22 November, 2024
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Ancora un sold out a JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu. Dopo i precedenti per l’evento inaugurale del 23 dicembre con il progetto “Altissima Luce”, e poi per il concerto della cantante Filomena Campus con il suo quartetto dello scorso 27 gennaio, si annuncia all’insegna del tutto esaurito anche il prossimo appuntamento in programma sabato 24 febbraio al Teatro Civico: sono già terminati, infatti, i biglietti gratuiti (l’ingresso è libero ma è necessario dotarsi di biglietto per via della limitata capacità del teatro) messi a disposizione del pubblico ieri (mercoledì 14) per la reunion del trio Cadmo di Antonello Salis (pianoforte), Riccardo Lay (contrabbasso) e Mario Paliano (batteria); un gruppo nato proprio ad Alghero nel lontano 1973 e divenuto tra i più interessanti nel panorama jazzistico italiano di quegli anni.

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Il 22 febbraio a Cagliari ci sarà il grande ritorno di Paolo Fresu in concerto con il Devil Quartet, unica data in Sardegna del tour di presentazione del nuovo disco “Carpe Diem”, in uscita in questi giorni per l’etichetta Tŭk Music. 

Sul palco dell’Auditorium del Conservatorio alle 21.00 salirà il quartetto esplosivo dei “diavoli”: Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Bebo Ferra (chitarre), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria).

«In tanti ci hanno riempito di complimenti per il suono del nuovo disco “Carpe Diem”, uscito ieri. Ne siamo molto felici ma ovviamente li condividiamo più che volentieri con la persona che se ne è occupata: Stefano Amerio.»

Paolo Fresu, il giorno dopo l’uscita dell’ultimo album (fresco di stampa per la Tŭk Music) ringrazia di cuore i tanti contatti della sua pagina Facebook e si prepara alla prima data del tour (italiano ed europeo) di presentazione di questo ultimo nuovo lavoro discografico con l’inossidabile “Devil Quartet”, il gruppo più “elettrico” del jazz italiano degli ultimi anni, stavolta in una inedita e potente versione acustica: giovedì 22 febbraio, all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, ore 21.00. Unica data in Sardegna, organizzata da SEM Organizzazione all’interno di “Pop a impatto Zero” – Festival Internazionale Musica e Spettacoli, che ha già registrato da due settimane il “sold out”.

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

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Terzo concerto in cartellone per JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu; ed è uno degli appuntamenti più originali e attesi quello in programma sabato 24 febbraio al Teatro Civico: la riunione, per una sera e per la prima volta dopo lungo tempo, di un gruppo nato proprio ad Alghero nel lontano 1973 e divenuto tra i più interessanti nel panorama jazzistico italiano di quegli anni: i Cadmo, un trio formato dal pianista Antonello Salis, dal bassista Riccardo Lay e dal batterista Mario Paliano. Il trasferimento a Roma, un’intensa attività concertistica, gli album “Boomerang” (1977) e “Flying over Ortobene Mount on July Seventy Seven” (1979), incontri e collaborazioni, segnano le tappe principali delle successive stagioni del trio (poi quintetto con il sassofonista Sandro Satta ed il trombonista Danilo Terenzi). Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1982, i suoi componenti hanno proseguito su binari differenti i rispettivi percorsi artistici che sabato 24 febbraio si incrociano nuovamente ad Alghero per una Cadmo Reunion proprio là dove tutto era cominciato quarantacinque anni prima.

Il concerto, come sempre, è a ingresso libero; ma data la capienza limitata del Teatro Civico, chi volesse assistere alla serata dovrà munirsi dei biglietti gratuiti che saranno messi a disposizione del pubblico (tre al massimo per persona) mercoledì prossimo, 14 febbraio, presso Lo Quarter, in largo San Francesco, dalle ore 18.00 alle 19,30.

Anche stavolta, trenta biglietti saranno riservati ai non residenti in provincia di Sassari, che potranno prenotarli – sempre mercoledì 14 e negli stessi orari – inviando la richiesta (insieme alla copia di un documento di identità) via mail all’indirizzo jazzalguer@gmail.com per poi ritirarli la sera del concerto, dalle 18.00 alle 19.00, presso Lo Quarter. Sempre qui, sabato 24 alle 18.00, prima di salire sul palco del Teatro Civico, un altro appuntamento attende Antonello Salis, Riccardo Lay e Mario Paliano, che incontreranno il pubblico in una chiacchierata con il giornalista Giacomo Serreli, volto noto dell’emittente televisiva sarda Videolina e profondo conoscitore della musica in Sardegna, e con Salvatore Maltana, coordinatore artistico di JazzAlguer.

