21 November, 2024
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«Stiamo lavorando per costruire una rete che unisca i vari quartieri della città di Carbonia. I quartieri, soprattutto, quelli più periferici possono e devono essere uniti nell’esigere un maggiore ascolto all’ interno della casa comunale.»
Lo ha detto Paolo Manca, dirigente del gruppo civico “Carbonia avanti”.
«Per questo come gruppo operativo metteremo a disposizione nei prossimi giorni un numero dedicato per coloro che ci volessero segnalare qualsiasi tipo di situazione per quello che sarà nelle nostre possibilità noi ci saremoconclude Paolo Manca -. Partirà quindi a breve il progetto “TU CHIAMI e NOI CI SIAMO”.»

Questo pomeriggio gli attivisti del gruppo “Carbonia Avanti” Paolo Manca e Renzo Muntoni, hanno effettuato con alcune madri un sopralluogo nel parco giochi del rione di via Sanzio, per verificare lo stato delle strutture destinate all’intrattenimento dei bambini.

«Da una prima verificahanno detto Paolo Manca e Renzo Muntoniabbiamo constatato come la gran parte dei giochi presenti nel parchetto riporti gravissimi deficit strutturali. Al posto delle altalene, sono presenti dei ferri arrugginiti. Uno dei giochi a terra presenta delle lamiere esposte che possono concretamente rappresentare grave pericolo per la sicurezza dei bambini che in quel parco vanno a giocare accompagnati dai genitori. Tra le buche del manto erboso e le altre strutture usurate e scarsamente manutentatehanno aggiunto Paolo Manca e Renzo Muntoni -, sono molti altri i problemi ed i pericoli da disinnescare. Per questo motivo chiediamo all’Amministrazione comunale di intervenire, affinché si possano mettere in sicurezza le strutture e si ripristinino i giochi allo scopo di offrire alle famiglie del rione contiguo a via Sanzio, adeguati spazi di intrattenimento e svago.»

«La nostra denuncia è stata ascoltata: oggi sono iniziati i lavori di pulizia dei parcheggi antistanti la Asl in via Dalmazia a Carbonia. Siamo molto soddisfatti di questo risultato. In ogni caso questo è solo l’inizio, la battaglia per restituire dignità e decoro alle periferie di Carbonia prosegue determinata.»
Lo ha annunciato stamane Paolo Manca, dirigente del gruppo “Carbonia Avanti” che nei giorni scorsi aveva denunciato lo stato di degrado dell’area, sollecitando un intervento di pulizia e bonifica.

«La situazione dei parcheggi antistanti la direzione della Asl a Carbonia, è di degrado assoluto: tra tossicodipendenti che assumono le proprie dosi, siringhe abbandonate per strada, fazzoletti insanguinati e spazzatura, siamo di fronte a un vero e proprio scempio.»

A dirlo è Paolo Manca, rappresentante del movimento cittadino Carbonia Avanti, gruppo facente parte della maggioranza nel Consiglio comunale di Carbonia.

«Più volte con i residenti di via Dalmazia ha aggiunge Paolo Manca -, abbiamo denunciato questa situazione. Ma ancora oggi, questo pezzo di territorio comunale è abbandonato a se stesso. Chiediamo immediatamente un intervento delle istituzioni perché qui non si tratta più solo di una questione di decoro urbano conclude il dirigente di Carbonia Avanti -, quanto invece di sicurezza per tutti coloro che ci vivono o semplicemente ci transitano per accedere a qualche ufficio.»

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La commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale ha concluso in tarda mattinata la due-giorni di audizioni sul pacchetto di provvedimenti allo studio della Giunta regionale per contrastare gli effetti devastanti causati dall’emergenza Covid-19 sul tessuto economico isolano.

Davanti al parlamentino presieduto da Piero Maieli sono sfilati i rappresentanti delle associazioni datoriali, gli operatori del turismo, dell’artigianato e del commercio. Da tutti è arrivata un’indicazione precisa: le imprese, soprattutto, quelle costrette a sospendere l’attività per contrastare la diffusione del Coronavirus,  hanno urgente bisogno di liquidità. Unanimità anche sull’esigenza di prestare soccorso immediato al comparto turistico, settore trainante dell’economia isolana sul quale l’emergenza sanitaria rischia di provocare una crisi irreversibile se non si assumeranno decisioni rapide ed efficaci.

