22 December, 2024
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Si sbloccano definitivamente i lavori per la realizzazione del manto in erba sintetica al campo comunale di Stintino, dopo il fallimento della prima ditta aggiudicataria. Il 9 ottobre scorso, infatti, il responsabile del Servizio tecnico 1 del Comune costiero, l’architetto Paolo Greco, ha siglato la stipula del contratto con la nuova ditta, la Habitat di Napoli seconda in graduatoria, che si occuperà di completare le opere per un importo contrattuale di 273.357,67 euro.

I lavori per la realizzazione del manto in erba sintetica del campo sportivo Rocca Ruja erano stati aggiudicati la prima volta ad aprile 2017alla ditta Asfalt di Torino, per un importo di oltre 341mila euro. A marzo 2018, però, il comune di Stintino veniva a sapere del fallimento della ditta torinese, attraverso la sentenza della Sezione fallimentare del tribunale ordinario di Torino. Dal verbale della direzione lavori, risultava che la ditta Asfalt aveva eseguito lavorazioni per un importo di poco superiore ai 6mila euro. Dal verbale di consistenza risultavano da eseguire ancora lavorazioni per un ammontare complessivo di 273.357,67 euro.

Le opere già realizzate riguardano la parziale costruzione dell’impianto di drenaggio orizzontale e verticale.

È da qui che dovrà riprendere la ditta campana Habitat, seconda nella graduatoria della gara d’appalto. Ad aprile scorso, nell’ambito dell’iter di riaggiudicazione dell’opera, la ditta partenopea aveva comunicato la disponibilità ad accettare alle medesime condizioni economiche, già proposte dall’originario aggiudicatario in sede in offerta.

Con la stipula del contratto nei giorni scorsi, la ditta potrà iniziare ad accantierarsi e dare inizio alle opere. Dal momento della firma avrà 70 giorni per completare le opere.

«Siamo soddisfatti che il procedimento si sia sbloccato – afferma l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani, che segue l’opera da vicino insieme al vicesindaco Angelo Schiaffino – e che i lavori possano finalmente partire in maniera adeguata, dopo tutti gli intoppi che ci sono stati». Per gli amministratori, tifosi della squadra di casa con oltre 40 anni di attività sulle spalle, c’è anche soddisfazione, perché«finalmente lo Stintino Calcio avrà un campo dignitoso sul quale giocare. Inoltre, anche i tifosi potranno vedere i loro beniamini giocare stando comodamente seduti sulle tribune.»

Oltre ai lavori per il manto erboso, si aggiungono quelli aggiudicati a maggio scorso alla Dado costruzioni di Oristano che dovrà realizzare la tribuna coperta. L’impresa oristanese, infatti, si è aggiudicata la gara d’appalto bandita a dicembre 2018 dal Comune. Sono circa 500 i posti previsti per la struttura completa di bagni, servizi, infermeria, magazzini e area palestra che andrà ad arricchire il campo sportivo fortemente voluto negli scorsi anni dall’amministrazione comunale stintinese. La tribuna è stata progettata dall’architetto Nicolò Pittalis. Spetterà appunto alla Dado costruzioni adesso realizzare l’impianto con un costo per l’amministrazione di poco superiore ai 556mila euro.

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L’obiettivo è partire con la rimozione dei primi 400 metri di strada asfaltata, dal centro servizi alla piazza della Pelosetta, e avviare cosi la riqualificazione della spiaggia della Pelosa. Un’attività che sarà accompagnata dal posizionamento delle sabbie di dragaggio, degli impianti di specie autoctone e, ancora, delle passerelle, delle georeti in fibra di cocco per il ripristino delle dune e la realizzazione dei sottoservizi. È quanto prevede il primo stralcio del progetto di rinaturalizzazione dunale della spiaggia gioiello di Stintino e della Sardegna che, questa mattina, è stato presentato al Mut di Stintino. L’occasione è stata la riunione del Progetto Campus Sardegna, organizzato dal FormezPA, che ha fatto un focus sulla cultura del paesaggio e sull’uso consapevole del territorio.

