La Giunta regionale ha raddoppiato lo stanziamento dei fondi europei Fesr 2007-2013 messi in campo con una procedura a sportello.
La Giunta regionale ha deliberato il raddoppio dello stanziamento dei fondi europei Fesr 2007-2013 messi in campo con una procedura semplificata a sportello lo scorso 25 novembre, quando decise di stanziare 20 milioni di euro per dare una decisa accelerata alle procedure. Visto il grande successo del bando, che in poche ore ha ricevuto 283 richieste da Comuni e Province sardi per un totale di 139 milioni e mezzo di euro, l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha deciso di raddoppiare la posta portando a 40 i milioni a disposizione e assicurando che si valuterà la possibilità di incrementali ulteriormente. I soldi sono destinati a opere in avanzato stato di progettazione, cioè pronte per essere cantierizzate, e che possano essere realizzate dal sistema degli Enti locali in Sardegna entro il 2015, con la consegna prevista per il 30 settembre.
«Il successo che il bando ha avuto in poche ore dimostra che avevamo ragione a tentare una nuova strada per poter spendere fondi colpevolmente mai utilizzati nella precedente legislatura e che rischiavano di andare perduti – dice l’assessore Paci – L’obiettivo è spendere i soldi bene, velocemente e a favore delle comunità locali, il che significa aprire cantieri, creare nuova occupazione e rimettere in moto l’economia locale. Nei prossimi 5 giorni verificheremo i progetti, nei successivi 3 pubblicheremo una prima graduatoria e prima di Natale affideremo i progetti. Abbiamo dimostrato di poter lavorare bene insieme, più assessorati, su più linee di azione ma con un’unica regia.»
Le linee di attività interessate dalla procedura sono: sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (PPP); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l’attrattività dei centri. Il Centro unico di responsabilità amministrativa, che coordinerà l’attività di programma di spesa dei vari assessorati coinvolti, è individuato nell’assessorato dei Lavori pubblici, mentre i diversi responsabili di linee interessati al programma, con il compito di attestazione della spesa, saranno supportati dall’Autoritàdi Gestione, cioè il Centro Regionale di Programmazione.
Le linee di attività interessate dalla procedura sono: sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (PPP); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l’attrattività dei centri. Il Centro unico di responsabilità amministrativa, che coordinerà l’attività di programma di spesa dei vari assessorati coinvolti, è individuato nell’assessorato dei Lavori pubblici, mentre i diversi responsabili di linee interessati al programma, con il compito di attestazione della spesa, saranno supportati dall’Autoritàdi Gestione, cioè il Centro Regionale di Programmazione.
«Il successo di questo bando dimostra che stiamo imparando a fare progettazione definitiva, ad andare oltre il preliminare – sottolinea l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda – Gli Enti locali sardi hanno risposto con grande maturità perché le loro richieste ed esigenze si sono ben incrociate con l’offerta della Regione. Insomma, per dirla con una battuta, non stiamo buttando soldi per fare le facciate. Questo è solo l’inizio dell’approccio che il presidente Pigliaru aveva detto di voler avere con i fondi europei, ovvero bandi multi linee e multifondo».
La provincia che ha presentato più domande, per un totale di richiesta di finanziamento di 36,7 milioni di euro, è quella di Oristano, seguita da Sassari (stesso importo per 70 progetti), Nuoro (45 progetti per 20,9 milioni di euro), Ogliastra (33 progetti per 12,2 milioni), Cagliari (28 progetti per 17,2 milioni), Medio Campidano (9 progetti per 6,3 milioni), Carbonia Iglesias (8 progetti per 5 milioni) e, infine, Olbia Tempio che ha presentato 5 progetti e ha chiesto un finanziamento di 4 milioni e mezzo.
Per progetti sul risparmio energetico sono stati chiesti 45,3 milioni, 38,7 per la ristrutturazione del patrimonio architettonico con l’obiettivo di aumentare l’appello turistico delle città interessare, 21,7 milioni per la riqualificazione dei sistemi ambientali, 17,1 per realizzare interventi contro il dissesto idrogeologico, l’erosione e il degrado e 16,8 per gli itinerari tematici (patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo).
La provincia che ha presentato più domande, per un totale di richiesta di finanziamento di 36,7 milioni di euro, è quella di Oristano, seguita da Sassari (stesso importo per 70 progetti), Nuoro (45 progetti per 20,9 milioni di euro), Ogliastra (33 progetti per 12,2 milioni), Cagliari (28 progetti per 17,2 milioni), Medio Campidano (9 progetti per 6,3 milioni), Carbonia Iglesias (8 progetti per 5 milioni) e, infine, Olbia Tempio che ha presentato 5 progetti e ha chiesto un finanziamento di 4 milioni e mezzo.
Per progetti sul risparmio energetico sono stati chiesti 45,3 milioni, 38,7 per la ristrutturazione del patrimonio architettonico con l’obiettivo di aumentare l’appello turistico delle città interessare, 21,7 milioni per la riqualificazione dei sistemi ambientali, 17,1 per realizzare interventi contro il dissesto idrogeologico, l’erosione e il degrado e 16,8 per gli itinerari tematici (patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo).
«Quello che ci arriva oggi è un buon segnale che indica la capacità degli enti locali di organizzarsi in fretta e bene – dice l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. L’automatismo della selezione e la limitazione della discrezionalità nella scelta dei progetti sono poi una garanzia di maggiore certezza giuridica e di semplificazione delle procedure. La cosa sorprendente è che i bandi si siano perfettamente integrate in un’ottica multilivello e multilinea, cosa che ci consente di fare ragionamenti importanti sul futuro».
Secondo il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu «questa procedura segna una svolta, uno spartiacque nella storia dei bandi europei. Nei prossimi 30 giorni i progetti da definitivi diventeranno esecutivi e nei successivi 15 saranno appaltati i lavori, con l’apertura di decine e decine di cantieri in tutta la Sardegna. Si tratta di un esempio perfettamente riuscito di governance multilivello».