22 November, 2024
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«Il vaccino anti Covid arriva a Fluminimaggiore. Dal pomeriggio di martedì 6 aprile e per tutta la giornata di mercoledì 7 aprile, presso la palestra della scuola Media, un’equipe dell’Ats inietterà i vaccini a chi ha oltre 80 anni e a chi ne ha oltre 70. Le dosi saranno in tutto circa 500 e contando che gli ultra ottantenni censiti sono 274 e gli ultra settantenni sono 311, crediamo di riuscire a vaccinare tutti coloro che rientrano in queste due fasce d’età. Alle prenotazioni penserà in tutto l’organizzazione locale.»
Ad annunciare l’importante attivazione del centro di vaccinazione, è il sindaco, Marco Corrias.
«I volontari della Protezione Civile (grazie) passeranno casa per casa presso chi vorrà fare il vaccino per consegnare i moduli di adesione e se servirà potranno aiutare a compilare le schede allegate ha aggiunto Marco Corrias -. Questi tre fogli, insieme alla tessera sanitaria, dovranno essere riconsegnati all’equipe Ats al momento della vaccinazione. I nostri due medici di famiglia, dott. Paolo Mameli e la dottoressa Donatella Atzori (che si sono volontariamente messi a disposizione per coadiuvare l’equipe Ats e che ringraziamo) provvederanno quindi a fare le prenotazioni. Successivamente gli aventi diritto verranno informati sul giorno e sull’ora in cui dovranno presentarsi presso la palestra delle Medie per essere vaccinati.»
«E’ un grande risultato del nostro Comune, che ha premuto fin da subito in questa direzione ed è al momento l’unico centro, oltre a quelli di Iglesias, Carbonia, Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu, a fare sì che i propri anziani non debbano affrontare un viaggio per vaccinarsiha concluso Marco Corrias -. Un grazie sincero a nome della nostra comunità, a tutti coloro che si sono messi a disposizione per l’organizzazione.»

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I rappresentanti sindacali del medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, Paolo Mameli – Fimmg, Anna Rita Ecca – Intesa Sindacale (FISMU), Maria Francesca Pinna – SIMPeF, Paolo Zandara – SISPe e Domenico Salvago – Snami, hanno inviato una dura lettera all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, al Commissario Straordinario ATS Sardegna Massimo Temussi ed al Commissario ASSL Carbonia Gianfranco Casu, con richiesta di spiegazioni sulla mancata somministrazione della prima dose vaccinale per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta nella ASSL Carbonia.

«Il Programma Vaccinazione Anti-COVID-19 Fase 1 della ASSL Carbonia, illustrato con nota del 12.01.2021 del Coordinatore di Progetto Dr. Giuseppe Ottaviani, prevedeva nelle giornate di sabato 16 e domenica 17 la somministrazione della prima dose vaccinale anche per i medici di medicina generale e i pediatri di libera sceltasi legge nella lettera -. Così non è stato, perché nella tarda mattinata del 15 c.m. ai medici, tramite contatto telefonico da parte di operatori del CUP, veniva comunicato che i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta non avrebbero più ricevuto la somministrazione della prima dose vaccinale e, dunque, non dovevano recarsi nella struttura individuata per le vaccinazioni. Gli operatori non hanno fornito nessuna spiegazione attendibile – il presunto mancato accordo con le sigle sindacali, in un primo tempo indicato come possibile causa è ovviamente risibile, non essendoci mai stata nessuna concertazione in merito -.»
«Contattati i Direttori di Distretto, in qualità di rappresentanti sindacali, si è appurato che nemmeno i responsabili aziendali erano in grado di fornire delucidazioni in merito, in quanto del tutto ignari della svolta che l’ASSL, su indicazione di ATS, aveva dato alle operazioniaggiungono i cinque rappresentanti sindacali dei medici -. A nulla è valso cercare di capire cosa stesse succedendo, perché anche l’ulteriore spiegazione che la Pfizer aveva tagliato le forniture e non c’era copertura certa per le seconde dosi, si è rivelata anch’essa risibile, in quanto nelle giornate di sabato e domenica le altre ASSL hanno continuato a somministrare le prime dosi vaccinali ai medici dell’Area convenzionata, senza nessuna variazione rispetto al calendario programmato. Quindi, se ne deduce, che il taglio della scure si è abbattuto solo sui medici dell’ASSL Carbonia, che hanno visto categorie non altrettanto esposte al COVID-19 ricevere il vaccino secondo programma. Di fatto, il Sulcis Iglesiente e i suoi cittadini, ancora una volta verranno penalizzati perché questo vuol dire che i medici di medicina generale, di continuità assistenziale (perché ovviamente anche per loro slitta la prima fase) e i pediatri di libera scelta non solo non potranno aderire alla seconda fase vaccinale come operatori perché non ancora immuni, ma continueranno a fare tamponi antigenici, a visitare pazienti critici, esposti all’infezione virale. E di tutto questo, però, i cittadini saranno puntualmente informati ,utilizzando tutti i nostri canali di comunicazione.»
«E’ di questi giorni la morte di un medico di medicina generale, il dr. Ettore Gallus, sino a poco tempo fa nostro collega di continuità assistenziale a Santadi – concludono Paolo Mameli, Anna Rita Ecca, Maria Francesca Pinna, Paolo Zandara e Domenico Salvago -. Si è attesa una risposta chiarificatrice nella giornata di oggi che ponesse fine a questa scarsa considerazione del lavoro svolto dai medici convenzionati, ma non è pervenuta neanche per le vie brevi – canale di comunicazione informale utilizzato in questi giorni dalle OO.SS.»