 

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Secondo appuntamento in calendario, questa sera ad Alghero, con la rassegna JazzAlguer: al centro dei riflettori del Teatro Civico, con inizio alle 21.00, Filomena Campus, la cantante sarda di casa a Londra, alla testa del suo quartetto composto dal pianista Steve Lodder, il contrabbassista Dudley Phillips, e il batterista Rod Youngs.  

Come già annunciato, il concerto, che è ad ingresso libero, registra il tutto esaurito: i biglietti gratuiti messi a disposizione del pubblico sono infatti terminati in brevissimo tempo. Si potrà comunque seguire la serata a distanza attraverso una diretta video sulla pagina facebook di JazzAlguer.

Cantante, compositrice e regista teatrale, Filomena Campus vive nella capitale del Regno Unito dal 2001. Conosciuta e apprezzata nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Evan Parker, Kenny Wheeler, Cleveland Watkiss, Huw Warren, Martin France, la London Improvisers Orchestra, Paolo Fresu, Antonello Salis, Antonio Forcione. Ad Alghero, insieme al quartetto che ha fondato nel 2010, proporrà brani tratti dal progetto Jester of Jazz (consegnato anche alle tracce dell’omonimo album del 2011), un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori, oltre ad alcune anticipazioni del suo ultimo lavoro, Queen Mab, dove l’artista mette a confronto il personaggio shakespeariano (la fata Mab del “Romeo e Giulietta”) con il mito della Dea Madre e delle Janas, collegando le sue radici mediterranee alla musica jazz.

 

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Secondo appuntamento in calendario, sabato sera (27 gennaio) ad Alghero, con la rassegna JazzAlguer: al centro dei riflettori del Teatro Civico, con inizio alle 21.00 (apertura porte ore 20.15, chiusura alle 20.45), Filomena Campus, la cantante sarda di casa a Londra, in arrivo dall’Inghilterra alla testa del suo quartetto composto dal pianista Steve Lodder, il contrabbassista Dudley Phillips, suoi partner musicali di lunga data ed il batterista Rod Youngs.

La serata si presenta all’insegna di un nuovo pienone, dopo il tutto esaurito registrato per l’evento inaugurale della rassegna, lo scorso 23 dicembre nella cattedrale Santa Maria, cornice ideale del progetto “Altissima Luce” di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura (con Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l’Orchestra da Camera di Perugia e il gruppo vocale Armonioso incanto): i biglietti gratuiti per il concerto, che è ad ingresso libero, messi a disposizione del pubblico mercoledì 17, sono infatti terminati in brevissimo tempo. 

Cantante, compositrice e regista teatrale, Filomena Campus vive nella capitale del Regno Unito dal 2001. Conosciuta e apprezzata nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Evan Parker, Kenny Wheeler, Cleveland Watkiss, Huw Warren, Martin France, la London Improvisers Orchestra, Paolo Fresu, Antonello Salis, Antonio Forcione. Sabato ad Alghero, insieme al quartetto che ha fondato nel 2010, proporrà brani tratti dal progetto Jester of Jazz (consegnato anche alle tracce dell’omonimo album del 2011), un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori, oltre ad alcune anticipazioni del suo ultimo lavoro, Queen Mab, dove l’artista mette a confronto il personaggio shakespeariano (la fata Mab del “Romeo e Giulietta”) con il mito della Dea Madre e delle Janas, collegando le sue radici mediterranee alla musica jazz.

“Scaramouche” è invece il titolo dell’album del 2014 scritto e registrato con il chitarrista e compositore Giorgio Serci, altro sardo trapiantato in Inghilterra, che vede la partecipazione, tra gli altri ospiti, di Kenny Wheeler, il grande trombettista canadese scomparso nel settembre di quello stesso anno.