L’incontro ha messo in rilievo due progetti che l’amministrazione stintinese sta portando avanti, quello della Pelosa appunto e quello del waterfront del centro abitato. Progetti che gli organizzatori della riunione hanno definito esempi di visione lungimirante dell’amministrazione comunale, che segue un percorso virtuoso sia dal punto di vista amministrativo che tecnico.

«Quello della Pelosa è un progetto che arriva da lontanoha detto il sindaco Antonio Dianache trova la sua origine nel Puc approvato nel 2010 e che ha ottenuto la valutazione di coerenza dalla Regione nel 2015. Fa parte di un disegno più ampio, che punta a valorizzare, anche dal punto di vista ambientale, il nostro territorio e a renderlo più funzionale per coloro che lo abitano.»

L’attivazione dei lavori per il primo stralcio della Pelosa, per i quali ci sono a disposizione circa 5milioni di euro finanziati dalla Regione, dovranno essere preceduti dalla conferenza dei servizi che dovrà dare il via libera al progetto definitivo. Intanto l’amministrazione comunale sta procedendo con gli espropri di alcune aree limitrofe alla spiaggia, quindi ai loro frazionamenti e alle proposte economiche. A illustrare il progetto sono stati l’architetto Paolo Greco, responsabile dell’Ufficio tecnico lavori pubblici, del Comune di Stintino e, in rappresentanza di Criteria, l’impresa capofila del Rti che sta realizzando il progetto definitivo, il geologo Maurizio Costa.

È stata Elisabetta Sanna, invece, architetto di RE:Landscape (impresa che fa parte del raggruppamento temporaneo di impresa con SpazioZeroAtelier e Criteria srl) ad illustrare il progetto che lo scorso anno, su 19 partecipanti, si è aggiudicato il concorso internazionale di idee promosso dal Comune per lo studio del waterfront del paese. Il progetto, che mira alla riqualificazione del porto di Stintino, ha l’obiettivo di ridefinire i contorni del borgo, del porto minore, del lungomare Colombo sino all’imboccatura del Porto Mannu, per arrivare poi alla Marina di Stintino. Un vero e proprio potenziamento delle relazioni tra paese e porto per creare un ambiente urbano dalla forte identità.

A chiudere gli interventi è stata la docente di argraria dell’Università di Sassari, Luisa Carta, che ha presentato un approfondimento sugli aspetti e sulle caratteristiche del sistema vegetale dunale dell’area della Pelosa.

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Un progetto che guarda all’utilizzo degli spazi, che crea un percorso di collegamento con i tre porti del paese, presta un occhio di riguardo al sistema dell’accessibilità e dà vita al lungomare, amplia la passeggiata sino ad arrivare al mare con una serie di terrazze e gradinate. È l’elaborato che si è aggiudicato il concorso di idee indetto dal comune di Stintino, per l’acquisizione di proposte relative alla realizzazione dei lavori di riqualificazione del porto del paese e della ridefinizione del water-front del borgo storico.

Sabato mattina il museo della Tonnara di Stintino ha ospitato la presentazione delle prime tre idee progettuali che, insieme ad altre tredici, hanno partecipato al bando. In realtà, al concorso bandito a dicembre dall’amministrazione comunale hanno risposto in venti ma la commissione ne ha valutato ammissibili soltanto 16. E tutte sino a oggi, domenica 27 maggio, riprodotti in pannelli espositivi saranno in mostra sulla terrazza del museo di via Lepanto.

«Avevamo la necessità di mettere assieme una serie di progetti sull’area – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani durante la presentazione – e l’obiettivo era dare una visione univoca e disegnare un nuovo water-front. Questo anche in considerazione delle esigenze che con il tempo si sono create.»

«Il porto deve diventare l’elemento di congiunzione tra paese e mare, tra residenti e turisti, tra abitanti e fruitori, il naturale collegamento tra Stintino e l’Asinara», ha concluso.

«I progetti selezionati – hanno spiegato l’ingegnere Giuseppe Mundula, responsabile del Servizio tecnico 2 del comune di Stintino e presidente della commissione giudicatrice, e l’architetto Paolo Greco, responsabile del Servizio tecnico 1 e curatore del concorso – hanno risposto all’idea concettuale del bando, riorganizzare cioè gli spazi e le funzioni con ricadute anche sul centro storico. Il risultato sono state idee, brillanti e a volte anche audaci, che hanno riguardato il waterfront del centro storico cittadino rivolto a Est, con soluzioni per l’organizzazione e la riqualificazione dell’area portuale, intesa come insieme organico dell’infrastruttura portuale e del borgo.»

