22 November, 2024
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Dal 21 aprile al 30 luglio, i quartieri storici della città di Cagliari diventano palcoscenico di “Vita nella città – Cagliari aperta al mondo”, un progetto multidisciplinare e multiculturale prodotto da ASMED, Associazione Sarda Musica e Danza, e ideato e diretto dal regista Karim Galici. 8 laboratori aperti al pubblico, ai migranti e agli studenti, 2 giorni di spettacolo, più di 30 professionisti tra musicisti, danzatori, attori, organizzatori e docenti, 14 tra scuole e associazioni coinvolte nel territorio sono i numeri del grande evento urbano.

Il progetto è vincitore del bando MigrArti, emanato dal MiBACT (ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) e dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale) e si è classificato tra le prime 36 proposte del settore spettacolo su oltre 400 domande pervenute.

L’iniziativa verrà presentata domani mattina, alle 11.30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà al Teatro Civico di Castello, in via Mario De Candia, a Cagliari.

Interverranno: il direttore artistico di ASMED Massimiliano Leoni, il regista Karim Galici, l’Assessore alla Cultura e Verde Pubblico del comune di Cagliari Paolo Frau, la presidente di ProMeSa Silvia Piras, la presidente de Il Sicomoro Stefania Russo, il presidente di Medio Jamaicano Associazione Culturale Momar Gaye, la coordinatrice del gruppo volontari di Save The Children Cagliari Elisa Comparetti, il presidente del Conservatorio G.P. da Palestrina Gianluca Floris, la vicepreside dell’Istituto Pertini di Cagliari Piera Deidda. 

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Dal 21 marzo al 25 giugno torna a Cagliari, per la 23esima edizione, “Echi lontani”, il festival che ripropone, rendendolo accessibile a tutti, il prezioso patrimonio musicale appartenente soprattutto al periodo compreso tra il Medioevo e il tardo Settecento.

I dettagli della manifestazione, organizzata dall’associazione Echi lontani, in collaborazione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, saranno illustrati nella conferenza stampa in programma martedì 21 marzo, alle 10.30, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari, in piazza Porrino.

Parteciperanno: la direttrice e il presidente del Conservatorio, rispettivamente Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, il presidente di Echi lontani, Ferruccio Garau, il direttore artistico del festival, Dario Luisi, l’assessore comunale alla cultura, Paolo Frau, il responsabile comunicazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia.

Il festival entrerà nel vivo poco dopo l’incontro con i giornalisti, con la presentazione alle 11.30, sempre nell’aula magna nel Conservatorio, di “Frangi Cupido i Dardi”, il nuovo cd (recentemente uscito per la prestigiosa etichetta Arcana – Gruppo Outhere) dell’ensemble ArtiCoolAzione in cui sono riportate alla luce cantate per alto e basso continuo del Settecento composte da Johann Adolph Hasse, Leonardo Vinci, Alessandro Scarlatti e Leonardo Leo. L’incontro sarà seguito dalla tavola rotonda “Riflessioni sul mercato discografico della musica antica”, a cui parteciperà, tra gli altri, il direttore artistico dell’etichetta Arcana, Giovanni Sgaria. Sempre martedì sarà possibile ascoltare dal vivo l’ensemble ArtiCoolAzione, che proporrà i brani del suo ultimo lavoro in un concerto in programma alle 21.00, nel Palazzo Siotto.

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Una scoperta inattesa e una ricerca dettagliata a caccia dell’identità, della storia, e dei suoni di tre strumenti ritrovati. Si tratta di launeddas di autore ignoto – probabilmente costruite attorno agli anni Cinquanta – che appartengono alla collezione del Museo Sardo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Cagliari. Un tesoro nascosto rinvenuto dal presidente dell’Associazione Iscandula, Dante Olianas, durante una delle ricerche sulla musica tradizionale sarda, grazie ai suggerimenti del coordinatore del museo, il dottor Marco Melis.  