Insieme alla musica, Filomena Campus è impegnata nel campo del teatro come direttrice artistica di Theatralia, un collettivo internazionale di artisti che combinano letteratura, teatro fisico, performance, arte digitale, musica dal vivo e partecipazione del pubblico. Tra le sue produzioni, l’acclamato “Misterioso”, lo spettacolo di Stefano Benni su Thelonious Monk, che ha tradotto e adattato con la sua compagnia e alcuni dei nomi più importanti del jazz britannico; l’omaggio a Franca Rame “Remembering Franca”; “Italy VS England”, una produzione originale con testi di Stefano Benni e musica del Filomena Campus Quartet. Ha inoltre curato a Londra la regia di “U238” di Marco Paolini e messo in scena nel 2005, per tre settimane di repliche al Camden People’s Theatre, “Not in My Name”, un adattamento del testo del Living Theatre. Nel 2013 ha ideato e creato il Theatralia Jazz Festival (ex festival My Jazz Islands), il primo anno in collaborazione con Forma e Poesia nel Jazz a Cagliari e con il Pizza Express Jazz Club Soho e l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, con ospiti come Stefano Benni, Antonello Salis, Orphy Robinson, Cleveland Watkiss, Paolo Fresu, tra gli altri.

Oltre al concerto, sabato ad Alghero, Filomena Campus è attesa da un incontro con il pubblico in compagnia del giornalista Tonino Oppes: alle 18.00 a Lo Quarter.

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Inaugurata con successo il 23 dicembre con il progetto “Altissima Luce” di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura con Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l’Orchestra da Camera di Perugia e il gruppo vocale Armonioso incanto, la rassegna JazzAlguer si prepara per il suo secondo appuntamento: in arrivo ad Alghero, sabato 27 gennaio, Filomena Campus, la cantante sarda di casa a Londra, di scena al Teatro Civico con il suo quartetto inglese (Steve Lodder al piano, Dudley Phillips al contrabbasso e Rod Youngs alla batteria). 

L’ingresso al concerto, con inizio alle 21.00 (apertura porte ore 20.15, chiusura ore 20.45), è libero, ma vista la limitata capienza del teatro (270 posti), gli spettatori sono invitati a munirsi degli appositi biglietti gratuiti (tre al massimo per persona) che si potranno ritirare mercoledì 17 gennaio presso Lo Quarter, in Largo San Francesco, dalle ore 18.00 alle 19,30. Trenta tagliandi sono riservati ai non residenti in provincia di Sassari: si possono prenotare – sempre mercoledì 17 e negli stessi orari – inviando una mail (ed allegando copia di un documento di identità) all’indirizzo jazzalguer@gmail.com, per essere poi ritirati la sera del concerto, sabato 27, dalle 18.00 alle 19.00, presso Lo Quarter.

Cantante, compositrice e regista teatrale, Filomena Campuss vive a Londra dal 2001. Conosciuta nella sfera del jazz sperimentale e dell’improvvisazione free, ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Paolo Fresu, Evan Parker, Kenny Wheeler, Antonello Salis, Cleveland Watkiss, Huw Warren, Martin France, Antonio Forcione. Ad Alghero proporrà brani tratti dal progetto Jester of Jazz, un raffinato mix di puro jazz contaminato da surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta e altri autori, e alcune anticipazioni da Queen Mab (un personaggio del Romeo e Giulietta di Shakespeare), dove l’artista mette a confronto Mab con il mito della Dea Madre e delle Janas, collegando le sue radici mediterranee alla musica jazz.

Poco prima del concerto, Filomena Campus avrà anche modo di incontrare il pubblico e raccontarsi a colloquio con il giornalista Tonino Oppes: appuntamento alle 18.00 a Lo Quarter.

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Nuovo e ultimo contributo da Sardegna chi_ama, l’iniziativa ideata quattro anni fa dal jazzista Paolo Fresu, fatta propria come progetto speciale dalla Fondazione Banco di Sardegna, e coordinata dall’associazione culturale Dromos per aiutare la riparazione delle scuole isolane colpite dalla terribile alluvione del 18 novembre 2013: si tratta di 3.665,46 euro, in larga parte frutto delle vendite (attraverso i Circoli dei Sardi di Padova e del Friuli e grazie al coordinamento di Fernando Badon) del doppio album registrato in occasione del grande concerto di beneficenza del 31 maggio 2014 all’Arena Grandi Eventi di Cagliari.

