19 November, 2024
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Palazzo della Regione 1
Regione, Prefetture della Sardegna, magistratura, forze di polizia e rappresentanti dei Comuni si sono confrontati questa mattina a Cagliari in occasione della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza. All’ordine del giorno cinque punti, tra cui le iniziative di prevenzione e contrasto ai fenomeni di infiltrazione mafiosa e di corruzione nell’ambito della realizzazione di opere pubbliche. Una problematica che riguarda tutti gli appalti, in particolare quelli della costruzione di strade e della gestione dei rifiuti.

L’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha sottolineato la necessità di incrociare i dati sulle imprese che partecipano alle gare. «La Regione gestisce direttamente pochissimi appalti; la gran parte viene delegata ai Comuni o a Enti di Stato come l’Anas. Per questo la nostra attenzione è grande – ha detto Maninchedda – ma non è sufficiente: necessitiamo di banche dati che incrocino i dati delle imprese partecipanti alle gare con quelli dell’ANAC – Autorità nazionale anticorruzione, delle Prefetture e con quelli delle Procure per i rinviati a giudizio. Vi è poi un problema serio con le procedure d’urgenza richieste dalle situazioni di rischio idrogeologico. Abbiamo avviato un confronto con il Governo per ottenere procedure rapide e proporzionate all’urgenza delle situazioni che stiamo vivendo, sulla falsariga di quanto è accaduto per Expo e Giubileo. Ovviamente potremmo farlo solo con l’indispensabile collaborazione dell’ANAC e della Guardia di Finanza, come sta accadendo per il Giubileo».

«Abbiamo sottoscritto un protocollo di vigilanza collaborativa con l’ANAC – ha aggiunto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – per garantire un efficace controllo sulla conformità degli atti di gara alle normative di settore e all’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale, nonché al monitoraggio dello svolgimento delle procedure di gara e dell’esecuzione degli appalti. Stiamo inoltre istituendo una direzione generale destinata a gestire la Centrale unica di committenza. Il nuovo sistema operativo per gli acquisti telematici che verrà utilizzato, con l’immissione dei dati sulle imprese, entrerà in funzione il prossimo 4 novembre.»

La Conferenza ha trattato anche altri argomenti, per esempio quello sull’arrivo di migranti nell’Isola. Il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, ha annunciato che «la Regione sta attivando un gruppo di lavoro specifico, coordinato dall’esperta Angela Quaquero, per gestire al meglio le procedure di sbarco e l’accoglienza, con una particolare attenzione alle primissime fasi. Occorrono, tuttavia, una maggiore programmazione e strumenti più efficaci d’intervento. Siamo dell’avviso che un solo, grande Hub non possa bastare a gestire centinaia di persone che vanno sottoposte a riconoscimento e visite mediche adeguate, prima di essere smistate nei centri di seconda accoglienza. A tal proposito abbiamo individuato alcune strutture, una per provincia, che si prestano a tale utilizzo».

Sul tema del controllo coordinato del territorio, l’assessore Erriu ha ricordato che la Regione – con una delibera del novembre 2014 – ha individuato le risorse del Por 2007-2013 per i nuovi impianti di videosorveglianza nei centri abitati o nelle aree che necessitano di vigilanza ambientale. «A fronte delle 205 domande che abbiamo ricevuto – ha concluso Erriu – abbiamo messo a disposizione dei Comuni 6 milioni 900mila euro. Un elemento di premialità è la gestione integrata degli impianti, che prevede la presenza fisica di un operatore in ciascuna delle sale operative».

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Questa mattina, alle 10.30, presso il THotel di Cagliari si terrà una conferenza stampa organizzata da Adiconsum Sardegna e Unione Nazionale Consumatori sugli effetti della sanzione comminata dall’Antitrust ad Abbanoa.

Verranno esposti il parere delle associazioni sulla gravità delle pratiche scorrette, le responsabilità del management, gli effetti del provvedimento, l’atteggiamento dell’Azienda,

Ne parleranno con i giornalisti Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna e Monica Satolli, segretaria dell’Unione Nazionale Consumatori Sardegna.