È nata così l’idea di scandagliare il loro passato con un esame scientifico a partire dalle loro caratteristiche tecniche. Il compito è stato affidato a due rinomati costruttori ed esperti di strumenti sardi: i maestri Luciano Montisci e Pitano Perra. Al loro fianco un team di tre giovani suonatori e costruttori – Gianluca Piras, Michele Deiana e Graziano Montisci – che hanno misurato, restaurato e reso di nuovo funzionanti gli strumenti. Nonché ne hanno riprodotto delle copie fedeli per ricrearne le sonorità.

Ai risultati di questo importante lavoro è dedicato l’incontro di martedì 20 dicembre, alle 18.00, a Cagliari presso la sede dell’Associazione, in via Azuni, 46. Gli interventi, destinati anche a semplici appassionati, saranno poi accompagnati dalle note della musica delle launeddas.

In apertura il saluto di Emanuele Sanna, docente di Antropologia dell’Università di Cagliari e responsabile del Museo; a seguire Paolo Frau, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari e Dante Olianas, presidente dell’associazione Iscandula.

La parola passa quindi a Marco Melis, dottore di ricerca in Scienze Antropologiche, che illustrerà la storia e le rare collezioni conservate nel piccolo ma prezioso Museo dell’Università, spesso sconosciuto pure agli appassionati di etnografia. Dante Olianas racconterà come sono stati ritrovati gli strumenti e come è nato, e si è concretizzato, il progetto. Spazio quindi ai ricercatori: Michele Deiana, spiegherà l’analisi delle caratteristiche tecniche; parlerà poi Gianluca Piras che ha misurato le tre launeddas (secondo i parametri utilizzati dall’antropologo danese Andreas Bentzon, uno degli studiosi più importanti della musica tradizionale sarda); e infine Graziano Montisci, che ha collaborato con Perra alla ricostruzione.

A seguire i maestri Luciano Montisci e Pitano Perra illustreranno le loro impressioni: la datazione, il probabile identikit dei costruttori, la qualità dello strumento, l’uso che ne è stato fatto e le problematiche emerse durante le sessioni di lavoro. Dalla teoria alla pratica: a seguire un concerto di launeddas in cui verranno utilizzati sia gli strumenti ritrovati, sia le copie ricostruite. Si esibiranno i suonatori Gianluca Piras, Michele Deiana e Graziano Montisci. In chiusura un buffet aperto a tutti a base di prodotti sardi.

 

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Una giornata di studi, ma anche concerti, per ripercorrere la vita e le opere di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che ebbe un ruolo di spicco nel panorama culturale londinese del Settecento, ma che la storia ha invece dimenticato.

L’iniziativa è dell’associazione Echi lontani che, insieme al Conservatorio di Cagliari, domani, sabato 3 dicembre alle 9.30 nell’aula magna dell’istituzione musicale organizza “Giuseppe Agus, un violinista cagliaritano nella Londra del ‘700”. La giornata è l’occasione per rimettere insieme, almeno per quanto permettano le ricerche sinora svolte, il ricco puzzle della vita di Agus, musicista che con le sue composizioni contribuì al passaggio dal severo linguaggio del “ Barocco musicale” verso il più moderno “Stile galante”.

La giornata è il punto di partenza di  un progetto triennale volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus che, sebbene non abbia la stessa grandezza di Bach o Mozart, ha lasciato un’eredità importante. Dal raffronto tra la sua produzione e quella di Luigi Boccherini, considerato l’alfiere della musica strumentale italiana della seconda metà del XVIII secolo, e arrivato storicamente più tardi, emerge infatti che per circa duecento anni sia stata attribuita a quest’ultimo una raccolta di brani composti invece dal musicista cagliaritano.

L’appuntamento di domani si apre con i saluti di Gianluca Floris ed Elisabetta Porrà, rispettivamente presidente e direttrice del Conservatorio di Cagliari, quelli dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del responsabile comunicazione della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, del direttore del dipartimento di Musica antica del conservatorio “J. J. Fux” di Graz (Austria), Dario Luisi.