Sulle modalità di erogazione delle risorse si confrontano due posizioni: la Giunta, grazie all’accordo stipulato recentemente con la Banca di investimenti europea, propone alle imprese un prestito garantito con l’azzeramento degli interessi fino a 800mila euro, un preammortamento di due anni e la restituzione della quota capitale in 15 anni. La minoranza consiliare preme invece per la formula del fondo perduto da riservare alle piccole e micro imprese.

CONFINDUSTRIA, CONFESERCENTI, CONFCOMMERCIO, CONFAPI

Secondo il presidente di Confindustria Maurizio De Pascale la via più rapida per immettere liquidità del mercato è il ricorso al credito d’imposta: «I prestiti garantiti rischiano di trasformarsi in un boomerang, il credito d’imposta sarebbe invece immediatamente disponibile e consentirebbe alle imprese di respirare. La Sardegna ha bisogno di ripartire al più presto. Occorre concentrare gli sforzi sul sistema turistico altrimenti si perderebbero migliaia di posti di lavoro. Siamo in una situazione eccezionale, servono misure eccezionali come nel dopoguerra. Occorre semplificare le procedure e rendere immediatamente disponibili le risorse».

Stessa linea sulle tempistiche degli interventi da parte di Enrico Gaia (Confapi) e Roberto Bolognese (Confesercenti). Il primo ha puntato il dito contro le lungaggini burocratiche che rallentano l’erogazione delle risorse alle aziende e sollecitato lo sblocco dei bandi T1,T2 e T3 per gli aiuti alle nuove imprese e l’aumento di competitività. Roberto Bolognese, invece ha rimarcato le difficoltà attraversate dalle piccole aziende del settore turistico indicando alcuni possibili interventi: integrazione di 1000 euro (per tre mesi) al bonus statale da 600 euro, prestiti garantiti in misura proporzionale al volume d’affari delle imprese (fino a un massimo di 50mila euro), accesso al credito anche per le piccole attività che non potranno beneficiare dei fondi statali, esonero per il 2020 del Durc e del certificato antimafia, concessioni gratuite del suolo pubblico per rendere più agevole il rispetto delle norme sul distanziamento sociale.

«Senza un soccorso di Stato e Regione ha detto Roberto Bolognese il 42 per cento delle imprese isolane legate al turismo rischia di non riaprire.»

Intervento pubblico invocato anche da Sara Pintus, direttore di Confcommercio: «Occorre evitare alle piccole imprese di fare debitoha detto Sara Pintusmeglio pensare a interventi a fondo perduto come ha fatto la Provincia autonoma di Bolzano. Sarebbe opportuno coprire i costi di esercizio delle attività commerciali, se non è possibile con il fondo perduto si prevedano finanziamenti a tasso zero».

UNIONCAMERE

Sulla diversificazione delle misure di sostegno alle imprese ha invece concentrato il suo intervento il presidente di Unioncamere Gavino Sini: «Serve un cocktail di farmaci per risanare il grande malato ha detto Gavino Sini l’economia sarda ha bisogno di interventi rapidi ed efficaci. Il fondo perduto potrebbe andar bene per le piccole e le micro imprese, garantire loro un minimo di liquidità le aiuterebbe a risollevarsi. Diverso invece il discorso per le imprese medio-grandi: in questo caso il prestito a interesse agevolato sarebbe di aiuto. Ma non è l’unica soluzione: vedrei bene anche l’emissione di mini bond per le grandi imprese turistiche o il ricorso del prestito partecipativo con l’ingresso della Sfirs in società di capitali. Un’altra via è quella della moneta complementare. In Sardegna c’è un circuito già sperimentato che potrebbe aiutare a lasciare i soldi nel territorio»  

FEDERALBERGHI, ASSOHOTEL, OPERATORI SETTORE RICETTIVO

Drammatica la situazione delle strutture ricettive in Sardegna: «Il settore registra perdite del 70% rispetto allo scorso anno – ha detto il presidente di Federalberghi Paolo Mancac’è bisogno di iniziative forti. Se non si garantisce la ripartenza potrebbe andare in fumo il 50% delle buste paga stagionali. Per questo chiediamo tempi brevi nell’erogazione delle risorse. Bisogna fare un ragionamento di sistema, in futuro occorrerà cambiare volto al turismo isolano, c’è bisogno di investimenti strutturali».