Sono stati invitati il presidente della Regione Francesco Pigliaru; l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda; il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau; i capigruppo del Consiglio regionale; il presidente dell’Egas, il presidente dell’Anci Sardegna e i sindaci.        

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Dieci milioni in più per la realizzazione del nuovo ponte di Sant’Antioco. E’ uno degli interventi inseriti nella rimodulazione degli interventi infrastrutturali sulla viabilità di competenza dell’assessorato dei Lavori Pubblici nell’ambito del “Piano Sulcis”, approvata oggi dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente, Francesco Pigliaru. Ora le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 25 milioni. La somma aggiuntiva era già stata programmata nel Piano Regionale delle Infrastrutture. Il ponte, più alto, verrà realizzato affianco a quello attuale che verrà abbattuto una volta ultimati i lavori di costruzione.
Alla circonvallazione di Sant’Antioco (Statale 126), inoltre, sono stati destinati 5 milioni in più rispetto ai 10 originariamente previsti: la copertura finanziaria è assicurata dallo spostamento dell’importo destinato alla messa in sicurezza della tratta fra Sant’Antioco e Calasetta, che ha richiesto un importo di 5 milioni e 600mila euro invece che 10 e 600 come stimato in un primo momento.
Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta ha dato il via libera alla ricostituzione dell’Unità Tecnica Regionale per i lavori pubblici. Quella senza diritto di voto è così composta: Giovanni Maria Sechi, Andrea Saba e Maurizio Meloni (Acque pubbliche, Dighe, Opere idrauliche, Opere idriche e di bonifiche); Gian Paolo Ritossa (Opere marittime); Antonello Sanna, Giovanni Antonio Mura, Clara Pusceddu, Franco Niffoi (Edilizia, Urbanistica, Beni culturali e archittetonici); Italo Meloni e Francesca Maltinti (Viabilità); Pietro Francesco Cadoni e Emilio Ghiani (Impianti tecnologici e industriali, Elettrotecnica); Mauro Pompei e Paolo Roggero (Scienze geologiche e Scienza Agrarie e forestali); Francesco Caput (Discipline giuridiche e amministrative). Dell’Unità tecnica regionale con diritto di voto fanno invece parte: Edoardo Balzarini, Roberto Silvano, Marco Dario Cherchi, Salvatore Mereu, Valeria Sechi, Alberto Piras, Elisabetta Neroni, Alessandro Pusceddu, Giuseppe Biggio, Giuseppe Maria Sechi.
La Giunta regionale riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la ripartizione della dotazione finanziaria complessiva di 444 milioni e 800mila euro del Por FSE 2014-2020 destinandole alle diverse azioni da esso previste, quale primo atto nell’ambito del processo di programmazione unitaria. Alle politiche per l’occupazione sono assegnati 171.248.000 euro; alle Politiche di inclusione sociale 88.960.000; alle politiche per l’istruzione e la formazione 155.680.000; per la Capacità istituzionale arrivano 15.568.000 e, infine, 13.344.000 euro sono assegnati al Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della programmazione regionale.
Su proposta del presidente Pigliaru è stato nominato, nella persona del dottor Mario Pingerna, il componente effettivo il collegio sindacale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA), con funzioni di presidente del collegio.
La delibera illustrata dall’assessore della Sanità Luigi Arru e approvata dall’Esecutivo modifica e integra i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici relativi alle attività sanitarie di Unità Farmaci Antitumorali e Day Hospital Oncologico, così come richiesto dalle circolari ministeriali del 7 settembre 2007 e del 14 ottobre 2008, e i requisiti relativi al Centro Dialisi di Riferimento e al Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata. Con lo stesso provvedimento la Giunta ha approvato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi della Sala Autoptica.
La Giunta ha autorizzato la proposta dell’assessore Gianmario Demuro, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla stipula delle intese tra ARGEA e gli enti interessati per le assegnazioni temporanee finalizzate all’istruttoria delle domande di pagamento a valere sul PSR 2007/2013 per il periodo settembre – dicembre 2015. Le intese consentiranno di evitare il disimpegno delle somme e di far fronte agli impegni assunti dalle imprese agricole, dagli enti locali e dai GAL.
Proposta dall’assessore Cristiano Erriu, la delibera approvata quest’oggi revoca la precedente, la n. 32/60 del 15 settembre 2010, a seguito dell’intesa in sede di Conferenza Regione – Enti locali che eroga, a valere sul Fondo unico Enti locali 2015, 212 milioni di euro e garantisce anche le esigenze degli enti per le quali la delibera del 2010 era stata adottata.
Via libera dalla Giunta, infine, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, agli indirizzi per l’ampliamento dei beneficiari e delle operazioni eleggibili nell’ambito del Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. L’Esecutivo ha, di fatto, allineato la normativa regionale a quella europea, in modo da includere tutti i soggetti aventi diritto.
Ponte di Sant'Antioco 1 copia Papazzo della Regione 1