Subito dopo si entra nel vivo con l’intervento di diversi studiosi: Myriam Quaquero, parlerà della “Musica nel Settecento in Sardegna, Giuseppe Agus”; Enrico Di Felice interverrà su “Un tesoro nascosto in una scoperta inaspettata”; Enrico Fanni parlerà di “Giuseppe Agus padre e figlio, una ricerca genealogica”; mentre Roberto Milleddu illustrerà “I due Agus quindici anni dopo. Un tentativo di rilettura della vita e delle opere di Giuseppe e Joseph Francis Agus”.

La giornata proseguirà alle 20.00 nel Palazzo Regio con un concerto dal titolo “Agus e Händel”: protagonista sarà il Bizzarria Ensemble, composto da Attilio Motzo (violino barocco), Sara Meloni (violino barocco, viola), Fabrizio Meloni (violoncello barocco), Fabrizio Marchionni (clavicembalo). Un altro concerto, dal titolo “Agus e J. C. Bach-Confronti” sarà proposto sabato 10 dicembre alla stessa ora, sempre nel Palazzo Regio:  protagonista sarà, ancora una volta, il Bizzarria Ensemble.

Nato a Cagliari nel 1722 (fu battezzato nella chiesa di Sant’Eulalia, nel quartiere Marina), dopo aver studiato in uno dei conservatori di Napoli, nel 1742 Giuseppe Agus divenne primo violino nella Cappella civica del capoluogo sardo. Successivamente si trasferì a Londra, dove con ogni probabilità fu uno dei componenti dell’Orchestra di Georg Friedrich Händel. Nella capitale britannica Agus strinse relazioni con i più importanti musicisti del  momento, diventando egli stesso una personalità conosciutissima. Fu stretto amico, tra gli altri, di Johan Christian Bach, figlio di Johan Sebastian, e insieme a lui divenne maestro di Elisabeth Billington, pianista precocissima poi ricordata come il più grande soprano che l’Inghilterra abbia mai avuto.

Nel 1991, a scoprire in modo casuale dell’esistenza di Giuseppe Agus, è stato il musicista Enrico Di Felice: mentre preparava un concerto per il 250° anniversario della nascita di Luigi Boccherini si è imbattuto in questo nome e nell’analizzare il corpus delle opere di Boccherini, notò che i Duetti op. 37 per due violini, erano stati restituiti (grazie agli ultimi studi di Yves Gérard e Aldo Pais, che hanno curato l’edizione moderna dello stesso Boccherini) alla legittima paternità di un compositore di nome Giuseppe Agus.

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Sabato, a Cagliari, si terrà una giornata di studi, ma anche concerti, per ripercorrere la vita e le opere di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che ebbe un ruolo di spicco nel panorama culturale londinese del Settecento, ma che la storia ha invece dimenticato.

L’iniziativa è dell’associazione Echi lontani che, insieme al Conservatorio di Cagliari, sabato 3 dicembre, alle 9.30, nell’aula magna dell’istituzione musicale  organizza “Giuseppe Agus, un violinista cagliaritano nella Londra del ‘700”. La giornata è l’occasione per rimettere insieme, almeno per quanto permettano le ricerche sinora svolte, il ricco puzzle della vita di Agus, musicista che con le sue composizioni contribuì al passaggio dal severo linguaggio del “Barocco musicale” verso il più moderno “Stile galante”.

La giornata è il punto di partenza di  un progetto triennale volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus che, sebbene non abbia la stessa grandezza di Bach o Mozart, ha lasciato un’eredità importante. Dal raffronto tra la sua produzione e quella di Luigi Boccherini, considerato l’alfiere della musica strumentale italiana della seconda metà del XVIII secolo, e arrivato storicamente più tardi emerge, infatti, che per circa duecento anni sia stata attribuita a quest’ultimo una raccolta di brani composti invece dal musicista cagliaritano.