La somma è stata devoluta al comune di Solarussa come ulteriore intervento (a integrazione dei 9.800 euro precedentemente erogati) per risanare dall’umidità e tinteggiare i muri della palestra destinata agli alunni delle scuole materne, elementari e medie del paese in provincia di Oristano, una delle undici strutture che hanno già beneficiato nel 2015 dei fondi raccolti da Sardegna chi_ama attraverso le donazioni e gli incassi di quella maratona musicale (trasmessa in diretta televisiva su RAI 3 con un milione e 462mila spettatori e il 7,13% di share): le altre sono la scuola di via Dessì a Mogoro (cui sono andati 5.000 euro per il ripristino della copertura), l’Istituto comprensivo N.4 di Oristano (1.900 euro per la messa in sicurezza dell’edificio), la scuola di via Verdi a Uras (45.000 euro per il ripristino di impianti elettrici e pavimentazione), la scuola media di via Paganini a Sant’Antonio di Gallura (40.000 euro), la scuola elementare del Sacro Cuore a Oristano (16.000 euro per la manutenzione della recinzione esterna), la scuola primaria di via Paganini a San Gavino Monreale (12.000 euro che sommati ai 65.000 euro ottenuti dalla Regione attraverso il Progetto Iscola, hanno permesso il rifacimento della pavimentazione della palestra polifunzionale), la scuola materna e primaria in località Putzolu a Olbia (20.000 euro per il ripristino del piazzale esterno della scuola con prato verde e giochi per bambini), le scuole materne “Santa Maria” di Macomer (10.000 euro per il ripristino della recinzione esterna), “San Pietro” di Nuoro (24.000 euro per il rifacimento e l’impermeabilizzazione del tetto) e di via Sardegna a Pabillonis (2.250 euro).

«La comunità dei sardi mostra ancora una volta il suo volto solidale – commenta Paolo Fresu -. Un grazie ai circoli sardi di Padova e del Friuli per avere contribuito, attraverso la vendita del doppio cd contenente parte delle musiche eseguite la sera del 31 maggio 2014, al completamento dei lavori di ripristino delle scuole di Solarussa. Il sostegno e la comunanza non hanno tempo e ogni momento è giusto per dare una mano a chi ha bisogno di aiuto. Nella speranza che non accadano più fatti tragici come quelli dell’autunno del 2013.»

 

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Consueto appuntamento di fine anno a Berchidda con Shortime: venerdì 29 dicembre si rinnova l’evento natalizio organizzato dall’associazione culturale Time in Jazz, artefice dell’omonimo festival ideato e diretto nel suo paese natale da Paolo Fresu, che lo scorso agosto (dall’8 al 16) ha tagliato il ragguardevole traguardo della XXX edizione. 

Ed è proprio uno sguardo retrospettivo su quelle nove, intense giornate di musica (e non solo) dell’estate passata a far da cornice alla serata allestita al Cinema Teatro Santa Croce, che apre i battenti alle 20.30 con ingresso gratuito: in visione continua gli scatti fotografici e le immagini video girate nel corso dell’ultima kermesse berchiddese.

Ma il piatto forte dell’appuntamento di venerdì è la proiezione de “La stoffa dei sogni”, il film diretto dal regista cagliaritano Gianfranco Cabiddu (responsabile anche della sezione cinema di Time in Jazz) e girato sull’isola dell’Asinara, che quest’anno ha fatto incetta di allori: David di Donatello per la miglior sceneggiatura adattata, Premio Dante Ferretti per la migliore scenografia, Globo d’Oro per il miglior film, Cult Director Award al quindicesimo Ischia Global Film & Music Fest, Premio del pubblico come miglior film e premio a Sergio Rubini come miglior attore al Sabaudia Film Commedia Festival, Gobbo d’Oro per il miglior film al Bobbio Film Festival 2017.

