La Regione giovedì sarà a Bruxelles per cercare una soluzione alla vicenda degli aiuti agli alberghi (legge 9/98).
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«La Regione ha ben chiara la situazione relativa alla L.R. 9/1998. Giovedì saremo a Bruxelles per un incontro convocato dalla Commissione Europea e richiesto dalla Regione con la collaborazione della Rappresentanza Italiana all’UE, per ottenere una soluzione condivisa». È l’impegno assunto questa mattina dal capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, con un gruppo di operatori turistici aderenti alla Federalberghi, guidati dal presidente regionale Paolo Manca, che hanno manifestato sotto il palazzo di viale Trento.
«Siamo perfettamente consapevoli della gravità della situazione – ha precisato Spanu -. In questi giorni stiamo preparando un dossier da presentare alla Direzione della Concorrenza. Il percorso è stretto e difficilissimo, ma non lasceremo niente di intentato. La Regione è mobilitata per affrontare questo problema. In un recente incontro con i legali di Federalberghi, sono emerse molto chiaramente le criticità di questa vicenda che risale a parecchi anni fa. Stiamo cercando di intervenire per salvare una situazione che era ormai compromessa. I margini d’intervento sono ridotti ma la Presidenza della Regione, pur con tutta la prudenza necessaria, porterà a Bruxelles le istanze che consentano di alleggerire il peso del recupero degli incentivi richiesto agli operatori sardi. Abbiamo impresso un’accelerazione straordinaria per arrivare all’incontro di giovedì in tempi stretti e nelle migliori condizioni possibili. Ricordiamo però che sulla vicenda grava già un pronunciamento negativo della Corte di Giustizia Europea.»
Agli operatori che chiedevano di intervenire nei confronti di Equitalia per bloccare il pignoramento dei conti correnti delle società alberghiere interessate dal provvedimento di restituzione dei fondi erogati, Filippo Spanu ha detto che «questa Presidenza non ama fare promesse vane. Prima parliamo con i dirigenti della Commissione ed esponiamo le nostre ragioni; poi, verificate le loro risposte, penseremo alle successive mosse da compiere. Entro questa settimana avremo tutti le idee più chiare in proposito».
«Siamo perfettamente consapevoli della gravità della situazione – ha precisato Spanu -. In questi giorni stiamo preparando un dossier da presentare alla Direzione della Concorrenza. Il percorso è stretto e difficilissimo, ma non lasceremo niente di intentato. La Regione è mobilitata per affrontare questo problema. In un recente incontro con i legali di Federalberghi, sono emerse molto chiaramente le criticità di questa vicenda che risale a parecchi anni fa. Stiamo cercando di intervenire per salvare una situazione che era ormai compromessa. I margini d’intervento sono ridotti ma la Presidenza della Regione, pur con tutta la prudenza necessaria, porterà a Bruxelles le istanze che consentano di alleggerire il peso del recupero degli incentivi richiesto agli operatori sardi. Abbiamo impresso un’accelerazione straordinaria per arrivare all’incontro di giovedì in tempi stretti e nelle migliori condizioni possibili. Ricordiamo però che sulla vicenda grava già un pronunciamento negativo della Corte di Giustizia Europea.»
Agli operatori che chiedevano di intervenire nei confronti di Equitalia per bloccare il pignoramento dei conti correnti delle società alberghiere interessate dal provvedimento di restituzione dei fondi erogati, Filippo Spanu ha detto che «questa Presidenza non ama fare promesse vane. Prima parliamo con i dirigenti della Commissione ed esponiamo le nostre ragioni; poi, verificate le loro risposte, penseremo alle successive mosse da compiere. Entro questa settimana avremo tutti le idee più chiare in proposito».
L’assurda vicenda risale a 15 anni fa: numerosi imprenditori alberghieri, nel 2002, hanno attinto a contributi stanziati per cofinanziare opere di ristrutturazione e ampliamento degli hotel, al fine di riqualificare l’offerta turistica, in virtù della legge regionale 9 del 1998. Salvo poi scoprire che quegli aiuti non potevano essere concessi a chi aveva avviato i lavori in una data antecedente la richiesta di finanziamento. Ora la Comunità Europea chiede indietro alle aziende beneficiarie l’intero importo maggiorato di interessi che partono dal 2002. In totale 35 milioni di euro tra 28 alberghi. Dopo che la Commissione Europea ha dichiarato l’illegittimità di quei finanziamenti, perché non valeva la retroattività, è stata rifiutata la richiesta di risarcimento danni nei confronti della Regione e le imprese alberghiere hanno ricevuto le cartelle milionarie da Equitalia.