L’appuntamento di sabato si apre con i saluti di Gianluca Floris ed Elisabetta Porrà, rispettivamente presidente e direttrice del Conservatorio di Cagliari, quelli dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del responsabile comunicazione della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, del direttore del dipartimento di Musica antica del conservatorio “J. J. Fux” di Graz (Austria), Dario Luisi.

Subito dopo si entra nel vivo con l’intervento di diversi studiosi: Myriam Quaquero, parlerà della “Musica nel Settecento in Sardegna, Giuseppe Agus”; Enrico Di Felice interverrà su “Un tesoro nascosto in una scoperta inaspettata”; Enrico Fanni parlerà di “Giuseppe Agus padre e figlio, una ricerca genealogica”; mentre Roberto Milleddu illustrerà “I due Agus quindici anni dopo. Un tentativo di rilettura della vita e delle opere di Giuseppe e Joseph Francis Agus”.

La giornata proseguirà alle 20.00, nel Palazzo Regio, con un concerto dal titolo “Agus e Händel”: protagonista sarà il Bizzarria Ensemble, composto da Attilio Motzo (violino barocco), Sara Meloni (violino barocco, viola), Fabrizio Meloni (violoncello barocco), Fabrizio Marchionni (clavicembalo). Un altro concerto, dal titolo “Agus e J. C. Bach-Confronti” sarà proposto sabato 10 dicembre alla stessa ora, sempre nel Palazzo Regio: protagonista sarà, ancora una volta, il Bizzarria Ensemble.

Nato a Cagliari nel 1722 (fu battezzato nella chiesa di Sant’Eulalia, nel quartiere Marina), dopo aver studiato in uno dei conservatori di Napoli , nel 1742 Giuseppe Agus divenne primo violino nella Cappella civica del capoluogo sardo. Successivamente si trasferì a Londra, dove con ogni probabilità fu uno dei componenti dell’Orchestra di Georg Friedrich Händel. Nella capitale britannica Agus strinse relazioni con i più importanti musicisti del  momento, diventando egli stesso una personalità conosciutissima. Fu stretto amico, tra gli altri, di Johan Christian Bach, figlio di Johan Sebastian, e insieme a lui divenne maestro di Elisabeth Billington, pianista precocissima poi ricordata come il più grande soprano che l’Inghilterra abbia mai avuto.

Nel 1991, a scoprire in modo casuale dell’esistenza di Giuseppe Agus, è stato il musicista Enrico Di Felice: mentre preparava un concerto per il 250° anniversario della nascita di Luigi Boccherini si è imbattuto in questo nome e nell’analizzare il corpus delle opere di Boccherini, notò che i duetti op. 37 per due violini, erano stati restituiti (grazie agli ultimi studi di Yves Gérard e Aldo Pais, che hanno curato l’edizione moderna dello stesso Boccherini) alla legittima paternità di un compositore di nome Giuseppe Agus.

“Giuseppe Agus, un violinista cagliaritano nella Londra del ‘700” è realizzato in partenariato con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, e con il contributo della Fondazione di Sardegna, degli Assessorati alla Cultura e Spettacolo della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari. Echi lontani fa parte del REMA, il network europeo dei Festival di Musica Antica.

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comunicato stampa

Oggi, sabato 29 ottobre, la sala biblioteca del Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – ha ospitato la presentazione della “Stagione del teatro contemporaneo”. La rassegna organizzata dalla compagnia Akròama si sviluppa su tre turni di giovedì, venerdì e sabato. Si apre domani con “La dispettosa Biancaneve” per Famiglie a Teatro. Mentre il 10 novembre “Medea” inaugura la Stagione del teatro contemporaneo. Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, l’attore Simeone Latini, l’autore Roberto Pili, la regista Lea Karen Gramsdorff.