 

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Nuraghe Losa Abbasanta 2 copia
Gli assessori dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e dell’Ambiente Donatella Spano, con il capo della Protezione Civile Graziano Nudda e il direttore generale dell’Agenzia regionale del Distretto Idrografico Roberto Silvano, hanno presentato stamane, agli amministratori locali, il primo Piano di gestione del rischio di alluvioni della Sardegna, approvato il 30 luglio scorso dall’Autorità di Bacino e adottato dalla Giunta.
Il Piano entrerà in vigore a dicembre e sarà aggiornato ogni sei anni.
L’incontro, nel Centro Convegni al Nuraghe Losa di Abbasanta, ha aperto il dibattito pubblico sul Piano che si protrarrà fino al 16 novembre, per poter accogliere eventuali suggerimenti utili al suo miglioramento, prima dell’approvazione definitiva entro il 22 dicembre. Il Piano, sottoposto alla procedura di valutazione ambientale nazionale, si integra e coordina con gli altri vigenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, cioè il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) e il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF) e fornisce agli enti locali gli elementi utili a intervenire sulla mitigazione del rischio idrogeologico. È indirizzato agli amministratori locali, ai tecnici, ai professionisti e in generale a tutti i soggetti che istituzionalmente sono coinvolti nella pianificazione delle attività di prevenzione ed è costituito da elaborati tecnici organizzati in Relazioni di piano; Mappe della pericolosità, Danno Potenziale e Rischio da alluvione; Studio della pericolosità da inondazione costiera; Repertori; Scenari di intervento strategico e coordinato; Atlanti; Manuali.
«La Sardegna è stata infrastrutturata ai tempi della siccità, quando il problema era creare dighe, invasi e condotte e ora si ritrova con piogge frequenti e concentrate in poco tempo e poco spazio. Abbiamo perciò infrastrutture inadeguate da mettere in ordine nel più breve tempo possibile e dobbiamo far funzionare molto bene il Piano di Protezione Civile, cioè proteggere la popolazione dai luoghi rischiosi – dice l’assessore Maninchedda -. Con questo Piano per la prima volta viene concretamente valutato il rischio, viene radiografato l’intero territorio regionale e vengono fornite alle amministrazioni le informazioni e dunque gli strumenti per intervenire. Partendo da una certezza: dobbiamo chiudere le strade pericolose, evacuare gli edifici a rischio, cioè fare politica di Protezione Civile fino a che non troviamo il miliardo e 200 milioni che serve per mettere in sicurezza la Sardegna. Dobbiamo cioè sapere dove i fiumi esondano, quali sono i canali tombati, censiti per la prima volta, quanti sono gli edifici pubblici, prima di tutto scuole e ospedali, in area pericolosa, monitorare i ponti: su queste informazioni vanno adeguati i Piani di Protezione Civile e i Piani Urbanistici.»
«La Regione è a completa disposizione dei Comuni per aiutarli a elaborare piani di prevenzione efficaci a tutela dei cittadini» assicura l’assessore Spano spiegando che «il Piano di gestione del rischio di alluvione si è avvalso degli strumenti della Protezione civile, compresa una sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza, come prevede la Direttiva Alluvione. Abbiamo mantenuto tutti gli impegni presi con i sardi per far trovare pronti gli strumenti necessari a diffondere la cultura della sicurezza – sottolinea l’assessore dell’Ambiente -. Da inizio mandato ho lavorato per far recuperare alla Sardegna il ritardo sull’applicazione della direttiva del 2004. Lo scorso ottobre, dopo un decennio di ritardo, è stato attivato il Centro funzionale di Protezione civile. Abbiamo quindi pubblicato il Manuale che contiene le procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile per rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico e costituisce un protocollo operativo per integrare gli interventi dei diversi enti e organismi coinvolti nelle attività di protezione civile.»
L’assessore Spano ricorda il programma della nuova serie di incontri territoriali con i Comuni per intensificare le attività di prevenzione e assistenza. «L’Isola ha compiuto enormi e decisi passi in avanti e quanto sinora fatto va a costituire un pilastro fondamentale del piano di gestione del rischio».