«Si tratta di elaborati che portano un contributo importante – ha aggiunto l’assessore dell’Urbanistica Francesca Demontis – e ci aiuteranno a portare avanti il progetto generale di valorizzazione dell’intera zona.»

L’amministrazione, infatti, dispone già di un finanziamento di 1,5 milioni di euro per la riqualificazione dell’area e il progetto arrivato in prima posizione potrà costituire appunto il progetto di fattibilità tecnico economica. Punto di partenza per la progettazione definitiva ed esecutiva che potrà essere divisa in lotti.

Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la proposta presentata dall’architetto Simone Langiu, capogruppo di un team multidisciplinare che vede all’interno anche la società Criteria di Cagliari.

Un progetto che, nell’area del woter-front, prevede una serie di rampe che consentono l’accesso al molo, quindi un nuovo sistema di servizi e un maggior numero di parcheggi, più ordinati, alla Marina di Stintino. Si aggiunge un nuovo molo traghetti per l’Asinara nell’area del faro che diventa un luogo di servizi e di incontro per i cittadini. Sulla spiaggetta Azzena sorge una sorta di tribuna-scalinata, centro di incontro anche in inverno. Quindi il ponte mobile per l’accesso al Porto Mannu e importante collegamento con l’area di Tanca Manna.

Al secondo posto si è classificata l’idea dell’architetto Massimo Alvisi, in qualità di legale rappresentante della Alvisi Kirimoto Partners srl e capogruppo dei una squadra di professionisti e della Milan Ingegneria srl di Milano. Al terzo posto il progetto dell’ingegnere Gabriele Tomiselli capofila di un numerosissimo gruppo multidisciplinare.

Al primo classificato sarà conferito il premio di 20mila euro, al secondo di 2.500 euro, al terzo di 1.200 euro. Premi in denaro anche per il quarto e quinto in classifica (800 e 500 euro rispettivamente) e menzioni per i progetti classificati al sesto e settimo posto.

Nella maggior parte dei progetti, in misura che talvolta ha fatto la differenza, si rafforzano le relazioni tra porto e centro storico. La creazione di passerelle e di percorsi verso il centro del paese sono stati usati per rappresentare questo legame. Spicca, in modo particolare, il ponte mobile che collega il paese con l’area portuale di Marina di Stintino. Una struttura che alcuni mettono in posizione più avanzata ed altri più arretrata nella zona del porto Mannu. Un percorso che è assieme pedonale e ciclabile, nell’ottica di un progetto che vede Stintino al centro della mobilità sostenibile.

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Saranno presentati sabato 26 maggio, alle 11.00, nei locali del Museo della Tonnara di Stintino, i progetti che hanno partecipato al concorso indetto dal comune di Stintino per l’acquisizione di proposte ideative relative alla realizzazione dei lavori di riqualificazione del porto di Stintino e della ridefinizione del water-front del borgo storico.

L’obiettivo del concorso era quello di raccogliere idee per la realizzazione del progetto di riqualificazione del porto di Stintino. Un’area completamente rinnovata che comporterà la riorganizzazione di spazi e funzioni con ricadute anche sul centro storico. Il bando, pubblicato a dicembre, sino al 15 febbraio ha consentito di raccogliere 20 proposte: 16 quelle che, poi, un’apposita commissione ha valutato idonee.

Tutti i progetti saranno parte di una mostra che sarà visitabile al Mut il 26 (dalle 10.00 alle 18.00) e 27 maggio negli orari di apertura del museo.

Sabato 26 maggio, inoltre, saranno presentati i primi tre progetti classificati. I lavori, con inizio alle 11.00, saranno introdotti dall’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani. Seguiranno gli interventi di Paolo Greco, responsabile del Servizio tecnico 1 del comune di Stintino, quindi di Giuseppe Mundula, responsabile del Servizio tecnico 2 del comune di Stintino e presidente della commissione giudicatrice.

Le conclusioni saranno affidate al sindaco Antonio Diana.