Cultura e arte per tutti. Il Teatro stabile di innovazione Akròama presenta da novembre a febbraio del prossimo anno un’offerta di elevato livello culturale tesa ad avvicinare anche le nuove generazioni. Musica, ironia, storia. Ma anche commedia e tecnologia, tempi scenici adatti ai ragazzi, alle famiglie ed agli appassionati. Una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali grazie a compagnie e artisti di pregio, locali e nazionali. Un affresco di vivacità creativa che si apre con “Medea” e si chiude con “Il programma”. Nel mezzo, “A porte chiuse”, “Il sole”, “Una pietra sopra” e “Pirandello”.

Da ottobre a giugno 2017 vanno in scena al Teatro delle saline oltre 130 spettacoli. «Registriamo grandi attenzioni anche per gli spettacoli dedicati alle scuole: abbiamo centinaia di abbonati di Macomer, Teulada e Carbonia. Siamo particolarmente orgogliosi – dice Lelio Lecis, direttore artistico della compagnia Akròama – di aver investito moltissimo nelle produzioni. La Stagione del Teatro contemporaneo affronta con garbo e forza stili e linguaggi che contraddistinguono la quotidianità». Le rassegne colgono nel segno con risposte in forte ascesa tra gli spettatori. “Teatro contemporaneo”, “Famiglie a teatro”, “1 €uro Festival”. Oltre agli appuntamenti per le scolaresche, crescono abbonati, presenze e attenzioni anche dal mondo dei social. Su facebook si contano circa ventimila followers. «Abbiamo triplicato il numero degli spettacoli. Su Famiglie a teatro, ci siamo trovati a dover raddoppiare l’offerta. Un successo che premia un lavoro pluriennale» segnala Marina Mura, direttore amministrativo dell’Akròama.

«Un calendario di forte interesse, siamo grati alla compagnia Akròama per l’egregio lavoro culturale a favore della collettività» rimarca Paolo Frau, assessore alla cultura e al verde pubblico del comune di Cagliari.

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Oggi, lunedì 26 settembre, il rettore Maria Del Zompo, il pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli e l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, hanno presentato la Notte dei ricercatori. L’evento rientra nell’ambito della Settimana della scienza. Atenei e centri di ricerca presentano le proprie attività per contribuire alla crescita del tessuto produttivo, sociale e culturale.

La Settimana della scienza – 24/30 settembre – coinvolge 300 città europee e culmina venerdì 30 con la Notte europea dei ricercatori. In Italia il progetto coordinato da Frascati Scienza si snoda in 29 città con 350 tra spettacoli, workshop ed eventi di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità. Il programma coordinato dal pro rettore si sviluppa giovedì 29 in Cittadella universitaria (Monserrato) e venerdì 30 in rettorato.   

«Con la Notte puntiamo ad avvicinare la città e i nostri giovani al mondo della ricerca umanistica, tecnologica e scientifica. Mi piace pensare a una interazione reciproca, una contaminazione che susciti curiosità e attenzioni: l’Università – ha sottolineato la professoressa Del Zompo – crede fortemente nel fare sistema. Un percorso che piace anche al Cagliari calcio: una delegazione di primo piano del club sarà con noi venerdì sera in rettorato. In bocca al lupo!.»

«La Notte ospita tavole rotonde, Caffè scienza e gazebo su temi quali coccodrilli, squali e tartarughe: fossili nell’area urbana di Cagliari, Esistenza degli dei, Il Ballu tundu fa bene al cuore, Infinito, arte filosofia e matematica, Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane e Sai cosa mangi? Cibo e scienza si incontrano. Grazie al team della direzione Ricerca – ha detto la professoressa Morelli – proponiamo una scaletta di forte impatto. Siamo grati anche all’Arst (biglietti per la metro gratuiti), Fondazione di Sardegna e Comune di Cagliari (via Università sarà chiusa al traffico)». Il pro rettore ha segnalato anche il concorso per gli studenti con in palio 500 euro per il miglior reportage video di due minuti da postare su Youtube e unica.it.   