 

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Sabato 12 e domenica 13 settembre è in programma a Laconi, la Festia di Sant’Uberto, patrono dei cacciatori sardi.

I festeggiamenti prenderanno il via con le gare di tiro al piattello, abilità cinofile e attività dimostrative, fossa e percorso di caccia, tiro alla sagoma mobile e fissa, e proseguiranno per tutta la giornata di domenica 13, attorno al parco “Su Dominariu”. La manifestazione, giunta alla seconda edizione sotto l’egida dell’Unione cacciatori Sardegna ed in collaborazione con Regione, Pro Loco di Laconi e Monastir, Sardegna Foreste e Corpo forestale e di vigilanza ambientale, si svolge con un intento chiaro: «Vogliamo valorizzare – dicono il presidente dell’Ucs Bonifacio Cuccu e Modesto Fenu – tutte le espressioni correlate all’attività venatoria, ivi compresa la cinofilia, con particolare riguardo al settore paesaggistico e alla presentazione di prodotti artigianali, senza poi tralasciare gli aspetti legati all’enogastronomia ed alla cultura culinaria venatoria».

Il prologo sarà contrassegnato dalle competizioni di tiro, nelle campagne in località Corongiu Era, per tutta la giornata di sabato. La kermesse entrerà nel vivo domenica mattina con il raduno dei cacciatori nell’oasi attorno al centro del Sarcidano. Si prevede una numerosa partecipazione degli appassionati, con le divise da caccia, e di una folta rappresentanza di famiglie. Alle 9.30 si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Una nuova legislazione sull’attività venatoria e il governo dell’ambiente e delle risorse rigenerabili. Dovere morale verso le future generazioni”. I lavori saranno coordinati da Modesto Fenu, che ha presentato il disegno di legge per mettere ordine al settore. Parteciperanno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente, dei Lavori pubblici, della Sanità e degli Enti locali Donatella Spano, Paolo Maninchedda, Luigi Arru e Cristiano Erriu, Antonio Casula (responsabile dell’Ente Foreste), il presidente della Coldiretti Giambattista Cualbu, Andrea Cortis (Associazione armieri sardi) e il responsabile dell’Ucs Bonifacio Cuccu.

All’interno della location saranno presenti diversi stand che ospiteranno delle mostre sulle armi antiche e moderne, un’esposizione di coltelli sardi e riproduzione del neolitico del maestro Giuseppe Cabras, degli stand sull’attività archeologica sperimentale (dalle ceramiche ai metalli sino ai gioielli), delle mostre su fauna selvatica e prodotti artigianali isolani. Sono previsti dei percorsi guidati per bambini e famiglie. Alle 11.30 è prevista la celebrazione della messa solenne presieduta dall’arcivescovo Arrigo Miglio, accompagnata dai canti del coro di Laconi, con la recita della preghiera dei cacciatori e la benedizione dei cani e dei fucili. Alle 13.30 ci sarà il pranzo con la degustazione di prodotti locali della tradizione isolana. L’evento proseguirà nel pomeriggio, con una gara gastronomica di cucina del cinghiale. Alle 17.00 una dimostrazione balistica nelle campagne attorno al parco, poi “Sa rodia de is Cassadoris” (le più grosse bugie sulla caccia). Alle 18.00 la suggestiva esibizione dei falconieri. Sino alla tarda serata canti e balli della tradizione isolana, con i gruppi folk di Laconi, Monastir e Gadoni. Si concluderà con l’esibizione del gruppo rock “I vecchi amici”. Un evento imperdibile, dunque, per i cacciatori e le famiglie che per un giorno potranno riscoprire una giornata a contatto con l’ambiente e le tradizioni sarde.