Liberamente ispirata a “L’Arte della Commedia” di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione in napoletano della “Tempesta” di William Shakespeare, “La stoffa dei sogni” intreccia le trame e i fili dei destini di un gruppetto di attori e di camorristi in fuga che, dopo un naufragio, si ritrovano su un’isola-carcere e si mescolano. Shakespeare ed Eduardo De Filippo si fondono in una commedia picaresca, piena di colpi di scena, interpretata da un cast che vede come protagonista Sergio Rubini al fianco di Ennio Fantastichini, Gaïa Bellugi, Renato Carpentieri, Francesco Di Leva, Ciro Petrone, Teresa Saponangelo, Nicola Di Pinto, Jacopo Cullin, Fiorenzo Mattu e, in un cameo, il compianto Luca De Filippo. Firma le musiche Franco Piersanti. 

A introdurre il film è previsto un intervento di Gianfranco Cabiddu e Paolo Fresu.

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Grande attesa, ad Alghero, per il concerto inaugurale della prima edizione di JazzAlguer, la rassegna che si snoderà con cadenza mensile nella cittadina della Sardegna nord occidentale fino al prossimo luglio. Il cartellone si apre domani sera (sabato 23 dicembre) con un evento che ben si sposa con il clima natalizio di questi giorni: nella suggestiva cornice della Cattedrale Santa Maria, con inizio alle 21.30, risplendono le sonorità e le atmosfere tra jazz e musica sacra del Medioevo di “Altissima Luce”, ovvero il Laudario di Cortona riletto da Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, con il trombettista sardo ed il bandoneonista marchigiano affiancati da Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l’Orchestra da Camera di Perugia e il gruppo vocale Armoniosoincanto diretto da Franco Radicchia.

Si tratta di un progetto presentato per la prima volta a Umbria Jazz nel 2016 e successivamente in vari festival italiani e città all’interno di straordinari luoghi di culto. Paolo Fresu, spinto come sempre da un’inesauribile curiosità che lo porta ad affrontare repertori diversi e sfide insolite, ha scelto e arrangiato con Daniele di Bonaventura tredici della quarantasette laudi del Laudario di Cortona, databile tra il 1250 e il 1290, una delle più importanti testimonianze dell’espressione musicale sacra popolare: brani monodici di devozione mariana, testi di funzione morale, riferimenti al francescanesimo, al calendario liturgico e ad altri santi.

Come già annunciato, la serata di domani (sabato 23) ad Alghero, con ingresso libero, è all’insegna del tutto esaurito: i biglietti gratuiti messi a disposizione a partire da lunedì scorso, sono infatti terminati in breve tempo. Ma sarà possibile seguire il concerto in diretta video sulla pagina facebookd di JazzAlguer.

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Saranno disponibili a partire da lunedì 18 dicembre i biglietti per il concerto inaugurale della rassegna JazzAlguer, in programma sabato 23 ad Alghero, nella cattedrale Santa Maria: in programma, con inizio alle 21.30, “Altissima Luce”, ovvero il Laudario di Cortona riletto da Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, con il trombettista e il bandoneonista affiancati da Marco Bardoscia al contrabbasso, Michele Rabbia alla batteria, l’Orchestra da Camera di Perugia e il gruppo vocale Armonioso incanto diretto da Franco Radicchia.  

L’ingresso al concerto è libero, ma data la capienza limitata dello spazio (settecento posti circa), gli spettatori sono invitati a munirsi degli appositi biglietti gratuiti (due al massimo per persona) che si potranno ritirare, fino ad esaurimento, presso Lo Quarter, in Largo San Francesco, dalle ore 16.00 alle 19.00. I tagliandi possono essere prenotati anche da parte di chi non risiede ad Alghero inviando una mail all’indirizzo bayou,club@yahoo.com (sempre a partire da lunedì 18 e con gli stessi orari), per essere poi ritirati prima del concerto, sabato 23, dalle 18 alle 19, presso Lo Quarter.

“Altissima Luce” è un progetto presentato per la prima volta a Umbria Jazz nel 2016 e in seguito nei principali festival italiani e in diverse città all’interno di straordinari luoghi di culto. Paolo Fresu ha scelto ed arrangiato con Daniele di Bonaventura tredici delle quarantasette laudi del Laudario di Cortona (tredicesimo secolo), una delle più importanti testimonianze dell’espressione musicale sacra popolare: brani monodici di devozione mariana, testi di funzione morale, riferimenti al francescanesimo, al calendario liturgico e ad altri santi.

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