«Alla base della nostra politica c’è una forte intesa con l’Università, valore di enorme pregio per la nostra comunità. Abbiamo siglato diversi protocolli con varie facoltà, tra cui quello firmato dal rettore e dal sindaco Massimo Zedda sull’Orto botanico quale raccordo con l’Anfiteatro e primo passo per un parco storico che si apre da Buoncammino fino a piazza Yenne, che testimoniano – ha rimarcato Paolo Frau – la nostra vicinanza alla massima istituzione cittadina dei saperi».  Per l’assessore il più importante appuntamento europeo di comunicazione scientifica è un altro tassello «per la visibilità e la crescita di Cagliari e del suo contesto».

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Venerdì 16 settembre verrà presentata, a Cagliari, presso la MEM – Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, al primo piano.la settima edizione di Nues, il festival dei fumetti e cartoni nel Mediterraneo, organizzata dal Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari. E’ ancora una volta un programma fitto di mostre, presentazioni editoriali, incontri con autori e altri appuntamenti, quello che si snoderà tra settembre e fine novembre nel capoluogo sardo, ma con tappe anche a Villacidro e Norbello.

Il festival è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura).

All’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle ore 11.00, interverranno l’assessore alla Cultura del comune di Cagliari Paolo Frau e il direttore artistico del festival Bepi Vigna.

Sulle ali dell'immaginario

 

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Cinque serate dense di musica, con gruppi e solisti nazionali e internazionali di generi e stili differenti, spaziando dal cantautorato moderno all’indie-rock, dal blues alla world music, all’elettronica. Musica, ma anche corti d’autore, azioni ecosostenibili, degustazioni e incontri, a comporre il variegato cartellone del Karel Music Expo edizione numero dieci, il “festival delle culture resistenti” ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, in programma a Cagliari da giovedì 6 ottobre a domenica 9, ma con un prolungamento anche nelle due settimane seguenti, con il già annunciato concerto del chitarrista Tommy Emmanuel e very special guest Andy McKee, il 14, e altri appuntamenti extramusicali nei weekend 15/16 e 22/23. 

Un’edizione che, riconoscendosi sotto il titolo “In nome del padre”, inaugura un nuovo filone di respiro triennale del progetto multiculturale e multidisciplinare che, fondendo espressioni artistiche provenienti da culture tra loro distanti, intende abbattere le frontiere materiali e immateriali alla base di conflitti e divisioni nelle società e tra gli esseri umani: la distanza tra l’individuo e le istituzioni, la rottura del rapporto di fiducia tra cittadino e Stato, l’allontanamento del figlio dalla famiglia (leggasi l’emigrazione forzata alla ricerca di lavoro); in sostanza, tutto ciò che determina condizioni di abbandono, allontanamento, separazione tra “figlio” e “padre”.

 Come sempre, il KME fa base nello storico quartiere di Castello, con epicentro al Teatro Civico in via De Candia, sede abituale dei concerti del festival, che quest’anno sarà affiancato per la prima volta dagli spazi dei Giardini Sotto le Mura in viale Regina Elena, e da appuntamenti anche ai Giardini Pubblici in Largo Dessì, al Ghetto di via Santa Croce e all’Auditorium del Conservatorio (il 14 ottobre per Tommy Emmanuel).

Organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato dello Spettacolo ed Attività culturali ed assessorato del Turismo), del comune di Cagliari (assessorato della Cultura ed assessorato del Turismo) e della Fondazione Banco di Sardegna, la decima edizione del Karel Music Expo verrà presentata alla stampa giovedì 8 settembre, a Cagliari, presso la MEM – Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, al primo piano. 

All’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle ore 11.00, è prevista la partecipazione dell’assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Paolo Frau, e di Davide Catinari e Serenella Massacci della cooperativa Vox Day che illustreranno il programma della manifestazione.