Arrigo Miglio copia

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Paolo Maninchedda 35 copia

«La situazione di Abbanoa è molto migliorata: la società viene da due esercizi positivi, i dati della semestrale 2015 sono buoni così come altri indicatori, dal calo dell’indebitamento all’aumento degli incassi, dal recupero crediti al rating bancario, dalla regolarità della fatturazione al superamento delle c.d. bollette pazze.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, alla IV commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), che ha dedicato una seduta alle problematiche ed alle prospettive della società di gestione del servizio idrico, recentemente ricapitalizzata con 20 milioni di euro dall’azionista-Regione.

Dopo l’analisi dei dati economici, Paolo Maninchedda, che era accompagnato dall’amministratore delegato Alessandro Ramazzotti e dal direttore generale Sandro Murtas, ha indicato i prossimi obiettivi su cui Abbanoa è impegnata: la customer satisfaction, cioè il miglioramento dei rapporti col cliente e l’integrazione con gli altri soggetti del sistema-Regione che operano nel settore, anche in vista di importanti lavori sulla rete, per 170 milioni, che dovranno essere avviati entro il 31 dicembre prossimo.

A proposito dei risultati della gestione, il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas ha parlato di «bilancio robusto, che serve alla società di oggi ma soprattutto a quella di domani».

L’amministratore delegato Alessandro Ramazzotti, nel ribadire la solidità raggiunta dai conti della società, ha affermato che «nel quadro che si va delineando a livello nazionale in cui sono previsti importanti processi di aggregazione, Abbanoa mette la Sardegna in buona posizione: oggi siamo una grande impresa industriale che ha certamente molto lavoro da fare per migliorare la qualità del servizio ma possiamo mettere in campo un volume di investimenti pari a 600 milioni, già disponibili». «Sono risorse – ha proseguito – che dobbiamo trasformare in un piano organico con cui fra l’altro contiamo di ridurre in modo significativo le perdite della rete (50 milioni di metri cubi) che sono ancora troppo elevate; fra poco avvieremo interventi strutturali a Cagliari, Sassari ed Alghero mentre, a breve, organizzeremo una convention con il mondo delle imprese e delle professioni e presenteremo i nostri progetti in modo che le categorie produttive possano sintonizzarsi sui nostri programmi e svolgere un ruolo di primo piano».

«Il vero problema – ha concluso l’amministratore delegato di Abbanoa – resta la burocrazia perché, nei fatti, i tempi delle varie procedure autorizzative non sono molto lontani da quelli di realizzazione delle opere; contiamo molto sul sistema-Regione per semplificare fin dove possibile questi passaggi.»

Nel dibattito sviluppatosi successivamente hanno preso la parola i consiglieri regionali Alessandra Zedda (Forza Italia), Giuseppe Meloni e Salvatore Demontis del Pd.

I lavori della commissione proseguiranno domani alle 10.00 con le audizioni del commissario straordinario, del direttore generale dell’Ente foreste e dei sindacati sul Dl n.218-Legge forestale della Sardegna.