Una sburocratizzazione dei finanziamenti ha chiesto anche Carlo Amaduzzi di Assohotel: «Le imprese hanno bisogno di liquidità. I soldi devono essere investiti per garantire sicurezza ai nostri clienti. Se la Sardegna riaprirà sarà un’isola sicura e feliceha affermato Carlo Amaduzzima per rafforzare questa immagine serve l’aiuto della Regione. Mi lasciano perplesso però alcune dichiarazioni del presidente Solinas che ha parlato di passaporto sanitario per i turisti e di test della saliva. Serve chiarezza, così si spaventano i turisti».

Rocco Meloni, in rappresentanza di oltre 200 microimprese isolane del settore alberghiero, extralberghiero e del commercio, ha suggerito alcune misure a sostegno degli operatori economici: sospensione dei mutui e dei tributi per il 2020, contributi a fondo perduto, bonus assunzioni, attivazione e rilancio dei collegamenti aerei e marittimi, pianificazione dei protocolli di accoglienza dei turisti, campagna promozionale a livello regionale e nazionale. «Parlo a nome delle micro imprese che rappresentano il tessuto produttivo di territori marginali come l’Ogliastra – ha detto Rocco Meloni – se muoiono queste piccole attività muore la Sardegna»

ASSOVIAGGI, CISAV

Qualche segnale di speranza è invece arrivato dai rappresentanti delle agenzie di viaggio, nonostante la grave crisi che ha investito il settore con un calo del 60% delle prenotazioni per la Sardegna. Mario Sannia, a nome della Cisav (Comitato indipendente delle agenzie di viaggi e turismo), ha presentato alla commissione il progetto “Sardegna, io mi fido di te” mettendo a disposizione l’esperienza di circa 600 agenti di viaggio per rilanciare l’offerta turistica isolana. «Abbiamo il dovere di pensare a una ripartenza. Noi abbiamo le conoscenze per garantire un pacchetto turistico variegato, fondato sulle eccellenze del territorio – ha detto Mario Sannia il nostro obiettivo è ricompattare tutti gli attori del mercato e garantire redditività alle imprese sarde».  

A Mario Sannia si è unito Riccardo Cappai, rappresentante di Assoviaggi che ha dato la piena disponibilità a supportare la regione nella promozione turistica: «I nostri 300 associati rappresentano un presidio di servizi per tutti i turisti – ha detto Riccardo Cappai – le nostre agenzie possono trasformarsi in Infopoint per i visitatori».

CNA, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI e CAIC

L’avvio immediato della Fase 2 ha auspicato il presidente di Cna Francesco Porcu: « Occorre mettere in campo tutte le energie per avviare la ricostruzione economica ha detto Francesco Porcusuggeriamo l’istituzione di una cabina di regia che veda la partecipazione di Regione, enti locali e forze sociali. E’ necessario procedere a una  ricognizione del bilancio della Regione per recuperare le risorse ancora non impegnate o difficilmente spendibili, a partire dai fondi strutturali europei, renderle disponibili e metterle al servizio di un grande progetto di rilancio del nostro sistema economico-produttivo».

CNA ha quindi proposto un grande piano di investimenti pubblici, anche in deroga al codice degli appalti. «Le costruzioni possono risvegliare il mercato internoha detto Francesco Porcu pensiamo alla riqualificazione degli edifici scolastici e all’efficientamento energetico del patrimonio pubblico. E’ questa la chiave per rilanciare l’economia della Sardegna».

Critico l’intervento del presidente di Confartigianato Fabrizio Mazzuzzi: «A due mesi dal lockdown stiamo ancora discutendo su quali misure mettere in campo. Siamo in forte ritardo e le aziende non possono più aspettare – ha detto Fabrizio Mazzuzzi – quando è scoppiata l’emergenza abbiamo proposto alla giunta una soluzione immediata: lo sblocco dei 40 milioni stanziati in finanziaria per il comparto artigiano. Una parte poteva essere utilizzata sottoforma di contributi a fondo perduto, ciò avrebbe consentito a molte piccole imprese di pagare i costi di esercizio. Non si è fatto niente e, a oggi, non sappiano se quei soldi sono ancora disponibili o sono andati a finire in un fondo indistinto. Sulle risorse messe in campo da Stato e Regione occorre stare attenti: non tutte le imprese hanno subito danni, nell’erogazione dei finanziamenti bisogna tenere conto dei bisogni reali».