Karel Music Expo 2015 - Bob Log III (foto di Gianfilippo Masserano) mKarel Music Expo 2013 - Karl Bartos (foto di Emanuele Demontis) m

 

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massimo Zedda 2 copia

Si è insediato questo pomeriggio il Consiglio comunale di Cagliari eletto lo scorso 5 giugno. «È un piacere osservare che questa consiliatura, rispetto alla precedente che vedeva tra i banchi soltanto di due donne, presenta invece una loro partecipazione consistente» ha esordito così il rieletto sindaco Massimo Zedda, in una sala gremita da tantissimi cittadini, giornalisti, curiosi ed ex consiglieri.

Massimo Zedda, rieletto al primo turno con il 50,87% dei voti, ha anche annunciato la nuova Giunta, composta da 9 assessori. Come vicesindaco è stata riconfermata Luisa Anna Marras (in passato è stata assessora tecnico del comune di Carbonia, in una delle giunte guidate da Antonangelo Casula), che avrà anche le deleghe alle Politiche della casa e Mobilità. Gli altri sono: Danilo Fadda, assessore al Personale e Affari generali; Paolo Frau, anche lui riconfermato ma con delega alla Cultura e Verde pubblico; Yuri Marcialis allo Sport a cui aggiunge le deleghe alla Pubblica Istruzione e Politiche giovanili; Francesca Ghirra, cede la carica di consigliera per fare l’assessora alla Pianificazione strategica e urbanistica; Claudia Medda sarà assessora alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano; Ferdinando Secchi, consigliere fino a poco tempo fa, diventa assessore alle Politiche sociali e Salute; Giovanni Chessa, rinuncia anche lui alla carica di consigliere per la delega ai Lavori pubblici; a Marzia Cillocu è andata la carica di assessora alle Attività produttive, Turismo e Politiche alle pari opportunità. Rimarranno invece in capo al primo cittadino Polizia Municipale, Bilancio, tributi e Società partecipate e Avvocatura.

A seguito dell’ingresso in Giunta di Francesca Ghirra, Giovanni Chessa e Marzia Cillocu, i consiglieri eletti sono quindi:
– per il Partito democratico, Guido Portoghese, Fabrizio Rodin, Fabrizio Salvatore Marcello, Rita Polo, Benedetta Iannelli, Matteo Lecis Cocco Ortu, Davide Carta, Giorgia Melis, Rosanna Mura e Marco Benucci;
– per Sinistra Ecologia e Libertà, Anna Puddu, Matteo Massa, Alessio Alias ed Andrea Dettori;
– per il Partito Sardo D’Azione, Francesco Stara, Gabriella Deidda, Aurelio Lai e Monia Matta;
– per Sardegna Vera – La Base, Raffaele Bistrussi;
– per Rosso Mori, Filippo Petrucci;
– per il Partito dei Sardi, Roberto Tramaloni;
– per il Movimento 5 Stelle, Pino Calledda e Maria Antonietta Martinez;
– per Massidda Sindaco, Pierluigi Mannino e Antonello Floris più il candidato sindaco Piergiorgio Massidda;
– per Riformatori Sardi, Pierpaolo Vargiu e Giorgio Angius;
– per Fratelli D’Italia, Alessio Mereu;
– per Popolari Sardi per Cagliari, Federico Ibba;
– per Forza Cagliari, Stefano Schirru, Loredana Lai e Alessandro Balletto;
– per Nessun Dorma, Alessandro Sorgia.

Oltre al sindaco Massimo Zedda, i 34 nuovi consiglieri sono così suddivisi: 21 alla maggioranza, 11 alle liste collegate al candidato sindaco Piergiorgio Massidda e 2 al Movimento 5 Stelle. All’unanimità il Consiglio comunale ha votato Guido Portoghese come presidente, mentre a maggioranza sono stati eletti Alessandro Balletto (vicepresidente) e Aurelio Lai (vicepresidente vicario).

«Assieme alla Giunta garantirò un rapporto corretto con tutta l’Assemblea e i consiglieri per lo sviluppo della città e di tutta la comunità cagliaritana», ha assicurato in ultimo Massimo Zedda facendo riferimento anche alle nuove prospettive che si sono aperte con l’istituzione della Città Metropolitana di Cagliari.