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Palazzo della Regione 3 copia
La Giunta regionale, riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru, ha integrato i componenti dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, di cui è responsabile il Direttore Generale della Presidenza.
Sono stati nominati: Daniela Mulas, dirigente del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; Maria Giovanna Medde, dirigente della Presidenza, con funzioni di Responsabile Unico del Procedimento per l’espletamento della gara; Valeria Cau, funzionario della Presidenza, con funzioni di supporto giuridico; Francesco Sgarangella, dirigente della Asl 1, con funzioni di responsabile dell’esecuzione del contratto per i servizi finalizzati al depopolamento dei suini bradi o confinati per esigenze di biosicurezza; Sandro Rolesu, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.
I nuovi componenti sono reclutati tra il personale dell’amministrazione regionale, di Agenzie, Enti e Asl – attraverso procedure di comando o mobilità – in attesa che il Responsabile dell’Unità di progetto individui i profili professionali e la consistenza numerica del personale necessario per lo svolgimento delle attività operative dell’Unità di progetto. Via libera, sempre su proposta della Presidenza, anche a modifiche e integrazioni al Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico della Sardegna: gli obiettivi sono verificare la sicurezza delle infrastrutture esistenti di attraversamento viario o ferroviario del reticolo idrografico, dei canali tombati e di quelli di guardia. Viene inoltre aggiornata la direttiva per la manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti.
Approvate le aree di specializzazione tecnologica individuate nella bozza di Strategia di Specializzazione Intelligente S3, allegata al Por Fesr 2014-2020. Si tratta di Biomedicina, Ict, Agrifood, Aerospazio, Turismo e Beni Culturali, reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia per una loro revisione ed eventuale accorpamento che trovi fondamento nella “rivoluzione industriale verde” che la Sardegna intende promuovere e sostenere. La sede della condivisione e del coordinamento politico della S3 sarà la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria, mentre l’Autorità di Gestione del Por Fesr 2014-2020 proseguirà nel percorso di “scoperta imprenditoriale” e nel processo di definizione della Strategia di Specializzazione Intelligente. La delibera approvata oggi sarà trasmessa al Consiglio regionale.
La Giunta ha espresso parere favorevole, su richiesta dell’assessore Donatella Spano, alla compatibilità ambientale del Progetto per il recupero ambientale e il completamento della coltivazione della cava “Canali Trottu-Canali Figu” nel comune di Gonnesa (Carbonia Iglesias) e a quella su un impianto eolico da 200 KW a Pattada, in provincia di Sassari.
Grazie alla delibera approvata su richiesta dell’assessore Paolo Maninchedda potranno essere ristrutturati con interventi di importo inferiore a 15mila euro e rimessi in affitto 85 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di proprietà dei Comuni e di Area in varie zone della Sardegna, attualmente sfitti proprio perché necessitavano di una serie di interventi edilizi mai realizzati. I 536.857 euro necessari per portare a compimento i lavori, contenuti nell’Accordo di programma stipulato con il ministero dei Lavori pubblici, saranno anticipati dalla Regione.
Con una riprogrammazione di risorse, proposta dall’assessore Maria Grazia Piras, saranno realizzati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per il mantenimento in efficienza degli attuali impianti del raccordo ferroviario tra la Zona Industriale di Villacidro e la Stazione ferroviaria di Sanluri Stato. Saranno poi potenziati gli impianti del fascio consortile e dello Stabilimento della Keller.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, l’esecutivo ha dato il via libera allo Schema di Protocollo di Intesa tra Regione Sardegna e il MIUR – Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, per la definizione delle modalità di finanziamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia per l’anno scolastico 2014-2015, denominati “Sezioni Primavera” con il relativo finanziamento ai Comuni. Approvato anche il cofinanziamento al Programma di emersione e prima assistenza e al Programma di assistenza e integrazione sociale per il 2015. La campagna vaccinale obbligatoria contro la blue tongue sarà prorogata di un mese, con il termine ultimo spostato dal 31 agosto al 30 settembre. Per questo, su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha stanziato 600mila euro da ripartire fra le Asl a garanzia della copertura necessaria.
È stata autorizzata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’alienazione a favore del comune di Solarussa, in provincia di Oristano, al prezzo simbolico di 51, 65 euro, del cosiddetto ex casello idraulico n. 2 con annessa area cortilizia: l’immobile, ceduto per finalità di pubblico interesse, sarà utilizzato per attività estive e di aggregazione di giovani e anziani.