Un aiuto immediato alle imprese hanno chiesto anche Ignazio Schirru di Casartigiani ed Aldo Pisu di Artigiancassa. Ignazio Schirru ha proposto «un reddito di sopravvivenza» che consenta alle imprese di pagare le spese vive mentre Aldo Pisu ha invocato interventi rapidi a sostegno degli imprenditori in difficoltà.

IMPRESE E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

La Quinta Commissione, infine, ha sentito gli operatori dello spettacolo, settore tra i più colpiti dall’emergenza Covid-19.

«Tutti gli eventi primaverili ed estivi sono stati sospesi o annullatiha detto il responsabile del Coordinamento dei rappresentanti dello spettacolo Marco Benonidifficilmente si tornerà a lavorare nel 2020. C’è bisogno di un intervento urgente a sostegno delle imprese e dei lavoratori». Marco Benoni ha proposto per questo l’incremento dei capitoli di spesa inseriti nel bilancio regionale, in particolare nella legge 56 del 1990, portando la dotazione finanziaria a 29,5 milioni di euro per il prossimo triennio. Più risorse anche per gli eventi culturali, la promozione della lettura, lo sviluppo del cinema. «Un altro tasto dolenteha aggiunto Marco Benoniriguarda la sicurezza: ci sarà bisogno di importanti interventi per adeguare le strutture alle nuove disposizioni anti-Covid».

Sulle difficoltà dei lavoratori dello spettacolo si è invece concentrato l’intervento di Fausto Siddi (Sai-Slc Cigil): «In Sardegna sono circa mille gli attori e i danzatori professionisti che in questi mesi si sono dovuti fermare – ha detto Fausto Siddi in molti casi si tratta di liberi professionisti che soffrono una situazione ancora più precaria. E’ importante offrire loro una tutela, a partire dall’istituzione di un registro regionale. Le risorse per il comparto oltre a garantire gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dovrebbero essere utilizzate anche per finanziare le prove degli spettacoli futuri e per la formazione e riqualificazione professionale».

Le audizioni sono state intervallate dagli interventi dei consiglieri di maggioranza e opposizione. Nel dibattito sono intervenuti Gianfranco Satta (Progressisti), Gigi Piano e Salvatore Corrias (Pd), Emanuele Cera (Forza Italia, Carla Cuccu (M5S) e Maria Elena Fancello (Misto).

I rappresentanti della minoranza hanno insistito sull’opportunità di prevedere forme di finanziamento a fondo perduto per le imprese attualmente non contemplate nel disegno di legge della Giunta.

I consiglieri Emanuele Cera e Carla Cuccu hanno proposto alla Commissione l’approvazione di un documento unitario che tenga conto dei suggerimenti arrivati dai rappresentanti delle imprese turistiche, dell’artigianato e del commercio. Proposta su cui sembra esserci l’accordo di tutte le forze politiche.

Il consigliere di Udc-Cambiamo, Antonello Peru, ha invece annunciato la presentazione di un progetto di legge per il varo di strumenti finanziari innovativi a favore del sistema produttivo: «Presenterò il documento alla maggioranza ha detto Antonello Peruservono misure che bypassino il sistema bancario. Penso ai minibond o ai basket bond con garanzia pubblica. L’altra proposta è quella della introduzione della moneta complementare nella pubblica amministrazione, per le politiche di sviluppo e di supporto alle imprese. La mia idea è quella di un bonus vacanze da 1000 euro per nucleo familiare finanziato con 300 milioni di euro».

«In questi due giorni abbiamo ascoltato proposte e suggerimenti interessantiha detto il presidente della Commissione Piero Maieli -. L’obiettivo di tutti noi è quello di garantire liquidità alle imprese per programmare la ripartenza. Valuteremo, tenendo conto degli interventi decisi dal Governo nazionale, quali misure adottare. Non siamo contrari per principio al fondo perduto, occorre però valutare il fabbisogno reale e procedere con misure mirate, tempestive ed efficaci.»

