per raddoppiare e, probabilmente, chiudere la partita, con un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un fallo di Gianluca Di Chiara su Marco Sau, ma lo stesso attaccante rossoblu l’ha sprecata, spedendo la sfera oltre la traversa.

Il Cagliari ha accusato il colpo ma ha continuato a macinare gioco e a creare occasioni, tenendo il Benevento lontano dalla porta di Rafael.

In avvio di ripresa, il Benevento di Roberto De Zerbi (all’esordio in panchina) è lentamente cresciuto, trovando forza e coraggio per impensierire la difesa del Cagliari ma le occasioni che hanno creato vera apprensione sono state poche, fino al convulso finale, che ha visto il Benevento crederci maggiormente. Gli episodi decisivi, già descritti, sono arrivati in pieno recupero, prima con il calcio di rigore che ha dato al Benevento il pareggio e la speranza concreta di conquistare il primo punto in serie A della sua storia calcistica, poi con il magico colpo di testa di Leonardo Pavoletti che ha riportato avanti il Cagliari praticamente allo scadere del 5′ di recupero.

Il Cagliari ha ritrovato i 3 punti (finora non ha mai pareggiato, con 3 vittorie e 7 sconfitte in 10 partite) e con 9 punti la sua posizione di classifica è più tranquilla; il Benevento resta malinconicamente a 0 punti e le sue speranze di rientrare in corsa per la salvezza si affievoliscono.

Domenica sarà il Cagliari renderà visita al Torino di Sinisa Mihajlovic, nel posticipo dell’undicesimo turno. Sarà un’altra partita dalle forti emozioni, contro una squadra assetata di punti dopo lo 0 a 3 subito ieri a Firenze.