 

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La Giunta regionale, riunita oggi in viale Trento, ha nominato i direttori generali delle Agenzie agricole Laore e Argea, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, riconfermando Maria Ibba e Gianni Ibba, sino all’approvazione della legge di riforma delle stesse agenzie, e comunque per un periodo non superiore alla durata della legislatura.

L’Esecutivo ha approvato il programma operativo della Commissione regionale di Parità tra uomini e donne relativo all’anno in corso, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, per una spesa complessiva di 40mila euro. Le attività dell’organismo prevedono tra l’altro la realizzazione di seminari di formazione per insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie, di primo e secondo grado, finalizzati all’introduzione nella programmazione didattica dei temi sulla parità, per contrastare gli stereotipi e per sensibilizzare contro il fenomeno della violenza di genere.
L’Esecutivo ha avviato le procedure di liquidazione della tranche 2015 del processo di capitalizzazione della Società Abbanoa, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda. Inoltre è stato dato il nulla osta all’immediata esecutività per la variazione e lo storno del bilancio di previsione 2015 dell’Enas, Ente acque della Sardegna. Assicurato il personale necessario per garantire il servizio di piena e di pronto intervento idraulico attraverso il rinnovo degli accordi di programma con i Consorzi di bonifica. Gli interventi si configurano indispensabili per il mantenimento delle condizioni di sicurezza sui tronchi idraulici di seconda categoria di competenza della Regione.
Non sarà sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l’incremento dei quantitativi di rifiuti, stoccati in un deposito preliminare, proposto dalla società Longoni nella zona industriale di Cagliari-Elmas. La delibera sulla non assoggettabilità a Via, fatte salve le prescrizioni, è stata proposta dall’assessore Donatella Spano.
È stata approvata, infine, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la prosecuzione dei lavori di custodia e messa in sicurezza del sito minerario di “Genna tres Montis” (Comuni di Silius e San Basilio) e delle relative pertinenze da parte della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione.

Palazzo della Regione 1 copia

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La Giunta regionale ha stanziato quindici milioni di euro di contributo straordinario per la pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua naturali o inalveati, cinque all’anno per 2015, 2016 e 2017, per garantire più sicurezza a territori e popolazioni e prevenire il rischio alluvioni. Il programma riguarda 155 Comuni della Sardegna.
Lo stanziamento è stato ripartito secondo parametri automatici relativi alla presenza o meno di un centro abitato, di infrastrutture, di canali tombati , di precedenti finanziamenti, alla lunghezza dei corsi d’acqua e alla popolazione ricadente in aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata. Il contributo minimo per ogni Comune è di 15mila euro.
«Puntiamo sulla prevenzione per garantire più sicurezza: e la manutenzione del reticolo idrografico, sia naturale che artificiale, è fondamentale per la tutela di luoghi e persone – dice l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda -. Una delle principali cause di pericolosità per i fenomeni di allagamento è infatti la scarsa manutenzione idraulica, e il rischio di piena è spesso causato dalla poca attenzione ai corsi d’acqua e alle loro aree di pertinenza.
Dal 2006 ai Comuni sono state attribuite ulteriori funzioni, fra cui compiti di difesa del suolo e prevenzione del rischio di frane e idrogeologico, compresa pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua: purtroppo, però, questi compiti spesso non vengono adeguatamente svolti per la cronica carenza di risorse finanziarie. Perciò stiamo intervenendo: il contributo straordinario di 15 milioni, per la prima volta stanziato da questa Giunta, consente agli enti locali di implementare le risorse del proprio bilancio per far fronte alle situazioni più critiche evitando che la carenza di soldi si traduca in carenza di servizi e soprattutto di sicurezza.»
Prima della predisposizione del programma è stata necessaria una ricognizione di tutte le situazioni critiche presenti nel territorio. Con un avviso pubblicato on line sul sito della Regione è stata resa disponibile la modulistica per la raccolta via Pec delle informazioni e per la proposta di interventi di manutenzione e pulizia da parte degli enti locali. Sono arrivate 515 proposte per uno sviluppo complessivo di reticolo idrografico da manutenere o pulire pari a 1.327,65 chilometri.