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«Con l’annunciata liquidazione di Air Italy, ancora una volta la questione trasporti da e per la Sardegna diventa emergenza drammatica da affrontare con urgenza e soluzioni certe, viste anche le imminenti scadenze delle convenzioni attualmente in vigore, sia per la continuità territoriale aerea (16 aprile) che per quella marittima (24 luglio).»

E’ quanto ha dichiarato Serafina Mascia, presidente nazionale della FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, richiamando l’attualità e concretezza del convegno organizzato a Saronno per sabato 15 febbraio, alle ore 14,30, presso l’Hotel La Rotonda. Sarà una occasione di confronto e di analisi sulla questione della continuità territoriale, tra i sardi emigrati, esperti, imprenditori del turismo e dei trasporti, rappresentanti del Governo, del Parlamento e della Regione.

«Ci auguriamo vivamente ha aggiunto Serafina Mascia – che l’incontro di ieri a Bruxelles del presidente della Regione Solinas con la Commissione Trasporti della UE possa produrre risultati concreti e positivi in tempi rapidi.»

“Continuità territoriale per la Sardegna. L’impegno degli emigrati sardi in Italia”: questo il tema a centro del convegno di Saronno, a cui è stata confermata la partecipazione di Alessandra Zedda, vice presidente Giunta Regione Autonoma della Sardegna e di Salvatore Margiotta, sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori si apriranno con i saluti di Serafina Mascia, presidente FASI, Luciano Aru, presidente del Circolo di Saronno e di Alessandro Fagioli, sndaco di Saronno. Sono previsti quindi gli interventi di Tonino Mulas, responsabile trasporti FASI; Gianfranco Fancello, docente di Sistemi dei Trasporti facoltà di Ingegneria, Università di Cagliari su “Modelli di continuità nell’Unione Europea”; Michele Cossa, presidente Commissione Insularità, Consiglio regionale della Sardegna su“Il principio di insularità nella Costituzione”; Paolo Manca, Presidente Federalberghi della Sardegna su “Continuità territoriale e turismo”; Andrea Frailis, Gruppo PD – Camera dei deputati su legge sulla continuità su ”Proposta di legge sulla continuità”; Gianni Marilotti, Gruppo 5 Stelle Senato della Repubblica su “Svantaggi dell’insularità e continuità territoriale”; Roberto Patrizi, Tirrenia; Ermanno Sereni, Sardinia Ferries; Laura Nadalini, Grandi Navi Veloci e Eleni Valoglou, Grimaldi.

Sono 700.000 circa i sardi che vivono con le loro famiglie nella penisola italiana e la questione dei collegamenti con l’isola è al centro dei loro interessi, per questo sono particolarmente sensibili alla questione della Continuità Territoriale e alla condizione di insularità della Sardegna: è una questione che interessa lo sviluppo infrastrutturale ed economico dell’isola e, a livello europeo, il principio di coesione.

«Il diritto alla mobilità dei sardi residenti, in primis – ha sottolineato Tonino Mulas, responsabile trasporti FASI – ma occorre affrontare e risolvere anche lo svantaggio dei sardi emigrati e di tutti coloro che vogliono raggiungere la Sardegna, oltre che per il trasporto delle merci. Richiediamo, pertanto, la massima attenzione della Regione e del Governo Nazionale affinché i sardi emigrati e le loro famiglie siano compresi nella fruizione della continuità territoriale marittima, come avviene attualmente.»

«Per il rinnovo della continuità aerea – ha aggiunto – la FASI resta del parere che la “continuità per tutti” sia la soluzione migliore per incoraggiare anche i segmenti di turismo ambientale e non solo balneare, dentro una riconversione “green”, in linea con la nuova idea di sviluppo della Commissione Ursula von der Leyen. Come pure resta importante la tanto disattesa CT2: la Sardegna è assolutamente sguarnita di voli da numerose regioni di interesse per gli operatori economici sardi, per gli studenti sardi fuori sede e per la presenza di comunità sarde. Per il rinnovo continuità marittima, siamo convinti che mantenere tutte le rotte attuali (Arbatax compresa) a prezzi calmierati sia vitale per la Sardegna.»

La scadenza del 24 luglio è vicina e taglia in due l’alta stagione turistica: la FASI chiede che il governo, per motivi di emergenza stagionale, possa ottenere dall’Unione Europea una proroga adeguata fino alla operatività del nuovo bando. La stesura della nuova convenzione dovrà coinvolgere la Regione Sardegna e con essa le forze politiche, sociali ed economiche dell’isola.

Bisogna anche prevedere (nell’ambito dell’utilizzo dei fondi europei per le politiche di riconversione ambientale) misure concrete per non far ricadere ulteriormente sul costo dei biglietti e del trasporto merci il nuovo obbligo europeo di sostituzione dei carburanti più inquinanti.

«La continuità marittima – ha detto ancora Tonino Mulas – è stata da sempre oggetto di lotta, è ancora oggi la più utilizzata per i rientri estivi e festivi dei sardi emigrati e delle loro famiglie. Ricordiamo che il contributo dei sardi emigrati, in termini economici, alla terra di origine continua in particolare con le ristrutturazioni delle seconde case nelle zone interne e delle case al mare, oltreché con la presenza nelle vacanze estive e con il consumo dei prodotti tipici regionali. Per questo è essenziale che si possa mantenere aperta una possibilità di ritorno anche più volte l’anno.»

  

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«Questa maggioranza si pone l’obiettivo di sostenere il turismo, tutta l’industria delle vacanze, da quella costiera alle attività che si svolgono nelle aree interne. Per questo crediamo sia indispensabile varare l’imposta di sbarco che, di fatto, sostituirebbe la tanto odiata tassa di soggiorno.»
Lo sostiene Antonello Peru (Cambiamo!) che difende senza tentennamenti la proposta di legge, che lo vede come primo firmatario: «Un progetto che ha il vantaggio di un tributo da pagare una sola volta, dai turisti al loro ingresso in Sardegna. Non solo. Le somme andrebbero direttamente a tutti i Comuni e verrebbero distribuite per realizzare quei servizi necessari al miglioramento della nostra offerta turistica – aggiunge il rappresentante del gruppo Udc-Cambiamo! – Gli enti locali quindi non sarebbero più costretti ad applicare la tassa di soggiorno perché riceverebbero gli stessi introiti dall’imposta sullo sbarco. Gli albergatori non sarebbero più obbligati a riscuotere una tassa per loro sostanzialmente inutile». Un processo che si traduce in una parola in vera semplificazione.

«Anche i turisti avrebbero degli impatti positivi – spiega Antonello Peru -. Se oggi una famiglia che arriva nella nostra Isola, rimanendo per dieci giorni, paga con la tassa di soggiorno anche 70/80 euro, con l’imposta di sbarco spenderebbe tra i 10 e i 15 euro.»
Un risparmio non da poco: «E sarebbero in generale avvantaggiati anche tutti i sardi perché oggi chi si sposta da una parte all’altra della Sardegna e pernotta in albergo deve pagare la tassa di soggiorno con un balzello che si riflette anche sui residenti in Sardegna. Per questo ho davvero difficoltà nel capire come non si possa essere d’accordo con questa proposta. E mi fa piacere leggere che sia l’assessore al turismo Gianni Chessa che il presidente di Federalberghi Paolo Manca abbiano entrambi espresso oggi una loro decisa preferenza all’imposta di sbarco rispetto alla tassa di soggiorno. Auspico che, a questo punto – conclude Antonello Peru -, il Consiglio regionale comprenda la bontà di questo provvedimento e la legge possa dunque essere approvata anche a larga maggioranza».

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E’ il grande giorno del derby Monteponi-Carbonia. Alle 15.00, sul manto erboso del “mitico” stadio Monteponi di Iglesias, va in scena una sfida che ha scritto centinaia di pagine gloriose del calcio sardo. Dirige Paolo Carta di Oristano, assistenti di linea Martino Fadda e Giovanni Meloni del comitato di Carbonia). E’ la quarta volta che le due massime espressioni del calcio del Sulcis Iglesiente si affrontano dall’inizio della stagione, tra Coppa Italia e campionato, la prima che alla vigilia non ha un favorito, per la conferma della competitività della squadra di Fabio Piras, protagonista ai vertici dall’inizio della stagione, e la crescita di quella di Andrea Marongiu, che sotto la nuova guida tecnica e con un organico completamente rivoluzionato rispetto all’inizio al mercato di riparazione dello scorso dicembre, è passata da “cenerentola” ultima in classifica a protagonista alle spalle delle prime che si stanno giocando la promozione in Eccellenza regionale.