Alla provincia di Carbonia Iglesias sono destinati 367.563,67 euro. Questi, nel dettaglio, tutti i contributi destinati ai comuni del Sulcis Iglesiente: 157.452,55 euro al comune di Calasetta; 15.000 euro al comune di Domusnovas; 220.629,52 euro al comune di Gonnesa; 242.458,53 euro al comune di Iglesias; 150.141,96 euro al comune di Narcao; 32.231,34 euro al comune di Nuxis; 91.399,35 euro al comune di Piscinas; 72.434,80 euro al comune di Santadi; 39.312,92 euro al comune di Sant’Anna Arresi; 132.237,02 euro al comune di Teulada; 69.555,49 euro al comune di Tratalias; 30.267,23 euro al comune di Villaperuccio.

Paolo Maninchedda 35 copia

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Per la prima volta la Regione illustra e condivide il Piano delle Infrastrutture regionale, e le relative misure di prevenzione della corruzione già adottate, con Prefetti e Procuratori della Repubblica sardi, con l’Autorità nazionale anticorruzione e con i presidenti regionali di Anci e Cal. Obiettivo: garantire massima trasparenza e legalità nei provvedimenti attuativi del Piano stesso, per prevenire e combattere eventuali episodi di corruzione che potrebbero nascere intorno agli appalti che, fra 2015 e 2016, in Sardegna metteranno a gara 1.100 milioni di euro tra i 550 del mutuo per le infrastrutture e i 537 dell’Anas. Fondamentale, dunque, la collaborazione delle Procure, dei Prefetti e degli enti locali.

«L’adozione di misure di prevenzione della corruzione è un passaggio fondamentale per riconquistare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni – ha detto il presidente Pigliaru -. Dove c’è corruzione le imprese cattive scacciano quelle buone, con costi altissimi per la società. In questa occasione, in particolare, stiamo mettendo in campo investimenti importanti e di conseguenza a forte rischio illecito. Da qui la necessità di ragionare insieme sul processo di trasparenza che accompagnerà il Piano regionale delle Infrastrutture, per affrontare uniti questo fenomeno tanto odioso.»

L’assessore Paolo Maninchedda ha chiarito che neanche un euro di quelli che andranno presto a gara è stato ancora erogato. «Volevamo prima condividere il Piano con prefetti, procuratori ed enti locali ed è la prima volta che una Giunta regionale lo fa. Tutti saranno informati dei tempi, delle cifre e delle stazioni appaltanti nelle procedure del Piano infrastrutturale: bisogna riunire tutti gli attori e rendere pubblica e trasparente tutta la procedura, e l’incontro di oggi è solo il primo passo. Bisogna puntare sulla prevenzione, e tutti insieme garantire assoluta legalità».

La Giunta regionale punta a costruire nel tempo delle banche dati per il monitoraggio di tutte le procedure anche nei Comuni. I direttori generali dei Lavori pubblici,Edoardo Balzarini, e della Comunicazione e Trasparenza, Michela Melis, hanno spiegato che sarà applicata in via preventiva una convenzione fra soggetto attuatore ed esecutore materiale dei lavori. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Anci, tutti i trasferimenti dalla Regione saranno fatti solo se gli enti locali interessati agli appalti sottoscriveranno il Patto di integrità, impegnandosi a non assumere comportamenti scorretti e, allo stesso tempo, a segnalare eventuali pressioni o episodi scorretti. Dipendenti e collaboratori della Regione che segnalano illeciti saranno tutelati e, per chi dovesse violare il Patto, sono previste una serie di sanzioni fra cui l’esclusione dalla procedura di affidamento, la risoluzione di diritto del contratto, l’interruzione a partecipare ad altre gare per un periodo compreso fra sei mesi e tre anni.

Palazzo della Regione 2 copia