I due derby di Coppa Italia, lo scorso autunno, non ebbero storia, perché troppo grande era il divario tecnico tra le due squadre, a favore del Carbonia, che si impose nella gara d’andata al Monteponi, per 4 a 2, e in maniera ancora più netta al ritorno, per 4 a 0. Il derby di campionato del girone d’andata, invece, seconda partita della nuova gestione tecnica dell’ex Andrea Marongiu, nonostante alla vigilia vedesse nettamente favorito il Carbonia con la squadra rossoblu ancora in fase di ricostruzione sul mercato, terminò in parità, 1 a 1, con il Carbonia in vantaggio già all’11 con un gran goal di Marco Foddi, raggiunto nel finale da un calcio di rigore di Diego Flumini.

Il Carbonia è terzo in classifica, a 6 punti dalla capolista San Marco Assemini ’80 e a 5 dal La Palma Monte Urpinu. Se vuole tenere ancora viva la speranza di riagganciare la vetta, a sei giornate dalla fine della stagione regolare, deve assolutamente vincere, dopo la grande occasione mancata sette giorni fa nel match casalingo con l’Andromeda, nel quale è stato raggiunto sul pari al 94′!

La Monteponi, ormai virtualmente salva (alla vigilia del derby d’andata era ultima con 2 punti in nove giornate, e da allora ne ha messo insieme 32 in un girone di 15 partite, viaggiando alla media di 2,13 punti a partita, terza nella classifica parziale, dietro al La Palma Monte Urpinu (36 punti in 15 partite, San Marco Assemini ’80 con 33 ed 1 punto davanti al Carbonia che ne ha collezionato 31).

La giornata propone la trasferta della San Marco Assemini ’80 a Seulo ed il derby cittadino per il La Palma Monte Urpinu, sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia.

Il Villamassargia gioca sul difficile campo dell’Andromeda (reduce dal pari di Carbonia), a Siurgus Donigala (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Paolo Manca di Cagliari e Mauro Biagini di Oristano, fermamente intenzionato a conquistare i punti necessari a difendere il quarto posto dagli assalti di Orrolese, Arborea, Selargius e Monteponi, le prime due lontane 3 punti, le altre due, 4 punti.

Il Carloforte, ormai retrocesso in Prima Categoria, gioca sul difficile campo dell’Arborea (dirige Francesco Marcato di Cagliari, assistenti di linea Marco Fara di Oristano e Luca Staffieri di Olbia), formazione reduce dall’impresa compiuta sette giorni fa sul campo della capolista San Marco Assemini ’80.

Completano il programma della decima giornata del girone di ritorno, le partite Sant’Elena Quartu-Idolo, Selargius.Orrolese e Gonnosfanadiga-Villasor.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, arrivato alla nona giornata del girone di ritorno, la capolista Villacidrese gioca sul campo dell’Atletico Villaperuccio, mentre la prima inseguitrice Freccia Parte Montis (l’unica ancora in grado di insidiarne il primo posto alla fine del campionato), gioca sul campo dell’Atletico Sanluri. Il Cortoghiana cerca una conferma a Sadali, dopo aver interrotto domenica scorsa la serie negativa che gli ha fatto perdere contatto dalla vetta della classifica, mentre la Fermassenti che invece è ancora in difficoltà ed è scivolata al quarto posto, gioca sul campo del Circolo Ricreativo Arborea.

L’Atletico Narcao, la squadra sulcitana più in forma, oggi quinta in classifica, gioca il derby sul campo dell’Isola di Sant’Antioco, formazione assetata di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione.

Completano il programma della giornata, le partite Gergei-Gioventù Sprtiva Samassi, Tharros-Libertas Barumini, Virtus Villamar-Oristanese e Villanovafranca-Seui Arcueri.

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Il girone A del campionato di Promozione propone oggi, per la terza giornata del girone di ritorno, impegni molto interessanti per le quattro squadre sulcitane. Il Carbonia di Fabio Piras, al Comunale “Carlo Zoboli”, contro l’Idolo di Arzana (dirige Giuseppe Puddu di Oristano, assistenti di linea Valeria Spizuoco di Cagliari ed Annamaria Sabiu di Carbonia), è chiamato a dimostrare di aver assorbito senza traumi la sconfitta interna subita nel big match con la capolista San Marco Assemini ’80 che ha interrotto la serie di quattro vittorie consecutive e rallentato la rincorsa al vertice della classifica. L’Idolo non vive un periodo positivo, penultimo con 15 punti, ma non va sottovalutato. All’andata finì 0 a 0.

Il Villamassargia gioca sul campo della vicecapolista La Palma Monte Urpinu (dirige Marco Medda di Cagliari, assistenti di linea Matteo Laconi e Marco Ambu di Cagliari), la squadra più in forma. Anche la squadra di Giampaolo Murru è in grande forma, sorprendentemente quarta in classifica a due soli punti dal Carbonia, all’andata impose alla squadra di Antonio Madau l’1 a 1 e scenderà in campo sicuramente senza timori reverenziali.

La Monteponi di Andrea Marongiu, reduce dal ko di Gonnosfanadiga che ha interrotto la serie positiva di cinque vittorie consecutive, ospita il temibile Arborea (dirige Antonio Pergola di Cagliari, assistenti di linea Fabrizio Murru e Paolo Manca di Cagliari) con la ferma determinazione di continuare il suo cammino verso posizioni di classifica più tranquille.

Il Carloforte di Massimo Comparetti, infine, reduce dal pari casalingo con l’Orrolese, è atteso da una sfida sulla carta quasi impossibile, sul campo della capolista San Marco Assemini ’80 (dirige Federico Salis di Cagliari, assistenti di linea Nicola Atzori ed Alessandra Usai di Oristano).

Completano il programma della terza giornata del girone di ritorno, le partite Orrolese-Villasor, Sant’Elena-Selargius, Seulo 2010-Andromeda e, infine, Vecchio Borgo Sant’Elia-Gonnosfanadiga.

La prima giornata di ritorno del girone B del campionato di Prima categoria propone la sfida più attesa, il derby tra Cortoghiana e Fermassenti, rispettivamente prima e seconda in classifica, divise da un solo punto. All’andata, a San Giovanni Suergiu, il derby finì in parità, 1 a 1. La loro grande avversaria, la Villacidrese (seconda a pari punti con la Fermassenti), ha perso 4 a 3 nell’anticipo giocato sul campo del Sadali. L’Atletico Villaperuccio nell’altro anticipo giocato ieri, ha perso 2 a 1 sul campo della Tharros (all’andata travolse la squadra oristanese per 6 a 1, quando aveva ancora il bomber Samuele Curreli, poi passato alla Monteponi). L’Atletico Narcao, reduce della sconfitta subita sul campo della Freccia Parte Montis, gioca ancora in trasferta, a Seui. In trasferta anche l’Isola di Sant’Antioco, sul campo dell’Atletico Sanluri.

Completano il programma della giornata, le partite Circolo Ricreativo Arborea-Gergei, Freccia Parte Montis-Gioventù Sportiva Samassi, Libertas Barumini-Oristanese e, infine, Villanovafranca-Virtus Villamar.

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COMUNICATO STAMPA

Come ogni anno la manifestazione “Rochitas in festa” riserva uno spazio significativo a una tavola rotonda per discutere di prospettive economiche e culturali del territorio, e lanciare un segnale di apertura verso le innovazioni nel campo turistico e la valorizzazione delle risorse locali. L’appuntamento è per sabato 22 dicembre, alle 17.00, nella Sala Aligi Sassu, che ospiterà un dibattito a tema “Il territorio del Meilogu. Idee, suggerimenti e prospettive di crescita”.

All’incontro, moderato da Carlo Marcetti, dopo i saluti del sindaco Gianfranco Soletta interverranno Andrea Pinna, dell’industria casearia Fratelli Pinna, Andrea Ledda, della Vitivinicola Ledda, Pasquale Tanda del Pastificio Tanda & Spada, Paolo Manca, segretario generale del Consorzio di Porto Rotondo, Giuseppe Campus, project manager di sviluppo locale, Stefano Ruiu, della società cooperativa Siendas per la promozione turistica locale, e Franco Campus, archeologo e sindaco di Ittireddu.

Lo scopo è quello di mettere a confronto il mondo politico e istituzionale, quello manageriale e di promozione turistica con le diverse realtà imprenditoriali che siano divenute in qualche modo esempi significativi di come sia possibile scommettere sul territorio in maniera vincente.